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Autore: Merope Molly Lestrange    04/08/2011    5 recensioni
Ad Hogwarts l'unico cognome conosciuto non è Potter,e se ci fosse una ragazza a portare un cognome che incute timore?Se lei non volesse segure la strada dei suoi avi?La figlia di qualcuno che è stata dalla parte sbagliata per anni...e che lì resterà fino alla morte?
Vi dico solo una cosa...si chiama Merope Lestrange...e dovrà fare i conti con sua madre.
Tra parenti oscuri e compagni diffidenti cosa può succedere ?
Recensite in tanti,please!!!!!E' la mia prima fanfic....Spero buona lettura !!!
'Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K.Rowling; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro'.
PS. I primi capitoli fanno un po' pena quindi non spaventatevi !!!!
Genere: Fantasy, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Harry Potter, Hermione Granger, Neville Paciock, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Posso scegliere la mia strada'
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Ciao a tutti ! Sono tornata ! Scusate per il ritardo !Spero di farmi perdonare con quest capitolo più lungo del solito :)


Il corridoio era pieno di ragazzi.
Le sembrava di essere ritornata ai suoi primi anni ad Hogwarts.
Se incontrava uno sguardo era di sospetto ed anche nel profondo degli occhi di Neville si rispecchiava preoccupazione.
Era una mattinata fredda.
La tempesta infuriava al di fuori di Hogwarts.
Ormai era così da quel pomeriggio di novembre quando i manifesti erano apparsi.
Le decorazioni natalizie splendevano per il castello ma non trasmisero a Merope l’allegria del natale.
Più che ad una festa le sembrava essere ad un funerale dove i presenti chiacchieravano allegramente.
Mancava poco alle vacanze e l’ultimo incontro dell’ES si sarebbe svolto quella sera.
Tutti facevano enormi progressi,perfino Neville era riuscito a disarmarla qualche giorno prima.
Era persa nei suoi pensieri quando si sentì chiamare per nome.
Si voltò,era Draco.
<< Che c’è ? >> rispose brusca.
<< Niente ti devo parlare,vieni >>
Con riluttanza lo seguì e Neville le venne dietro ma Malfoy lo fermò
<< In privato >> e Neville rimase indietro.
Raggiunsero un’aula vuota.
Draco la spinse dentro e chiuse la porta.
Merope rimase a guardarlo in attesa che parlasse.
<< Ascolta come stai ? >>  Draco pronunciò timidamente queste parole.
Merope sembrava  avesse visto un fantasma
<< Tu Draco Malfoy che mi chiedi come sto? Scusa Dra mi preoccupo anche io per te e sono in obbligo di chiedere se tu non abbia la febbre >>
<< Tranquilla non ho la febbre ma tu ? Ora che zia Bellatrix è evasa… >>
<< Sto bene. Spero solo di non incontrarla >>
<< Perchè? >>
<< Draco sei proprio stupido allora ! Sarà pure mia madre ma per me no. Dopo tutto quello che ha fatto,lo sai quante famiglie ha distrutto ?!  E credi che ora che Voldemort sia tornato non continuerà ? >> buttò tutto fuori e fece un sospiro.
<< Va bene,neanche io sono molto contento dell’idea comunque…Che ne dici se domani vieni a prendere con me una burro birra?  >>
La faccia che fece Merope fu indescrivibile. Sembrava sul punto di scivolare dal banco a cui era appoggiata.
<< Draco cosa succede? Mi fai preoccupare…. >>
<< Mi dispiace per te ! Ecco l’ho detto ma non ti fare strane idee… >>
La ragazza scoppiò a ridere.
<< Si Certo Dra,comunqe domani dici ? Non so va bene a che ora..proviamo a non ucciderci…almeno >>
<< Ok solo io e te non portare quello sfigato con te >>
<< Hey ! >>
<< Si vabbè per me è uno sfigato….dobbiamo parlare di una cosa importante….alle 6 e mezza al cortile d’ingresso >>
<< Va bene  ma la cosa mi sembra strana non mi convinci>> salutò ed uscì dalla stanza.
 
Il giorno dopo arrivò e i due cugini si ritrovarono nella locanda del fungo magico(o mondo dei puffi) che al momento era il posto dove era meno probabile che gli altri venissero a curiosare.
Draco osservava orripilato il locale <<  Che gusti che hai cugina mia  >>
<< Lascia perdere. Piuttosto cosa dovevi dirmi ? >>Il viso di Draco si fece d’un tratto serio.
