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Autore: svee    27/05/2011    1 recensioni
Bellatrix Black,sin da piccola andavo fiera di questo nome:era elegante,coinciso e aveva un non so che nella pronuncia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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                                    SE VOGLIAMO PROPRIO DEFINIRLO BALLO...

 

 

L’ultimo sguardo allo specchio ed ero pronta a scendere.

Un sfarzoso vestito blu notte mi fasciava il corpo,alterandone le curve.

I lunghi capelli ricci erano raccolti in un fermaglio d’ottone.

Scarpe di raso nero mi attorniavano i piedi.

Anni di galateo e di buone maniere avevano contribuito a darmi una postura dritta e sinuosa,un portamento elegante degno di un vero purosangue.

Dovevo ammetterlo:non ero certo bella come le mie sorelle,di sicuro non come Narcissa, però il sarcasmo congelato e la battuta pronta avevano colmato questa lacuna.

Mi piacevo,e poi tanto vale amare il proprio corpo ,visto che tanto quello si ha e non si può cambiare.

Rimirai ancora per qualche secondo la mia immagine poi,in compagia di Beatrix e Alecto,mi avviai alla volta della sala grande.

 

 

 

“Incantato davvero!”

Ector mi venne in contro offrendomi il suo braccio.

“Mi chiedo come potresti non esserlo”

Un sorriso sghembo gli illuminò il volto accendendo le iridi ambrate.

“Viva la modestia”

“Viva il sarcasmo” ribattei io divertita.

Insieme ci unimmo ai nostri concasati.

Mi avvicinai al tavolo delle bevande con l’intento di bere del punch ma qualcuno mi precedette.

“Signorina Black”

“Lestrange,qual buon vento.”

Lo salutai afferrando il picchiere che mi porse.

“Chi è il suo cavaliere stasera? Un rispettabile serpeverde viziato immagino”

“Come potrebbe essere altrimenti”risposi stringendomi nelle spalle.

“Beh potevi fare uno strappo alla regola,il primo anno ti è concesso qualche errore di calcolo”

Disse portandosi il bicchiere alla bocca e bevendone un lungo sorso.

“Si ma vedi,non voglio rovinare ad oltranza la tappezzeria della mia cara zietta,brutta idea quella di decorare la stanza con un albero genealogico.”

Rodolphus mi regalò un sorriso sghembo che andò a contagiare gli occhioni blu.

“Perspicace davvero,ora credo proprio che raggiungerò la mia dama. Goditi la festa!”

Alzò il calice in mia direzione come se stesse brindando e,con innata eleganza,si diresse verso la sua compagna.

“Sempre in compagnia di Lestrange eh?”

La voce stridula di Beatrix mi fece sussultare.

“Non essere sciocca,pensa al tuo cavaliere piuttosto. Sbaglio o sta ballando con la Bultrode?”

La bionda si voltò stupita e a passo di carica andò a riprendersi il suo “uomo”.

Riempiendomi nuovamente il bicchiere feci scorrere lo sguardo lungo la sala.

Grosse ghirlande decoravano tutt’attorno il grande antro,facendo germogliare rametti di vischio qua e là.

La pista da ballo  pullulava di studenti,tutti agghindati  e sorridenti.

“Che ne dici di uscire un po’ all’aria aperta?”

Il fiato caldo di Dolhove mi accarezzò il collo.

“Sì lasciamo questo mortorio.”

Il ragazzo mi sorrise sornione prendendomi per mano e accompagnandomi in giardino.

“Sai già chi sarà il tuo futuro sposo?”

Mi chiese il giovine una volta raggiunta una panchina.

“Oh no,per fortuna ho ancora tempo prima di decidere a che patrimonio legarmi. Tu invece? Sai già che megera ti spetta?”

Domandai abbozzando un sorriso.

“No,sai questi tempi i miei genitori sono molto impegnati,organizzano molte riunioni.

è strano,non gli ho mai visti così esaltati.”

Rispose pensieroso guardandomi di sbieco.

“Massì staranno organizzando il prossimo torneo di golf. La cosa non mi interessa più di tanto, sono così felice di essere lontana da casa,senza mio padre che visiona ogni mia azione”

Seduta sulla panchina buttai la testa all’indietro,inalando un bel po’ di aria invernale e socchiudendogli occhi.

Senza neanche accorgermene rabbrividii.

“Hai freddo?”

Mi domandò gentile.

“Oh no,non ti preoccupare sto bene” ribattei non curante.

“Su lascia che ti riscaldi”

Mi soffiò malizioso sul collo accarezzandomi i capelli.

Ghignando mi voltai verso di lui.

