Storie originali > Noir
Segui la storia  |       
Autore: Ulisse85    18/08/2011    2 recensioni
La Morte... una storia di omicidi inspiegabili. Il sovrannaturale si mischia alle vicende di vita quotidiana di Marco e Ettore... lungo un cammino che li porrà a confronto con se stessi e con qualcosa di molto più grande di loro.
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Domenica 16 gennaio

 

All that you can’t leave behind ’ degli U2 si insinuò piano piano nel sonno di Marco.

E lo portò al risveglio. Sulle ultime note era ormai desto.

Supino con le mani dietro la testa, fissava il soffitto del suo nuovo appartamento.

Il contratto dell’ultimo era in scadenza, quindi avrebbe dovuto comunque trasferirsi. Ma il dover lavorare a L’Orizzonte aveva condizionato la scelta della zona dove cercarne uno nuovo.

Era stato discretamente fortunato nel trovare quello.

Era solo uno stanzone, con un salotto munito di divano-letto, separato da un bancone dalla cucina, un piccolo bagno e basta.

Essenziale, ma, una volta che fosse stato ben arredato, adatto a lui.

Al momento era strapieno di scatoloni dove c’erano tutti i suoi vestiti, i suoi libri, cd, ecc.

Era da quando aveva 17 anni che viveva da solo. I suoi erano morti quando ne aveva 13, dopo qualche soggiorno da i parenti era andato a vivere da solo, grazie all’eredità, e all’aver fatto economia dei suoi averi.

L’università riusciva a portarla avanti con le borse di studio, quindi alla fine si trattava di far durare i risparmi un altro anno e poi sperava di trovare lavoro… magari proprio all’Orizzonte.

Si sentiva un po’ indolenzito ma rilassato per la bella dormita.

Nuotare gli conciliava sempre il sonno. Infatti l’unico lusso che si concedeva era andare il sabato in piscina per un paio d’ore. Era un buon nuotatore. E mentre si teneva in forma, “sciacquava i suoi pensieri”.

Molti gli chiedevano se non si annoiasse a fare centinaia di volte avanti e indietro in acqua. Ma l’andirivieni lo aiutava a districare i suoi pensieri, a definirli, a mettere ordine nella testa. Ne usciva sempre più rilassato.

E dopo cena, per la stanchezza crollava addormentato.

Però adesso doveva rimettersi in moto. Lavorando al giornale doveva sfruttare bene la domenica per studiare per gli ultimi esami, per diventare giornalista.

Mentre si preparava, cercò di riafferrare il filo dei suoi pensieri di ieri quando era crollato…. Prima di addormentarsi aveva sempre avuto utili intuizioni: quando andava al liceo era proprio mentre gli si chiudevano le palpebre che veniva folgorato dalla soluzione dei problemi di matematica. Per quelli di fisica invece non c’era proprio speranza. Nemmeno se si fosse riaddormentato centinaia di volte.

E infatti riuscì a riafferrare l’idea: “e se non si fosse trattato di suicidio, ma di qualcos’altro?…. per esempio di eutanasia?”

Riflettendoci bene, si rese conto che anche a livello razionale la cosa aveva un senso: la causa della morte era inspiegabile per il primo, e probabilmente lo sarebbe stata anche per il secondo, nel secondo testamento c’era scritto: –ma qualcosa di superiore ora mi muove-.

Certo si poteva intendere nel senso che ormai fosse la disperazione a muoverlo, o qualche simile senso figurato.

Ma se avesse voluto alludere a qualche aiuto esterno?

Certo lo avrebbe fatto in modo velato: così appunto. L’eutanasia è un reato in fondo. E un medico esperto probabilmente avrebbe saputo arrestare tutto l’organismo come per incanto.

E se magari Ettore avesse intuito qualcosa di simile e volesse per questo seguire il caso?

Glielo avrebbe chiesto l’indomani: ora doveva studiare.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Noir / Vai alla pagina dell'autore: Ulisse85