Film > Pirati dei caraibi
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Autore: Crazy_Me    19/06/2011    3 recensioni
Jack ha dimenticato quanto i pericoli siano sempre in agguato, proprio dietro l'angolo, e soprattutto quanto siano vicini.
Così vicini da avere il suo stesso sangue.
Il capitano dovrà tornare di nuovo ai Confini del Mondo, prima che qualcuno glielo rispedisca, stavolta per sempre.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10



Juliet scese gli scalini velocemente facendo tintinnare ritmicamente la spada contro al canocchiale e alla bussola, che portava sempre attaccati alla cintura.
- Tu! -
Jack alzò lo sguardo fingendo indifferenza e si ritrovò davanti al dito indice della sorella, che lo puntava come fosse un’arma.
- Io? – Chiese il capitano sorridente.
- No, dico al pezzo di legno che c’è dietro di te. – Ironizzò la ragazza.
 Jack fece finta di non cogliere il sarcasmo e si spostò, facendo segno a Juliet ecco a te  con le braccia.
- Jack Sparrow, non ti conviene giocare con me. -
Il capitano fece un’espressione di massima sfida, seguita da uno dei suoi soliti sorrisini.
- Bene, allora perché non ci dici come mai hai portato le tue subdole membra quaggiù? -
Juliet si diede autocontrollo, ti serve, Juliet, ne hai bisogno, e sorrise.
William fissò la ragazza, avvicinandosi di qualche passo e inclinando la testa.
- Che ha il tuo amico da guardare? – Chiese la mora, facendo una smorfia e cancellando il sorriso dalle sue labbra.
Jack si girò infastidito con un sopracciglio alzato, sapendo già che avrebbe incrociato lo sguardo del suo compagno intento a fare qualcosa di estremamente stupido.
E infatti…
- Stavo semplicemente notando che avete lo stesso identico sorriso. -
- Scusa? – Chiese Juliet più stupita che altro.
- Un secondo solo. – Jack portò via l’altro, mettendolo in un angolo della cella.
- Will, potresti cortesemente evitare di rovinarmi l’immagine ogni volta che apri quella cosa che hai tra il naso e il mento, per piacere? – Sparrow sottolineò le ultime due parole, mostrando così i denti consumati.
- Ma…-
- Niente, lascia perdere. -
I due tornarono dov’erano prima, davanti alla ragazza che li aspettava a braccia conserte, e Jack fece segno con una mano di procedere.
- Io credo di avere… di avere…-
- Bisogno. -
- Cosa? -
- Bisogno, la parola che stai cercando è bisogno. – Disse Jack annuendo.
- Sì… credo di avere bisogno nella ricerca del tesoro. – Sussurrò alla fine Juliet.
Dio, quanto le costava pronunciare quelle parole!
- Problemi con la bussola? – Chiese suo fratello, guardandosi le unghie noncurante.
- Lo sapevo, Jack, sapevo che sapevi, e sapevo anche che sapevi che non sapevo! –
I due fecero vagare un attimo lo sguardo e poi sorrisero compiaciuti.
- Sì, beh… lo sap… lo immaginavo! Ma ora, forza, tirami… cioè, tiraci fuori da qua! E anche i cani rognosi là in fondo. -
- No, la ciurma rimarrà là. -
- Se vuoi il suo aiuto, tiri fuori gli altri. Altrimenti, aiutati da sola. – Sbottò William, sentendosi un po’ escluso.
- Jack, sono sicura che tu sai come usare la bussola grazie a qualche indicazione che mi è sfuggita dentro alla grotta. Se chiedo il tuo aiuto è solo per non dover tornare indietro, ma un giorno in più o in meno sai benissimo che non mi cambia nulla. Io so attendere. – La sua bocca s’incurvò di nuovo in un sorriso sghembo.
- Lo so. – Jack sospirò – Ora facci uscire. -
- Bene. -
Juliet prese la chiave dalla cintura e la infilò nella toppa, che con un clack  scattò.
La ragazza estrasse la spada e fece segno con la testa di proseguire verso le scale.
I due non poterono far altro che obbedire, disarmati com’erano e senza neanche un piano. Troppo rischioso.
Quando arrivarono sul ponte dovettero chiudere qualche istante gli occhi per abituarsi di nuovo alla luce del sole, poi raggiunsero il timone.
- Dammi la bussola. – Disse Jack, allungando una mano verso Juliet, che ci mise un attimo prima di farla cadere nel palmo dell’altro.
Sparrow diede le spalle sia a William che a sua sorella, poi aprì la bussola.
Quel congegno, infatti, non era uguale a tutte le altre bussole con l’ago che punta sempre a Nord.
