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Autore: Dannata93    28/05/2011    1 recensioni
Merope ha quattordici anni quando suo padre e suo nonno gli danno finalmente il permesso di frequentare la scuola di magia e stregoneria più famosa del mondo magico: Hogwarts.
Fin da bambina si era sempre domandata il perchè di questo loro strano comportamento iper protettivo, ma presto un'oscura verità cambierà drasticamente la sua vita, rispondendo a tutte le sue domande.
FF ambientata durante il quarto libro della saga di Harry Potter
Dannata93
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Weasley, Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Prigioniera'
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Capitolo 12
Una Bottiglia di Whisky Incendiario

Severus Piton si trovava nello studio di Silente, mentre quest'ultimo gli dava le spalle con lo sguardo fisso sul campo da Quidditch che si vedeva alla finestra.
Al campo c'erano due ragazzi che volavano in cerchio, in groppa ad un'unica scopa. Sapeva benissimo che erano George Weasley e sua nipote.
<< Posso farvi una domanda? >> esordì infine il professore di Pozioni. << Per quale motivo prima avevate tutta questa fretta di dire a Merope la verità e adesso mi dite che preferite aspettare fino a dopo il ballo? >>
<< Perché credo che si meriti un po' di divertimento, Severus. Come hai detto tu, ha solo quattordici anni >> detto questo si sedette dietro alla sua enorme scrivania. << Però dopo non potremmo più attendere oltre. Dovrà sapere tutto e quando dico tutto intendo anche sul tuo compito, Severus >>
Piton abbassò lo sguardo. << Mi odierà >>
Il Preside sorrise comprensivo. << Non dire sciocchezze. Merope non potrebbe mai odiarti >>


<< TI PREGO FAMMI SCENDERE! >> urlò terrorizzata.
George scoppiò a ridere, ma obbedì senza protestare. << Persino dopo aver affrontato un drago hai paura di volare su una scopa? Eppure nella prova lo hai fatto! >>
Merope scese barcollando dalla scopa. << Ero io a guidarla! Tu voli come un pazzo, George Weasley! >>
<< Fifona >>

Erano entrambi sdraiati su un masso vicino all'acqua; quello era il loro posto segreto, dove potevano restare soli e tranquilli.
Non avevano ancora detto a nessuno della loro relazione, anche se George era sicuro che il gemello avesse intuito qualcosa.
Entrambi non avevano mai avuto storie serie perché preferivano essere solo loro due: i gemelli Weasley.
Con le ragazze di George, il fratello era sempre stato un po' troppo pesante; le prendeva in giro in continuazione e questo le spingeva ad allontanarsi da loro, ma a lui non era mai dispiaciuto.
Con Merope, però era tutto diverso, lei non era come quelle oche che frequentava di solito assieme al gemello per divertimento.
Lei era così forte, ma allo stesso tempo così insicura; con lei si sentiva bene e non riusciva a stare troppo tempo senza vederla.
Certo, con Fred continuava ad essere lo stesso, ma i suoi pensieri erano sempre indirizzati a lei.
<< George? >> lo chiamò Merope. << Mi stai ascoltando? >>
<< Ero troppo occupato ad ammirarti per ascoltare quello che stavi dicendo >> scherzò. << Puoi ripetere? >>
Vide le sue guance tingersi di un lieve rossore. << Ecco... pensavo che... se vuoi... potresti venire con me al Ballo del Ceppo... >>
Restò spiazzato da quella richiesta.
Non gli era mai passato di mente il pensiero di andare con lei al ballo che si sarebbe tenuto questo sabato sera. << Non credo di essere il cavaliere più adatto per uno dei Campioni. Non so ballare >>
La ragazza sorrise. << Nemmeno io >>
<< Sul serio, Piton. Credo che dovresti andarci con qualcun altro >>
<< Perché? >> esclamò stupita; stava iniziando a scaldarsi.
<< Te lo detto, io non ballo! >> sbottò il rosso.
<< È per Fred, vero? >> chiese e, dall'espressione del ragazzo, capì di aver fatto centro. << Non vuoi ancora che sappia di noi? >>
Il rosso distolse lo sguardo. << No >>
Merope si alzò di scatto. << Bene, vuol dire che ci andrò con Davies. Lui almeno ha il coraggio di farsi vedere in compagnia della figlia di Piton >>


