15/05/2011
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La Scommessa
Capitolo 3
Di Densie Arya
Oggi è Lunedì.Di solito, odio il lunedì.
E’ quel giorno dove tutto ha inizio, sempre.
Come la scuola, dopo le vacanze.
Il lavoro dei miei, l’estate.
I giorni che si fanno sempre più vicini all’esame, di settimana in settimana.
E poi ho una sorta di sfortuna, il lunedì.
Solita routine e poi, poi c’è sempre qualcosa che stravolge tutto.
Tipo Hagrid che ha problemi con i Schiopodi Sparacoda.
Tipo Al che mi chiede di parlare con una ragazza.
Tipo Dominique che ha attacchi isterici post-shopping e non sa che nuova gonna indossare.
Lily che ha problemi con lo studio.
James con la squadra di Quidditch.
Insomma, ogni settimana, c’è qualcosa che blocca i miei programmi.
Indovinate un po’ quale ‘sfiga’ mi tocca, oggi?
Malfoy.
Il mio Paradiso/Inferno..
Il mio Amore/Odio
Il mio Yin/Yang.
Dopo il pranzo, alle 14.00, di solito vado in biblioteca a studiare Antiche Rune per il giorno dopo, invece...
“Rose, mio dio! Perché non mi hai detto che stai con Malfoy?” parte subito Dom, in Sala Grande.
“Quel Malfoy? Sta scherzando, vero, Rose?” risponde James ridendo, prima di portare il suo sguardo su di me.
“E’ così bello! Oh, accidenti, Rosie... Dovresti avere un po’ di riguardo per me... Facciamo un po’ per uno?” questa, ovviamente, è Lily.
James la guarda malissimo.
“Ho sentito lui che lo diceva, Rose. Se non è vero, ti conviene andare a parlarci.” Louis mi guarda, vagamente preoccupato.
“Scorpius? Beh, non è così male, Jam. Certo, non con le ragazze... Ma è solo una diceria, immagino... Rose lo odia.” Hugo, ovviamente, dice la sua. Come chiunque altro, a quanto pare.
“E’ il cugino di Teddy, potremmo uscire a quattro!” si intromette Victoire.
“Beh, non credo che lui e Ted si frequentino granchè, Vic. Ma potete provarci.” precisa Roxanne.
“Jam, Lou... Potremmo fargli uno scherzo. Insomma, se resiste per amore di Rose, ci toccherà accettarlo.” Chi può proporre scherzi? Ovviamente Fred Jr!
“Per essere bello è bello, Rose. Ma è stato con Lucy... Vero, Luce?!” Molly chiede conferma alla sorella.
“Sì, ma non preoccuparti, Rose.. Non mi offendo.”
Io mi alzo.
Ognuno del Clan ha detto la sua.
Tranne me.
“E’ solo una scommessa, come tante altre” decreto “Quindi acqua in bocca, ragazzi”
-
Sono al Parco, c’è il sole e vale davvero la pena di passare un po’ di tempo a studiare lì.
“Ehi, Weasley. Sai che Malfoy ha scommesso con Zabini che entro stasera non potrai più farti suora?” mi sfotte Genevieve Nott, la figlia di Pansy Parkinson.
“E tu lo sai che suora non avresti potuto esserlo neanche a tre anni, Nott?” sospiro, irritata “La tua verginità l’hai persa con un bambolotto! E da allora ti sei fatta chiunque respiri...”
Non sento neppure la sua risposta.
Malfoy si siede accanto a me.
“Dobbiamo parlare.”
L’ho già detto che odio il lunedì, almeno quanto odio la frase ‘dobbiamo parlare’?
Non portano mai nulla di buono.
Soprattutto se insieme.
“Oltre al fatto che hai detto a tutti che stiamo insieme e che hai intenzione di ‘violentarmi’ entro stasera, intendi?” sarcasmo presente, ovviamente.
“Intanto non ho detto che stiamo insieme, ma che mi piaci. E per quanto riguarda l’altra cosa, non ho la più pallida idea di cosa intende Genevieve... Non lo farei, Rose. Le scommesse mi piacciono finchè sono innocue.”
Innocue?
Ma dice sul serio?
