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Autore: Chanel483    25/05/2011    4 recensioni
Rose Weasley vive in un universo perfetto: va bene a scuola, ha Agnes, un'amica fantastica, è nella squadra di Quidditch di Grifondoro, adora suo cugino ed ha una famiglia stupenda.
Ma cosa accadrebbe se si accorgesse che il mondo non è tutto rose e fiori come lei lo conosce?
Cosa accadrebbe se un ragazzo, con una vita molto più difficile della sua le facesse aprire gli occhi?
Può l'amore cancellare anni di pregiudizi e risentimento?
Dalla storia:
“-Quindi tu potresti fidarti di un Malfoy?-, chiese in tono di sfida.
La ragazza annuì con vigore:-Certamente-, rispose sicura.
Lui annuì tra sè:-Bene, allora facciamo un gioco. Tu mi dici una cosa che non hai mai detto a nessuno, e io faccio lo stesso-.”
***
"-Un Malfoy, Hermione! Un Malfoy! Ma non un Malfoy qualsiasi, il figlio di QUEL Malfoy!-, esclamò Ron, rosso di rabbia.
La riccia guardava ancora fuori dalla finestra, lo sguardo perso nel cielo plumbeo dell'Inghilterra:-Tu serbi troppo rancore Ronald. Non si tratta nè di me nè di Draco, tantomeno di te. L'unica cosa che conta è che lei sia felice-”.
(Seguito di “Lo yin e lo yang, gli opposti si attraggono)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Gli opposti si attraggono'
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-Segreti e pregiudizi

Agnes continuava a tamburellare con le unghie smaltate di rosso sul tavolo:<< Dov'è finita? >>, sibilò a mezza voce, senza smette di fare quel gesto che stava facendo venire l'emicrania a tutti i ragazzi seduti li vicino.

<< Calmati Agnes. Sono sicura che abbia solo avuto un contrattempo >>, rispose Helena, mentre i due fiori rosa che quel giorno portava ai capelli continuavano a schiudersi e richiudersi.

La bionda le rivolse un'occhiataccia:<< Questa mattina non era nel suo letto! Pensi che “abbia avuto un contrattempo” alle due di notte ed io, che le dormo da parte, non l'abbia sentita!? >>, chiese decisamente alterata.

Il portone della Sala Grande che si apriva tolse la grifondoro dall'impiccio di dover rispondere; infatti un secondo dopo, oltre la porta, comparve appunto Rose, con i capelli un po' arruffati ed il viso stanco di chi ha dormito poco e male. Subito dietro di lei, Scorpius Malfoy.

La rossa prese posto al tavolo di grifondoro, salutando con noncuranza gli amici, per sua sfortuna però, il senso d'osservazione di Agnes era molto più sviluppato della norma:<< Andiamo in bagno, Rose >>, ordinò alzandosi.

La ragazza la guardò sgranando gli occhi:<< In bagno!? >>, chiese stupita:<< ma se sono appena arrivata! >>, protestò indicando il pezzo di pane che stava imburrando.

<< Non importa. Devo andare in bagno e voglio che tu venga con me >>, sentenziò Agnes, con tono di chi non ammette reppliche.

James, seduto li vicino, non fu in grado di trattenersi:<< E perchè dovreste andare in bagno insieme? >>, chiese dubbioso.

La bionda lo fulminò con un occhiataccia, tirando la rossa per una manica:<< Perchè ovviamente sono innamorata di lei, James! >>, urlò facendo voltare buona parte degli studenti a fissarla:<< visto che tu ormai vedi miei possibili fidanzati avunque, perchè non spacchi il naso anche a tua cugina!? >>.

Quest'ultima scosse la testa, dopo sei anni di conoscenza, James sembrava non aver capito nulla:<< Smettila Agnes >>, la riprese bonariamente la rossa:<< andiamo in bagno dai >>, ed abbandonò la Sala Grande, dopo aver lanciato un'occhiataccia al cugino.

<< Allora!? >>, esordì la bionda, nonappena il portone si fu chiuso alle sue spalle.

