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Autore: Maryangy91    16/08/2011    2 recensioni
Victoria è sempre stata una ragazza responsabile quanto bella. Però alcuni eventi cambiano la sua vita costringendola a crescere più in fretta. Ma nonostante i suoi problemi, la ragazza, cerca di andare avanti con la sua giovane età.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo circa un quarto d'ora fummo costrette a chiamare un' ambulanza. Per fortuna riuscii a convincere mia madre a restare a casa, nel caso mio padre avesse avuto bisogno di qualcosa. Ania volle venire con me, così infransi la mia promessa e raccontai a mia sorella minore della malattia di Marianne e di come l'aveva presa.

"Cosa?"

"Si, è proprio così purtroppo. Però non devi dirlo a nessuno, me lo prometti?"

"Ok"

"E questo cos'è?" disse Ania sfogliando un quaderno dalla copertina maltrattata.

"Sarà qualche suo quaderno di quando andava a scuola"

"Apparentemente si"

"Cosa vorresti dire?"

"Sapevi che Marianne ha un diario segreto?"

"Posalo Ania, non è corretto"

"Hai ragione. Deve averlo amato davvero quel bastardo di Federico, in quelle righe che ho letto non c'è altro che il suo nome e il suo dolore per lui"

"Garda lui come l'ha ridotta"

"Spero per lui che non si faccia mai vedere da me. Altrimenti giuro che lo faccio finire sottoterra"

"E che concludi?"

"Victoria non fare la moralista, non con lui. No con quell'assassino"

Mentre parlavamo arrivò l'ambulanza. Presero mia sorella e la misero su una barella nell'ambulanza. Salimmo anche noi due e nel giro di mezz'ora stavamo in ospedale. Il medico la visitò e ci disse che lei si era avvelenata. Aveva fatto un cocktail di pillole e candeggina. Ci fecero aspettare in sala d'attesa mentre i medici facevano il proprio dovere. Io e Ania scoppiammo a piangere.

"Come abbiamo potuto non accorgerci del suo malessere?" diceva mia sorella minore.

"Come ho fatto ad essere così egoista da pensare solo a me che ho perso Dany?"

Tra un singhiozzo e un senso di colpa sentii vibrare il cellulare nella mia tasca.

"Pronto?"

"Victoria tua sorella si è..." mia madre parlava con la voce interrotta dalle lacrime.

"Si, lo so mamma. Abbiamo parlato con il medico"

"Come abbiamo fatto a non accorgerci che stava male? Che mamma ingrata che sono"

"No mamma, tu già fai tanto per noi. Non darti una colpa. Ma come l'hai scoperto?"

"Sono andata in bagno e ho visto un bicchiere, l'ho annusato e odorava di candeggina, poi mancavano delle pillole, l'ho notato quando stavo pendendo quelle per tuo padre e ho visto dei pacchetti aperti" dopo un po' sentii la voce di papà.

"Tuo padre mi chiama"

"Si, l'ho sentito. Vai, ti chiamo io per tenervi aggiornati"

"Ok, e dimmi tutta la verità"

"Non preoccuparti mamma, fidati di me. Ciao"

"Ciao tesoro"

Dopo un'ora il medico venne di nuovo vicino a noi.

"Appartenete a Marianne Belzerri?"

"Si, siamo le sorelle. Ci sono notizie?" disse Ania con voce ansiosa.

"Vostra sorella è fuori pericolo. E' sana come un pesce, ma ha solo bisogno che le stiate vicino. Per fare un gesto del genere, beh..."

"Sana come un pesce?" lo interruppi io.

"Si, perché?"

"Sta parlando di Marianne Belzerri?"

"Si, la ragazza che si è avvelenata"

"Mia sorella è malata di aids già da un anno"

"Ne è sicura?"

"Aveva dei dubbi e un medico le confermò la malattia"

"Non so chi medico sia, ma le assicuro che Marianne Belzerri ha solo un malessere ed è interiore"

"Com'è possibile?" dissi tra me.

Appena ci fu concesso di vederla le diedi la notizia.

"Marianne sei sana, non hai l'aids. Lo ha detto il medico"

"Non è possibile, me lo disse il medico vicino casa nostra"

"Scusa l'ho dovuto dire ad Ania, è venuta in ospedale e l'avrebbe scoperto. Se fosse stato vero"

"Non preoccuparti, capisco"

"Noi invecchieremo e moriremo insieme, tutte e tre" disse Ania.

"Secondo te perché Federico ti ha detto una bugia del genere?" chiesi io

"Per farmela pagare, ovvio"

"Pagare?"

"Avevo paura di una gravidanza così presi la pillola del giorno dopo. Lui mi lasciò perché sosteneva che non lo amassi abbastanza per questo volevo evitare di avere un figlio suo. Ma lui cosa ne può sapere della nostra situazione familiare? Solo io incinta ci mancavo. Per questo ha pagato il medico per farmi spaventare. Sapeva che sarei andata da quello vicino casa, dove altrimenti"

"Che stronzo" dissi io

"Ma tu lo ami ancora?" chiese Ania

"Purtroppo si" l'abbracciammo noi.

Mi chiamò di nuovo mia madre.

"Pronto"

"Victoria tua sorella come sta?" mia madre era veramente preoccupata

"Sta bene, è fuori pericolo"

"Oh grazie a Dio. Quando tornate?"

"Quando ce l'ho concedono"

 

Andammo a casa in taxi mettendo insieme i soldi che avevamo in tasca tutti e tre, eravamo veramente felici soprattutto per aver scoperto che nostra sorella non era malata di aids.

Nostra madre ci aspettava sulla porta, appena ci vide buttò le braccia al collo di Marianne, senza smettere di piangere a singhiozzi.

"Perché l'hai fatto tesoro? Noi immagini come eravamo spaventati"

"Scusa mamma, non lo farò mai più. La vita è troppo importante per buttarla via così"

"Posso sapere cosa ti ha spinta a farlo?"

"Credevo di essere malata, e questa terribile esperienza mi è servita anche per sapere che invece sono sana"

"Come un pesce" aggiungemmo noi abbracciandole.

 

Andando in camera nostra Marianne prese il diario e andò fuori. Io la seguii.

"Cosa fai?"

"Brucio i vecchi tormenti. Dopo aver fatto questa sciocchezza ho capito che devo cambiare vita"

"Non come prima però"

"Una nuova vita ma comportandomi bene. Ho capito l'errore, grazie a te"

"Sei mia sorella e staremo sempre insieme"

"Sempre" disse lei, dopodiché prese un accendino che usavamo per accendere il gas in cucina e incendio quel quaderno che in realtà era il suo diario.

 

Entrai in casa e andai in bagno per farmi una doccia. Volevo solo rilassarmi. Poi mi misi il pigiama e mi misi nel letto, mentre stavo per addormentarmi stanca morta, sentii vibrare il cellulare, lo presi premendo un bottone a caso, vidi un messaggio. "Sono le 3:30 del mattino, chi può cercarmi a quest'ora?" pensai. 

   
 
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