Sarebbe
molto più facile rincontrarci nei pensieri
Distesi come se
fossimo sospesi ancora nell'attimo in cui poteva succedere
“Guardami.”
Attorno
a loro, l'abbraccio di una notte di maggio.
Lo spicchio di cielo
racchiuso fra i merli della torre. Le ombre dei gufi, con la testa
china e le piume arruffate. Le luci delle bacchette, due punti
sfumati e tremanti.
“Guardami, Lily.”
Lei sollevò
gli occhi. Sembravano scuri, parte di quel buio leggero,
rassicurante.
C'era solo un soffio a separare le loro labbra.
“Non ce la faccio,” sussurrò,
tristemente.
“Neanch'io, Sirius.”
Lasciarono
trascorrere minuti, forse ore, in attesa di un bacio che non sarebbe
arrivato.
Sospesi
come i miei pensieri nelle viscere della prigione.
Sospesi, Lily,
e sepolti in un ricordo sbiadito.