Perché, dovrei ricordagli, l’ultima scommessa è sul suo cuore.
E, se proprio vogliamo dirla tutta, tutte queste scommesse mi sono costate il mio.
Quante volte si è spezzato?
Troppe.
Ed ora? Ora vorrei soltanto cancellare Scorpius Malfoy con la stessa gomma che userei per eliminare la pedicure dalla lista delle cose da fare la domenica (e che alla fine non faccio mai).
“Dunque? Di cosa vuoi parlare?”
“E’ stato bello finchè è durato, Rose. Ma permetterti di andare avanti con la nostra ultima scommessa... non porterà nulla di buono.”
Che abbia capito che sono innamorata di lui e non mi vuole ferire ulteriormente?
Probabile.
“Ah, okay. Quindi abbiamo perso entrambi?”
“Esatto.”
Si alza e se ne va.
Abbiamo perso entrambi.
Per la prima volta.
-
Quella è stata l’ultima volta che ho parlato con lui.
Abbiamo iniziato ad ignorarci ed evitarci.
Ora, a malapena un cenno quando siamo costretti ad incrociarci.
Ma i MAGO sono finiti.
Sto facendo i bagagli, oggi è il mio ultimo giorno ad Hogwarts.
Questa scuola è stata la mia casa per sette lunghi anni.
“Rose, il banchetto inizia tra venti minuti. Ma...”
“Ma?”
“Scorpius Malfoy vuole parlare con te, dice che ti aspetta fuori dal ritratto per altri 10 minuti, se vuoi...”
Guardo Dominique come se avesse detto una bestemmia madornale.
“Puoi.. puoi ripetere, per favore?” ovviamente mi sto chiedendo se ho bisogno di una visita.
“Il Principe biondo dagli occhi glaciali aspetta te fuori dal ritratto per chiarire quella vecchia storia.” ripete lei, sorridendomi. “Vieni qui, ti sistemo io. Dieci minuti sono troppo pochi, comunque.”
-
“A cosa devo l’onore?” chiedo, guardandolo dritto negli occhi con ovvio cinismo.
Non parliamo e non ci calcoliamo da settimane.
“E’ l’ultimo giorno, Weasley. Non ci vedremo mai più... Volevo solo salutarti, senza rancore.”
“Senza rancore, Malfoy? Davvero?” sarcastica, io. “Forse dovrei dirlo io, vista la maniera in cui mi hai scaricata.”
“E perché mai dovresti serbare rancore nei miei confronti, Weasley. Era solo una scommessa come tante altre, per te.”
Capisco improvvisamente dove va a parare il discorso.
Sento che lui sta sperando che io non abbia capito il senso di quel ‘per te’.
Ma sono trooooppo intelligente.
“Per me?”
“Accidenti, Weasley, che perspicacia!” mi deride lui, in evidente imbarazzo.
“Se... è come credo... perché mai mi hai lasciata?”
“Una scommessa come tante altre. L’hai detto alla tua famiglia, quel giorno.”
Ho già detto che odio il lunedì, non è vero?!
“Vuoi dire che...”
“Smettila di ciarlare come al tuo solito, Weasley. Addio.”
Mi porge la mano, attendendo una mia stretta.
“E’ stato bello, giocare con te, Malfoy.”
Devo comportarmi così.
Anche se sono irrimediabilmente innamorata di lui.
Ma, appena le nostre mani si sfiorano, il mio sguardo incontra il suo.
“Non si dovrebbe scommettere, su queste cose..” commento io, alzando un sopracciglio.
“Che intendi, Weasley?”
“Che” pausa “Dovresti” pausa “Baciarmi” pausa.
Insomma, bisogna aspettare che il suo povero cervello reagisca agli input confusi che gli mando.
Di certo, Scorpius Hyperion Malfoy, non è un tipo che si fa pregare più di tanto.
La distanza tra di noi si annulla.
“Con un po’ di ritardo, ma credo di aver vinto.”
“E io, Weasley? Non mi sembra di aver scommesso sul tuo cuore, mi sembra ingiusto.”
“D’accordo, Malfoy. Hai vinto anche tu.”
Abbiamo vinto entrambi.
Per la prima volta.