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Autore: Chanel483    07/08/2011    4 recensioni
Rose Weasley vive in un universo perfetto: va bene a scuola, ha Agnes, un'amica fantastica, è nella squadra di Quidditch di Grifondoro, adora suo cugino ed ha una famiglia stupenda.
Ma cosa accadrebbe se si accorgesse che il mondo non è tutto rose e fiori come lei lo conosce?
Cosa accadrebbe se un ragazzo, con una vita molto più difficile della sua le facesse aprire gli occhi?
Può l'amore cancellare anni di pregiudizi e risentimento?
Dalla storia:
“-Quindi tu potresti fidarti di un Malfoy?-, chiese in tono di sfida.
La ragazza annuì con vigore:-Certamente-, rispose sicura.
Lui annuì tra sè:-Bene, allora facciamo un gioco. Tu mi dici una cosa che non hai mai detto a nessuno, e io faccio lo stesso-.”
***
"-Un Malfoy, Hermione! Un Malfoy! Ma non un Malfoy qualsiasi, il figlio di QUEL Malfoy!-, esclamò Ron, rosso di rabbia.
La riccia guardava ancora fuori dalla finestra, lo sguardo perso nel cielo plumbeo dell'Inghilterra:-Tu serbi troppo rancore Ronald. Non si tratta nè di me nè di Draco, tantomeno di te. L'unica cosa che conta è che lei sia felice-”.
(Seguito di “Lo yin e lo yang, gli opposti si attraggono)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Gli opposti si attraggono'
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-Rivelazioni natalizie

<< Oh mio dio, Emily quanto sei cresciuta! >>, esclamò nonna Weasley, tanto veloce che l' “Oh mio dio” si trosformò in un “Ommioddio”, allungando la braccia per prendere la nipotina.

La bambina strillò di gioia e si lanciò in braccio alla nonna, ancora prima che il padre riuscisse a porgergliela. << Agnes! >>, chiamò una voce da dentro la casa, mentre un bel moro correva a prendere la bionda tra le braccia:<< Buon Natale, piccola >>, esclamò James, posandole un bacio veloce sulle labbra.

<< Buon Natale >>.

<< Beh, così si che mi sento molto considerata >>, commentò Rose da pochi metri di distanza, osservandoli a braccia incrociate:<< Un tempo ero io quella che correvi ad abbracciare! >>, accusò il cugino.

Il moro si staccò da Agnes e corse ad abbracciare la cugina:<< Oh, Rosie, non pensavo fossi gelosa della tua migliore amica! >>.

Rose gli fece la linguaccia e lo abbracciò, facendogli gli auguri di buon Natale, mentre l'intera famiglia Weasley si riversava nel giardino; sembrava impossibile che tanta gente potesse stare in quella casa...

Dopo aver salutato George, Angelina, Roxanne e Fred, Rose fu trovolta da un tornado coloro rame, che le gettò le braccio al collo:<< Rosie! >>, trillò la ragazza entusiasta, stampando due grandi baci sulle guance della cugina.

<< Vik! Quanto mi sei mancata! >>, rispose urlando la ragazza, gettando le braccia al collo della cugina, senza però poter stringere troppo, a causa della protuberanza che da già qualche mese aveva iniziato a gonfiarle dolcemente il ventre.

Al fianco delle due si materializzò un ragazzo alto, sui venticinque anni, gli occhi verde scuro ed i capelli blu elettrico:<< Oh, Rosie... quanto tempo! >>, esclamò Ted Lupin, spalancando le braccia in un gesto teatrale, così che la rossa potesse corrergli incontro:<< Come stai? >>, domandò.

<< Benissimo, grazie. E tu? >>, senza attendere una risposta, Rose si voltò verso la cugina:<< Non sei ancora riuscita a fargli mantenere per qualche ora un colore di capelli umano, vero? >>, domandò schietta.