<< Riguarda l’Oscuro Signore. Mio padre vuole inserirmi nei Mangiamorte….e io credo sia un onore ma non so è la cosa giusta ?  >>
<< Dra..io…non lo so..per me non è la cosa giusta,non c’era bisogno di chiedermelo. Tu non sai cosa vuol dire essere una seguace di Voldemort. Pensaci bene >>
Draco rimase in silenzio con lo sguardo fisso sul tavolo poi alzò il capo
<< Io lo trovo un onore, se mai quando sarò più grande mi vorrà tra le sue file ci sarò >>
<< Fatti tuoi .Cosa vuoi tu ? Io prendo una burobirra >> disse frettolosamente, cosa che non nascose il suo desiderio di cambiar discorso.
<< Ok. Anche io >> concordò Draco notando il tono della cugina.
Le bevande arrivarono poco dopo e i due ragazzi le consumarono in silenzio senza guardarsi.
Si rivolsero la parola solo fuori dalla locanda
<< Verrai a casa per natale ? >>
<< No,come non ci sono venuta per tutto questo tempo >>
<< Perché non vuoi ? Potresti venire per una volta no ? >>
<< Non se ne parla,come se non sapessi chi potrei ritrovare alla villa >>
<< Bhè è un motivo in più per venire >>
<< No è un motivo in più per non farlo >>
<< Niente io pensavo.. >> iniziò Draco ma fu interrotto da lei
<< Ti ha mandato zia Cissy ? >> chiese sospettosa.
<< No,certo che no >>
<< Vabbè Draco come se non ti conoscessi,ora vado se non l’hai notato è tardi e poi tu dovresti fare le valige >>
<< Si giusto,andiamo >>
Si separarono poco prima di arrivare al castello. Non volevano che la gente pensasse male.
Merope oltrepassò il buco del ritratto trovando Neville ad aspettarla
<< Che è successo con tuo cugino ? >> chiese timidamente.
<< Oh niente di che,mia zia l’aveva mandato a convincermi a passare il natale a casa >>
<<  Certo…io domani parto e volevo…volevo chiederti se volevi passare il natale con me e mia nonna. Così ti conosce. Lei non sa che siamo fidanzati sa solo che sei una mia carissima amica e credo che gli starai simpatica è in gamba mia nonna >>
Merope fece un sorriso che subito si spense
<< Non so Nev,non è che io non voglia ma non voglio disturbare e poi tua nonna lo sa chi è mia madre ? >>
<< Ma non disturbi affatto ! Mia nonna sarà più che felice siamo solo noi due ! E…ehm lei non sa chi è tua madre….ma non ci farà neanche caso tranquilla >>
<< Se lo dici tu..va bene.. >> e si seddette sulla poltrona con la testa poggiata sulla spalla di Neville.
<< Nev,io non voglio incontrarla. Non posso perdonarle nulla. Lo sai benissimo cosa ha fatto,ne sei rimasto vittima anche tu.. e..e…io…ho paura di lei Nev… >>
<< Merope tranquilla...io ti capisco… >> la sua voce si ruppe. Anche lui aveva una paura tremenda si Bellatrix Lestrange e non è che fosse felice dell’idea di avere una suocera del genere.
All’inizio aveva paura di Merope per colpa di sua madre ma ora che la conosceva sapeva che non era neanche minimamente una pazza psicopatica ed era una grande amica.
L’unica forse che lo accettava per come era e non aveva mai provato a cambiare niente di lui.
Merope fissavo con occhi vuoti il fuco,immersa nei suoi pensieri quando saltò in aria
<< Nev devo preparare la valigia ! Non potevi avvisarmi prima ! >>
E senza neanche dare il tempo di rispondere Merope era già su nei dormitori.
                                                                           *****
 
Il treno era appena arrivato a King’s Cross e i ragazzi stavano scendendo per andare incontro alle loro famiglie.
Bhè non tutti,sapete di chi parlo.
<< Mi pareva che dovessi rimanere ad Hogwarts >> le fece notare Draco.
<< Cambio di programma,se non mi vedono a i tuoi non dire niente >> rispose la cugina.
I Malfoy erano poco distanti che aspettavano il figlio e appena lo videro lo presero con se diretti verso l’uscita.
Dall’altro lato del binario c’era una signora con un grande cappello ornato di un avvoltoio impagliato.
