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Autore: Haruichan96    13/05/2011    2 recensioni
Nel mare orientale, una piccola imbarcazione calcava le tranquille onde, facendosi trasportare dalla corrente. C'era un silenzio quasi irreale, disturbato solo dal verso dei gabbiani, dai movimenti dei pesi dello spadaccino di bordo, dallo sfogliare di pagine delle ragazze che prendevano il sole, dal tintinnio di pentole e di ampolle contenenti strani intrugli, dal cigolio di una bilancia arrugginita e...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Un po' tutti | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Natsumi si chiuse la porta alle spalle e aiutò lo spadaccino a stendersi sul letto. Gli tolse le spade dal fianco riponendole in un angolo della stanza e poi si guardò attorno. Quella stanza era molto particolare: una parete era completamente coperta da una grossa libreria; i titoli erano molto stravaganti, ma Natsumi intuì che trattavano tutti di materie scientifiche. Sull'altra parete c'era una piccola scrivania stracolma di fogli e foglietti tutti scarabocchiati; Natsumi non riusciva a leggere il contenuto di quei fogli anche se un po' di curiosità l'aveva. Infine vicino al letto, il quale si trovava al centro della stanza proprio di fronte alla porta, c'era un altra libreria, ma non era stracolma di libri come l'altra; infatti sopra gli scaffali vi erano delle strane ampolle: i liquidi al loro interno acquistavano sfumature di colore molto particolari ed emanavano vari tipi di odori, alcuni gradevoli, altri....non proprio.

Hei Zoro, il vostro medico è anche un alchimista?”

Chopper?...non ne ho idea”

Ma ci vivi insieme, come fai a non saperlo?”

Ok, non mi sono mai posto la domanda”

Natsumi decise di chiudere li l'argomento poiché aveva notato il volto stravolto dell'amico. Stava per andarsene dalla stanza:voleva che il suo amico si riposasse

Dove vai?” La domanda di Zoro la colse completamente alla sprovvista

Esco, non voglio disturbarti più di quanto non abbia già fatto”

No resta, è da un sacco di tempo che non parliamo un po' ed entrambi abbiamo un mucchio di cose da raccontare”

Natsumi, inizialmente titubante, decise di accontentare la richiesta, in fondo era ciò che voleva anche lei, ma che non aveva avuto il coraggio di dire.

Natsumi prese la sedia dalla scrivania di Chopper e ci si sedette sopra: “D'accordo, ma l'interrogatorio lo incomincio io! Non pretendo un no come risposta!”

Sia, incomincia tu!”

Sapevo che mi avresti ascoltata. Bene....mi sono fatta una piccola idea sui tuoi compagni, ma parlami un po' di loro e partiamo dal tuo capitano.

Bè, lui .... è Rufy e basta; non si può descrivere in una sola parola: è molto incosciente e a volte anche stupido, ma per il suo equipaggio darebbe l'anima”

Lo faresti anche tu?”

Molto probabile”

Cosa mi dici su Sanji, è stato davvero gentile ieri sera ad offrirmi quel drink”

Chi, quel cascamorto con la testa a forma di casco di banana??? Ma dico, stai scherzando?”

Perchè dovrei scherzare? E' solo un po' esuberante!”

Un po'?? Corre dietro a tutte le gonnelle che vede!!Inoltre mi chiama sempre testa D'ALGA!”

"Be, tu l'hai chiamato casco di banana. Siete pari!"

Improvvisamente Zoro incominciò a tossire molto forte e in modo continuo: la giovane pensò che fosse meglio chiamare il medico, così si fiondò fuori dalla stanza. Non dovette cercare molto, Chopper era sul ponte che parlava con Usopp; gli si avvicinò con fare frettoloso e gli spiegò in modo sintetico ma preciso i sintomi di Zoro. La renna non perse tempo e in un attimo si trovò a sbattersi alle spalle la porta dell'infermiera. Natsumi approfittò di quel momento per guardare la situazione che si era venuta a creare fuori da quella porta.