Victorie scosse tristemente il capo, facendo oscillare i lunghi capelli biondo ramato:<< Oh no! E solo il cielo sa quanto ci ho provato. Forse però tu potresti spiegargli perchè non voglio ritrovarmi un figlio che a due anni va ingiro con i capelli verdi! >>, esclamò lanciando un'occhiataccia al fidanzato, anche se un'istante dopo gli rivolse un sorriso tanto dolce da farlo sciogliere.

<< Ma perchè? Il verde è un così bel colore! >>, protestò mentre socchiudeva gli occhi ed i capelli si allungavano in ciocche disordinate, e diventavano di un bel verde luminoso.

Con una risata Rose si allontanò dai due per passare a salutare la zio Percy, che, con un braccio attorno alla vita della moglie, ed una mano in quella della piccola Lucy, richiamava Molly, che scorrazzava per il giardino.

Poco distanti Charlie, Bill e Fleur stavano salutando i genitori di Hermione, mentre Louis e Dominique aggiornavano Hugo e Lily su tutto ciò che gli era successo a Beauxbatons, dove i loro genitori li avevano fatti trasferire un paio di anni prima.

Mentre Rose si chinava a dare un bacio sulla guancia alla piccola Lucy – che solo l'anno successivo avrebbe iniziato a frequentare Hogwarts – la raggiunsero James ed Agnes, mano nella mano. Agnes strinse la mano agli zii dell'amica, che più di una volta aveva avuto il piacere di incontrare:<< Mamma e papà ti vogliono salutare >>, disse James alla cugina, indicando i suo genitori poco lontani.

I tre raggiunsero Harry e Ginny – senza riuscire a schivare l'ennesimo abbraccio di nonna Molly ed un paio di pacche sul braccio di Arthur – dove li aspettavano anche Ron ed Hermione, che stringeva tra le braccia Emily:<< Beh, allora complimenti >>, esordì Harry, tendendosi verso la nipote per darle un bacio sulla guancia, e poi dare un pacca affettuosa sulla spalla di Agnes.

Hermione gli rivolse un'occhiataccia:<< Se ti riferisci al Torneo della Vittoria, lo ritengo solo una perdita di tempo >>, commentò riducendo gli occhi a fessure.

Il moro sorrise, o meglio, ghignò:<< Sei solo gelosa perchè quando eri ad Hogwarts non c'era nulla del genere, ed ora sei troppo vecchia per pensarci >>.

Il petto della donna si gonfiò come quello di un uccello nella stagione degli amori e le guance le si tinsero di rosso di indignazione:<< Cosa stai insinuando, Harry Potter!? Ritengo solo che, essendo al penultimo anno, sarebbe più saggio che Rose utilizzasse il suo tempo per prepararsi per i M.A.G.O., piuttosto che per un torneo di poco conto! >>.

Il sorriso di Harry si allargò ancora di più:<< Calma Hermione, stavo solo scherzando >>.

Rose sorrise, osservando la madre e lo zio, leggermente divertita. Lui era l'unico che aveva il coraggio di prendere ingiro Hermione, neanche suo padre lo avrebbe fatto così spudoratamente. Più di una volta – solitamente dopo che i suoi genitori o lo zio le avevano raccontato un'annedoto della loro gioventù – si era chiesta per quale motivo Hermione non si fosse mai innamorata di Harry; ma ora aveva la risposta, era li davanti ai suoi occhi. Quella era la loro armonia, l'unico modo che avevano per sopravvivere. Camminavano fianco a fianco, non troppo vicini, per non sfiorarsi o intralciarsi, ma abbastanza per tendersi una mano, in caso di aiuto; abbastanza per sorreggersi a vicenda.

<< Ma cosa state aspettando, cari? >>, chiese Molly, allargando le braccia come se volesse abbracciare ogni singolo componente della sua famiglia:<< Suvvia, entriamo! >>.

Entrarono alla Tana – che negli ultimi venticinque anni non era quasi per nulla cambiata – e si disposero ad un lungo tavolo – che attraversava metà casa, passando per cucina, corridoio e salotto – toccandosi, nonostante la lunghezza del tavolo, gomito a gomito.

