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Autore: Chanel483    18/08/2011    7 recensioni
Rose Weasley vive in un universo perfetto: va bene a scuola, ha Agnes, un'amica fantastica, è nella squadra di Quidditch di Grifondoro, adora suo cugino ed ha una famiglia stupenda.
Ma cosa accadrebbe se si accorgesse che il mondo non è tutto rose e fiori come lei lo conosce?
Cosa accadrebbe se un ragazzo, con una vita molto più difficile della sua le facesse aprire gli occhi?
Può l'amore cancellare anni di pregiudizi e risentimento?
Dalla storia:
“-Quindi tu potresti fidarti di un Malfoy?-, chiese in tono di sfida.
La ragazza annuì con vigore:-Certamente-, rispose sicura.
Lui annuì tra sè:-Bene, allora facciamo un gioco. Tu mi dici una cosa che non hai mai detto a nessuno, e io faccio lo stesso-.”
***
"-Un Malfoy, Hermione! Un Malfoy! Ma non un Malfoy qualsiasi, il figlio di QUEL Malfoy!-, esclamò Ron, rosso di rabbia.
La riccia guardava ancora fuori dalla finestra, lo sguardo perso nel cielo plumbeo dell'Inghilterra:-Tu serbi troppo rancore Ronald. Non si tratta nè di me nè di Draco, tantomeno di te. L'unica cosa che conta è che lei sia felice-”.
(Seguito di “Lo yin e lo yang, gli opposti si attraggono)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Gli opposti si attraggono'
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Scusate tantissimo per il ritardo e la lunghezza (cortezza) del capitolo, ma queste vacanze mi stanno prendendo più di quanto pensassi! C'è la possibilità che mi sia sfuggito qualche errore, nel caso ne trovaste sareste gentilissimi se me lo diceste :D
Buona lettura, ci vediamo infondo.


-Cinque giorni

Quando scesero dalle carrozze nel parco di Hogwarts, il vento li investì con la forza di un tornado, mentre i capelli li frustavano in faccia:<< Corriamo dentro! >>, urlò James, cercando di superare quel frestuono, mentre stringeva forte la fidanzata, cercando di proteggerla.

Rose sputacchiò una ciocca di capelli rossì e si tirò la sciarpa fin sopra le orecchie, mentre si impegnava per non affondare completamente nella neve. Da parte a lei due ragazzine del secondo anno che avanzavano abbracciate davano l'impressione di rischiare di essere spazzate via dalle raffiche di vento gelido.

Riuscirono a superare il parco, e con un'ultimo sforzo si intrufolarono nell'ingresso, tirando un lungo sospiro di sollievo, accolti dal solito tepore del castello.

Rose si sfilò i guanti e tentò di infilare una mano tra i capelli, ma l'impresa fallì miseramente; i suo bei capelli, solitamente lisci ed ordinati, ora sembravano un'enorme balla di fieno rossiccia. Si esibì in un grugnito poco elegante, ed osservò Agnes, che con calma bloccava le ciocche sfuggite alla cado con delle forcine; lei non sembrava uno spaventapasseri.

Ma ancor meno lo sembrava la ragazza che era appena entrata nel castello. Anche i suoi vestiti erano sferzati dal vento, ma nonappena mise piede nell'ingresso il mantello tornò elegantemente al suo posto, e la sciarpa verde ed argento rimase ben stretta ottorno al collo sottile, incorniciato dai lunghi capelli scuri, perfetti come al solito, nei quali passò una mano altrettanto perfetta, per nulla rossa a causa del freddo. Al fianco di Annabelle Nott comparve Scorpius Malfoy, che come se non si fosse dovuto far strada in mezzo metro di neve, la prese sotto braccio e si allontanò tranquillo dall'uscita.

Stavano per dirigersi verso i sotterranei, quando con la coda dell'occhio il serpeverde vide uno schizzo di rosso:<< Weasley >>, salutò facendo quasi cadere a terra la compagna, tale fu la velocità con cui si girò.

<< Oh... Malfoy >>, rispose lei, osservando Annabel che, una volta ritrovato l'equilibrio, la squadrò da capo a piedi, con un ghigno sadico dipinto in volto, passandosi casualmente una mano tra i capelli ordinati per la seconda volta.

<< Ho ricevuto il biglietto >>, disse Scorpius, fingendo di non notare le occhiate stupite e/o sospettose che gli furono lanciate da chi lo aveva sentito.

Rose cercò di nascondere le lunghe ciocche rosse dietro la schiena, e con un movimento veloce strappo di mano ad Agnes il suo berretto e lo infilò in testa, nella speranza di nascondere quel disastro di capelli:<< Oh... be... bene. Allora ne possiamo... mmm... parlare più tardi? >>, domandò incrociando le mani dietro la schiena, per non mostrare quanto fossero rosse ed intirinzite.