Si sentiva un'atmosfera decisamente diversa da quella che aleggiava la sera prima: nonostante fosse pomeriggio inoltrato nessuno aveva pensato di preparare la base per il falò o di speziare le carni; stavano tutti in silenzio, forse anche troppo. Perfino il sorriso del capitano, quel sorriso che Zoro le aveva raccontato essere contagioso, era coperto da un espressione seria.

-Non posso dargli torto, sono tutti preoccupati, lo sono anche io. Ma che dico, io posso solo immaginare loro come si possano sentire in questo momento: io conosco colui che ha portato Zoro in quelle condizioni, mentre loro non sanno nulla. Forse dovrei raccontargli tutto? No, la realtà è un'altra: sono un'egocentrica; conoscono benissimo il colpevole, ma non hanno il coraggio di mandarlo via. Zoro deve davvero ritenersi fortunato, ha trovato degli amici fantastici......Ho deciso: stasera mentre tutti dormono costruirò una piccola barchetta con il legno degli alberi e me ne andrò.

I pensieri le vennero bruscamente interrotti dalla voce di Chopper, non se n'era accorta che era uscito dalla stanza e le si era avvicinato.

Scusa, non volevo spaventarti” La renna era diventata tutta rossa, non era certo sua intenzione far spaventare la ragazza.

No, figurati, ero io sovrappensiero; cosa volevi dirmi”

Zoro non sta affatto bene, meglio che tu non lo disturbi”

Si capisco, non c'è problema, andrò a farmi una passeggiata sulla spiaggia”-Così selezionerò gli alberi per costruirmi la barca-

Neanche per sogno, abbiamo un discorso da finire, quindi ti consiglio di tornare Natsumi, altrimenti ti vengo a prendere io” La voce di Zoro era sommessa, ma comunque il messaggio era arrivato. La spadaccina rivolse uno sguardo interrogativo a Chopper; questo non potè fare altro se non alzare le spalle e indicarle la porta.

Emm, d'accordo Zoro, arrivo!”

La ragazza varcò l'uscio di quella porta, la chiuse e si risedette su quella sedia. Non capiva l'urgenza di finire quel discorso.

-Quello zuccone, deve riposare e invece pensa al discorso iniziato prima. Pazzo era da piccolo e tale è rimasto-

Ok, dove eravamo arrivati” Natsumi si guardava intorno cercando di non pensare al fatto che non dovrebbe essere lì in quel momento.

Siamo arrivati a quel bugiardello di Usop”

Bugiardello?” Alla ragazza era ritornata la curiosità di prima. Era incredibile, ma più sapeva di quella ciurma, più pensava che quei ragazzi erano destinati a diventare la più grande ciurma di tutti i tempi.

Oh, si. Pensa che la prima volta che lo abbiamo incontrato ha esordito con questa frase: “Attenti stranieri, il villaggio è sotto il comando del grande Usop, il quale ha una banda di pirati ai suoi ordini e sottomette la popolazione dell'isola” Al solo pensarci mi viene da ridere: quella ciurma di cui parlava in realtà erano tre ragazzini di dieci anni. Nonostante questo piccolo problemino però devo ammettere che è un ottimo cecchino e anche un buon amico”

Avrei una domanda da porti....anche se può sembrare impertinente. Il.......naso..lo ha sempre avuto così lungo?”

Zoro e Natsumi si guardarono per qualche secondo negli occhi per poi scoppiare a ridere. La spadaccina non riusciva a credere di aver riso così tanto in soli due giorni, non ci era più abituata.

Ok, ok...fammi riprendere fiato e poi andiamo avanti” Ormai la ragazza era piegata in due su quella sedia, ma era decisa più che mai ad andare avanti.

Ok..ci sono, mi sono ripresa. Direi che Chopper lo possiamo anche saltare, direi di averlo inquadrato abbastanza: è un ottimo medico, arrossisce facilmente, ma tira fuori i denti in caso di pericolo, ho indovinato?”

Ah, finalmente riconosco la mia Perfettina preferita”

Piantala di chiamarmi così, è imbarazzante! Piuttosto, andiamo avanti”

Nico Robin, è l'ultima ad essere arrivata nella ciurma. Se vogliamo essere sinceri inizialmente non la volevano con noi”

Non capisco il motivo, a me è sembrata una ragazza sveglia e intelligente”

Infatti lo è ma, ahhh, lunga storia...”