Passarono una mattina tranquilla, mangiando tutto ciò che la signora Weasley – tutta da sola! - aveva cucinato, accompagnati dalle note di Un calderone di pieno forte amor bollente. Finito il pranzo tutti si scambiarono i regali nel salotto, ed iniziarono a testare l'uno contro l'altro i gadget dei Tiri Vispi Weasley, regalotigli da zio George e Fred.

Quando era ormai pomeriggio inoltrato, la piccola Emily corse verso Harry, che sedeva su di una delle poltrone in salotto:<< Tio >>, chiamò la bambina, sbattendo le ciglia:<< mi acconti una toria? >>, chiese.

Praticamente tutta la famiglia Weasley – più Agnes – si voltò ad osservare il moro, che prese la nipotina tra le braccia:<< Va bene tesoro. Cosa vuoi sentire? >>.

<< Di quando tu e gli zii Ginny, Ron ed Hermione avete combattuto contro i Mangiamorte al Ministero! >>, propose Luis, andando a sedersi sul pavimento vicino alla poltrona.

<< No! Voglio sentire di come siete fuggiti da Villa Malfoy! >>, esclamò Roxanne, sedendosi da parte al cugino.

<< Oppure... >>, stava per proporre Albus, che però fu interrotto dalla cucina.

Rose si avvicinò sorridente allo zio:<< Oppure qualcosa di nuovo! >>, esclamò azzittendo il grifondoro:<< Queste cose le abbiamo già sentite. Perchè non ci raccontate di cosa è successo dopo? >>, domandò.

Harry gelò:<< Cosa intendi con “dopo”? >>, domandò, lanciando un'occhiata di sottecchi ad Hermione, che sembrava anche più rigida di lui.

La rossa fece un sorriso angelico:<< Dopo. Quando è finita la guerra. Sappiamo tutti di come avete sconfitto Voldermort, ma nessuno ci ha mai raccontato cosa è successo dopo. Non è vero, ragazzi? >>, chiese ai cugini, che annuirono sorridendo.

<< Hem... io... io penso sia meglio che sia Hermione a parlarvene >>, disse un po' titubante l'Auror, osservando ad un ad uno i ragazzi che gli si erano seduti intorno; persino Victorie e Ted – che ormai avevano superato da tempo la fase delle storie – sembravano impazienti.

Dalla faccia della riccia pareva che l'idea di strangolare il moro non le facesse affatto schifo:<< Non capisco cosa tu voglia sentire, Rosie >>, disse nel tono più naturale che riuscì a trovare, mentre i ragazzi si voltavano verso di lei.

<< Non so ma'... dopo che lo zio ha ucciso Voldemort sarà pur successo qualcosa, no? Non penso che tutto il Mondo Magico si sia ripreso da quegli anni di terrore come se nulla fosse... cosa avete fatto tu, papà e gli zii? Cosa è successo dopo? >>, ripetè per l'ennesima volta, fissando lo sguardo negli occhi di sua madre, tanto diversi dai suoi quanto lo era il loro carattere. Forse stava tirando un po' troppo la corda e se ne rendeva conto, ma non sopportava l'idea che qualcuno le tenesse nascosto qualcosa; soprattutto se quel qualcosa aveva avuto delle ripercussioni sulla sua vita.

In meno di mezzo secondo lo sguardo della donna corse a quello di Harry, Ginny e Ron; nei primi due lesse agitazione ed attesa, nel terzo solo rabbia:<< è una storia lunga, tesoro >>, tentò, dissimulando l'ansia che quasi le impediva di parlare.

Questa volta non rispose Rose, ma la piccola Lucy, del tutto estranea ai fini della cugina:<< Ma abbiamo tanto tempo zia. E poi ci raccontate sempre qualcosa a Natale. Questa è una storia nuova >>, disse con l'innocenza che solo una bambina sa avere.

Hermione osservò con dolcezza la nipotina, e in cuor suo non si sentì di negarle quella richiesta. Prese un bel respiro, pronta ad inventarsi qualcosa per non dover raccontare la verià:<< Ha ragione Hermione. Perchè non racconti cosa ci è successo dopo? >>, domandò uno voce acida.

