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Autore: MzHyde    04/06/2011    2 recensioni
Questa è la storia di una coppia che non viene citata ne nei libri, ne nei film. Molti di noi però, la inventano nella loro testa, ed ecco quello che esce.
È la mia prima storia e spero non siate troppo duri. Grazie e buona lettura.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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7 Giugno.
Ore 11.00.
Tana.

Sono arrivata alla Tana solo da 3 ore e sono già tra le braccia di George. Quanto sono dolci i suoi abbracci. Forti, ma dolci. Veri. Scendemmo nel fienile, dove ci aspettava Fred. Voleva parlarci.
-Allora, che cosa ci volevi dire?- Chiese George.
-Facciamo così. Prima parlo con te e poi con Herm. È difficile il discorso che vi voglio fare.- Era calmo, finalmente. Non riuscivamo a calmarlo. -So che la ami, che non vuoi vederla triste e questo mi rasserena.-
Non riuscivo a credere alle mie orecchie: Fred Weasley il burlone, che faceva un discorso serio.
-Per fortuna. Odio litigare con te.- Gli rispose George, dolce come sempre.
-Ma ancora non capisco perché hai deciso di darmi questo dolore. Sai quanto la ami. Che morirei per lei.- Poi mi rivolse uno sguardo. I suoi occhi (Bellissimi occhi marroni) erano lucidi. Lucidi come la sera che mi ha chiesto di diventare la sua ragazza. Identici a come erano la sera in cui ci fidanzammo.
Esattamente tre anni, dieci mesi e due giorni prima.
-Non mi guardare così.- Lo supplicai con le lacrime agli occhi. Il ricordo di quella sera ancora mi faceva male.
-Tu lo sai quanto ti amo. Sai che farei di tutto per te...-
-E allora perché non ti sei mai fatto vedere? Io ti ho aspettato, giorno e notte.-
-Mi dispiace. Io non volevo. Una volta ero ammalato, l'altra avevo troppo lavoro. Non sai quanto ho sofferto.-
-Come mai eri freddo e distaccato nelle lettere?-
-Cervavo solo di non farti preoccupare troppo.-
-Io non mi sarei preoccupata se tu ti fossi fatto vedere.-
-Scusami, mi dispiace.
- Si avvicinò a me e mi bacio. Bacio dolce, voluto, desiderato. Non dissi niente perché desideravo quel bacio. George se ne andò lasciandoci soli.
Mentre baciavo Fred sentivo delle lacrime scendere fino alle sue labbra.
-Come mai piangi?-
-Perché ti amo e ho paura di perderti.-

Dopo quella frase ogni mio tentativo di risposta era nullo. Le parole si soffocavano prima di uscire. Mi sembrava che ogni singola lettera fosse quella sbagliata. 
In quel momento riuscii a capire qualcosa di quello che mi passava per la testa: i miei sentimenti per George non erano niente in confronto a quelli che provavo per Fred. 
Avevo anche io paura di perderlo. Avevo paura di perderli. 
Riuscii a fare chiarezza nei miei pensieri. Uscirono così solo due parole:
-Ti amo.-
-Pensavo amassi George.-
-Si. Ma tu non sei George. Non è lui il ragazzo con cui sono stata per più di tre anni. Non è lui che ho amato alla follia. Sei tu, e ti amo anche più di prima.-
-E come farai a dirglielo?-
-Lo so già. Ok amo Herm. Ok non voglio che soffra. Ma voi due state decisamente meglio, insieme.
- Entrò sorridendo. -Ora andiamo, dobbiamo prendere Harry.-
Andammo a prendere Harry. Quando tornammo alla Tana vidi che George era tornato, ma Fred ancora no. Corsi da George, lo baciai sulla guancia e gli presi la mano. Era calda e morbida. In quel momento Ginny mi disse che Fred stava arrivando.
Lo raggiunsi per abbracciarlo. Vedevo che aveva il suo solito sorriso.
-Dov'è George?- Mi chiese.
-Dentro. È stato colpito da una fattura. Niente di grave.-
Fred corse dentro. Andò dal fratello e gli chiese:
-Come ti senti, George?-
-Romano.-
-Come hai detto?-
-Romano, Fred. Come il foro.-
-Ci sono un mondo di battute legate alle orecchie e tu scegli romano. Sei patetico.-
-Sono comunque più bello di te.-

