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Autore: Silyia_Shio    23/07/2011    1 recensioni
L'unica luce che ti fa vivere si è spenta, ormai vai avanti per inerzia riposando in una soffice illusione di nulla finchè l'acqua non ti cattura portandoti dove il dolore è bianco e si presenta nelle vesti di una bambina.
Al tuo fianco avrai i riflessi di una te ancora nascosta e per vincere il dolore dovrai smettere di lasciarti trascinare dalla corrente.
Questa è la tua battaglia, Lidia!
Genere: Dark, Guerra, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Neve Rosso Sangue:
 

 
Un silenzio surreale avvolse il bosco, non si sentiva più il cinguettio degli uccelli o il lamento dell’aria attraverso i rami spogli, anche i cavalli avevano smesso improvvisamente d’emettere un solo nitrito; l’unica canzone che Lidia potesse udire era il battito del suo cuore attanagliato da un inaspettato senso d’irrequietezza.
Gettò un sguardo a Leidy che le stava di fianco sorridendo come sempre, eppure vedeva in lei un barlume nuovo che non seppe definire e che fece aumentare la sua ansia. Spostò lo sguardo su Bario, il quale osservava attento le ombre che cingevano i tronchi degli alberi in attesa dell’arrivo di una tempesta, che era sicuro sarebbe arrivata.
E quando vide la mano del cavaliere posarsi sul pomello dello spadone che portava sulla schiena, Lidia si ricordò della frase con cui veniva descritto l’arrivo di un uragano: “ il silenzio assoluto preannuncia l’arrivo della vera forza distruttiva della tempesta ”
«Che bello, si balla!» le parole di Leidy introdussero l’arrivo dell’ uragano.
Non fece neanche in tempo a batter ciglio che il silenzio venne distrutto bruscamente dalle urla dei soldati, dal cozzare dello spadone di Bario contro le fragili lame e dallo scricchiolare della neve che accoglieva nella sua gelida morsa i vuoti corpi dei soldati caduti.
Rimase incantata, Lidia, dai movimenti del cavaliere: si muoveva velocemente spostandosi da un gruppo all’altro per impedire che anche un solo soldato potesse passare oltre, i suoi affondi venivano eseguiti con eleganza e leggerezza nonostante colpissero con forza le corazze fino ad attraversarle raggiungendo la carne, il suo volto non dava segno di fatica ed il respiro era regolare come il movimento di un’onda.
«Prendete la ragazza, a lui ci penso io!» tuonò una voce dal limitare della foresta. Poco dopo un’ombra si staccò da quelle si avvinghiavano ai tronchi degli alberi e si avventò contro Bario.
Lidia non riusciva a muoversi, non poteva credere che stesse succedendo, non poteva accettare le immagini che assorbivano i suoi occhi. Anche quando vide un gruppo di soldati correre verso lei e Leidy, anche in quel momento non riuscì a muoversi ed a staccare il suo sguardo dal duello tra Bario e quell’uomo che somigliava ad un’ombra.
Neanche il tocco gelido di Leidy sul suo braccio riuscì a risvegliarla da quello stato di paralisi.
« Non preoccuparti, io e Bario non permetteremo che i cattivi ti facciano del male!»
Il gruppo era vicino, sempre più ma con un unico movimento fluido Bario allontanò la spada del suo avversario e tracciando un’amplia curva la sua lama colpì i soldati facendoli stramazzare al suolo. Però quando riprese il combattimento con l’ombra un soldato che era riuscito a sfuggire al suo sguardo scivolò via dai corpi dei suoi compagni ed avanzò veloce verso le due ragazze. In un attimo fu a pochi metri di distanza. Estrasse la spada, la impugnò deciso, caricò il colpo.. ma la lama non finì mai il suo percorso.
Cadde la spada e Lidia aprì gli occhi.
Davanti a lei la chiara figura di Leidy danzava leggera e lame di ghiaccio s’innalzavano verso il cielo trafiggendo corpi ormai privi d’anima.
Muoveva le mani, la principessa, e la neve in spade, lance e frecce si solidificava. Con movimenti leggeri delle affusolate dita comandava le armi ed esse obbedivano andando a lacerare le protezioni e le carni di quei poveri ragazzi che cadevano sulla neve tingendola del rosso vermiglio del loro sangue.
Ogni corpo che cadeva aumentava la luce negli occhi della fanciulla.
Ogni goccia di sangue che bagnava la sua pelle aumentava il suo sorriso. Sorriso che ridestò Lidia, ghigno che le fece desiderare per la prima volta di scappare da quella delicata fanciulla.
Il suo corpo si mosse da solo e con la speranza di poter scappare da quell’inferno d’urla, ghigni e lame si gettò tra le braccia delle ombre del bosco.
 