La donna distolse lo sguardo da Lucy per fissare il marito. Ron se ne stava in piedi a pochi metri da lei, con i pugni stretti e le orecchie in fiamme:<< Si. Stavo giusto per cominciare >>, disse quasi in un sussuro, imponendosi di non arretrare di un passo davanti all'odio che contaminava l'azzurro degli occhi di Ron. Prese un bel respiro ed andò a sedersi sul bracciolo della poltrona che occupava Harry, lanciandogli un'occhiata preoccupata, che lui ricambiò con una scrollata di spalle:<< Bene, come sapete Tom Riddle è stato ucciso il... >>.

<< Due maggio >>, terminò Victorie, con un sorriso magnifico; il due maggio era anche la sua data di nascita, ed il motivo per cui il suo nome era Vittoria.

<< Esatto. Beh, subito dopo siamo stati tutti rimandati a casa. Ovviamente avevamo vinto, ma tutta la comunità magica era straziata dalle perdite subite... >>, qui lanciò un'occhiata dolce a George, che non disse nulla, ma si strinse più vicino a sua moglie, seduta di fianco a lui sul divano:<< ma poi... il mondo va avanti. Così abbiamo deciso di superare la tristezza delle perdite e darci da fare per riavere ciò per cui avevamo combattuto. Hogwarts fu ricorstruita in pochissimo tempo, pronta per ospitare i nuovi ed i vecchi studenti; ed in più la professoressa McGranitt fu così gentile da permettere agli studenti che non erano riusciti a conseguire i M.A.G.O. Di frequentare l'ultimo anno >>, spiegò.

<< E voi stavate già insieme? >>, domandò quella romanticona di Dominique, con occhi sognanti.

Hermione scosse la testa:<< La tua mamma e il tuo papà si erano sposati l'anno precedente, zio Harry e zia Ginny si erano rifidanzati subito dopo la guerra, mentre tutti noi altri abbiamo avuto bisogno di ancora un po' di tempo per... sistemarci le idee >>, spiegò osservando con un sorriso la biondina.

<< Non mentire Hermione >>, la riprese dolcemente Ginny:<< Quando siamo arrivati ad Hogwarts per il settimo anno tu e Ron stavate già insieme >>.

Harry annuì:<< E a dire il vero non avete cercato esattamente di nascondervi >>.

La riccia scosse la testa:<< Si è vero. Ci siamo fidanzati sul treno >>, spiegò guardando con occhi dolci il marito, che però fissava con ostinazione la gamba di una sedia.

<< E quindi state insieme da allora? >>, chiese Dominique, con un sorriso dolce.

La serenità di Hermione vacillò solo un istante:<< Si >>, rispose senza incrociare lo sguardo di nessuno.

<< E quindi quando siete tornati ad Hogwarts era tutto come prima? >>, domandò Albus interessato.

<< Più o meno >>, disse la donna, lieta che il discorso fosse passato su un'argomento meno imbarazzante:<< La professoressa McGranitt era diventata preside, ma soprattutto si respirava un clima più tranquillo. Per prima cosa Serpeverde ha smesso di accettare solo purosangue, e questo ha anche smorzato per lo più la tensione che c'era tra gli studenti >>.

Agnes lanciò un'occhiata di sottecchi a Rose, che però era troppo concentrata sulle parole della madre:<< E i figli dei mangiamorte, zia? Sono tornati anche loro? >>, domandò Lily, che fu prontamente benedetta dalla rossa.

Hermione deglutì:<< Certo >>, rispose.

<< E come si comportavano? Insomma, non credevano di essere tipo dei privilegiati? >>, domandò Roxanne.

<< Si certo ma... >>, la riccia era decisamente in crisi, spostò lo sguardo su Harry, in cerca di sostegno.

Il moro stava per aiutarla, ma Ron fu più veloce:<< Ovviamente tutti i figli dei mangiamorte sono dei bastardi come i loro genitori. Ma ovviamente siamo tutti per “la seconda possibilità”, così gli siamo andati incontro a braccia aperte, vero Hermione? >>, domandò sorridendo alla moglie.