Il tempo non ci manca, racconta”

Bhe, per farla breve, lei ha ci ha dato la caccia per molto tempo, infatti lavorava per Crocodille”

Crocodille, quel pirata che una volta faceva parte della flotta dei sette”

Proprio lui. Solo dopo abbiamo scoperto che lo faceva per riuscire a realizzare il suo sogno; lei...”

ALT, STOP,FERMATI! Non lo voglio sapere, solo quando sarà lei stessa a dirmelo allora ascolterò, sono stata abbastanza chiara?”

Trasparente. Bhe direi che abbiamo finito, allora”

Mi dispiace deluderti, ma ne manca ancora uno, anzi una...”

Non capisco a chi ti riferisci”

La spadaccina ora era davvero arrabbiata, come faceva a non ricordarsi della ragazza che aveva una cotta per lui.

Zuccone! Mi sto riferendo a Nami, no?”

Ah, già è vero”

-COME PUO' DIRE “AH GIA'”, COME SE LA COSA NON GLI IMPORTASSE!- Adesso era proprio arrabbiata; sapeva che non era mai stato molto interessato alle ragazze, ma questo era troppo.

-Devo trovare un modo per obbligarlo a confessare, anche a costo di ricattarlo-

Cercò di calmarsi, anche se la cosa richiese l'impiego di tutte le sue energie, e di assumere un atteggiamento normale.

Allora, Zoro, da come hai risposto direi che la navigatrice è colei con cui tu sei legato di meno”

Si, esatto” Sul volto dello spadaccino si era dipinta un'espressione annoiata, come si stesse parlando del più e del meno.

-Che bugiardo....ora ci penso io a te- “Bhe, allora non te ne fregherebbe niente se io ora andassi da lei e le dicessi che a te di lei non frega niente”

NO!!!”

Vedi, lo sapevo SEI UN BUGIARDO!! In realtà ti importa di lei e anche molto, ma sei troppo testardo per ammetterlo. Se non ti decidi tu a dirglielo lo farò io al posto tuo e non usare la scusa che stai male, non mi farai pietà”

Ah, ok, d'accordo, mi hai scoperto, mi piace, ma solo un pochino!”

La ragazza gli schioccò uno sguardo penetrante e molto arrabbiato che non mancò il bersaglio.

Ah, d'accordo, mi piace... tanto” Ormai lo spadaccino aveva svuotato il sacco.

Natsumi era al settimo cielo, doveva finire la sua opera prima di quella sera, doveva solo convincere Nami adesso. Però sapeva benissimo che con lei le cose sarebbero state molto più complicate che con Zoro.

Molto bene. Ascolta Zoro ora ti lascio riposare e intanto io vado a farmi una passeggiatina sulla spiaggia. Ti consiglio caldamente di pensare ad un modo per dichiararti, perchè la prossima volta che ti vedrai con Nami dovrai dichiararti, altrimenti....”

La spadaccina alzò un pugno in direzione di Zoro per poi uscire dalla porta.

L'aria fresca la investì in pieno scompigliandole i capelli. Si guardò attorno e notò che la navigatrice era seduta sulla spiaggia a guardare il tramonto. Fece un lungo respiro, si batté un paio di volte le mani sulle faccia e scese dalla Merry. Ora doveva dare il meglio di se stessa, convincere un ragazzo è molto più facile che convincere una ragazza.

Camminava dolcemente sulla spiaggia, cercando di trovare un modo abbastanza razionale per incominciare a parlare, ma i suoi pensieri vennero interrotti bruscamente: ora che si era avvicinata poteva notare un particolare: la navigatrice guardava il mare con occhi sognanti, quasi persi a guardare un punto fisso del mare infinito. Sul volto, però, era dipinta un espressione felice, un sorriso incurvava le sue labbra. La curiosità della spadaccina era al culmine. Si avvicinò di soppiatto alla ragazza e cercò una frase che potesse essere diretta ma anche gentile allo stesso tempo.