Rose prese tempo, dondolandosi sui talloni e possandosi una mano tra i capelli. Era stupido, infondo Agnes era la sua migliore amica, ma aveva il terrore di essere sgridata, la stessa paura che anni a dietro le incuteva la mandre, quando faceva una biricchinata:<< Sono rimasta chiusa in biblioteca >>, rispose arricciandosi una ciocca di capelli attorno all'indice.

<< E di grazia, perchè saresti rimasta chiusa in biblioteca? >>, domandò l'amica in una perfetta quanto inquietante imitazione della signora Weasley.

La rossa si appoggiò al muro; non era sicura di voler raccontare ingiro quello che era successo la notte precedente, ma infondo Agnes era la sua migliore amica, si erano sempre dette tutto... o quasi:<< Io e Malfoy siamo rimasti a mettere a posto più del dovuto; perciò quando abbiamo fatto per uscire l'incantesimo che bloccava la porta era già scattato >>.

La bionda fissò Rose storcendo leggermente la bocca perfetta, alla ricerca di un qualche dettaglio che provasse che stava mentendo:<< E cosa avete fatto tu e Scorpius tutta la notte soli in biblioteca? >>, chiese con fare indagatorio.

Le guance della ragazza si tinsero un poco di rosa:<< Abbiamo solo parlato >>, rispose con la voce leggermente impastata di chi, per non dire una bugia, boffonchia una mezza verità.

Ma Agnes la conosceva bene, fin troppo bene:<< E di cosa? >>, chiese con quel tono un po' troppo acuto, che spesso usava lei quando era infastidata da qualcosa o qualcuno.

Rose si sarebbe volentieri mangiata la lingua, oppure avrebbe ucciso Malfoy, come volevasi dimostrare, alla fine lui era sempre la causa dei suoi problemi:<< Della sua famiglia >>, ammise, optando nuovamente per una parte di verità.

<< E poi? >>.

<< Solo questo >>.

<< Solo questo? >>.

<< Si. Solo questo >>.

La bionda però non era una stupida, sapeva che c'era dell'altro, ma, con il tempo, aveva anche imparato quando fosse il caso di insistere e quando no; questa volta era un no:<< Quindi? Che ti ha rivelato di tanto sconvolgente sulla sua famiglia? >>, domandò mantenendo un tono da superiore, nonostante la mezza arrabbiatura se ne fosse già andata.

Rose rimase in silenzio un paio di minuti; voleva essere sincera con Agnes, dopotutto era la sua migliore amica, ma d'altra parte non le sembrava neanche giusto infrangere il muto patto stretto con Malfoy:<< Non posso parlartene >>, ammise infine con la testa abbassata dai sensi di colpa.

L'altra rimase un attimo interdetta. In sei anni che si conoscevano, non c'era mai stato nulla di cui Rose non potesse parlare con lei:<< Hem... ok >>, biascicò sbattendo più del dovuto le palpebre, convinta comunque che rispettare il volere dell'amica fosse la cosa più giusta.

<< Scusa. Sai che se potessi parlartene lo farei... >>, disse Rose, mordendosi un labbro.

Agnes scosse la testa, mentre un bel sorriso genuino la si dipingeva in volto:<< No, scusami tu. Non dovrei insistere così >>, rispose rilassata, voltandosi verso la Sala Grande:<< Allora? Finiamo o no colazione? Non vorrai che la Ellen ci uccida, vero!? >>.

La rossa scosse la testa ed entrò in Sala Grande per fare rifornimento prima di un'ora di incantesimi. Intanto, dalla parte opposta della stanza, Malfoy non sembrava essere altrettanto sereno.

<< Che c'è che ti preoccupa, Scorpy? Potresti dirlo alla tua Queen, magari ti sentiresti meglio... >>, domandò con voce melensa la Rosier.

Il biondo le rivolse uno sguardo omicida:<< Non ho nulla >>, rispose freddo, levandosela con poca grazia di dosso.

Queen squittì, nella perfetta imitazione di una cavia in calore, e senza demordere tornò ad arpionare il braccio del giovane Malfoy, stampandogli qualche bacio vicino all'orecchio:<< Sembri così triste >>, commentò tra un bacio e l'altro.