Qualche giorno dopo ci fu la festa per il matrimonio di Fleur e Bill.
Ronald era tornato chiedendoci scusa e dicendoci, che in fondo, eravamo una bella coppia.
Ore 23.00.
-Devo andare da Fred.- Dissi a Harry e Ronald.
-Ma non puoi tornare. Rischieresti.- Mi rispose Ronald.
-Ma devo vedere se sta bene. L'ho lasciato lì da solo.-
-Non vogliamo che rischi. Tranquilla, ci metteremo in contatto con loro quando possiamo.-
Mi rincuorò Harry.
Passarono i giorni. Fred non si sentiva, la ricerca degli Horcrux andava a rilento. Io e Ronald eravamo molto preoccupati. Poi arrivò il fatidico giorno in cui ci fu la battaglia ad Hogwarts.
Io, Fred e George combattevamo insieme. Non lasciavo mai la mano di Fred.
L'unico momento in cui la lasciai lui venne colpito da una fattura. Sbattè contro una parete. Non riesco ancora a sopportare quel ricordo. Io gridai, con quanto fiato avevo, il suo nome.
-Fred! No!- Gli corsi dietro piangendo. George tentò di fermarmi, ma non ci riuscì.
Uscii fuori e vidi chi lo aveva colpito: Augustus Rookwood. Lo uccisi con lo stesso identico incantesimo che aveva lanciato alla mia metà. Nessuno poteva toccarlo senza il mio permesso.
Andai da Fred e abbracciai il corpo immobile. Non pensai più alla guerra. George mi aveva detto di stare con lui nel caso si fosse risvegliato.
Ero sola con lui. Non rispondeva, non si muoveva. Alla fine della battaglia, George mi raggiunse. Dopo molto tempo, tutti se ne stavano andando e in quel momento decisi di dargli il mio ultimo bacio.
Mi alzai e andai da George. Quando arrivammo ai confini di Horgwarts, trovai Fred ad aspettarmi. Aveva le braccia chiuse intorno alla vita ed era appoggiato al cancello. Subito un sorriso spuntò sul mio volto. Corsi verso di lui, sotto gli occhi di tutti. Quando passai li alzavano e quando lo abbracciai i loro volti si illuminarono. Lo baciai perché dovevo. Anzi, perché ne avevo bisogno. Arrivarono anche Harry e la famiglia Weasley.
-Fred! Merlino, ma come hai fatto? Tutti abbiamo visto quello che era successo.- Disse Ronald.
-Ero solo svenuto. Sto bene, a parte qualche acciacco. ho fatto in tempo a rompere il muro prima che mi ci schiantassi sopra.-
-Ti amo!
- Gli gridai dalla gioia. -E guai a chi continua a chiamarmi ancora So-Tutto-Io! Ha avuto riflessi che io posso solo immaginarmi.-
Scoppiammo tutti a ridere. Finalmente potevamo ridere senza problemi.
L'anno dopo tornammo per fare l'ultimo anno tutti insieme. Dopodiché io e Fred andammo in America per un anno. Tornati a casa ci sposammo. Andammo a vivere in una splendida villetta a Godric's Hollow. Harry e Ginny avevano messo a posto la vecchia casa di Harry. George si sposò con Angelina (Oca Giuliva) Johnson. 
Tutto era perfetto. Il marito perfetto, gli amici perfetti, i ricordi perfetti. Amavo la mia vita e la vissi con felicità.
Tutto andava bene.
                                                                                                                                            Fine!

Angolo Autore:
Ciaooo. Questa è la fine! Putroppo. Ma continuerò con le storie. La prossima storia sarà divisa in quattro capitoli. Saranno le 4 lettere che George scrive al fratello dopo che è morto.
Se volete potete leggere. Poi fate voi.
Ringrazio tutti quello che mi hanno seguito e che hanno messo la storia nelle Preferite/Ricordate/DaRecensire.

A TE 
 SE SEI
  RIMASTO
   CON FRED E HERMIONE
  FIN PROPRIO
 ALLA  
  FINE.   

   
 
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