Il biondo annuì, non sembrava aver notato lo stato in cui la ragazza era ridotta:<< Perfetto. Oggi non abbiamo lezione, potremmo incontrarci dopo pranzo in biblioteca, così ne approfitto per terminare una ricerca >>.

La rossa annuì, desiderando ardentemente di rimandare la conversazione ad un momento migliore:<< Perfetto. A dopo >>, disse prima di schizzare su per le scale, con il cappellino dell'amica ancora calato in testa.

 

<< Così stai molto meglio >>, fu il saluto di Scorpius quando la raggiunse davanti alla biblioteca.

<< Non so a cosa tu ti riferisca >>, rispose lei spingendo la porta e rivolgendo un cenno di saluto alla bibliotecaria, che le lanciò un'occhiataccia, memore delle sue strillate di poche settimane prima.

Il biondo che era dietro di lei le prese la punta di una ciocca di capelli e gliela sventolò vicino all'orecchio:<< Non che la tua versione “spaventapasseri” non fosse divertente, o che io ami particolarmente i capelli rossi; ma con i capelli lisci ed ordinati stai decisamente meglio >>.

Rose non seppe se prenderlo come un complimento o un insulto, così si strinse nelle spalle borbottando qualcosa contro il vento ed i ragazzi stupidi che non capivano i problemi delle ragazze. Si sedettero ad uno dei tavoli più lontani dell'entrata, sotto una delle grandi finestre. Il serpeverde posò sul tavolo un paio di tomi ed una pergamena, iniziando a svolgere la sua ricerca mentre la ragazza lo guardava interdetta.

<< Allora? Mi vuoi spiegare o no? >>, domandò lui, intingendo una piuma nell'inchiostro per trascrivere un verso del libro sulla pergamena.

La ragazza ci mise un attimo a riordinare i pensieri; a dire il vero aveva deciso subito di raccontargli tutto, ma non aveva ancora pensato a come dirglielo:<< A Natale ho parlato con mia madre >>.

<< Ah-ah. Questo me lo hai già scritto nel biglietto >>, disse lui in tono distratto, continuando a prendere appunti.

Il fatto che continuasse a non guardarla la aiutava, ma nonostante questo le parole non ne volevano saperne di venir fuori:<< Beh... ogni... ogni Natale i miei e gli zii ci raccontano qualche annedoto di quando loro erano giovani e cose simili; quest'anno ho chiesto a mia madre di raccontarmi di cosa è successo subito dopo la guerra e lei... si... ecco, mi ha raccontato che lei e mio padre si erano fidanzati sul treno per Hogwarts e che... beh, lui l'ha tradita sotto l'effetto di un'incantesimo... >>, a quel punto Scorpius sollevò il capo, tenendo la piuma sospesa a mezzaria:<< e tuo... tuo padre ha... mmm... pensato di... mmm... “consolarla” >>, disse nella speranza che utilizzare le parole di sua madre la aiutasse a spiegarsi.

Il biondo spalancò la bocca. Rimasero entrambi in silenzio per un paio di secondi e poi lui fece la cosa più improbabile che potesse fare.

Si strinse nelle spalle e riprese la sua ricerca.

La mascella di Rose sfiorava il terreno:<< Tutta questa storia del “Oh cielo quanto odio i Malfoy” e “Oh cielo quanto odio i Weasley” è solo per una scopata? >>, domandò riaquistando il tono disinteressato di poco prima.

Solo una scopata? Solo una scopata!?

Come poteva prenderla così bene!? Suo padre che lo aveva sempre indizzato contro i grifondoro se ne era portata a letto una – per di più nata babbana – e lui reagiva con una scrollata di spalle!? Doveva aver capito male:<< Malfoy... non sono sicura che tu abbia capito. Tuo padre, “Mister ommioddio-non-ti-permettere-di-avvicinarti-a-qualcuno-di-Grifondoro”, è stato con mia madre, “Miss-si-sono-una-mezzosangue-di-grifondoro-fiera-di-esserlo”! Come puoi reagire con una scrollata di spalle!? >>.

<< Lo immaginavo >>.

<< Cosa vuol dire che lo immaginavi!? >>.

Con calma esasperante il ragazzo smise di scrivere e posò la piuma, prima di fissare gli occhi argentei in quelli azzurri di lei:<< Cosa pensi possa mettere così in imbarazzo un uomo ed una donna se non un piccolo... errore di gioventù? >>, domandò lanciandole un'occhiata di superiorità.

Rose non l'aveva mai vista in questi termini, ma comunque continuava a pensare che la cosa fosse scandalizzante:<< Ma loro sono... >>.

