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Autore: G_Elizabeth    06/07/2011    1 recensioni
Le persone che sono state di ispiramento per questi scritti non lo sanno e penso non lo sapranno mai.
E' triste, o forse non abbastanza. Ciò che hanno in comune penso sia la scrittrice dopotutto.
Alla fine, sono solo raccolte di pensieri sparsi qua e là.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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_________Giuramento a me

_________Giuramento a me.

 

 

 

 

 

Ira gorgogliante sbocciava con germogli scarlatti dentro me

e come rampicanti cresceva e afferrava.

Avida, sincera, orgogliosa prendeva,

fluiva ardente in ossa cave di fame logorate dai granelli del tempo,

incise con filamenti di rabbia e solchi come morsi di vento.

 

Tempesta di ghiaccio.

Solo grida, tuoni e bagliori.

 

Pigro desiderio umano mi sospingeva a te, lento e ignobile,

anche se grata rimanevo avvinghiata alle ormai sciupate memorie,

Orba e senza nome m’ero rifugiata tra fulmini di pace e rubini d’amore,

ma la mia mano era salda alla tua in questo vortice ricolmo d’orrore.

 

Frantumata, sul cammino della vergogna seminavo polvere di rimpianti,

copiavo solchi di passati avventurieri, che sul cammino, in vero, eran tanti.

 

E non saranno lacrime che ti mostrerò piangendo,

urlando dolore non sarà malinconia.

Non sarà rabbia, ira, discordia o bugia.

Non sarò io quella che ti vedrai venir incontro con passi traballanti e malfermi,

vuota sarò per te, colma di gocce di rubino e lamenti,

e ancor più accecata cercherai il passato

lasciando che il presente sia presto dimenticato.

 

Quiete.

In questo momento,

il solo silenzio.

 

Un’intima serenità sgorga ora lenta in giorno di festa,

e accecanti scintille rendon l’aria al sapor funesta,

ma scrosci assordanti e limpidi di autentica allegria,

riportan ciò che è e fu stato sul cammin della retta via.

 

Oh, guardami! Guardami mentre sorrido!

Ma ferma all’istante! Cosa fai?

Non ti muovere, non fiatare,

che me stessa in riflessi di scintille d’orate voglio osservare.

 

Immagina risate di fata, ritmi cristallini e squillanti,

come orchestre sinfoniche dagli strumenti sgargianti.

Occhi di stelle e cuore d’amata

Ora forman versi di giada.

 

E non temo che tu non comprenda,

enigmatica la mia fine sembra serena,

conclusione di scritti ancor in catena.

 

Ch’io non dimentichi!

Ch’io non riscriva!

Se i torti arrecati non vengan sanati.

 

E ch’io non goda d’altrui sentimento!

riprenderò ciò che di te ho perso: è un giuramento.

 

 

 

 

 

 

Notes:

Non so se mi piaccia oppure no, però ha un suo perché, almeno credo.

Mi ha divertita scriverla, e le rime a volte sono state una pena -tra l’altro alcune non sono nemmeno esatte, lo so-.

E’ un giuramento, o una promessa, impegno o come lo si voglia chiamare, con me stessa.

L’altra persona come sempre non saprà mai niente, ignorante di tutto anche se quasi onnipresente…

Sono convinta che questo scritto contenga più errori di quanto non ne faccia di solito, ma beh..  Pace.

Direi che non ho più nulla da dire,

per cui.. Grazie per l’attenzione! ;]

 

G.

   
 
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