C'è qualche problema per caso?”

La navigatrice ebbe un soprassalto-Quando è arrivata quella smorfiosa, ha finito di fare la saputella con Zoro e ora è venuta a rompermi le scatole? Ora glene dico quattro....-

No, grazie, e anche se fosse non è niente che ti ...” Si alzò di scatto per poter guardare quella ragazza negli occhi, in quegli occhi che credeva superbi e sempre sicuri di se, non trovò ne la superbia ne la sicurezza. La navigatrice rimase spiazzata, non riuscendo in questo modo a finire la frase che aveva iniziato in precedenza.

Allora, c'è qualcosa che posso fare per te?”

Nami le voltò le spalle, non aveva nessuna intenzione con parlare con quella ragazza, non aveva nessuna intenzione di raccontarle i suoi fatti personali. “Non ho alcuna intenzione di parlare con una ragazza che è perfetta in tutte le cose che fa”

Bhe, allora io sono la persona giusta con cui poter parlare, non ti pare?”

ASSOLUTAMENTE, NO!! La perfettina in questione saresti proprio tu”

IO?! Andiamo ora smettila di scherzare.”

Come no!!!Tu sei bella, forte, cosa vuoi di più e inoltre....hai anche Zoro!”

Io e....Zoro? Non fraintendermi Zoro è carino, ma per è come un fratello!”

Nami rimase alquanto sbigottita dalla risposta.

Ma io ero convinta che voi,insomma, vi comportate come due fidanzatini”

Levati questa idea sbagliata dalla testa. Prova ad immaginare come ti sentiresti se rivedessi tua sorella o tuo fratello dopo tanti anni.”

A Nami venne subito in mente l'immagine di sua sorella Nojico e della sua madre adottiva Bellemere e i ricordi le invasero la mente. Ora poteva capire i sentimenti di Natsumi e si sentiva in colpa per come l'aveva trattata.

Mi dispiace, non avevo capito.....”

Non ho idea di cosa tu stia parlando”

Nami si girò un po' sconvolta, non poteva crederci, l'aveva già perdonata.

Comunque, Nami, vorrei parlarti di un certo spadaccino di mia conoscenza”

Nami incominciò a fischiettare e fece finta di non capire.

Il tuo tentativo non ha effetto, anche perchè lo hai tutti i giorno sulla nave”

OK, di cosa vuoi parlarmi?”

TI PIACE NON E' VERO!?”

La ragazza per poco non cadde all'indietro, era stata completamente presa alla sprovvista dalla domanda:“ Cosa stai dicendo,a me non ...”

Oh, insomma, non mentire!Ho notato come lo guardavi al falò, quegli sguardi valevano più di mille parole”

-Non posso crederci!!! Ci conosciamo appena da 24 ore e mi ha già inquadrata. Perfino i miei amici di ciurma non hanno capito niente, apparte Nico Robin”

Ascolta Nami..”

Cosa c'è??”

Perchè non vai a dirglielo ora?”

Alla navigatrice gli si arrossò il viso. “Perchè proprio ora?!”

Come dice il detto“ Non fare domani quello che puoi fare oggi”. Su dai sbrigati!”

Natsumi stava spingendo con la forza Nami verso la camera dove riposava Zoro: non si era infatti dimenticata della promessa “La prossima volta che ti vedrai con Nami dovrai dichiararti” e lei doveva assolutamente anticipare questo evento. Ormai mancavano pochi metri alla Marry, quando finalmente la navigatrice prese coraggio e, dopo aver giurato ad una Natsumi per nulla convinta che si sarebbe dichiarata, salì sulla Merry, percorse a grandi passi il ponte aprì la porta dell'infermeria e se la chiuse alle spalle con un tonfo sordo.