Quello era uno di quei momenti in cui Scorpius desiderava ardentemente che la mora se la spassasse tre la lenzuola di qualcun'altro:<< Sto bene Rosier. Starei anche meglio se tu sbavassi dietro ad un'altra qualsiasi persona >>.

La serpeverde si staccò dal biondo, sul viso un'espressione scioccata:<< Bene! >>, esclamò, anche se dalla sua espressione era palese che nulla andava bene:<< Sarà meglio che per la prossima volta che sarai interessato alla mia compagnia, tu mi abbia chiesto scusa! >>, disse con voce acuta, prima di abbandonare la sala impettita.

Malfoy inarcò un biondo sopracciglio; la minaccia di una strega sedicenne, che sapeva a malapena da quale parte si dovesse impugnare la bacchetta non sortiva esattamente l'effetto desiderato. Scosse la testa con forza, chiedendosi ancora perchè frequentasse gente del genere, e fece posare il suo sguardo nuovamente sul tavolo di Grifondoro. Quella stupida rossa era appena rientrata con la sua amichetta del cuore; chissà cosa le aveva raccontato su di lui.

La notte precedente aveva fatto la stronzata più colossale della sua vita. Cosa gli era passato per la testa per avergli fatto raccontare ad una grifondoro ciò che non aveva mai detto a nessuno? Le opzioni erano due; o stava impazzendo, o qualcuno lo aveva drogato.

Ma ora non aveva tempo per questo. Doveva assolutamente parlare con quella bionda e scoprire cosa Rose le avesse detto.

 

Agnes camminava, con passo abbastanza sostenuto, verso la prima lezione del mattino; incantesimi, con la professoressa Ellen. Stava giusto per girare l'angolo, quando si sentì afferrare per un braccio. Cercà di lanciare un urlo, ma il suo pseudo-rapitore le chiuse la bocca con una mano.

Con un movimento rapido fu spinta dentro una classe, la cui porta venne prontamente chiusa:<< Ma cosa...? >>, cercò di domanda nonappena la sua bocca fu liberata.

<< Scusami per il... brusco saluto, ma non avevo altro modo di parlare con te senza che qualcuno iniziasse a parlare male >>, disse il ragazzo, che alla luce del sole si rivelò essere Scorpius Malfoy.

La bionda inarcò un sopracciglio:<< Ti pare giusto che un serpeverde non possa neanche parlare con una grifondoro senza che qualcuno lo additi? >>, chiese quasi disgustata.

Scorpius scosse la testa:<< Scusami tanto, ma non ti voglio esattamente parlare delle discriminazione tra adolescenti, se non ti dispiace >>.

Agnes parve ancora più scettica dopo quell'affermazione:<< Allora illuminami, Malfoy. Di cosa mi vorresti parlare? >>.

<< Rose >>.

<< Rose? >>.

<< Si Rose. Non è la tua migliore amica? >>.

<< Si certo, ma perchè ti interessa? >>.
Il biondo soppesò con cura le parole, per non rischiare di far passare il messaggio sbagliato:<< Questa mattina vi ho viste uscire dalla Sala Grande insieme... >>.

Lei lo interruppe:<< Guarda un po' che coincidenza; io vi ho visti entrare in Sala Grande insieme >>.

Lui fece finta di non aver sentito niente, non era li per farsi mettere i piedi in testa da una bionda e seccente grifondoro:<< Potrebbe averti detto qualcosa che non vorrei sentisse anima viva >>, spiegò alzando leggermente il tono di voce, in modo che lei non potesse interromperlo.

Agnes sorrise ed iniziò a girare attorno al ragazzo, squadrandolo da capo a piedi:<< Bene, bene, bene. Un serpeverde come te che viene a supplicarmi di dirgli se so o non so qualcosa che potrebbe intaccare la sua reputazione. Ma questo, Malfoy, non è già abbastanza umiliante? >>.