Questa aveva gli occhi sgranati ed un'irrefrenabile voglia di prenderlo a schiaffi, ma si limitò ad annuire:<< Certo. Nonostante tutto meritavano una seconda possibilità, come hai detto tu >>.

Il rosso continuò imperterrito, come se lei non avesse aperto bocca:<< Ed uno di noi li ha... aiutati in modo... diverso >>.

<< Cosa staresti insinuando? >>.

<< Nulla. Raccontavo solo ai ragazzi cosa è successo dopo >>.

Le guance della donna erano in fiamme:<< Sei un immaturo Ronald >>, disse prima di alzarsi ed abbandonare il salotto.

Nella stanza cadde un silenzio innaturale, mentre tutti – sia chi conosceva tutta la storia, che chi ne era del tutto all'oscuro – osservano il rosso con sguardi di rimprovero:<< Forse dovrei... >>, disse Harry rompendo il silenzio, indicando la porta che dava sul giardino.

Rose scosse la testa:<< No zio. Vado io, forse è meglio >>, e così dicendo lasciò la sala.

Trovò la madre in piedi nel mezzo del prato innevato, che con le braccia strette al petto osservava il cielo grigio:<< Papà a volte è davvero uno stupido >>, esordì la rossa avvicinandosi.

Hermione non la guardò:<< Non dare dello stupido a tuo padre >>.

<< Scusa, ma'. Però lo è >>.

La donna sorrise:<< Che ci vuoi fare? Sapevo benissimo com'era quando l'ho sposato >>. Seguirono diversi istanti di silenzio, in cui entrambe osservarono il cielo trapunto di nuvole:<< Allora, lo vuoi sapere o no qual'è il mio “grande segreto”? >>, domandò d'un tratto, posando gli occhi castani sulla figlia.

La rossa si dondolò un'attimo sui talloni, insicura:<< Se me lo avessi chiesto ieri ti avrei detto sicuramente di si. Ma ora come ora non so se è il caso di insistere tanto per sapere una cosa che ti fa soffrire >>.

Hermione sorrise, passandole una mano tra i lunghi capelli rossi:<< Sai, ho fatto una cosa stupida... >>.

<< Mamma, tu sei Hermione Granger! Non puoi fare cose stupide... >>.

Lei rise:<< Questa è una cosa davvero molto dolce da dire tesoro, ma non cambia ciò che ho fatto. Per tanto tempo ho pensato che, fingere che non fosse successo potesse cancellare il mio errore; ma questa è un'altra cosa stupida, quindi, per evitare di rovinare la mia reputazione continuando a fare cose stupide, voglio raccontarti cosa successe al settimo anno con Draco Malfoy >>.

La ragazza trattenne il fiato, come aveva già detto, non era sicura di voler sapere la verità. In quel momento non aveva importanza quello che si erano detti lei a Scorpius, o che aspettasse da mesi delle risposte; in quel momento c'era solo sua madre, che la osservava con sguardo triste, e sembrava molto più fragile di quanto lei avvesse mai potuto immaginare.

Senza lasciarle il tempo di dire alcunchè, Hermione inizio con la sua storia:<< Come ho appena raccontato, io e tuo padre ci siamo fidanzati sul treno che portava ad Hogwarts, pochi mesi dopo la fine della Seconda Guerra Magica. Per un certo periodo tra noi è andato tutto benissimo, non litigavamo quasi mai, e lui con me era davvero dolcissimo. Poi sono iniziati i problemi. Io ho, per sbaglio, origliato una conversazione, e da li abbiamo iniziato a litigare per qualsiasi cosa, eravamo sempre più distaccati. Così un giorno mi misi a parlare con zia Ginny, ed ovviamente lei riuscì subito a tirarmi su di morale, mi disse di andare a parlare con Ron ed io lo feci. Senza pensarci due secondi corsi verso il dormitorio maschile e piombai nella sua stanza.