 
I soldati del suo plotone cadevano come petali a fine sbocciatura e non per mano di un esercito bensì sotto la lama e la follia di un cavaliere e della sua dama; e tutto perché una ragazzina aveva ben pensato di vivere in un sogno, avvolta da una perfezione criminale.
Magari, se solo quella pazza non avesse saputo modellare il ghiaccio, magari avrebbero avuto qualche possibilità in più. Ma non era né il luogo né il momento adatto per fare congetture, bisognava trovare il modo migliore per non perdere altri soldati e riuscire a catturare la ragazzina dagli occhi neri.
Una tigre di ghiaccio comparve sopra la testa di Bario puntando i suoi affilati artigli verso la gola dell’Ombra che respingendo un fendente del cavaliere si spostò di lato a scansare la bestia.
E quando la statua di ghiaccio, pronta ad un altro attacco, s’infranse in un pioggia di cristalli la soluzione che il soldato stava cercando gli si presentò di fronte come una fiamma nell’oscurità.
« Hey vecchio, hai intenzione di farti ammazzare da simili trucchetti?»
« Taci ragazzo! È facile parlare quando impugni una simile spada.»
Un’altra creazione di ghiaccio s’infranse sotto il tocco della sciabola mangia magia.
Un altro fendete di Bario venne bloccato dall’Ombra.
« Piuttosto, ritorna nella foresta e va’ alla ricerca di quella stupida ragazzina!»
« E lasciare il divertimento a voi? Non se ne parla!» la risata della fiamma si unì allo stridio del ghiaccio contro la sua lama.
« Muoviti, o questa battaglia diventerà una strage!»
Lo sguardo dell’Ombra troncò la risata del ragazzo. Uno sguardo al campo di battaglia e la fiamma corse verso il bosco spegnendosi tra gli alberi.
Certo, quel ragazzo sarebbe servito lì, lui era l’unico in grado di annullare la magia di quella folle però d’altro canto era l’unico che poteva mandare in missione da solo e dato che sicuramente la dama gli avrebbe lanciato alle calcagna qualche creatura di ghiaccio, mandare un qualsiasi soldato contro la magia significava perdere la ragazzina; quindi, lui era l’unico che poteva farcela.
 
 
Correva, scivolava tra gli alberi da molto eppure il grido della battaglia le giungeva ancora alle orecchie, rimbombava e s’infrangeva contro la visione del ghigno di Leidy.
Era stanca ed il freddo le graffiava la pelle però voleva scappare il più lontano possibile, scappare e non fermarsi mai, annullarsi in una corsa infinita senza meta né pensieri né preoccupazioni.
Ma il suo corpo non era d’accordo, non poteva reggere neanche quella corsa.
In uno sforzo d’evitare il tronco di un albero, visto all’ultimo secondo poiché celato dal velo delle lacrime, la vista le si offuscò e cadde in avanti abbandonando i palmi delle mani contro la ruvida corteccia. S’inginocchiò tra le radici, la testa poggiata al petto ruvido dell’albero e le mani abbandonate sulla fredda neve.
Voleva tornare alla sua vita per quanto grigia e noiosa fosse, nonostante Lui non ci fosse, voleva tornare ed allontanarsi da tutto quello.
Si morse il labbro e sentì il suo sangue sulla lingua.
Voleva.. lei aveva sempre voluto ma aveva mai fatto qualcosa per ottenere ciò che voleva?
 
 
Correva nell’oscurità di quel bosco che male si addiceva al bianco brillante del suolo ricoperto di neve, dietro le sentiva, le bestie di ghiaccio che gli davano la caccia. Se fosse stata un situazione normale si sarebbe fermato e le avrebbe distrutte tutte con un unico movimento ma ogni volta che questo pensiero lo assaliva, si ricordava delle parole del suo maestro e del suo sguardo: doveva assolutamente trovare quella ragazzina ed in fretta.
Poi, finalmente, quando ormai riusciva già a vedere il verde brillante dei prati oltre la foresta, scorse a qualche metro alla sua destra la figura tremate della ragazza. Percorse quei pochi metri a grandi falcate e quando le fu vicino le afferrò il braccio.
« Forza, andiamo!»
La ragazza voltò il viso di scatto puntandogli addosso i suoi grandi occhi neri, occhi che in quel mondo appartenevano a solo una persona e che di sicuro erano messaggeri di niente di buono. Per un secondo si sentì risucchiato da quei pozzi dal colore dell’abisso che lo costrinsero ad abbandonare la presa; ma quando la vide alzarsi spaventata e cercare una via di fuga, tornò padrone di sé stesso.
« Non è di noi che devi avere paura, forza prendi la mia mano e andiamo via!»
Lidia lo guardò negli occhi e lo vide scostare lo sguardo.
Cosa doveva fare? Da quando aveva visto quel ghigno dipinto sul volto di Leidy il solo pensiero di passare ancora del tempo in sua compagnia le circondava il cuore con catene di paura però non poteva neanche fidarsi di quel ragazzo, nonostante il suo viso le ispirasse una calda protezione non era certa che andare con lui non le avrebbe causato altri problemi.
Lo osservò ancora. La sua presenza era così calda, così sicura, sensazioni che con Bario non aveva provato; il cavaliere sì, dava l’impressione di sicurezza però stargli vicino era come averlo lontano ed anche tra le sue braccia non aveva mai provato calore, solo un freddo distacco.
Forse stringere la sua mano era la soluzione migliore, nei peggiori dei casi sarebbe potuta scappare di nuovo.
Si avvicinò titubante ed allungò la sua mano scossa dalla paura. A quel gesto il ragazzo le mostrò uno splendido sorriso rassicurante e con una calda voce le sussurrò :« Brava.».
Ma quando lei gli stava ormai per stringere la mano, un lupo dal mantello azzurrino le passò di fianco e con un balzo andò a mordere il ragazzo alla spalla.
Il rosso scarlatto del sangue tinse la bianca neve e le zanne cristalline della fiera. 


***

eccomi con il 4° capitolo scritto quasi tutto in un'unica serata!
Qui compare un nuovo personaggio molto importante e si accenna ad un mistero, ma i segreti verranno svelati.. non si sa bene quando!

als always (miscela di tedesco ed inglese)
spero vi sia piaciuto
e spero di poter leggere i vostri pareri!

un bacio e
Buona Notte!
   
 
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