Il biondo si fermò ad osservarla. Gli girava intorno come una gatta farebbe con un topo, ancheggiando e facendo ciondolare la testa; era tanto bella quando intelligente ma...:<< Non giocare con me, Dollow. Ti ho fatto una domanda e pretendo una risposta, i tuoi giochetti non funzionano con me >>, poteva essere bella quanto voleva, ma se non era pronta a baciargli i piedi era inutile.

<< Tu giudichi le ragazze in base a quanto sono pronte a sottomettersi, vero Malfoy? >>, domandò Agnes, in volto dipinta un'espressione disgustata:<< In ogni caso no. Mi ha detto che vi siete parlati, ma non ha voluto fare alcun accenno a ciò che vi siete detti >>.

Senza aggiungere altro si avvicinò alla porta:<< Ed era scusami. Non so tu, ma io ho una lezione di incantesimi >>, disse prima di aprire la porta e correre verso l'aula nella speranza di non ricevere un qualche castigo per il ritardo.

 

C'era qualcosa che non andava.

Qualcosa che la lasciava pensierosa, una sorta di prurito alla base del collo che non la lasciava riposare.

Ormai l'ora per andare a dormire era passata da un pezzo, ma Rose rimaneva comunque accoccolata sul davanzale della finestra, tra le mani stretta una tazza di latta caldo portatale da Wollo.

Perchè si ostinava a pensare ancora a Malfoy? Probabilmente il reale problema era che la rivelazione era stata troppo grande per essere sopportata da sola, ma doveva parlarne con qualcuno. Avrebbe tanto voluto dirlo ad Agnes, ma aveva visto la sua reazione del mattino, sarebbe uscita di testa; forse a James, se non fosse stato così dannatamente protettivo. Però poteva scrivere a sua madre, effettivamente lei non aveva mai avuto pregiudizi di alcun genere e per di più avrebbe ascoltato tutta la storia fino alla fine... se non fosse stato che raccontare una qualsiasi cosa ad Hermione Granger era come raccontarla direttamente a Ronald Weasley, e suo padre non era... granchè ragionevole quando si parlava di purosangue o serpeverde, soprattutto se di cognome facevano Malfoy.

Che poi perchè? Si chiedeva Rose, perchè proprio i Malfoy? C'erano decine di parenti di ex-mangiamorte ad Hogwarts, allora perchè suo padre doveva prendersela con i Malfoy? Perchè lei, se l'era sempre presa con i Malfoy?

Perchè ti hanno insegnato così. Tu devi essere superiore ai Malfoy, devi batterli...

Nella testa le risuonavano le parole che suo padre, quel giorno di tanti anni prima, le aveva detto al binario 9 ¾ “Cerca di batterlo in tutti gli esami, Rosie. Per fortuna hai il cervello di tua madre. Non dargli troppa confidenza, Rosie. Nonno Arthur non ti perdonerebbe mai se sposassi un Purosangue”.

Ma tu non sei una stupida Rose! Non ti saresti mai lasciata influenzare da degli stupidi pregiudizi vecchi secoli!

Di questo non ne era più tanto sicura.

<< Rose... cosa fai? Perchè non sei a letto? >>.

La rossa si voltò, alle sue spalle c'era Agnes, più bella che mai. La pelle di porcellana illuminata dalla luna le dava un'aspetto etereo, mentre gli occhi brillavano come stelle. E forse era proprio ad una stella che si poteva paragonare Agnes, la sua luce era visibile a tutti, anche se alcuni si limitavano ad osservarla da lontano, compiaciuti di tanta bellezza; altri le stavano accanto nella speranza di ricevere qualche beneficio dalla sua aurea luminosa; mentre altri ancora, gelosi, tentavano di carpire quella lucentezza; ma lei non si lasciava intimorire, e continuava a brillare in alto, per tutti.

<< Non riuscivo a dormire, Agne. Ma non ti preoccupare, torna pure a letto >>, rispose sorridendo dolcemente.

La bionda si sfregò gli occhi con le mani, nella speranza di svegliarsi un poco:<< Che succede? C'è qualcosa che non va? >>, chiese mettendosi a sedere accanto a lei, ed ignorando il suo consiglio.