Aveva il viso tondo,uguale a Neville e l’espressione dolce e amabile.
<< Quella è mia nonna >> disse Neville indicando la signora dall’abito verde.
Si avvicinarono.
<< Ciao nonna…lei è Merope la mia…la mia >> parve in difficoltà << la mia fidanzata >> concluse in un soffio.
La signora Paciock mi guardò allegramente << Oh Neville ! Perché non mi avevo detto che era la tua fidanzatina ! Come sono contenta ! E’ una ragazza così carina ! Piacere io sono Augusta Paciock >> e la baciò sulle guance <<  Ora venite su ! Prenderemo l’autobus  per arrivare a casa>>
Seguirono la signora Paciock  fino ad un vicolo deserto dove lei mise fuori la bacchetta,.
D’improvviso un grande boato e si materializzò davanti a loro una autobus a tre piani viola.
Scese il bigliettaio anch’esso della divisa dello stesso colore dell’autobus.
<< Picere,sono Stan Picchetto e sono il bigliettaio del Nottetempo. Tre persone ? Dove volete andare ? >>
<< A Godric’s Hallow per piacere >> rispose Augusta e tutti e tre salirono e si sedettero al primo piano.
Il Nottetempo era molto spazioso,all’interno erano sistemate un centinaio di sedie blu.
Presero posto sulle prime file.
Un forte boato e l’autobus partì con tanta forza che Merope e gli altri caddero a terra.
Lei essendo vissuta con i Malfoy non aveva mai preso il nottetempo e per questo ne era grata.
Dopo una decina di cadute e tante imprecazioni, il mezzo arrivò a destinazione.
<< Godric’s Hallow ! >> annunciò Stan e i tre scesero nella piazzetta. L’autobus partì com’era arrivato.
Godric era un piccolo villaggio.
Non era molto movimentato ,non succedeva mai nulla in quel posto da 14 anni.
Al centro della piazza c’era un monumento ai caduti risalente alla seconda guerra mondiale,gli passarono accanto e quello cambiò forma.
Ora non era più una lapide con inciso dei nomi ma una statua raffigurante tre persone: Una donna e un uomo che tenevano in braccio un bambino.
Merope rimase a fissare quella scena insieme a Neville.
<< Sono i Potter e quello è Harry ? >>
Lui annuì. Il piccolo Harry le faceva tenerezza,così piccolo e felice ed ora…
Dopo un ultimo sguardo alla statua si allontanarono seguendo Augusta fino ad una casa identica alle altre.
Aprì l’uscio di casa,accese la luce e li invitò ad entrare
<< Questa è casa nostra cara,se serve qualcosa basta che tu chieda non preoccuparti non disturbi ! >>
Li condusse fino al primo piano in una cameretta
<< Questa sarà la tua stanza.Ora metti pure a posto la tua roba io e Neville andiamo a preparare la cena >>
<< Merope,lascia perdere mia nonna è un po’….eccitata all’idea…pensa sia solo un bambino… >>
<< Nev tranquillo è simpatica non ti preoccupare. Le nonne sono tutte uguali io non lo so…non li ho mai conosciuti i miei nonni e non che la cosa mi turbi sia chiaro… >>
<< Ok ti lascio tra un po’ vieni giù che la cena è quasi pronta >> e se ne andò.
Si cambiò d’abito e andò in giro per la stanza.
La camera era dipinta rosa confetto  con i mobili color noce.
Sulla spalliera del letto erano incisi due nomi: Alice e Frank.
La malinconia la pervase. Erano i genitori di Neville.
Dovevano averlo scritto quando erano fidanzati ed ora non avrebbero ricordato di quel segno e pertanto neanche di Neville.
Decise di scendere per la cena,almeno non avrebbe pensato a quello.
Arrivata in cucina la signora Paciock la fece sedere a tavola e le mise davanti un piatto di spaghetti.
Dopo di che presero posto anche loro.
Merope imbarazzata com’era non mangiò molto e la cena fortunatamente trascorse tranquilla fu solo al dolce che arrivò la domanda che lei temeva.
<< Merope tesoro non ci hai detto il tuo cognome >> disse amabilmente la donna
La tensione si fece palpabile e lei guardò Neville in cerca di aiuto.
Lui annuì e lei pensò che dire il suo cognome fosse la cosa più difficile del mondo.
<< Lestrange >> rispose piuttosto imbarazzata.
