Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: gol d anne    09/06/2011    5 recensioni
Ciao a tutti! *smile* Questa storia è dedicata ai miei due personaggi preferiti in assoluto Ace e Rufy. Ace ti amo! -perdonate l'angolo dello sclero, ma dovevo dirlo!- Dunque,ho cercato di descrivere il rapporto che avevano quando erano bambini, almeno come me li sono immaginati io. Due bambini alle prese con un nonno impiccione e troppo severo. Molto bene, spero vi piaccia. ^.^
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Portuguese D. Ace
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina il piccolo Rufy si svegliò presto. Teneva la testolina nascosta sotto le coperte e con le mani si aggrappava ai lembi del lenzuolo per coprirsi meglio. Ad un tratto sbucò impaziente dalle coperte per spiare i volti addormentati dei fratelli lì accanto. Li osservò con i suoi grandi occhi dolci da bambino e cominciando ad annoiarsi sbatté la testa sul cuscino. Proprio quel giorno in cui lo dovevano portare a pescare, loro dormivano della grossa. Accoccolato tra i due stava bene però, con loro il mondo si fermava e non sembrava più così ostile e malvagio. In quei momenti esistevano solo loro, i tre fratelli. Tranquillamente si crogiolò in quel dolce calore e si lasciò cullare da quel profumo familiare e rassicurante. L'idillio venne interrotto da un forte rumore proveniente dal piano inferiore. Lentamente i due bambini i si svegliarono e il piccolo Rufy cominciò a saltare euforico per la stanza. -Sveglia!- gridò. -Non urlare...- mugugnò Ace, ricacciando la testa sotto il proprio cuscino. Rufy scocciato salta addosso al fratellino biondo. -Sabo! Andiamo!- urlò nelle orecchie del bambino, che senza proferire parola gli lanciò un cuscino. Rufy lo scansò per un pelo e gonfiando le guance indispettito, cominciò a vestirsi. Saltellò su di un piede per infilare i pantaloni, ma si inciampò e finì a gambe all'aria. -Ahu!- piagnucolò. Di malavoglia Ace si alzò e si accinse ad aiutare il fratellino. -Aspetta...ti aiuto io- disse ancora assonnato ma sorridente. Sabo si alzò a sedere preoccupato -Ti sei fatto male, Rufy?- chiese. -No, non preoccuparti- rispose sfoderando un grande sorriso. Successivamente scesero in cucina a fare colazione e dopo uscirono per dirigersi al fiume. Una volta arrivati Rufy saltò subito su di una grande roccia. -Fratelloni venite qui!- gridò in preda all'euforia. Sabo gli porse una canna da pesca e iniziò a spiegargli come fare -Guarda Rufy, devi mettere l'esca sull'amo e poi tirarla....così- gli disse mostrandogli come fare. Dopo aver atteso a lungo, il primo pesce abboccò all'amo di Ace. Sfortunatamente era fin troppo grande e i tre fratelli si ritrovarono a lottare contro il forte pesce. Scivolando sull'umido della roccia, la canna scappò dalla mano dei bambini. Stava quasi per essere inghiottita dalle acque del fiume quando Rufy, riuscì ad afferrarla prima che scomparisse del tutto. Tirarono ancora più intensamente e alla fine riuscirono a pescare quel pesce gigante. Sfiniti ma felici si avviarono verso casa. Mentre camminavano nel folto della foresta, Rufy indicò qualcosa -C'è qualcosa là!- disse indicando un punto nell'ombra. All'improvviso si udì un ruggito e una grossa tigre uscì allo scoperto per attaccare i bambini. Spaventati se la diedero a gambe rallentati però, dal grosso pesce. Il felino continuava ad inseguirli e in poco tempo li avrebbe raggiunti. -Mollate il pesce!- urlò Ace agli altri due. La tigre si avventò su di esso e i bambini si scansarono all'ultimo momento. Velocemente Ace e Sabo portarono via Rufy, che cercava di attaccare il grande mammifero. -Lasciatemi! Quella si è presa il nostro pranzo!- si dimenava tra le loro braccia deluso. -Uffa! Proprio ora che ne avevamo pescato uno grande! - si lagnò ancora. Sabo lo consolò -Non arrabbiarti Rufy...possiamo sempre prenderne un altro- disse sorridendo. Al bambino tornò il sorriso -Va bene...- disse. Ace lo prese sulle proprie spalle e si incamminarono tutti di nuovo al fiume. Quella giornata non l'avrebbe scordata mai. Anche il solo fatto di passare il tempo con loro rendeva il bambino felice e appagato, qualunque cosa facessero. Dall'andare a divertirsi, a lavorare o scappare dai soliti brutti ceffi che gli davano la caccia. La sua vita non avrebbe potuto essere più perfetta. Con il viso appoggiato alla testolina di Ace, si rilassò pronto ad una nuova avventura. Teneramente sorrise -La perfezione esiste-. Autrice: Grazie di aver letto e spero sia piaciuta ^.^ Vi prego continuate a seguirmi mi date un grande piacere! Soprattutto grazie delle bellissime recensioni che mi lasciate XD Scusate se è un po' cortina. Baci <3
  
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