<< Un serpeverde ed una grifondoro, un purosangue ed una mezzosangue... >>, la interruppe lui con voce cantilenante:<< Lo so, lo so. Ma pensavo che avessimo già chiarito questo punto quel giorno in treno, no? >>.

Tornò a concentrare la sua attenzione alla ricerca, mentre davanti a lui la rossa cerca di incanalare tutte le sue forze per tenere mascella e mandibola ben attaccate. Come gli era venuta in mente la conversazione del treno? Non ne avevano mai discusso fino ad allora, e, in cuor suo, Rose sperava non lo devessero fare mai. Decise di non rispondere. Si mise un po' più comoda sulla sedia ed iniziò ad osservare il ragazzo che prendeva frettolosamente appunti. Era strano ma, constatò la ragazza, quando non se ne andava ingiro per il castello trionfo della sua casata, pronto vantarsi o sminuire gli altri, Scorpius Malfoy sembrava davvero un'altro ragazzo; un ragazzo che, tutto sommato, a lei quasi piaceva.

La voce di quello stesso ragazzo la riportò alla realtà:<< Come scusa? >>, gli domandò lei, che non aveva capito una parola di ciò che le aveva detto.

<< Dicevo che dovremmo andare in Sala Grande >>, ripetè il biondo con un sbuffo infastidito:<< ormai è quasi ora di cena e sicuramente oggi la McGranitt ci dirà la data della prima prova e del ballo >>.

La grifondoro saltò in piedi come una molla, facendo quasi rovesciare il tavolo, e si battè una manata sulla fronte:<< Il Torneo! >>, esclamò.

<< Cosa? >>.

<< Si, il Torneo della Vittoria! Me ne ero completamente scordata... ero così concentrata su quello che... >>, la sua voce andò sfumando in un borbottiò indistinto e si diresse verso l'uscita, mentre Malfoy per starle dietro gettò tutto ciò che c'era sul tavolo nella sua borsa dei libri. Face cadere l'inchiostro che macchiò la pergamena nuova; imprecando contro i compiti e quella stupida Weasley, si diresse con lei in Sala Grande.

Anche se era presto la stanza era gremita di studenti eccitati, che non facevano altro che fare la spola tra un tavolo e l'altro, lanciando occhiate eccitate ai concorrenti del Torneo della Vittoria. I due ragazzi si diressero verso i loro tavoli, accolti da sorrisoni e incitazioni; neanche il torneo fosse già iniziato.

Vedendo tutto quel subbuglio la preside non attense, come suo solito, la fine della cena, ma si alzò, pronta a parlare subito con i suoi studenti. Appena si schiarì la gola, il silenzio assoluto si impossessò della stanza:<< Miei cari studenti >>, iniziò con un sorriso che ben poche volte aveva concesso a qualcuno:<< Spero che voi tutti abbiate passato delle buone vacanze, e che abbiate sfruttato questo tempo per studiare, soprattutto coloro che quest'anno dovranno sostenere gli esami >>, un paio di persone si esibirono in espressioni schifate, mentre altre si nascosero dietro gli enormi calici:<< In ogni caso, come vi avevo promesso, oggi annuncerò la data del Ballo di Apertura del Torneo, e quella della prima prova. Se i nostri campioni fossero così gentile da raggiungermi qui... >>.

Annabelle fu la prima ad alzarsi. Saltò in piedi con uno svolazzo dei lunghi boccoli castani e raggiunse in tutta fretta la McGranitt, seguita dai compagni, che si avvicinarono sorridenti, ma senza tutto quello sculettare esagerato:<< Il Ballo avrà luogo in questa stanza sabato prossimo ed iniziarà alle otto in punto >>, annunciò la preside.

Agnes alzò la mano, fissando la donna con aria scioccata:<< Sabato prossimo!? Vorrebbe dire che mancano solo cinque giorni? >>, domandò con aria scioccata, dopo che la donna le ebbe dato la parola con un cenno del capo.

Questa annuì:<< Certo, signorina Dollow. Ma per evitare inconvenienti, le lezioni di venerdì pomeriggio saranno annullate e sostituite con un'uscita ad Hogsmade, durante la quale potrete procurarvi tutto ciò che vi necessita. Ovviamente ci aspettiamo che siano i partecipanti ed i loro accompagnatori ad aprire le danze >>.

La bionda inghiottì rumorosamente, ma non disse nulla ed abbassò il capo:<< E per la prima prova, professoressa? >>, domandò Natan, uno dei due tassorosso.

<< Giusto, signor Liverti. La prima prova avrà inizio una settimana esatta dopo il ballo; Sabato sedici gennaio, per la precisione >>.

