-Shh... Sono qui. Va tutto bene.” Sussurrò Tonks con tono rassicurante a Lupin, per metà trasformato in lupo mannaro.
La coppia stava vivendo alla giornata, a causa dei Mangiamorte sempre a caccia dei membri dell'Ordine della Fenice. E nessun luogo era sicuro a lungo. Quindi, i due ora si erano ora rintanati vicino al mare, dove la foschia e il suono delle onde si potevano udire fino al punto in cui si trovavano . La caverna normalmente non era illuminata da molta luce, ma quella sera la luna risplendeva brillante e chiara, rischiarandola.
Lupin aveva preso la pozione, ma il momento dello zenit era il peggiore per lui. Il suo corpo era in guerra con se stesso. I suoi geni da lupo mannaro tentavano in tutti i modi di uscire dal loro stato di quiescenza, ma la pozione respingeva la bestia indietro. Questo probabilmente sarebbe bastato a mantenerlo umano, ma Tonks in ogni caso rendeva tutto più facile. L'aveva fatto stendere sul fondo della caverna con la sua testa sul suo grembo, sperando che quello lo avrebbe fatto calmare. Finora, però, lo aveva solo reso inquieto. La sua mano era rimasta intrecciata a quella della ragazza per tutta la notte e Tonks si stava cominciando a domandare come mantenerlo umano, come era veramente.
-Dimmi...-
ansimò, alla ricerca di una boccata d'aria, ringhiando
appena
-Raccontami qualcosa-
-Cosa?-
domandò Tonks, cercando disperatamente qualcosa da dirgli al
posto delle solite inutili rassicurazioni.
-Qualsiasi
cosa- la pregò, con la fronte imperlata di sudore.
Improvvisamente
il volto diventò una maschera di dolore, mentre i suoi
muscoli si
irrigidivano. Tonks iniziò a far correre le sue dita libere
fra i
suoi capelli, mentre l'altra mano lo stringeva a sé.
-Ti
prego...- le parole gli uscirono appena.
-Uhm...
Ok...- balbettò in qualche modo alla ricerca di un qualcosa
da
raccontargli, qualsiasi cosa! Perché era così
difficile trovare
qualcosa di cui parlare quando ti veniva richiesto così
ardentemente? Ci voleva qualcosa di allegro.
-Quando la guerra sarà finita- iniziò, sognando il giorno in cui loro due non si sarebbero più dovuti preoccupare di nascondersi e delle condizioni di Lupin. Un giorno che sicuramente sarebbe stato allegro. -Compreremo una casa in campagna, lontano dal mare.- Lupin rise sommessamente, per poi gemere di dolore e Tonks si affrettò a proseguire: -Sarà una casa in campagna dipinta di un bel blu chiaro, con uno steccato bianco e un vialetto acciottolato. Sarà circondata da delle colline ondulate e da una foresta, dove potrai vagare libero nelle notti di luna piena, invece che ridurti in questo stato.- gli sussurrò dolcemente, guardando tristemente il corpo inerme di Lupin. -Istruiremo in casa Teddy finché non gli arriverà la lettera di ammissione ad Hogwarts.- La sua faccia era già raggiante all'idea -E sarà sicuramente un Grifondoro, proprio come te, perché per la barba di Merlino, vista la nostra tendenza a cacciarci nei guai, sicuramente l'avrà anche lui! E sarà il mago migliore della sua classe. E crescerà, diventando alto come te con un cuore grande come il tuo. E avrà una sorella, che si chiamerà...-
-Ninfadora.-
si inserì improvvisamente Lupin.
-Come?-
gli domandò, impaziente di aiutarlo in ogni modo che era in
suo
potere.
-La
sorella si chiamerà Ninfadora.- ripeté, sbarrando
gli occhi per un
momento, prima di richiuderli, la battaglia interiore ancora
fortissima.
Storse
il naso all'idea, pensando che il nome fosse assolutamente terribile,
ma non era quello il momento di discutere dell'argomento, quindi
cedette:
-Si
chiamerà Ninfadora... E avrà la tua prudenza e i
tuoi occhi dolci,
ma anche la tua testardaggine. Sarà una bambina laboriosa,
come me.
E sia lei che Teddy si sposeranno per amore, chiunque vorranno.- Gli
occhi di Tonks divennero scuri, pensando a come loro non sarebbero
stati giudicati per la loro scelta, tagliati fuori dalla famiglia o
obbligati a nascondere il loro amore. -E racconteremo a loro e ai
nostri nipotini dei nostri gloriosi successi sul male e il valore
della speranza anche nei momenti di dolore. Nei loro libri di Storia
della Magia troveranno il racconto delle nostre gesta e fieri le
indicheranno ai loro amici.- Si rimangiò le lacrime piene di
orgoglio e baciò la fronte di Lupin -E invecchieremo
insieme, stando
a casa, senza dover mai più viaggiare. E mi
occuperò di te quando
sarai vecchio...-
-Lo
fai già- scherzò lui debolmente, ghignando. Un
brivido corse lungo
la sua schiena.
-E
questo è tutto. Perché dopo tutto questo,
meritiamo anche noi un
vissero felici e contenti.-
Concluse, mentre col pollice disegnava dei cerchi concentrici
all'interno della sua mano.
-Grazie...-
mormorò, scivolando lentamente nel sonno. Finalmente la
pozione
aveva iniziato a fare effetto.
-Ti
amo...- gli bisbigliò di rimando, ma la sua unica risposta
fu un
respiro profondo. Sospirò, ricominciando a carezzargli i
capelli,
canticchiando una melodia senza senso. Tonks strinse saldamente la
sua mano, per paura che Lupin avesse nuovamente bisogno di lei, senza
riuscire però a svegliarla.
Si
stava per addormentare quando sentì un mormorio appena
udibile:
-Ti
amo...- squadrò il suo volto, notando gli angoli della sua
bocca
sollevati, come se fosse in pace con la vita e col mondo. Un piccolo
sorriso le si dipinse sul viso, mentre guardava il suo amato,
scivolando con lui nel mondo dei sogni.
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Piccolo appunto a
pié di pagina. Come avrete notato dai tag, la storia non
è mia, sebbene la coppia sia in assoluto la mia preferita,
ma è la traduzione di una storia inglese di cui potete
trovare l'originale qui. La ragazza, purtroppo, ha disabilitato
l'account su DArt, ma la storia era troppo bella per non essere
riportata in ogni caso.
Spero che non mi sia venuta un traduzione infelice, ma è
molto che non lo faccio, quindi potrei essere un po' arruginita :3
Hope you like it anyway!