<< Merope! Non sei ancora vestita?! >> esclamò Hermione, entrando nella stanza. << Il ballo è tra quindici minuti e Davies è già giù che ti aspetta! >>
Si ficcò la testa sotto le coperte. << Digli che non sto bene >>
<< Io non gli dico un bel niente. Ora ti infili all'istante quel vestito e raggiungi il tuo cavalieri con un bel sorriso stampato in volto! >>

Odio i tacchi.
Indossava un vestito verde chiaro che la fasciava fino in vita, per poi aprirsi in una lunga gonna; al collo portava un fiocco dello stesso colore.
Si sentiva una perfetta idiota.
<< Eccoti finalmente! >> la salutò Jack, prendendola sottobraccio. << Pensavo che non saresti più scesa >>
<< Ti chiedo scusa >>
<< Figurati, mi sento molto fortunato ad essere il tuo cavaliere! Sei bellissima >> disse prendendola sottobraccio.
Abbassò lo sguardo imbarazzata.
Lo aveva invitato solo per fare un dispetto a George, proprio davanti a lui, ma il rosso non aveva mostrato il minimo interesse ed era andato via, insieme al gemello e, quando Davies aveva accettato era stata travolta dal forte desiderio di possedere un Giratempo per cancellare quella decisione così stupida ed infantile.
<< Eccovi qua! >> esclamò sollevata la McGranitt vedendoli arrivare. << Siete in ritardo! >>
<< Ci scusi professoressa >> risposero mettendosi dietro agli altri Campioni e ai rispettivi Partner.
Vide Harry in compagnia di Calì Patil. << Ciao, Harry >> lo salutò e il ragazzo rispose con un nervoso cenno del capo.
<< Non sembri molto entusiasta di aprire le danza >>
<< Nemmeno tu >>
<< Silenzio! >> gli ammonì la donna e, insieme entrarono nella Sala Grande, che per l'occasione era stava liberata dai tavoli e riccamente decorata.
Merope cercò tra la folla che li circondava George, ma non riuscì a vederlo.
<< Ora i Campioni apriranno le danze! >> disse il Preside e partì un valzer.
<< Io non so ballare >> sussurrò imbarazzata a Davies mentre le altre coppie iniziarono a danzare.
Vide Harry lasciarsi condurre da Calì e, poco distante Hermione, volteggiare sicura con Victor Krum; il campione di Durmstrang.
<< È compito di un cavaliere condurre la propria dama >> disse scherzoso Jack, iniziando le danza.
Ballarono in cerchio e a Merope sembrò quasi di volare, Jack era un ballerino pazzesco.
Con la coda dell'occhio vide un ragazzo dai lunghi capelli rossi appoggiato ad una colonna che non distoglieva un attimo lo sguardo da loro.
<< A volte non riesco proprio a sopportare quel Fred Weasley >> mormorò Jack che si era accorto dell'insistente sguardo di George.
<< Quello è George Weasley >> lo corresse.
<< Non ha importanza, tanto solo insopportabili entrambi >>
<< Già >> concordò poco convinta.
Quando le ultime note segnarono la fine del primo ballo Merope guardò colma di desiderio un tavolo libero poco distante; queste scarpe la stavano uccidendo. << Ti dispiace se ci sediamo? >>
Davies annuì un po' deluso e raggiunsero a fatica il tavolo.
Solo allora Merope si accorse che erano molto vicini a George. << Vuoi qualcosa da bere? >> le domandò Davies senza sedersi.
<< Quello che prendi tu >> disse cercando di nascondere il suo nervosismo.
Non appena il Tassorosso si fu allontanato, davanti a lei si sedette il rosso, senza nemmeno chiederle il permesso. << Sai, siete davvero una bella coppia >> esordì bevendo distrattamente un sorso di Burrobirra.
<< Piantala, George. Non potevo presentarmi senza un cavaliere. La McGranitt mi avrebbe scuoiata viva >>
<< Allora perché hai invitato proprio Davies? >>
< Beh, perché... perché lui me lo aveva già chiesto da un po' >> mormorò maledicendo le sue guance dal rossore facile.
<< Bugiarda, sei stata tu a chiederglielo >>
Allora se n'era accorto...
Cadde un silenzio carico di tensione. << Tu con chi sei venuto? >>
<< Zoe Sladden, una di Corvonero >> disse indicando una ragazza dalla lunga chioma dorata e un fisico da modella che lo aspettava impaziente.
<< Oh, è proprio il tuo tipo >> commentò acida
<< Hai ragione, è proprio il tipo di ragazza che mi piace frequentare perché, al contrario di te, non è né insistente, né permalosa >> sbottò il rosso alzandosi in piedi. << Il tuo cavaliere è tornato! >> e se ne andò da Miss Universo.
<< Cosa voleva Weasley? >> le domandò sospettoso Davies, non appena si fu seduto al tavolo.
<< Niente >> rispose la ragazza cercando di trattenere le lacrime. Io, insistente e permalosa?! Pensò stringendo i pugni e, quando fu ben sicura di avere l'attenzione di George su di se si spinse in avanti, catturando decisa le labbra di Davies che, dopo un attimo di smarrimento, ricambiò con foga il bacio.
<< Uao >> esclamò non appena si staccarono. << Non pensavo... >>
<< Andiamo in giardino! >> lo interruppe Merope trascinandolo fuori dalla Sala.

