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Autore: SunlitDays    01/06/2011    3 recensioni
Cercò di ricordare perché non era tornata a casa a completare il suo collage di foto, lasciando che Hogwarts cadesse a pezzi.
Vincitrice della prima fase del contest "Maschi contro Femmine" indetto da Wynne_Sabia
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Calì Patil, Lavanda Brown
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Autore: SunlitDays
Titolo: Remember To Heal
Personaggi scelti: Lavanda Brown
Eventuale Prompt: ///
Genere: Introspettivo, Drammatico
Avvertimento: nessuno.
Rating: Giallo
Introduzione: Cercò di ricordare perché non era tornata a casa a completare il suo collage di foto, lasciando che Hogwarts cadesse a pezzi.
NdA: questa fic ha vinto la prima fase del contest "Maschi contro Femmine" indetto da Wynne_Sabia.

Il caldo sole d'agosto entrava dalle fessure delle tapparelle come tante lame dorate. Lavanda allungò la mano e strinse il pugno attorno a una di esse, ma solo l'aria incontrò il suo palmo. Il raggio di sole colpì il dorso della sua mano, rivelando cicatrici frastagliate e rosse. La ritirò di scatto.
La stanza era buia e angusta, Lavanda si sentiva soffocare. Con un colpo di bacchetta accese le luci e subito si sentì accecata ed esposta. Le spense di nuovo.
Se avesse chiuso gli occhi, avrebbe potuto ancora sentire il rombo dei fuochi d'artificio in lontananza, le grida festose di centinaia di maghi e streghe, mentre lei se ne restava rinchiusa nel Reparto Lesione da Creature Magiche del San Mungo.
Erano due settimane che sua madre non le faceva visita. Aveva passato i primi tempi a guardare sua figlia con occhi colmi di pietà, ripetendo che i nuovi prodotti di Strega Oggi avrebbero potuto facilmente nascondere queste brutte cicatrici e che Il Settimanale delle Streghe aveva appena pubblicizzato una nuova collana di cosmetici, si diceva facessero miracoli. Lavanda le aveva ordinato di andarsene e di portare con sé tutti quei fiori allegri e colorati. Non avevano mai avuto un buon rapporto, lei e sua madre. Suo padre diceva che erano troppo simili.
Nascose la testa sotto le coperte, respirando profondamente quell'aria rarefatta. Cercò di ricordare perché non era tornata a casa a completare il suo collage di foto, lasciando che Hogwarts cadesse a pezzi. Sembrava così semplice solo un mese prima. Non riuscì a ricordare.
Improvvisamente si ritrovò a Hogwarts, la paura che le legava le gambe, incantesimi di vari colori le volavano attorno, odore di fumo, di sangue, di morte... e poi stava cadendo, un grido bloccato in gola e Fenrir Greyback si leccava le labbra prima di assalirla.
Si svegliò di colpo. Le tapparelle erano issate e la luce inondava la stanza.
« Sei sveglia finalmente. Sono qui già da un'ora ». Lavanda voltò la testa di scatto verso la sua sinistra e vide Calì comodamente seduta che si limava le unghie.
« Che ci fai qui? » tentò di dire, ma le uscì un gracchio.
« Sono venuta a trovare la mia migliore amica, no? » le rispose Calì senza guardarla.
« E' molto gentile da parte tua venire a farmi visita dopo un mese di ricovero ».
« Aspettavo che la smettessi di fare la stupida. Sai che non ti reggo quando fai così ».
« Fare la stupida?! »
« Sì, sai, quando cominci a fare la vittima e a lamentare tutte le ingiustizie che capitano solo a te ».
Lavanda sentì la familiare rabbia espandersi in tutto il corpo. « Vittima... a lamentare le... facile per te. Guardati! Ti sei messa a nuovo, non ti si vede più una cicatrice. La tua unica preoccupazione sono le tue stupide unghie » ringhiò.
Calì alzò finalmente la testa e incontrò il suo sguardo. « Mi sono sbagliata. Avrei dovuto aspettare un altro mese ».
« Allora vattene! » sbottò Lavanda cercando di trattenere le lacrime di rabbia.
« Me ne vado. Volevo solo dirti che i funerali si sono conclusi ieri. Ci sono state più di cinquanta vittime solo tra gli studenti, lo sapevi? Cinquanta famiglie spezzate che ogni mattina si svegliano e vanno a lavoro, fanno compere e s'impegnano per ricostruire ciò che è stato distrutto. Non sei l'unica ad avere delle cicatrici, Lavanda. Adesso smettila di fare la bambina. Alzati da quel letto e torna a casa! »
« Tu non capisci... » Lavanda scosse violentemente la testa. Non voleva pensare a tutte quelle morti. Non era abbastanza forte, voleva solo tornare indietro.
« No, non capisco ».
« Queste cicatrici non andranno mai via. Non possono essere nascoste da pozioni di bellezza. E... ho sempre voglia di bistecche al sangue. Durante la luna piena i miei peli crescono esponenzialmente. Io... e se mi trasformassi in un lupo mannaro? E se diventassi come lui? » le parole le erano scivolate da bocca prima che potesse fare qualcosa per fermarle.
« Siamo arrivate al nocciolo della questione, finalmente. Lavanda, credi davvero che a qualcuno importi? Non importa a me, non importa alle persone che contano ». Calì sospirò, guardandosi intorno nella stanza come cercando le parole adatte. « C'era Hermione Granger qui fuori, prima. Voleva venire a farti visita. Le ho detto che forse non era il caso ».
Lavanda strinse i denti. « Le hai detto bene ». Il solo pensiero che era grazie alla Granger che non si era trasformata in un pasticcio di carne per lupi mannari...
« Sì, beh, dovresti smetterla anche di fare l'orgogliosa. Ron nemmeno ti piace più ».
« Che ne sai di ciò che mi piace e ciò che non mi piace? »
« Come vuoi. Adesso me ne vado ». Aggiunse Calì alzandosi. « Pensa a ciò che ti ho detto. Non ho intenzione di restare in questa stanza maleodorante un minuto di più. Mandami un gufo quando ti sarai calmata ». E se n'era andata senza nemmeno aspettare un saluto.
Lavanda alzò la bacchetta e chiuse le tapparelle. Nascose la testa sotto le coperte e strinse gli occhi. Immaginò di trovarsi al sesto anno, quando Tu-Sai-Chi e i suoi Magiamorte erano solo idee indistinte, quando invidiava il fermaglio a forma di farfalla di Calì, quando distrattamente scriveva "Ron-Ron" sui libri scolastici, quando tutto era più semplice e indolore. Cercò di ricordare perché non era tornata a casa a completare il suo collage di foto, lasciando che Hogwarts cadesse a pezzi. Per la libertà, per un mondo migliore, per i suoi amici, per la sua famiglia, per se stessa.

NdA 2: Lavanda Brown è uno dei personaggi della saga a cui mi sono interessata meno. Ho trovato non poca difficoltà nella sua caratterizzazione. Sappiamo poco di lei se non che è una ragazza frivola. Ho dovuto analizzarla, farmi delle domande: chi è Lavanda? in che tipo di famiglia è cresciuta Lavanda? Ma soprattutto: quali effetti può avere la guerra su una ragazza come Lavanda? E solo dopo varie riflessioni sono riuscita a dare un tono a questa fanfiction.
Spero di esser riuscita a rendere Lavanda IC e allo stesso tempo di averla cambiata abbastanza.
   
 
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