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Autore: lunarossa    23/02/2006    11 recensioni
Fanfic ambientata non tenendo conto del 6° libro... Ginny sta facendo preoccupare un po' tutti. Non mangia, dimagrisce, non sorride più. Che cosa sta succedendo?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Ciao a tutti ragazzi. Lo so che vi avevo promesso una storia tempo fa, ma l’ho cestinata perché era davvero brutta. Spero che questa nuova vi piaccia, anche se è seria, e non ironica come Rosso. Ne ho un’altra in serbo per voi abbastanza divertente…spero di non cestinare anche quella. Aspetto le vostre recensioni. Grazie a tutti ciao.

Lunarossa

 

 

Gli occhi di Ginny

 

Cap 1

 

Naturalmente la prima che si accorse che qualcosa non quadrava fu Hermione.

 

Me lo fece notare una mattina a colazione, mentre Ron era intento a litigare con Dean sull’ultima partita dei Cannoni di Chudley.

 

“Guarda Ginny, ma senza che Ron se ne accorga per favore.” Disse mentre mi passava una fetta di pane imburrato.

 

Guardai prima Ron e, appurato che la conversazione con Dean lo stava assorbendo completamente, mi voltai verso di lei.

 

Si stava versando del caffè con gesti lenti e deboli.

 

Il suo viso sembrava esausto e profonde occhiaie le solcavano gli occhi.

 

Non si servì nulla da mangiare.

 

Zuccherò il caffè e vi aggiunse del latte.

 

Era estremamente dimagrita, ma questo lo aveva notato anche Ron qualche giorno prima.

 

Lei aveva giustificato la cosa dicendo di essere a dieta.

 

Sospirò e chiuse gli occhi dopo aver bevuto un sorso della bevanda calda.

 

Sembrava sfinita ed il suo volto era incredibilmente … preoccupato, triste e angosciato tutto insieme…no non poteva essere una sciocchezza a ridurla così, doveva essere qualcosa di più grave, di pauroso.

 

Guardai Hermione con sgomento. Come potevo non essermi accorto di niente? Da quanto tempo Ginny era in queste condizioni?

 

“Avevi altre cose a cui pensare, Harry, non sentirti in colpa.” Disse Herm leggendomi nel pensiero, ed io pensai che non aveva tutti i torti, ma almeno a loro tre potevo anche prestare attenzione no? Loro con me l’avevano sempre fatto…Erano sempre lì quando avevo bisogno di loro.

 Mi tornò alla mente la biblioteca e l’uovo di cioccolato della signora Weasley, mentre Ginny cercava un modo per farmi parlare con Sirius.

 

“Da quanto tempo è così?” sussurrai.

 

“Io mi sono accorta di qualcosa un paio di settimane fa…ma non so se sia cominciata ancor prima.”

 

“Due settimane?” dissi con sgomento cercando di controllare la voce per non attirare l’attenzione di Ron, “e perché me lo dici solo ora?!”

 

“Ho cercato di chiedere prima a lei se qualcosa non andasse, ma è muta come un pesce. Dice solo di studiare troppo per i G.U.F.O.”

 

“Ma è solo dicembre, non può essere già in questo stato!” Hermione non rispose nulla, mi guardò solo con fare preoccupato.

 

“Dovremmo farlo sapere a Ron.” Dissi con decisione. Non volevo che se ne accorgesse da solo e si sentisse tradito.

 

Tolsi gli occhiali e mi stropicciai gli occhi. Mi stava venendo un gran mal di testa.

 

“Cosa facciamo con lei?” Domandai rimettendo gli occhiali.

 

“Pensavo che potresti avvicinarla tu…Ron dovrà anche essere informato, ma non mi sembra adatto a cavarle qualcosa.”

 

“E ti sembro adatto io?”

 

“Bhè, aiutare qualcuno mi sembra un bel modo per ritrovare anche se stessi.” Disse con un piccolo sorriso.

 

“In che senso?”

 

“Avete lo stesso sguardo Harry…magari se aiuti lei a ritrovarsi, lei aiuterà te.”

 

“Io so benissimo chi e dove sono…non ho bisogno di…”

 

“Non è vero Harry?” …Ron e il suo tempismo perfetto.

 

“Ehmm, certo, giusto!” risposi cercando di essere il più naturale possibile.

 

“Visto Dean, anche Harry mi dà ragione.” Disse con aria di superiorità.