Non giudicare male ciò che ti sto per dire, tesoro, ma trovai tuo padre a letto con una mia compagna, nonché sua ex-fidanzata, purtroppo solo più tardi scoprii che lo aveva fatto sotto l'effetto di un'incantesimo. Ovviamente, non sapendo nulla di tutto ciò, diedi fuori di testa, feci una scenata assurda con tanto di bacchetta puntata alla tempia e cose così. Ed indovina un po' chi ha pensato che consolare una “sudicia mezzosangue” potesse essere divertente? Esatto, il caro vecchio Draco, il padre di quel tuo compagno, Scorpius Malfoy >>.

La rossa si esibiì in un azzeccatissimo verso scandalizzato, con tanto di occhi spalancati e mascella che sfiorava il terreno:<< T-tu... >>, balbettò titubante, cercando di ritrovare un senso ai suo pensieri.

Hermione prese un lungo respiro:<< Si. Io sono andata a letto con Draco Malfoy >>, ammise, felice che insieme a quelle parole, sentisse che anche un enorme peso l'aveva lasciata, sperava, per sempre.

Senza preavviso Rose si lasciò cadere a terra e si sedette sul terreno gelato a gambe incrociate, nel disperato tentativo di elaborare un qualsiasi pensiero che non fosse: “Non ci posso credere”.

La donna le si inginocchiò di fianco, posandole una mano sulla spalla:<< Va tutto bene? >>, chiese osservandola con aria preoccupata.

La giovane annuì, anche se continuava ad osservare con sguardo vacuo il prato innevato. Com'era possibile? Questo andava contro tutto ciò che le avevano insegnato. Un serpeverde ed un grifondoro – per lo più l'uno purosangue e l'altra mezzosangue – era un'abominio; suo padre glielo aveva detto il giorno della sua prima partenza per Hogwarts:

Cerca di batterlo in tutti gli esami, Rosie. Per fortuna hai il cervello di tua madre. Non dargli troppa confidenza, Rosie. Nonno Arthur non ti perdonerebbe mai se sposassi un Purosangue”.

Nonostante credesse fermamente che tutto quel rancore e quel pregiudizio non facesse affatto bene, non era semplice cambiare idea da un momento all'altro:<< Perchè lo hai fatto? >>, domandò infine, quando il suo cervello riuscì a formulare una frase di senso compiuto.

La donna prese l'ennesimo respiro, e disse alla figlia quello che aveva detto a se stessa diversi anni prima:<< Volevo, per una volta, permettermi di essere davvero me stessa, tesoro. So che sembra stupido, ma per tutta la vita mi sono sentita... diversa; non sono una come gli altri maghi perchè sono nata tra i babbani, non sono una babbana perchè ho poteri magici. Per un momento; per un solo momento ho pensato che avrei... che avrei potuto sentirmi... non giudicata, se avessi abbattutto quella specie di muraglia di rigidità e perfezione che mi ero costruita attorno, per paura di essere ferita. Invece, dopo un po' di tempo, ho capito che comportandomi così avevo solo... rinnegato ciò che sono >>.

Rose la fissava con gli occhi sgranati, completamente persa tra le sue parole. Senza alcun preavviso le gettò le braccia al collo:<< Oh, mamma! >>, esclamò seppellendo il volto tra i suo capelli, mentre la donna faceva lo stesso:<< Sei stata così stupida! >>.

Hermione sorrise, mai prima di allora nessuno le aveva dato della stupida, ma quell'offessa, accompagnata dall'abbraccio, perdeva tutto il suo valore:<< Te lo avevo detto che ho fatto un cosa davvero, davvero stupida >>.

Le due si separarono, e rimasero qualche minuto a guardarsi negli occhi, che, anche se sembravano tanto diversi, nascondevano lo stesso buon cuore:<< Ed è per questo che papà odia tanto tutti i Malfoy? >>.

<< Esatto, non ha mai digerito la cosa, nonostante sostenga di avermi perdonato >>.

<< Papà è uno stupido >>.

