Anime & Manga > Yu degli spettri
Ricorda la storia  |       
Autore: Dicembre    04/03/2006    8 recensioni
Da diverso tempo ormai i Reikai Tentei conducono vite normali. Kurama, rimasto nel mondo degli umani, però, non sa trovare un giusto equilibrio fra la sua anima demoniaca e quella umana. Hiei invece, rimasto nel mondo dei demoni, cerca di sfuggire a tutto ciò che il suo amico rappresenta per lui, ancora una volta, allontanandosi da ciò che ama...In realtà, però, a riportarli l'uno vicino all'altro, è la persona che meno ci si aspetterebbe: Yukina. La piccola dama dei ghiacci, infatti, dopo aver riflettuto molto sulle parole che Hiei le aveva detto prima che quest'ultimo partisse per il Makai, s'è decisa a tornare nella sua terra d'origine per affrontare, a suo modo, il passato. Kurama decide di accompagnarla, convinto che l'unico modo per ritrovare un'armonia interiore sia quella di cercarla insieme allo Youko. Ci sono dei cacciatori di volpi, però, sulle tracce dei nostri amici, e il pelo d'argento è quello più pregiato. Hiei quindi, più d'istinto che ragionando, decide di tornare nella sua terra con Kurama e la sorella, pur vivendo nel disperato tentativo di cancellare dalla sua testa l'unico nome che per lui rappresenta tutto. [KuramaxHiei]
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il sole stava tramontando


NOTA:
Questa fanfiction è basata sull'anime, di cui ho visto la versione inglese. Mi scuso, quindi, nel caso ci siano imprecisioni nei nomi.
-Ambientato dopo la fine della serie, potrebbe contenere spoilers

- Kurama e Hiei non sono miei neanche per errore... sigh. Non c'è alcuno scopo di lucro...Neanche mezzo euruccio verrà guadagnato con questa fiction

- Forse è superfluo dirlo, ma Kurama ha più di 1000 anni, Hiei è più giovane di qualche centinaio d'anni. Quindi la storia tratta di personaggi pluri-centenari (niente ragazzini under 18 O_O)

 

 

-Hiruseki-

Capitolo Primo

 

 

 

 

Il sole stava tramontando, coi suoi raggi colorava tutto di un arancione innaturale.

Incantato e con lo sguardo sbarrato, Kurama era perso nei suoi pensieri.

“Hey, terra chiama Kurama, c’è qualcuno??” Yuusuke sventolò la mano di fronte agli occhi del rosso che, con lentezza si girò verso di lui.

“Dicevi?” chiese col suo caratteristico sorriso
”Dobbiamo ordinare, cosa prendi?”

Fatte le ordinazioni, Kurama si voltò di nuovo verso il sole con lo sguardo perso fra i colori caldi del cielo.

“Cosa c’è che non va?” Di nuovo, Yuusuke interruppe i suoi pensieri.

“N…”

“non cominciare neanche” scosse la testa il moro con sguardo serio“se cominci, mi convinci… Non so perché, non so per come, ma sta di fatto che rigiri sempre la frittata come ti pare”
”Frittata? Io non l’ho ordinata” accennò Kuwabara, troppo preso  dalla presenza di Yuukina per pretendere da lui un barlume di coerenza.

“Ma sta zitto tu, non vedi che sto parlando di cose serie?”

“Cose serie! Perché? La frittata da quando è diventata un argomento serio?” s’inalberò il ragazzo “ e poi, scusa, credi che io non sia capace di parlare di cose serie?” Io…”
”sì, ho capito, stai zitto che poi ti spiego” sarebbe finita, come al solito, a pugni, se il sorriso di Yuukina non avesse, provvidenzialmente, interrotto il discorso e ricatturando l’attenzione di Kuwabara

“Kurama” riprese Yuusuke “è da un po’ che c’è qualcosa che non va e che non ci vuoi dire… All’inizio pensavo fosse una malinconia passeggera, ora sono preoccupato”

La volpe non rispose subito,  ma sospirò, cercando di fare ordine fra i suoi pensieri

“Sai che differenza c’è fra me e Hiei?”

Prima che Yuusuke potesse anche solo capire la domanda, i due furono nuovamente interrotti “quaranta centimetri?”. Kuwabara non si fece scappare l’opportunità di insultare lo yukai

Esasperato sia dal comportamento di un amico che dalla domanda criptica dell’altro, Urameshi stava davvero perdendo la pazienza “Yuukina, salvaci!” implorò.

La piccola Koorime, avendo però sentito solo l’ultima parte del discorso, non seppe subito cosa dire e, forse, aggravò la situazione “Il signor Hiei non è quaranta centimetri meno del signor Kurama…”

Sentir parlare di Hiei in tono rispettoso fu la goccia che fece traboccare il vaso: d’istinto Kuwabara si alzò in piedi e gridò “No, ma quel gamberetto di certo è quaranta centimetri meno di me, il grande Kuwabara Kazuma…”
Yusuuke scosse la testa, impotente, ma la sua attenzione si rifocalizzò di nuovo su Kurama,

“Che cosa volevi dire? Che differenza c’è fra te e Hiei?”