La signora Paciock rimase col bicchiere a mezz’aria.
<< Oh ma sari imparentata con altri Lestrange forse…non mi sembra.. >>
<< Nonna >> intervenne Neville << Lei è la figlia di quei Lestrange >>
La donna guardò il nipote.
<< Va bene era solo per curiosità >> ma il suo tono diceva il contrario.
Merope non finì il dolce aveva lo stomaco chiuso.
Non parlarono quasi per niente per il resto della cena.
Andarono nella camera di fronte alla sua.
<<  Questa è la mia stanza >>
Una camera uguale alla sua fatta eccezione per i colori e gli stendardi del Grifondoro sui muri.
Entrarono e si sedettero sul letto.
<< Scusa per mia nonna sa com’è anche io all’inizio….ma tranquilla non ci farà molto caso..almeno spero…ha visto che non sei pericolosa come loro >>
<< Speriamo,io non ce la faccio più >>
<< Domani è la vigilia di Natale e come tutti gli anni andiamo al San Mungo a trovare i miei. Vuoi venire ? >>
Il modo in cui lo chiese le fece capire che Neville sapeva il suo stato d’animo.
<< Oh certo >>
                                                              *****
 
Il giorno a colazione la signora Paciock era strana e lei sapeva forse il motivo.
Dopo aver preso il Nottetempo arrivarono davanti ad una fabbrica di vestiti abbandonata.
Augusta parlò con il manichino e gli fece cenno di oltrepassare la vetrina.
Si ritrovarono in un ampia sala di attesa.
Si incamminarono fino al quarto piano e svoltarono alla seconda porta a destra.
<< Oh cara Alice come stai ? Tutto bene ? E tu Frank ? >>
I genitori di Neville erano molto diversi dalle persona nella foto dell’ordine della Fenice.
Erano molto più magri e stanchi.
Si avvicinarono a Merope le tesero la mano e lei gli augurò Buon Natale.
Non riconoscevano Neville…
Non poteva pensare che fosse tutta colpa di sua madre come poteva una donna sola rovinare così tante vite ?
La visita passo veloce e uscirono fuori dalle tende messe intorno a letto.
Stavano per uscire quando qualcuno li chiamò.
Erano Ron,Hermione, Harry e Ginny.
<< Ciao Nev. Ciao Merope! Cosa ci fate qui ? >> chiese Ron.
Intervenne Augusta << Come Neville non hai detto ai tuoi amichetti di mamma e papà dovresti esserne fiero. Sapete i genitori di Neville sono stati torturati anni fa ed  ora… >>
Neville si fece rosso e per sciogliere la tensione Merope intervenne
<< Cosa ci fate voi al San Mungo ? Non credo per venire a trovare il professor Allock >>
<< Vero tu non sai. Papà è stato morso dal serpente di Tu-sai-chi ed ora è qui. Se l’è cavata per un pelo fortuna che Harry l’abbia visto e abbia chiesto aiuto >> rispose Ron.
<< Cosa ?! Mi dispiace Ron ! Allora porta i miei saluti a tuo padre e alla tua famiglia ed anche gli auguri di Natale, io lo passo con Neville >>
<< Anche da parte nostra caro,ma ora dobbiamo andare arrivederci >> intervenne la signora Paciock.
Salutarono i compagni e ritornarono a casa a bordo del Nottetempo.
Merope sperò fosse il suo ultimo viaggio su quel coso.
                                                          *****
La mattina di natale i due ragazzi si svegliarono di buon ora e scesero di sotto.
<< Buongiorno cari ! I vostri regali sono lì ! >> li salutò Augusta indicando l’albero.
Merope li aveva messi di nascosto la sera prima.
<< Merope ci sono anche i tuoi qui >> disse Neville scartando il suo regalo.
<< Wow è fantastico ! Questo non ce l’avevo. Merope ti adoro ! >> esclamò guardando il manuale che aveva in mano : Piante Draconiane e i suoi usi.
La ragazza ricambiò imbarazzata << Di niente >>
<< Ora apri il mio su ! >>
Merope scartò un pacco con carta blu. Dentro c’era un ciondolo. Dietro c’era scritto “Mentre barcollo nel buio, vedo una lucina lontana che mi da la forza e il coraggio di andare avanti e di non mollare, quella lucina sei tu ”.
<< Oh Nev è bellissimo ! Grazie ! >> e lo abbracciò poi aggiunse << Signora Paciock questo è per lei >> e le porse il suo regalo.