<< Lo so >>, rispose d'istinto Hermione, poi si riscosse e continuò con tono di rimprovero accompagnato da un sorriso:<< Penso che per oggi tu abbia offeso abbastanza i tuoi genitori, signorinella >>.

<< Scusa ma' >>.

<< Non ha importanza. Ora entra e recupera i tuoi fratelli ed Agnes, nonna ci aspetta per cena a casa di zia Agata >>.

Rose si allontanò con una smorfia di puro disgusto dipinta in volto:<< Zia Agata... puah! Fantastico >>.

 

 

Al caro Scorpius, i miei più sentiti auguri di buon Natale.

Con affetto, zio Anthony

Il biglietto era attaccato ad un pacco rettangolare, ricoperto da carta argentata.

Zio chi?

Con una scrollata di spalle scartò il regalo, che conteneva l'ennesimo gioiello in argento raffigurante il blasone dei Malfoy. Con uno sbuffo andò a posare il ciondolo vicino ad una spilla ed un'anello.

Qualcunò bussò alla porta della grande stanza del serpeverde, ed un'istante dopo il volto pallido di Astoria Greengrass fece capolino, accompagnato da una massa di boccoli chiari:<< Tesoro, tutto bene? Tra poco arriveranno gli ospiti e tuo padre vuole sapere se sei pronto... >>.

Scorpius si mise in piedi passandosi una mano sulla giacca:<< Certo Astoria. Sono pronto. Mandami a chiamare quando sono arrivati gli ospiti >>.

La donna sorrise ed entrò nella stanza, mostrando il lungo abito in seta blu che indossava. Il vestito senza scollo era aderente e le fasciava completamente il corpo fino alla caviglie, ed era in tinta con i sandali impreziositi da brillanti:<< Che te ne pare? >>, domandò allargando le braccia, in modo che il biondo potesse vedere il bell'abito, la collana di diamanti ed il fermaglio che raccoglieva i capelli alla nuca.

<< Stai molto bene >>, rispose il ragazzo, rimanendo impettito al centro della stanza.

Astoria gli si avvicino, posandogli una mano sul petto per lisciargli la cravatta:<< Anche tu stai molto bene >>, rispose con un sorriso, passandogli una mano tra i capelli per sistemarli. Il giovane non si ritrasse al tocco, ma nonappena lei abbe scostato la mano, fece un passo indietro. La donna lo fissò con un misto di tristezza e rassegnazione nella sguardo, ma un'attimo dopo si riprese e gli sorrise:<< Bene. Manderò Troto a chiamarti >>, si avviò alla porta, ma si fermò subito e tornò indietro:<< è appena arrivato questa per te >>, disse porgendogli una lettera.

Una volta che Astoria ebbe lasciato la stanza, il biondo lesse la pergamena:

 

Ho appena parlato con mia madre. Quando saremo tornati ad Hogwarts dobbiamo vederci il prima possbile, ho delle novità.

Buon Natale, Rose

 

Scorpius sorrise e gettò la pergamena nel camino della sua stanza.

Buongiorno :D
Come state? Io tutto bene, anche se come ben tornato mi sono ritrovata sotto un'acquazzone -.-'' Vabbè, che ci volete fare? Dove vivo io piove SEMPRE, ci ho fatto l'abitudine.
Comunque, tornando al capitolo (che sono sicura vi importi di più che le previsioni meteo della mia città), come promesso ho aggiornato appena tornata, e, non so se ve lo aspettavate, ma questo è IL CAPITOLO, finalmente Rose sa la verità, e presto la saprà anche Scorpius, quindi... beh... vedrete!! :DDDDD
Ora scappo che i miei amici mi aspettano per un ben tornato, fatemi sapere cosa ne pensate, un bacio, Franci :D
PS: In serata aggiornerò anche "Se ci fosse un'altra via"
PS2: Visto che la cosa sta diventando molto di moda e che mi sembra molto carina l'idea di rimanere "in contatto" con i miei lettori, queste sera mi creerò una pagina su Facebook, per chi fosse interessato metterò il link sul mio account :D 
PS3: Scusate per i tanti ps, me ne vado. Bacioo :D

  
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