Lo spirito volpe apparve triste e per un attimo, nei suoi occhi fu evidente, come raramente accadeva, tutto il peso dei suoi anni.

“Lui non ha mai avuto lo Youko come scusante, non ha mai potuto incolpare nessuno” e così dicendo si congedò dal gruppo, con la gentilezza e l’affabilità che da sempre, lo caratterizzavano, ma quasi con una certa fretta, che poteva essere presa per ansia.

“certo che questi geni metà uomini e metà demoni, sono proprio strani…” commentò Kuwabara quando al loro tavolo arrivarono anche le ordinazioni che Kurama aveva fatto “beh” continuò” tanto meglio, mangeremo anche la sua porzione”

Yuusuke sorrise, ma non riuscì a condividere l’allegria dell’amico. Quello che Kurama aveva detto e come s’era comportato, lo preoccupavano… per quanto Yuusuke Urameshi possa essere preoccupato, un sabato pomeriggio, in un bar.

 

Kurama si ritrovò a camminare senza meta, fra le vie della città prima, e nel parco poi. Tornare a casa era impossibile, con un simile peso sull’anima, per cui decise di chiamare sua madre ed avvisarla che sarebbe rimasto fuori per cena. I suoi piedi, inconsciamente, lo diressero verso il tempio di Genkai. La notte ed il profumo degli alberi erano le uniche cose che sembravano sedare  il suo animo.

La colpa prima e il disprezzo dopo si stavano insinuando così profondamente in lui che ora faticava a capire cosa fosse reale e cosa solo il frutto della paura di non capire chi fosse.

Questa sera sembrava, poi, essere più infida delle altre, soffocante ed incredibilmente reale.

 

Se è vero che mi sono ripromesso di lasciare Youko nel Makai, se è vero che mi sono cullato nell’illusione di una vita che valeva la pena di essere vissuta, che cosa sto facendo e che significato hanno tutti questi pensieri? Accavallati, pesanti e intransigenti, mi ricordano che non posso nascondere quello che sono stato, perché lo sono ancora… E’ paura la mia? No. Forse è disprezzo per quello che ero. Vista coi miei nuovi occhi, la vita che conducevo da volpe era spietata, ma non per questo la ritengo ingiusta. Ha veramente senso sperare di diventare qualcuno di diverso, migliorarsi se si chiudono le porte completamente a ciò che è stato?

Per quanto tempo ho biasimato lo Youko, per quanto tempo mi sono nascosto dietro la sua ombra e al contempo l’ho additata come la causa dei miei mali e dei miei misfatti?

Lui era così, io no.

Lui ha vissuto così, io no.

Ma non è forse lui che ha scelto mia madre per me? Non è forse lui che avrebbe dato la sua vita pur di non vedere la fine di quella di Karasu?E non è forse lui lo stesso che pensa ora, che ha imparato a conoscere un aspetto diverso della vita e che la vuole assaporare nel suo complesso? Perché purtroppo devo ammettere che pur dopo mille anni, sono ancora un principiante, sono ancora un ingenuo e sono cascato nelle trame della mia stessa mente. Corrotto dalla mia immagine riflessa, mi ritenevo diverso e più meritevole. Non avevo capito che non c’è lui senza me, ma soprattutto che Youko e Shuiichi sono uno e che solo la mia incapacità di capirlo e il mio chiudere gli occhi, sta distruggendo lentamente le fondamenta della mia anima.

 

“Speravo di vederti”

“Genkai!” esclamò Kurama colto all’improvviso

“E’ insolito prenderti di sorpresa…”
Kurama diede come unica risposta un sorriso.

“Che cosa devo fare?” chiese poi, con la voce spezzata.

“Nonostante l’apparenza, sei tu quello più anziano, io non posso dirti quello che devi fare…”

“avevi ragione” disse dopo qualche attimo di silenzio il rosso “quasi invidio Hiei per il suo coraggio e la sua forza nell’aver affrontato il passato.

“Non farlo” rispose Genkai appoggiando una mano sulla spalla della volpe “tu pensi di aver usato Youko come scudo e poi di aver cercato di scappare, lasciandolo nel Makai una volta capito cosa volevi fare nell’immediato futuro?

“E non è forse così?”
”No”  rispose Genkai con un sorriso quasi materno “perché sei qui, Youko e umano, schiacciato dalle azioni dell’uno e dell’altro, ma sei qui a cercare la strada giusta per continuare il tuo viaggio”.

 

continua...

 

  
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yu degli spettri / Vai alla pagina dell'autore: Dicembre