La signora lo aprì era un Carrilon con dei ricami floreali dove sue bambole danzavano.
<< Oh tesoro è bellissimo ! Grazie davvero! Ecco qui il tuo >>
La ragazza aprì il pacco che si rivelò essere un fermaglio << Grazie !  >>
                                                           ******
IL resto delle vacanze passò serenamente. Lo stesso non si potè dire dell’anno scolastico che tra le punizioni della Umbridge e il resto Merope non aveva neanche un minuto libero.
Era la fine dell’anno Merope camminava per i corridoi quando si sentì una mano sulla bocca e fu trascinata via.
Riuscì a veder il suo aggressore,Draco. Continuò ad agitarsi tanto che il ragazzo fu costretto a lasciare la presa.
<< Ma sei pazzo ?! >>
<< No devi solo venire dalla Umbridge insieme ai tuoi amichetti. Sai Potter è stato beccato a contattare l’esterno. Ora tu vieni ! >> e senza neanche il tempo di ribattere Merope si ritrovò di nuovo con le braccia bloccate da quelle di Draco.
<< Eccola >> annunciò Draco alla Umbridge appena entrati nell’ufficio.
Dentro c’erano  gli altri compagni nonché membri dell’ES.
Harry era seduto sulla sedia con le braccia legate.
<< Ora signor Potter cosa voleva fare ? Stava parlando con Silente ? Non è così ?! >>
Arrivò Piton << Mi ha fatto chiamare ? >>
<< Si Severus ha portato il Veritaserum ? >>
<< Ha finito tutte le mie scorte per interrogare gli studenti e ci vuole un mese affinchè ne sia pronto dell’altro >>
<< Allora è inutile ora vada ! >> Piton fece per andarsene quando Harry gli urlò << Ha preso Felpato nel posto dov’è nascosto ! >>
Solo allora Merope capì la situazione,Harry aveva avuto una visione.
<< Chi è felpato ?! Cosa ?! Che posto ?! >> chiese isterica.
<< Non ne ho idea >> rispose Piton e se ne andò.
<< Molto bene,la maledizione Cruciatus le scioglierà la lingua >> affermò gelida la Umbridge.
Fece per puntare la bacchetta contro Harry quando hermione urlò << E’ illegale ! >>
<< Non per me >>
<< Diglielo Harry ! >>
<< Dirmi cosa ? >>
<< Dell’arma segreta di Albus Silente >>
La Umbridge aveva l’aria di chi avesse scoperto che il natale è arrivato in anticipo.
<< E’ nella foresta >> continuò Hermione.
<< Portatemi là >> ordinò a Hermione e Harry.
I due si allontanarono dalla stanza e gli altri restarono tra le grinfie dei serpe verde.
Ron prese dalla tasca un pacco di caramelle.
<< Che fai ?! >> chiesero minacciosi le serpi.
<< Niente ho fame >> rispose innocente Ron.
<< Fottiti daccele ! >> gliele presero di mano e non appena le misero in bocca iniziarono a vomitare.
Allora l’ES si liberò e corse in cerca di Harry ed Hermione.
Li trovarono appena fuori dalla foresta.
<< Dobbiamo correre a Londra >> disse Harry.
<< E come ci arriviamo ? >>chiese Merope.
<< Volando >> rispose Luna come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
<< Cosa ma.. >> iniziò Harry.
<< I testrhal >>
<< Luna sei un genio ! Andiamo presto ! >>
E in un attimo si ritrovarono nel cielo grigio su dei cavalli invisibili.
Appena atterrati corsero all’ingresso visitatori composero il codice e scesero al Ministero.
Tutto taceva.
Il Grande atrio era vuoto e i loro passi eccheggiavano tra le pareti.
Corsero fino all’Ufficio Misteri e con loro stupore al porta era aperta.
Appena se la chiusero alle spalle la stanza iniziò a vorticare.
<< E ora che facciamo ? >> chiese Neville allarmato.
<< Tranquilli >> rispose Hermione che prese la bacchetta e incise una croce rosso fiammante sulla prima porta che aprì. Dopo che la chiuse la stanza iniziò a roteare di nuovo ma la croce non scompare.
In un'altra stanza c’era un arco antico con un non so che di misterioso dovettero tirare harry che ne era rimasto incantato.
Varcarono un’altra porta << E’ questa ! >> confermò Harry.