Natsumi era al settimo cielo: era riuscita a fare tutto entro quella sera. Adesso doveva solo pensare al modo per andarsene da quell'isola senza essere scoperta da nessuno. Si guardò attorno per poter capire la situazione: i vari membri della ciurma erano sparpagliati per la spiaggia a compiere le attività più disparate; in questo modo per lei sarebbe stato impossibile andarsene, aveva troppi occhi puntati addosso. A quel punto c'era una sola soluzione: trovare gli alberi giusti dalla parte opposta dell'isola. La ragazza incominciò a recarsi verso il folto della foresta con fare noncurante, ma la sua “fuga” non passò inosservata a cappello di paglia.

Dove stai andando!”

A Natsumi le si drizzarono i capelli per lo spavento: come aveva potuto pensare anche solo per un minuto di non essere vista, era impossibile che il suo comportamento non suscitasse qualche sospetto.

Io,bhe,sto andando alla spiaggia, proprio così, alla spiaggia!”

Ma noi siamo in spiaggia!” Il tono del capitano aveva un che di infantile: il suo volto era identico a quello di un bambino che non capisce le complicate frasi che vengono pronunciate dagli adulti.

Hai ragione, ma devo andare sulla spiaggia opposta a questa, ho dimenticato una cosa e la devo andare a riprendere”

D'accordo”

La ragazza tirò finalmente un sospiro di sollievo, la prima parte era superata, anche se non le era molto piaciuto dover mentire al capitano del suo miglior amico. Trovare il sentiero giusto in mezzo a quel groviglio di rami e arbusti fu molto semplice, visto che aveva già percorso quella strada 3 volte. Una volta arrivata alla spiaggia opposta non perse un secondo e si mise subito al lavoro: il primo quarto d'ora lo perse per controllare e catalogare tutti gli alberi li presenti, altri 5 minuti per scegliere quelli più adatti ad essere modellati e gli ultimi 5 per completare la sua scelta. Gli alberi prescelti erano 2, più una di scorta: il primo che aveva catturato la sua attenzione era un albero di cocco dal fusto molto grande; probabilmente aveva più di 100 anni. Un po' le dispiaceva tagliarlo per questo decise che quello lo avrebbe usato solo in caso di necessità. Il secondo era una grande quercia: probabilmente in passato doveva essere stata abitata da una famiglia di picchi visto che la superficie della corteggia era bucherellata da tanti piccoli fori che impediva all'edera di arrampicarsi a suo piacimento. Il terzo albero non aveva nome: non aveva mai visto quella specie di albero. Il tronco era molto sottile con sottili venatura color dell'oro. Il suo colorito era leggermente bluastro e le radici, in parte coperte dalla terra, erano nere. Aveva una caratteristica che l'aveva incuriosita: l''assenza di fauna e di flora. Infatti, al contrario di tutti gli altri alberi presenti in quella zona, la corteccia di quest'albero era straordinariamente liscia e priva di nidi di alcuna specie, come se nemmeno gli agenti atmosferici avessero la capacità di scalfirlo in alcun modo.

Aveva estratto dal fodero la spada per incominciare a tagliare la quercia quando una mano le bloccò i movimenti del braccio: Ace era proprio davanti a lei. Il suo sguardo, fisso su di lei, traspariva una flebile fiamma di curiosità, sovrastata, però, dalla fiamma della rabbia, che, danzando in quelle iridi color pece, le rendevano ancora più intriganti. Natsumi rimase immobile a guardare quel gioco di luci e fiamme, per poi domandarsi come dovevano apparire i suoi di occhi.

Cosa...cosa ci fai qui” La sua domanda apparve un sussurro appena percettibile. Ace teneva continuamente lo sguardo fisso su Natsumi, non mollando la presa. Ormai si era venuto a creare un silenzio quasi imbarazzante, accompagnato solo dal leggero fischiare del vento.

Sei una stupida” Ace aveva lo sguardo puntato a terra, come se non volesse guardare negli occhi la ragazza che gli stava di fronte.

Scusa, non ho sentito puoi ripetere”

SEI UNA STUPIDA!” Ora Ace aveva gli occhi dritti su di lei; nella foga aveva aumentato la presa intorno al braccio della spadaccina.