 

Mi alzai contemporaneamente ad Hermione che disse:

 

“Dai, muoviamoci o Piton ci spolperà vivi.”

 

Ron si mise in bocca un altro pezzo di pane imburrato e si alzò recuperando tutti i suoi libri. Ci incamminammo verso l’uscita, ma mi voltai verso il posto in cui era seduta Ginny. Era vuoto.

 

Ma quando si era alzata? Mi incamminai verso il sotterraneo con un gusto leggermente amaro in bocca. L’avrei cercata nel pomeriggio.

 

Ma lei mi avrebbe voluto tra i piedi?

 

***

 

Sentivo scorrere il getto della doccia su di me ad una temperatura altissima.

 

Volevo sciogliere tutte le preoccupazioni che avevo sulle spalle…Sirius, la profezia, Ginny.

 

Sarebbe stato bello rimanere lì sotto per sempre, ma mi premeva parlare con lei. Non l’avevo mai vista così.

 

 Di solito era lei che tirava su tutti, senza che nessuno le chiedesse niente. Era sempre lì quando le persone erano a terra e riusciva sempre a farle sorridere, anche solo con quel suo sguardo così dolce e allegro. Dov’era quello sguardo ora?

 

Mi sorpresi di pensare che lo rivolevo. Lo rivolevo per me.

 

Chiusi l’acqua e rimasi inebetito a fissare le manopole della doccia.

 

Da quando pensavo che lo sguardo di Ginny fosse dolce e allegro?

 

Il freddo mi fece ridestare così mi asciugai e mi misi addosso qualcosa per scendere in sala Comune, lasciando il bagno a Ron e a Dean.

 

Incontrai Hermione che stava scrivendo il lungo tema che Piton ci aveva assegnato quel giorno con i capelli più gonfi che mai.

 

“Hai lavato i capelli?” le chiesi dandole un bacio sulla guancia.

 

“Già, ho finito la crema sgonfiante…Ginny è già scesa.”

 

“Ok, grazie. Mi siederò accanto a lei, tu mentre spiega qualcosa a Ron.”

Hermione annuì e mi sorrise.

 

“In bocca al lupo.”

 

“Crepi.” E mi avviai in sala Grande.

 

Gli addobbi di Natale erano stupendi, come sempre e tutti gli studenti erano indaffarati a scegliere i regali per i vari fidanzati, amici e parenti.

 

Appena posai lo sguardo sul tavolo dei Grifondoro la vidi.

 

Era accucciata sul tavolo, con il viso nascosto tra braccia ed era sola.

 

Ero fortunato, non aveva nessuna delle sue amiche invadenti tra i piedi.

 

Mi sedetti accanto a lei e rimasi guardarla. Sembrava addormentata e non si accorse di me fino a quando la sfiorai sulla testa, ma non se lo aspettava e si spaventò, facendo saltare dalla sedia anche me.

 

“Harry, scusa…Io mi ero…”

 

“Ti eri addormentata.” Terminai io guardandola divertito.

 

“Già, scusa.” Disse stropicciandosi gli occhi.

 

“Scusa di che?” Il mio sorriso non riusciva a farle salire gli angoli della bocca. Non avevo il suo stesso potere…

 

“Ron e d Hermione?” chiese non guardandomi negli occhi.

 

“Scendono più tardi.” decretai con noncuranza.

 

“Perché non li hai aspettati?”

 

“Volevo parlarti.” dissi senza preamboli. Non credevo che a Ginny piacessero le persone che girano attorno alle cose, almeno dall’ultima impressione che mi aveva dato di sé, ed avevo ragione.

 

“Oh…” lei era letteralmente incredula e ma non riuscii a capire se fosse anche infastidita.

 

“Di cosa?” aggiunse continuando a guardare dappertutto tranne che verso di me.

 

“Delle tue occhiaie, della tua debolezza e del fatto che non mangi. Credi che ci siano argomenti sufficienti?” risposi io serio prendendole il volto tra le mani e obbligandola a guardarmi.

 

Lei allontanò in fretta le mie mani dal suo volto, quasi scottassero e divenne bianca come un cencio.

 

 Mi spaventai, mi spaventai a morte e cominciai a chiamare aiuto ad alta voce.

 

Lei era tra le mie braccia priva di sensi ed era così bianca che sembrava morta.

 

In un lampo ricordai la camera dei segreti e lei distesa sul pavimento.

 

 

 

  
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