Si chiusero la porta alle spalle e corsero verso la porta dal lato opposto.
Quella che gli si parò davanti fu una visione strabiliante.
Il posto era grande come una cattedrale con scaffali alti fino al soffitto.
Sopra di essi innumerevoli sfere azzurre.
Corsero per i corridoi fino ad arrivare alla fila vista da Harry. Non c’era nessuno.
<< Harry sicuro che sia il posto giusto ? >> chiese Merope
<< Si…era qui  >> rispose.
<< Harry qui c’è il tuo nome >> gli disse Ginny.
Harry prese in mano la sfera.
<< Signor Potter la stavamo aspettando >> una voce parlò nel buio e una attimo dopo furono circondati da uomini incappucciati e con le maschere.
I ragazzi si disposero a cerchio,non c’era via di scampo.
<< Dammi la profezia ripetè l’uomo >>
<< No >>
<< Su via. Te lo chiedo con le buone dammi la profezia >> Merope riconobbe la voce strascicata di suo zio.
Nessuno parlò.
<< Ragazzino lo sai contro chi ti stai mettendo >> disse una donna di cui Merope non conobbe la voce.
I mangia morte si tolsero la maschera.
Merope potè confermare che si trattasse di suo zio. La cosa non la stupì.
Fu la donna che aveva parlato prima a prenderla alla sprovvista.
I capelli neri che le ricadevano sulle spalle,il volto solcato dagli anni trascorsi ad Askaban e gli occhi neri come la pece.
L’aria fiera e minacciosa.
<< Ora fai il bravo e consegnaci la profezia >> disse con una stupida vocetta da bambina la donnna,alzando la bacchetta.
<<  Sai >> continuò Lucius << se ci dai quella profezia saprai perché Lord Voldemort non ti ha ucciso quella notte e tutto quello che ti accade di strano >>
<< Ho aspettao 14 anni >> rispose Harry.
<< Lo so >> rispose con finta comprensione Lucius.
<< Non dargliela Harry ! >> disse Neville.
Bellatrix lo guardò minacciosa << Neville Paciock vero ? Come vanno mamma e papà ? >> lo cantilenò.
<< Meglio >> alzò la bachetta << ora che stanno per essere vendicati ! >>
Merope ed Harry li fecero capire che non era il momento. Merope gli prese la mano.
<< Guarda Potter che dà ordini ai suoi marmocchi >> lo prese in giro Bellatrix.
Poi lo sguardo della donna si posò su Merope cosa che la ragazza sperò che non facesse.
<< Tu devi essere Merope. Quanto tempo ! Non vieni dalla mamma ? >> le chiese con voce da bambina.
Quelle parole diedero come risultato solo uno sguardo minaccioso da parte della ragazza e una bacchetta tesa più di prima.
Fortunatamente Harry intervenne << Ora ! >> e colpirono gli scaffali   che caddero sui magia morte.
Scapparono verso l’uscita ma la stanza iniziò a girare e non sapevano dove fosse l’uscita.
Le croci tracciate da Hermione erano scomparse.
Harry corse verso una delle porte e per fuggire gli altri furono costretti a separarsi.
Dopo aver combattuto riuscirono a intrappolare i magia morte e corsero verso una delle porte di fronte a loro. Erano nella stanza dell’arco.
I membri dell’Ordine erano appena arrivati e combattevano contro i Mangiamorte rimasti.
Bellatrix lestrange duellava contro Sirius e proprio mentre Merope si girò un lampo verde trafisse il petto di quest’ultimo.
L’aveva appena fatto di nuovo. Aveva appena tolto la vita ad una persona.
Aveva inflitto un altro colpo ad Harry che iniziò ad urlare e correre verso Sirius che cadde oltre il velo nell’arco e comparve.
Allora si liberò dalla presa di Lupine rincorse Bellatrix per vendicarsi.
Quando arrivarono nell’Atrium video Harry a terra e Silente intento a vedere come stava.
Gli auror guardavano la scena allibiti,avevano visto Voldemort.
Non c’era più traccia di lui ma le statue della fontana distrutte e i vetri  disintegrati facevano capire chi fosse passato di lì.







Forse è troppo lungo....scusate...

Spero vi sia piaciuto ! Recensite please !! Aspetto il vostro parere !
Ps. nel prossimo capitolo le cose si fanno serie....
Spero a presto ! Merope

  
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