Si sedettero su una delle panchine libere.
Questa volta fu Davies a fare la prima mossa, accarezzandole lentamente una spalla e si avvicinò per baciarla.
Merope rispose al bacio con poco entusiasmo, senza riuscire a non paragonarlo a George.
Erano così diversi.
Davies non la contraddiceva in niente ed era sempre così premuroso, mentre con George i litigi erano all'ordine del giorno, ma era proprio questo a renderlo speciale.
Sentì il ragazzo abbassargli una spallina del vestito e subito si tirò indietro di scatto. << Scusa >> disse lasciandola andare.
<< Niente, è solo che sono molto stanca. Preferirei tornare al dormitorio >>
<< Ti accompagno >>
<< No, vado da sola >> lo interruppe sistemandosi la spallina. << Sono stata bene con te, Jack. Buonanotte >> e scappò via, verso la torre di Grifondoro.

Quando entrò nella stanza si buttò sul letto senza nemmeno togliersi il vestito; era a pezzi.
Poco dopo venne raggiunta da Hermione e, dalla faccia che aveva, doveva aver pianto parecchio. << Che ti è successo? >> domandò mettendosi a sedere.
<< È un'idiota! >> sbottò scaraventando le scarpe dall'altra parte della camera.
Merope la guardò confusa. << Chi? >>
<< Ron! >> rispose sedendosi al suo fianco. << Ha rovinato tutto! >>
Le cinse le spalle per confortarla. << Vuoi parlarne? >>
<< N-no, a te c-come è a-anda-ta? >> chiese con voce scossa da singhiozzi.
<< Non bene >>
Silenzio.
<< C'è una sola soluzione contro gli uomini >> esclamò Merope afferrando la bacchetta. << Ed è quella di fregarsene di loro! Accio Whisky Incendiario >>
Pochi istanti dopo nella camera sfrecciò una bottiglia di Whisky.
<< Sei pazza?! >> strillò Hermione mentre la bottiglia atterrava perfettamente nelle sue mani. << Non ci è permesso berlo! E poi dove lo hai trovato? >>
Merope fece spallucce. << Boh, probabilmente erano nascosti nell'ufficio di un professore, credo sia impossibile che siano arrivate da Hogsmeade >>
Hermione guardò con diffidenza il liquido incolore. << Io non lo bevo >> ripeté poggiandola a terra.
La ragazza sbuffò infastidita. << Nemmeno io lo mai bevuto, però dato che ho passato una serata orribile me ne frego delle regole! >> detto questo si bevve un lungo sorso dell'alcolico, staccandosi solo quando incominciò a fare effetto. << Brucia! >> si lamentò riprendendo fiato. << Tutto sommato il sapore non è male >>
<< Non mi interessa >> disse irremovibile Hermione, guardando di sottecchi la bottiglia. << Magari lo assaggio >> cedette infine bevendone a sua volta un sorso. << È disgustoso! >> disse tra un colpo di tosse e l'altro. << anche se il calore che provoca è molto gradevole >> 


