E’ da un
po’ che non pubblico niente, semplicemente per il
fatto che sono molto occupata e svogliata, ma siccome in periodo di
esami mi
torna l’ispirazione ecco che vi tedio con un’altra
inutile shot. E’ la prima
versione dell’appuntamento tra Vanessa e Nicholas del
capitolo 9 di “Spin”,
quindi ci sono alcune incongruenze, ma ignorate i dettagli, quello che
conta
traspare sicuramente ed è il fatto che, per quanto Vanessa e
Mike fingano che
tra di loro non ci sia più niente, la realtà
è ben diversa e nel profondo lo
sanno perfettamente.
Per
i più
affezionati: il nuovo capitolo di Spin è in lavorazione,
finalmente passiamo a
Dicembre e qualcosa inizia a muoversi.
Spero che questa
shot vi piaccia e che siate così gentili da darmi la vostra
opinione!
Cut into her heart [Set: 8,1: Wrong Face] Mike Weasley / Vanessa Harper
Si
riavviò i capelli
e fece una smorfia, ammirando la sua immagine riflessa.
Perfetta.
Uscì dalla stanza e
percorse il corridoio fino alla sala comune.
Su una poltrona di
pelle verde era stravaccato il suo appuntamento della giornata.
Osservò i suoi
capelli scuri e corti, i suoi occhi castani, ombrati da lunghe ciglia
nere, la
fronte alta e la fossetta sul mento. Era affascinante Nicholas Nott,
non le era
andata troppo male, anzi, magari si sarebbe anche divertita.
«Ciao Vanessa» le
sorrise alzandosi, non appena la individuò «Sei
incantevole»
«Grazie Nick,
andiamo?»
«Prego, dopo di te»
le cedette galantemente il passo.
Quel
sabato era
prevista un’uscita ad Hogsmeade e lei aveva accettato di
andarci con Nick.
Sarebbe
stato tutto perfetto.
Chiacchierarono
un
po’, mentre raggiungevano l’ingresso.
Una strana
sensazione si fece largo nel suo animo.
Come
se ci fosse stato qualcosa di sbagliato.
E non accennava a
scomparire.
La guidò verso un
angolo del cortile, posandole una mano sulla schiena. Una volta
arrivati, lei
si scostò in fretta, lanciandogli un sorrisetto di scuse.
Lui, ignaro di tutto,
osservò i gruppetti che riempivano il cortile, cercando di
distinguere i suoi
amici.
Vanessa serrò i
denti.
Perché
a distanza di un anno doveva ancora
tormentarla?
«Dove ti piacerebbe
andare?»
Si riscosse alla
domanda di Nick e scrollò le spalle «E’
uguale. Scegli tu» si schiaffeggiò
mentalmente.
Perché
si comportava così? Aveva sempre
scelto lei, con lui,
ogni volta, perché adesso no?
«Allora vado a
chiedere a Robert cosa fanno, così più tardi ci
possiamo unire agli altri».
«Va bene» lo guardò
allontanarsi, senza alcuna espressione sul volto.
Perché
non riusciva più a provare emozioni?
Perché era finito tutto quando lui
se n’era andato?
Si appoggiò al
muro, le labbra strette e gli occhi serrati. Finché non
sentì delle risate.
E
dopo tanto tempo tornò di nuovo a
respirare.
Era infuriata con
se stessa, ma soprattutto con lui. Perché ormai aveva
piantato le radici nel
suo cuore e da lì non se ne sarebbe mai andato.
Incrociò i suoi
occhi castani, oltre la folla di teste, improvvisamente seri.
Si fissarono, senza
abbassare lo sguardo.
Era
colpa sua. Solo colpa sua.
Lo vide
avvicinarsi, dopo aver salutato velocemente gli amici, e si
fermò quando a
separarli ci fu soltanto un metro.
«Ciao Harper».
«Weasley».
Si scrutarono
astiosi, prima che lui parlasse di nuovo.
«Vai ad Hogsmeade?»
«Sì. Ho un appuntamento».
Lui serrò la
mascella, poi ghignò «Ho visto. Ci vai con Nott.
Mi aspettavo qualcosa di
meglio».
«Tu ci vai con tuo
fratello e i tuoi compagni di stanza» ribatté
sagace «Chi è messo peggio,
Mike?»
Ridacchiò «Non c’è
neanche bisogno di chiederlo».
«Già».
Ognuno compativa
se stesso.
«Ho sentito dire
che Nott ha strane abitudini al primo appuntamento con una
ragazza».
«Perché, esce anche
con i ragazzi?» lo interruppe sarcastica.
Il Grifondoro agitò
una mano, scocciato, mentre lei ghignava, stranamente serena.
In
quel momento tutto
sembrava perfetto.
Finalmente ogni pezzo
si incastrava al suo posto.
Sembrò combattuto,
mentre prendeva tempo guardandosi attorno. Poi posò di nuovo
gli occhi su di
lei e bisbigliò «Stai attenta».
Il suo cuore mancò
un battito, ma lei fece finta di niente, nascondendosi dietro la solita
maschera di sufficienza «Sono una Serpeverde,
Weasley».
Lui ghignò «Lo so.
E’ questo che mi preoccupa» la salutò
con un cenno e si voltò per andarsene.
«Se hai problemi,
chiamami» lo sentì sussurrare.
Non disse nulla,
troppo sorpresa, ma sorrise, appagata da quel piccolo attimo di
felicità.
Sarebbe stato bello tornare indietro.
«Vanessa, andiamo?»
Ma ora al suo posto
c’era Nicholas. Era lui che le aveva fatto i complimenti, lui
l’aveva
accompagnata in cortile. Lui la stava tenendo per mano. Con lui stava
andando
ad Hogsmeade.
E
mai, fino a quel momento, si era sentita
nel posto sbagliato.
Perché
non era lui
che doveva starle accanto e non
era il suo il volto che vedeva
quando
chiudeva gli occhi.
Era
tremendamente
sbagliato.
Si voltò indietro,
per un solo istante, e lo vide chiaramente, quello giusto.
E
il suo nome l’aveva inciso nel cuore.