All’apparenza sembrava fosse così, ma in realtà, se uno osservava bene, c’èra una piccola spaccatura per aprirla una seconda volta. All’interno c’èra una piccola mappa disegnata sul fondo, dietro a tutti i congegni metallici, con un secondo ago che puntava verso il luogo dove si trovava nascosto il tesoro.
Eccoci qua, pensò Jack sorridente.
Fissò per un attimo ancora la rotta, poi chiuse la bussola e la mise in tasca, girandosi e tornando da Juliet e William.
- Allora? – Chiese lei.
- Beh, so la rotta. -
- Bene, allora dimmela e ridammi la bussola. -
- No e no. -
Juliet lo guardò interrogativa.
- No, non ti dico la rotta e no, non ti ridò la bussola. Se ti restituisco la bussola o ti svelo la rotta, io non servo più. Quindi, di conseguenza, mi rispediresti in cella e, sai, il colorito cadaverico non mi si addice. Inoltre guardalo… - Jack indicò Will – Non credi che anche questo povero ragazzo abbia bisogno di un po’ di colore? -
- Che cos’ha il mio colo…-
- E’ dannatamente pallido! Anche tu devo dire che non sembri particolarmente… -
- Va bene! – Sbottò Juliet – Tieniti la bussola! Ma, ricordati, un passo falso e… - La ragazza si avvicinò a Jack e appoggiò la spada sul suo collo e la sua guancia contro la guancia dell’altro - …e sei morto. -
Jack fece un sorrisino, che Juliet non vide, e con il braccio destro strinse la sorella, costringendola ad avvicinarsi.
- Puoi stare tranquilla, tesoro. – Concluse Sparrow, sottolineando quel tesoro  un po’ sarcastico.
- Meglio per te. – Bofonchiò lei prima di staccarsi.
Jack prese il timone, mentre la sorella si dirigeva sotto coperta.
Aveva bisogno di un attimo di pace, ci avrebbe pensato la sua ciurma a badare quei due.
Era per quella strana sensazione… Sì, insomma, quel brivido  che aveva percepito quando lui l’aveva attirata a sé.
In un istante erano riemersi tutti quei sentimenti sepolti da anni e anni di sfida, di continuo voler superarsi a vicenda e di continuo sentirsi indietro. Perché questa era la verità: Juliet si era sempre sentita all’ombra del fratello.
Quando era una bambina, però, era un’altra cosa. Quel sentirsi all’ombra era un po’ come una protezione per lei, la vita da pirati quando si è così piccoli non è semplice. Viaggiare sempre, fermarsi giusto il tempo di preparare i cannoni, saccheggiare il luogo e ripartire per nuovi orizzonti, e scappare.
Al suo fianco, l’unica isola sicura, l’unico punto di riferimento, era lui: il suo fratellino, Jack.
Ma si cresce… Tre parole che bastano a scusare tutto, che riescono a farti compiere gesti che mai avresti creduto di poter compiere.
Juliet stappò una bottiglia di rum. Non capiva come mai stesse riflettendo sul passato, ormai erano anni che non pensava più a Jack in senso di fratello, ma di nemico. E in quel momento, quando lui l’aveva stretta, solo per un secondo, solo per dirle che non le avrebbe permesso di ucciderlo, lei era crollata.
Questo non era un bene, non doveva permetterglielo. Doveva essere forte, come sempre, questa era la sua occasione di dimostrare chi era veramente il migliore tra i due.
Forza Juliet, ce l’hai quasi fatta!
Bevve un lungo sorso di rum e sbattè la bottiglia sulla scrivania, in mezzo alle varie carte nautiche e ad altri fogli.
Ce l’hai quasi fatta.

- Avanti, dimmi della bussola. – Implorò William.
- No, è più sicuro che sappia solo io. Tu, però, mio caro, mi servi per altro. -
- Un altro dei tuoi piani malefici, Jack? -
- Più o meno. – Sparrow sorrise - Più o meno. -




Ecco qua! Come al solito ci ho messo un po’, ma meno delle scorse volte. E’ già un miglioramento! :)
Stavolta, comunque, ho voluto approfondire un po’ il personaggio di Juliet e ho lasciato in sospeso Jack con il suo nuovo piano diabolico… Eh, lo scoprirete nella prossima puntata :D
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e ringrazio come al solito voi che leggete e VioValo per la recensione.
Non mi piace, sinceramente, implorare per i commenti, quindi non lo farò. L’unica cosa spero di interpretare bene il vostro ‘silenzio’ con un giudizio positivo. Altrimenti, accetto naturalmente anche le critiche! :)
A presto! 

  
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