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Autore: MatsuriGil    18/06/2011    0 recensioni
Salve a tutti! questa è la mia prima storia in questo genere. Sono un po' preoccupata, ma spero che vi piacerà e vi assicuro che il divertimento e sopprattutto il romanticismo è assicurato.
Iniziò tutto con il primo giorno di scuola e con una stupida idea di un teatro che ci impose una amica, da un sogno ai limiti della fantasia e...
E con questo vi auguro Buona Lettura!
Cercherò di aggiornare una volta alla settimana salvo imprevisti.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IN UN’ALTRA EPOCA


CAPITOLO 1: PRIMO GIORNO DÌ SCUOLA


Dove eravamo rimaste…


A scuola sempre la stessa routine, la mia vita era sempre la stessa fino a quando …
… all’improvviso la preside non fece un annuncio dicendo:

“Salve a tutti, sono la nuova preside e vi auguro un nuovo felice anno scolastico e bla,bla,bla”.

Smisi di ascoltare perché anche questo, come qualsiasi altro annuncio, era sempre lo stesso. Ogni anno si cambiava preside ed ogni anno il primo giorno di scuola c’era sempre il medesimo annuncio.

Mi stavo annoiando a morte fino a quando non vidi le mie due migliori amiche:

Alessia che si era fatta un nuovo taglio di capelli, dietro un po’ rasati a maschio ma aveva lasciato un ciuffo che gli arrivava davanti di colore rosso, molto probabilmente era stata ieri dalla parrucchiera visto che l’altro giorno aveva ancora i capelli marroni. Era abbastanza alta, un po’ di centimetri più di me ed aveva la mia stessa età.

Dietro di lei c’era Camilla,l’altra mia migliore amica, una ragazza magra e mingherlina, aveva 2 anni meno di noi, ma non ci facevamo molto caso perché era nata il primo gennaio del ’96 e quindi alla fine ci divideva solamente un anno e un giorno XD. Camilla ha i capelli castani e gli occhi marroni (la cosa strana che avevamo lo stesso colore degli occhi tutte e tre ma di diverse tonalità da partire dalla più grande alla più piccola XD) e anche se era di due classi inferiori a noi, infatti per lei questo anno sarebbe stato il suo secondo invece per noi era il quarto, se poteva usciva per stare con noi.

Gli andai incontro e le salutai:

“Ciao, ragazze. Ale ti stanno bene i capelli”.

“Grazie, e comunque ciao anche a te” mi rispose con un abbraccio Alessia a cui si unì anche Camilla. Era da circa una settimana che non si stava tutte e tre insieme perché Camilla era appena tornata da una crociera con i suoi genitori.

“Ragazze, mi perdonate?” disse ad un certo punto Alessia.

“Perdonare per cosa?” si domandò all’unisono io e Cami.

“Vi ho iscritto entrambe ad un concorso di teatro storico” disse Ale con un fil di voce.

“Cosa?” si rispose arrabbiate io e Cami.

Lei era la sola ad avere un bel voto a storia, sia io che Cami si faticava ad avere la sufficienza a quella materia.

“Dai secondo me vi piacerà; dovete solo provare e poi il foglio è già stato firmato dalla preside e oggi dopo la scuola ci diranno che cosa bisogna rappresentare”.

“Ma come ti è saltato in mente?” chiesi io allarmata.

“Ma dai, eri tu che mi avevi detto che ti sarebbe piaciuto recitare l’anno scorso.”

“Ma non intendevo dire questo. A me piace recitare, ma doveva essere proprio una cosa storica? Lo sai che non la riesco a mandarla giù. E tu Cami non gli dici niente?”

“Non so, forse in questo modo riuscirò a capirla meglio, comunque o siamo dentro tutte e tre o non lo fa nessuno siete d’accordo?”

“Certo, d’altronde siamo i tre moschettieri dei giorni nostri XD” rispose Alessia.

“Chi è a favore? Io si” chiese Camilla.

“Anch’io” disse Alessia.

“Accidenti, mi avete incastrato, dalla prossima volta non vale più la maggioranza, comunque se lo volete davvero fare d’accordo, ma non vi aspettate niente di che”.

“Grazie e per farmi perdonare stasera pigiama party a casa mia” disse Alessia.

“Fantastico” rispondemmo io e Cami prima che il suono della campanella non ci fece entrare in classe.

La mattinata trascorse tranquilla, d'altronde era pur sempre il primo giorno di scuola.

Alla fine delle lezioni ci radunammo tutte nell’aula, dove ci sarebbe stato il corso di recitazione storica.

“Salve siete nuove?” chiese un professore.

“Sì, ci siamo iscritte stamani” disse Alessia.

Veramente ci hai iscritto vorrai dire. Tanto, alla fine questa gliela avrei fatta pagare parola di scout.

“Ecco a voi i fogli con i vari personaggi decidete quello che vorreste fare e comunicatemelo al più presto così che possa vedere se siete idonei o no per quel ruolo. Naturalmente non siete solo voi, ci sono molti partecipanti di tutta la scuola quindi se volete recitare un ruolo importante, sarà meglio che vi preparate per bene. Appena saprete che ruolo vorreste fare comunicatemelo che vi darò un copione e vi farò fare un provino, ed ora scusatemi devo andare. Arrivederci”.

“Arrivederci” rispondemmo in coro. Accidenti non ci aveva dato modo nemmeno di parlare. Di certo la parlantina non gli manca pensai.

“Ragazze forse è meglio andare. Ci vediamo da te alle 7 d’accordo?”

“Va benissimo alle 7 a casa mia e chi arriva per ultima mette a posto la cucina dopo aver cenato d’accordo?”

“Ma non vale, tu stai a casa, non puoi perdere” si lamentò Camilla.

“Non starò in casa, contenta? Devo andare a fare la spesa ci si trova alle sette ora devo scappare ciao” disse Alessia prima di iniziare a correre verso il suo motorino.

“è meglio andare anche noi” mi disse Camilla.

“Si hai ragione” risposi e ci incamminammo anche noi verso i rispettivi motorini.



****


Spero che anche questo capitolo vi piaccia. Alla prossima!
   
 
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