“Ah sì,e in che modo dimmi vorresti farlo”

Lui ghignò a sua volta,avvicinandosi e lasciando umide scie di baci sul mio collo.

Lo lasciai fare,la cosa tutto sommato mi era gradita.

Continuò imperterrito fino a raggiungere la bocca,alla qualche chiese l’accesso.

Glielo consentii intrecciando la mia lingua con la sua,approfondendo il bacio.

La sua mano destra scivolò dai miei capelli fino a raggiungere la base della schiena,dove disegnò piccoli cerchi concentrici con le dita.

Mi protesi di più verso di lui,facendo sfiorare i nostri corpi infreddoliti.

Con un colpo di reni mi prese in braccio, senza smettere di baciarmi,e si avviò verso la scuola.

Entrammo in una serra,il forte odore di terriccio mi punse le narici.

Delicatamente mi posò a terra schiacciandomi con il suo corpo contro il muro.

Riprese a baciarmi,questa volta con più passione;le sue labbra scesero lungo la mascella fino ad arrivare all’incavo del seno.

Andò a sfiorare con le dita il seno destro,scostando quel tanto il vestito da riuscire a lambire il capezzolo con le labbra.

Brividi di piacere mi pervasero il corpo,riscaldandomi le interiora.

Buttai la testa all’indietro concedendomi quelle attenzioni.

Ritornò a baciarmi con ardore spingendo maggiormente il bacino contro il mio.

Sentii chiaramente la sua erezione pulsare sulla coscia.

Lasciva intrufolai una mano sotto la sua camicia,andando a sfiorare l’addome scolpito.

Feci su e giù per un po’,andando ad accarezzare ogni lembo di pelle .

Tesi maliziosa l’elastico dei boxer,sfiorando con due dita il suo desiderio,Ector gemette leggermente.

Scesi più in basso, andando a torturare con le dita la punta.

Non so perchè lo stessimo facendo,in fondo non mi piaceva neanche un granchè.

Il mio corpo però non voleva allontanarsi da quelle attenzioni,quindi perchè contraddirlo?

E poi lui era bello,ricco e purosangue.

Non c’era nessun problema.

“Mi stai facendo impazzire!”sussurrò con voce roca al mio orecchio.

“Ne ho tutta l’intenzione”gli risposi mordicchiandogli un orecchio.

A queste parole mi sollevò precipitosamente per i glutei facendomi distendere lungo un tavolo da lavoro.

Con urgenza mi tolse il vestito,abbassando la lampo.

Le sue labbra lambirono il mio ombelico,fino a lasciare eccitanti alitate sulla stoffa degli slip.

Scostò leggermente l’indumento facendomi rabbrividire di aspettativa.

Un dito lungo e affusolato mi penetrò facendomi gemere rumorosamente.

Mosse l’arto al mio interno con crescente velocità,mentre con la lingua tracciava piccole scie lungo l’interno coscia.

Scosse di piacere mi travolsero facendomi desiderare un contatto più intimo.

Invertii le posizioni portandolo sotto di me.

Frettolosa gli sfilai la camicia togliendogli i pantaloni.

Andai a depositare piccoli baci lungo il suo torace facendolo rabbrividire,il mio bacino premeva contro il suo facendoci sospirare.

Con calma estenuante gli tolsi i boxer,andando ad accarezzare sensuale l’inguine.

A quel gesto il ragazzo ribaltò le posizioni sfilandomi con urgenza gli slip.

Con gentilezza e un minimo d’inesperienza mi penetrò delicatamente,facendomi abituare alla sua presenza.

Un gemito di dolore mi uscì dalle labbra.

Iniziammo una lunga danza al fine di soddisfarci a vicenda.

 

 

Fu così che persi la mia verginità.

Certo il modo e il compagno non erano dei migliori,ma che importanza aveva?

Noi serpeverde non eravamo fatti per l’amore e tantomeno potevamo concedercelo.

Nel giro di pochi anni ci saremmo ritrovati tutti sposati con perfetti sconosciuti,senza amarli e senza essere ricambiati.

Consumando il matrimonio solo per generare un erede.

Tanto valeva consumare la mia prima volta con qualcuno di cui mi fidavo e col quale avevo un rapporto d’amicizia.

In fondo ci stavamo facendo un favore a vicenda.

 

 

 

 

 

Autrice

Vorrei ringraziare vivamente chi ha recensito. Grazie mille!

Lo so che forse è un po’ presto,essendo solo il primo anno,far andare così gli eventi.

Ma volevo far capire come il loro mondo sia ovattato e prestabilito,senza possibilità di scelta.

Spero comunque che vi piaccia.

Buona lettura!
  
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