Ace, mi fai male, mollami”

NO, te ne stai andando, vero? Ti ho vista mentre sceglievi gli alberi. Spiegami il motivo di questa decisione”

IL MOTIVO NON E' AFFAR TUO E ORA LASCIAMI, MI STAI FACENDO MALE!”

Ti senti responsabile, vero?! Pensi che sia colpa tua se Zoro si è fatto male!”

Natsumi non riuscì a trattenersi, quel ragazzo l'aveva capito alla perfezione. Ormai l'unica cosa che poteva fare era vuotare il sacco:“ Si, hai indovinato. Mi sento in colpa per ciò che ho fatto, quindi l'unica cosa che posso fare è sparire da loro, per sempre. Non voglio più causargli problemi con la mia ipocrisia e il mio egoismo. Ora, lasciami andare!”

Ne sei sicura....” Il volto di Ace divenne improvvisamente scuro. Era come un soldato a cui, durante una battaglia, gli si riapre una vecchia ferita di guerra. Lasciò il braccio della spadaccina e si sedette sulla spiaggia a gambe incrociate, guardando la volta celeste stellata.

Natsumi gli aveva già voltato le spalle, quando la curiosità prese il sopravvento. Purtroppo questo era sempre stato uno dei suoi difetti. Voleva sapere che cosa aveva detto di tanto orribile da innescare una reazione del genere. Tornò in dietro e gli si sedette di fianco. Decise che doveva essere lui a iniziare il discorso, non voleva certo fare la figura della ficcanaso.

Vuoi sapere cosa mi è successo?” Nel tono della voce si poteva ascoltare una nota di tristezza. La spadaccina si limitò ad abbassare il capo.

Forse non lo sai, ma io e Rufy non siamo davvero fratelli. Io sono figlio di Gold Roger, il re dei pirati, mentre Rufy è figlio di Monkey D. Dragon, il famoso capo dei rivoluzionari. Come ben sai il re dei pirati non è proprio amato, anzi, lo odiano tutti. Mi ricordo bene che quando parlavano di lui dicevano sempre che se Roger avesse avuto un figlio questo sarebbe dovuto essere ucciso, perchè nelle sue vene scorre un sangue maledetto. Spesso dicevano queste cose anche davanti a me e io volevo scappare, sparire, dal mondo, non essere mai nato. E' grazie anche a Rufy se sono cambiato: spesso si comporta da sciocco e irresponsabile, ma gli voglio comunque un mondo di bene”

Concluse il discorso e finalmente si girò dalla parte della ragazza. Non riuscì nemmeno a voltarsi completamente che si sentì invaso da un calore incredibile. Natsumi aveva posato le labbra sopra le sue in un leggero bacio. Natsumi, intanto non si era nemmeno resa conto di ciò che aveva fatto: era stato un riflesso istintivo. Decise finalmente di staccarsi da lui, ma non ci riuscì: Ace le aveva cinto la vita con un braccio e la tratteneva a se.“ Dove pensi di andare?” Il tono delle sua voce era cambiato, ora era quasi allegro:“ Ormai il guaio lo hai fatto. Non posso più negarlo a me stesso: sono pazzo di te!” Le gote delle ragazza divennero ancora più rosse di quanto non lo fossero in precedenza, ma era anche felice: anche lei lo amava, fin dalla prima volta che lo aveva visto e ora che sapeva la verità voleva stargli ancora più accanto.

Stai tranquillo, non vado da nessuna parte, anzi, ti starò così attaccata che mi implorerai di lasciatri andare!” Nel dire questo gli schioccò un altro bacio e si strinse più forte a lui.

Su entrambi i volti era dipinto un largo sorriso e i loro occhi brillavano più di tutte le stelle messe insieme. Decisero di passare la notte così, uno abbracciato all'altro.



SPAZIO AUTRICE


A1:" A2, avrei una domanda"



A2:” Dimmi” =S


A1:" Dici che ci ammazzeranno per l'enorme ritardo con cui abbiamo postato il capitolo"


A2:” Può essere”


A1:"O.O..... Help me!!!"


A2:” Se mi porti Zoro ti aiuto io” xD


A1:" E dopo questa frase da fan non possiami altro che dire..”



grazie a tutti

  
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