La mattina seguente Merope si svegliò malissimo.
Non riusciva a muoversi, aveva la nausea e la testa gli doleva come se gli fosse passato sopra un treno.
Hermione non era messa meglio di lei. << Questa è l'ultima volta che ascolto i tuoi “consigli” >> si lamentò la strega, fulminandola con lo sguardo. << Mi sento uno schifo, come farò a seguire le lezioni? >>
<< Oggi è domenica, Herm >>
<< Ah >>
Merope si alzò a fatica, ondeggiando pericolosamente. << Devi ammettere che ci siamo divertite ieri >>
A suo malgrado, Hermione sorrise. << Diciamo che eravamo un po' ubriache, ma si, ci siamo divertite >>
Si erano scolate due bottiglie di Whisky ed erano andate a letto, poco prima che tornassero le loro compagne, ricordandosi appena in tempo di far sparire le bottiglie.
<< Andiamo a far colazione. Mi sembra di avere un buco nello stomaco >> e, dopo essersi vestite molto lentamente, scesero nella Sala Grande che era tornata ad essere quella di sempre.
Merope si sedette vicino a Neville, che subito alzò lo sguardo incuriosito. << Hai un aspetto orrendo! >> osservò guardando il suo volto.
<< Grazie >> mormorò afferrando una brioche con marmellata. << Non ho dormito bene >> mentì iniziando a mangiare con foga.
Dall'altra parte Hermione stava facendo lo stesso con Harry.
<< Come è andata ieri sera? >>
<< Bene, a te? >>
<< Mi sono divertito con Ginny, è una ragazza molto simpatica >>
Almeno uno che non ha passato una serata da schifo. Pensò guardandosi intorno.
C'erano molte persone con il volto cupo quella mattina. Lei, Hermione, Harry, Ron, e... non George?
Si era aspettata di vedere il rosso depresso per lei, invece stava scherzando con il fratello mentre teneva sulle ginocchia quella odiosa Sladden!
Merope avvampò di rabbia.
Sentiva un disperato desiderio di far fuori qualcuno, in particolare George!
<< Signorina, Piton? >> la chiamò una voce; era Gazza.
<< Non mi interessa se Pegaso ha di nuovo dato la caccia a Mrs Purr >> sbottò incapace di trattenersi.
<< Non fare tanto la gradassa, Piton. Il Preside mi ha detto di mandarti nel suo ufficio! >>
<< Perché? >>
Il custode la afferrò rudemente, trascinandola fuori quasi a peso, sotto lo sguardo di tutti. << Non ne ho idea! Ora fate la cortesia di seguirmi signorina >>

<< Potevi mandare qualcun altro a chiamarmi >> urlò << Perché proprio Gazza? >>
<< Gradirei che non alzassi la voce Merope >> disse tranquillamente suo nonno invitandola a sedere. << C'è forse qualcosa che non va? >>
<< No >> rispose bruscamente.
<< Problemi d'amore? >>
<< Non sono affar... aspetta... cosa? >>
Il voltò del preside si aprì in un sorriso furbo. << So bene che tra te e il signor Weasley c'è del tenero >>
<< Gradirei cambiare argomento >> disse Merope cercando di nascondere la sorpresa. << Allora, perché mi cercavi? >>
<< Per due motivi >> iniziò sistemandosi gli occhiali a mezzaluna. << Il primo è che stamattina, gli elfi domestici hanno trovato due bottiglie di Whisky Incendiario sotto il tuo letto e quello della Granger e, dato che conosco bene entrambe so per certo che l'idea non è stata della signorina Granger, vero? >>
<< No >> ammise sconsolata; era inutile cercare di mentire, suo nonno era bravo nel sondare la mente degli altri.
<< Sono convinto che quello che hai dovuto sopportare al tuo risveglio ti abbia fatto capire la lezione, quindi non ti punirò >>
<< Grazie >>
Il vecchio sorrise tristemente. << Adesso, passiamo al secondo >> esordì facendosi improvvisamente serio. << Oggi desidero parlarti della tua famiglia. La tua VERA famiglia >>
<< La mia vera famiglia? >> domandò confusa. < Cosa intendi per “vera famiglia”? >>
<< Tu sei nipote di Gideon ed Aileen Potter e di Tom Riddle e Merope Gaunt >> disse guardandola dritta negli occhi. < Figlia di Penelope Potter e Tom Orvoloson Riddle, meglio conosciuto come Lord Voldemort >>
   
 
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