Quando stava ad occhi aperti, la notte, era per il piacere di osservarla, accarezzandole i suoi capelli matti.
“Remus?” farfugliò insonnolita.
“Ti ho svegliata… scusa…”
“Sei il mio grande amore, sai?”
“Io…” iniziò, pensando un po’ imbarazzato a come proseguire.
“Grande non nel senso di vecchio!” lo anticipò precipitosamente lei. “È un amore grande nel senso che non riesco a tenerlo dentro tutto!”
“Dora…”
“Ma non è una metafora sessuale, eh!”
“Ho capit…”
“Davvero? Cosa ti volevo dire?”
“Ti amo.”
Tonks si accoccolò soddisfatta contro di lui. “Anche io. Bacio. Notte.”
Remus sorrise divertito: riusciva sempre a fregarlo.