29/06/2011
12 recensioniSirius Black si gettò sul corpo morente del suo migliore amico, le lacrime che scendevano lungo le guance lasciando tracce trasparenti del loro passaggio. James Potter afferrò l’altro per la cravatta, costringendo ad avvicinare i loro volti. Il suo respiro usciva a fatica dalle labbra screpolate, la luce dei suoi occhi andava affievolendosi.
«Amic..o mio..»mormorò esausto, le membra ormai prese da gelo della Morte.
Sirius dondolò l’altro fra le braccia come un neonato, scuotendo la testa quasi con ossessione.
«Non parlare, Jamie..» i singhiozzi bloccarono le sue parole «Non parlare.. io ti salverò.. te lo giuro..»
Ma James aveva gli occhi ormai socchiusi; gli occhiali cerchiati giacevano pochi metri da lui, riversi sul pavimento lucido.
«E’ troppo.. troppo t-tardi..» scandì a stento «E’..en-entrato in circolo. Il..c-cuore..»
Sirius posò una mano su quel cuore che ormai rallentava i propri battiti, gli occhi ormai rossi per le lacrime. Non poteva perdere il suo migliore amico, non poteva..
«D-Dì a Lily che l’ho amata..» mormorò ancora James, prima che il suo capo si reclinasse all’indietro, prima che i suoi occhi si chiudessero, prima che il respiro cessasse di uscire dalle labbra socchiuse.
«NO!» urlò Sirius, scuotendo il corpo esanime dell’amico «NOOO!»
Il suo urlo di dolore si sparse per la scuola, facendo tremare ogni singolo studente. Il dolore di un amico per la morte di un fratello era innegabile, enorme e straziante..
«Remus, hai sentito
della morte di James?»
«Si, Pete»
«Ma.. Mocciosus l’aveva solo toccato..»
«Non pensarci, Pete. Non pensarci»
«Si, Pete»
«Ma.. Mocciosus l’aveva solo toccato..»
«Non pensarci, Pete. Non pensarci»
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Dedicata a Colei che mi donò l'ispirazione x3