Rose si strinse nelle spalle:<< Nulla di che. Stavo solo pensando >>.

Agnes prese la tazza che l'amica teneva stretta in mano, e bevve un sorso di latte caldo:<< Posso sapere a cosa? >>, domandò.

<< A Scorpius >>, rispose semplicemente l'altra.

<< A Malfoy, vorrai dire >>, fu prontamente corretta.

<< E che differenza fa? >>.

<< Oh, fa molta differenza >>.

Per qualche istante nessuna delle due aprì bocca:<< Beh, io non ci vedo nulla di male a chiamare una persona con il suo nome di battesimo >>, disse la rossa, sulla difensiva.

L'amica annuì:<< Certo, non c'è nulla di male, ma c'è differenza >>, rispose sussurrando, dopo aver sentito un borbottio proveniente dal letto di Isabel:<< Non dirmi che sarebbe la stessa cosa se io iniziassi a chiamarti Weasley... >>.

Rose rimase un paio di secondi a rifletterci; in effetti, l'idea della sua migliore amica che la chiamava per cognome non la faceva impazzire di gioia:<< Ok, non è la stessa cosa. Ma ho pensato che... >>.

Agnes alzò una mano per interromperla:<< Aspetta. Vado a segnarmelo sul calendario, tu puoi pensare! >>, bisbigliò con un ghigno sarcastico.

L'altra rispose con un'occhiataccia:<< Ah-ah. Mi sto sbellicando dalle risate >>, poi tornò seria:<< davvero Agnes, ho riflettuto un po' su questa cosa, è penso che Scorpius abbia ragione >>.

<< Su cosa? >>.

<< Sul fatto che il mio sia solo uno stupido pregiudizio >>.

La ragazza parve confusa:<< Non capisco... >>.

<< Questo non toglie il fatto che Malfoy sia un antipatico, arrogante e viziato deficente; ma ha ragione, io verso di lui ho un sacco di pregiudizi. Ancor prima di conoscerlo, io gli sono andata contro. Tu questo non puoi saperlo, ma fin dal primo giorno di scuola mio padre mi ha... come dire... indirizzato contro i Malfoy, non so bene il perchè, ma non voleva che lo frequentassi, anzi, si era raccomandato di fare il possibile per superarlo in qualsiasi cosa... >>.

L'altra parve prendere la cosa molto sul serio:<< Probabilmente ha del risentimento verso quella famiglia >>, disse dopo averci pensato un po' su:<< Se non sbaglio i vostri genitori >>, a questo punto Rose sentì una fitta allo stomaco al pensiero della storia della famiglia di Malfoy:<< sono coetanei. Probabilmente si conoscevano ai tempi di Hogwarts e non andavano esattamente d'amore e d'accordo... >>.

Strano, sicuramente se fosse successo qualcosa del genere i suoi genitori gliene avrebbero parlato... eppure le occhiatacce che il padre aveva lanciato a Draco Malfoy, nelle rare occasioni in cui si erano visti, erano state molto eloquenti...

<< Potrei... potrei provare a chiedere a mia madre se... >>, propose Rose, più che mai convita di voler andare a fondo in quella faccenda.

Agnes sorrise dolcemente e le mise una mano sulla spalla:<< Fantastico! Ed ora a nanna, o domani ci ritroveremo con due occhiaie mostruose! >>, disse prima di darle un bacio sulla guancia e voltarsi verso il suo letto.

Rose la seguì, avrebbe scritto alla madre il giorno seguente.

Buongiorno(:
Allora, questo capitolo non è particolarmente importante, ma mi serviva per introdurre il prossimo, nel quale avremo nuovamente Hermione al centro della scena, e magari (non è terminato, perciò non ne sono sicura) anche qualcosina su Draco.
Solo un appunto; Agnes ha in parte perdonato James, ma è troppo orgogliosa - e lui troppo stupido - per farci definitivamente pace. Per un po' accantonerò la loro "storia" per concentrarmi su Rose ed in particolare Scorpius, ma non pensate sia finita qui.
Spero appreziate il capitolo, un bacio, Franci

  
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