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Autore: Shining92    01/08/2011    1 recensioni
I nostri cari allenatori non sono più allenatori,ma dei semplici ragazzi alle prese con i problemi della vita e adolescenziali,può sembrare una minestra riscaldata ma avevo bisogno di scriverla e se mi impegno potrà piacere anche a voi...leggete se vi va e recensite, Baci Shin! ^^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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-3
 
 
Ash entrò nello spogliatoio sbattendo la porta fuori di se dalla rabbia.
Gettava a terra tutto ciò che vedeva finché non si ricordò del dolore al fianco.
Si diresse verso lo specchio nel bagno chiudendosi la porta alle spalle,si scostò con le mani tremanti la maglietta dalla pelle.
La ferita si era aperta durante la caduta e aveva iniziato a sanguinare macchiandogli i vestiti di rosso scarlatto.
Il taglio era profondo e non molto lungo,non era stato medicato nel modo giusto o meglio,non curato affatto visto che probabilmente avrebbe avuto bisogno di punti di sutura.
Si sfiorò la pelle senza toccare la ferita e un gemito uscì involontariamente dalle sue labbra.
Intorno alla ferita il colore della pelle era diventato violaceo e illividito,il tutto era gonfio e dolorante.
Segno evidente che la ferita era infetta.
-Maledizione!- Imprecò tirando un pugno al muro.
Non era l’unica ferita che portava.
Coperto dai capelli,sulla fronte,aveva un livido che si andava man mano schiarendo.
Ormai era diventata un’abitudine.
Sentì la porta dello spogliatoio aprirsi e tante voci che si accavallavano.
Si tolse subito la maglietta sporca e la gettò nella borsa,si infilò quella pulita e i jeans e uscì di corsa.
Non aveva voglia di parlare con nessuno.
Qualcuno gli aveva bloccato l’uscio però. Non aveva voglia di parlare con nessuno,figuriamoci lui.
-Ehi,Ash! Scusa per prima…ma sai com’è il gioco!- Tracey lo aveva guardato con un pizzico di malizia e di scherno.
-Levati di mezzo.- Ash gli diede uno spintone che lo fece sbattere alla porta.
L’ultima briciola di buon senso gli evitò di prenderlo a pugni.
Camminando per il corridoio con la borsa in spalla vide Lucinda,la mora più giovane del gruppo,e Vera chiacchierare accanto all’armadietto.
Le salutò con un cenno senza fermarsi.
-A stasera!- Gli urlò la mora mentre lui proseguiva verso le porte d’uscita.
Era ormai già buio fuori nonostante fossero appena le 18:00.
Ash scese le scale e notò la rossa poggiata al leone di marmo che fissava il pavimento.
Si fermò un istante per guardarle i capelli.
Nel momento in cui lei si voltò il corvino scattò in avanti e se ne andò per il viale senza che lei potesse dire o fare nulla.
Misty rimase a guardarlo con amarezza.
Il suo sguardo era carico di risentimento e Misty non si spiegava come mai.
Decise di scacciare quel pensiero ormai non voleva più farsi problemi per quel ragazzo,voleva solo distrarsi.
Tracey uscì proprio mentre lei si voltava.
Lui la salutò con un bacio e si incamminarono verso casa.
-Ciao! Sei stato bravissimo alla partita!- Fece lei tanto per chiacchierare.
Ash aprì la porta di casa.
Il compagno di sua madre giaceva ubriaco e addormentato sul divano con la solita bottiglia vuota lasciata a terra,russava come se fosse un maiale.
Il ragazzo provò talmente tanto disgusto per quell’uomo che si prendeva così tanto spazio in casa sua e nel cuore di sua madre che lo detestava con tutto se stesso.
La cercò senza chiamarla percorrendo con lo sguardo la cucina.
Non c’era.
Salì al piano di sopra.
-Mamma! Dove sei?-Si fermò al centro del corridoio sentendo dei singulti.
Si voltò di scatto verso la porta del bagno.
-Mamma?!?- Entrò e la scena fu straziante!
-ODDIO MAMMA!!!- Lei era lì con un rivolo di sangue dal naso e un livido sulla faccia e sulle braccia.
Piangeva seduta sul freddo pavimento del bagno.
-Ash…amore mio…-
-Mamma,come ti ha ridotta…che cosa è successo??- Accarezzò il volto della madre,bagnò con l’acqua calda un po’ di carta e le tamponò il viso.
-Non è niente,sono solo inciampata…-
-MAMMA NON MENTIRMI!!- Gridò il figlio fuori di se.
-TI HA PICCHIATA ANCORA! QUELL’ANIMALE LO HA FATTO DI NUOVO!!- La signora Ketchum cercava di tranquillizzarlo senza riuscirci.
-ASH!! Abbassa la voce o ti sentirà!-
-TI FACCIO VEDERE IO COME MI SENTIRA’!! – Si alzò nel pieno della sua ira,era accecato,non pensava più a nulla,che fosse la delusione di Misty o il dolore al fianco…nulla,il solo pensiero che qualcuno,un estraneo,un animale potesse picchiare sua madre a proprio piacimento lo imbestialiva.
Delia si alzò barcollando e inseguì il figlio.
Ash si era munito di mazza da baseball ed era deciso a finirla.
-ASH!! FERMATI!!- Urlò in preda al panico inseguendo il figlio per le scale.
-FIGLIO DI PUTTANA!!!- Ash prese una sedia dal tavolo e gliela lanciò addosso.
L’uomo si svegliò di scatto ancora intontito dalla sbornia e dal sonno.
-NON TOCCARE MAI PIU MIA MADRE PEZZO DI MERDA!!!- Ash gli tirò un colpo sulle gambe.
Dopodichè lo afferrò per i capelli e lo trascinò per il pavimento fino alla porta.
-ASH TI PREGO!!! – Delia piangeva disperata mentre l’uomo si liberò dalla presa e lanciò un pugno ad Ash.
-PICCOLO BASTARELLO!-
-NOOO!!! BILL FERMATIIIIII!!! LASCIALO STARE!!-
-E LEVATI DI MEZZO TU!- Delia si mise fra i due e si beccò un colpo dal proprio compagno.
Ash fu una furia raccolse la sedia e gliela lanciò sulla testa pesantemente.
Bill quasi svenne e Ash ne approfittò per afferrarlo.
Aprì la porta con la schiena e lo fece rotolare per le scale.
-NON TI AVVICINARE MAI PIU A MIA MADRE!! STAI LONTANO DA CASA MIA BASTARDO!!!-
-….Cosa…DELIA!! Non puoi abbandonarmi così!! Sono il tuo amore io!!-
Rientrarono in casa e Ash chiuse a chiave la porta.
Delia piangeva,si era rialzata da terra e si era messa sul divano.
-NON FARLO ENTRARE MAI PIU IN QUESTA CASA!!!- Urlò Ash a sua madre.
Dei forti colpi contro la porta rimbombarono per la stanza.
-DELIAAA!! DELIAAAAAAAA!!!!! AVANTI FAMMI ENTRARE!!!-
-Basta! Basta smettila!- Fece lei stringendosi al divano.
-PUTTANA!!! APRI QUESTA CAZZO DI PORTA!!- Delia fece per alzarsi ma Ash la fermò.
-Se apri quella porta…non mi vedrai mai piu!-
Delia si fermò.Dopodiché corse verso camera sua.
I colpi e urla cessarono dopo poco.
Lui se ne era andato.
Ma Ash sapeva che lo avrebbe rivisto…molto presto.
  
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