Un lieve mormorio avvolse i tavoli della quattro casate e gli otto ragazzi in piedi:<< Solo due settimane? >>, bisbigliò Stephanie Ellis, stringendosi al braccio del compagno corvonero, che le diede una pacca sulla schiena.

<< Silenzio! >>, tuonò la donna ed in un istante tutti si azzittirono:<< Bene. Questo è quanto; spero che ogniuno di voi voglia aiutare i partecipanti della propria Casa ad affrontare le prove al massimo delle loro capacità >>, si voltò verso gli otto ragazzi che stavano in piedi con aria terrorizzata:<< E quanto a voi; non voglio scorrettezze di alcun tipo. Ed ora tornate alla vostra cena e mi raccomando, preparatevi al meglio >>.

I ragazzi tornarono ai loro tavoli meno pimpanti di quando si erano alzati, accolti dalla comprensione dei loro compagni.

<< Due settimane! Non ce la farò mai! >>, strillò Rose con le mani tra i lunghi capelli rossi.

Lily le battè una pacca sul braccio, cercando di rassicurarla con un sorriso:<< Vedrai Rosie, andrà tutto bene... >>, disse.

Da pochi posti di distanza si sporse Roxanne:<< Rosie, ascoltami. Queste prove mirano a mettere i concorrenti davanti alle loro paure o comunque davanti a situazioni che non vorrebbero in alcun modo affrontare. Se vi avvisano di una gara solo due settimane prima, vuol dire che in realtà non c'è nulla da studiare per superarla >>, spiegò con sicurezza, fissando gli occhi scuri in quelli azzurri e disperati della cugina.

Questa annuì, un pelo più sicura, e spostò lo sguardo verso Agnes che sedeva alla sua destra, pronta per chiederle cosa ne pensasse, ma la trovò intenta a fissare i piselli che aveva nel piatto:<< Agnes va tutto...? >>.

La bionda saltò su di colpo ed afferrò l'amica per la manica del golf:<< Devo dirti una cosa >>, bisbigliò muovendosi con leggiadrezza per raggiungere l'uscita della Sala Grande, mentre James la fissava come se fosse uscita di senno.

Appena ebbero superato il portone Agnes spinse Rose dietro una colonna, prese un profondo respiro e disse quattro semplici parole:<< Io non so ballare >>.

Rose fissò per un paio di secondi l'amica, poi, scoppiò a ridere.

 

<< Avanti Agnes! Non puoi tenermi ancora il broncio >>.

La bionda non la ascoltò, continuando imperterrita a farsi strada nelle neve:<< Cavolo Agne, ho riso per mezzo secondo. E per di più è stato giorni fa! Non puoi rimanere arrabbiata con me a vita >>.

<< Vuoi scommettere? >>, chiese con fare ironico la ragazza.

Rose sbuffò:<< Ascoltami, giuro che non ho riso di te. È stato solo... solo... il modo in cui l'hai detto, insomma, non pensavo che tu potessi essere spaventata all'idea di un ballo! >>, disse in sua difesa.

Agnes si voltò un'istante a guardarla, ma subito riprese a camminare decisa:<< Hai comunque riso di me >>, protestò puntando la bacchetta davanti a se per far sciogliere un po' della neve che bloccava il sentiero verso Hogsmade.

La rossa la imitò:<< Hai ragione. E mi prostrerei ai tuoi piedi chiedendoti scusa, se solo non rischiassi di ritrovarmi seppellita nelle neve >>.

La bionda le rivolse un'occhiata di sufficienza, si sarebbe divertita un sacco a continuare così per un po', ma infondo era la sua migliore amica, poteva anche perdonarla:<< Bene. Sei perdonata, a patto che... >>.

<< Che...? >>.

<< Che mi insegni a ballare >>.

L'incantesimo di Rose si bloccò e la bacchetta quasi le cadde di mano:<< C-come? >>, domandò sgranando gli occhi.

Agnes ritirò la bacchetta tra le pieghe del mantello e riprese a camminare, attenta a non sprofondare nella neve:<< Certo. Non vuoi che la tua migliore amica sia arrabbiata con te, vero? >>.

La rossa le lanciò un'occhiataccia:<< Questo è un ricatto bello e buono! >>.

L'altra rise:<< Lo so! >>, esclamò sorridente, mentre entravano nella via principale del paese.

Fecero un salto a Mielandia, dove Rose fece rifornimento di Api Frizzole e poi entrarono nel negozio di sartoria che la figlia di Madama McClan aveva aperto da qualche anno.

Il locale aveva dimensioni abbastanza ridotte, ed il telone che lo divideva in due lo faceva apparire ancora più piccolo. Una donna sulla quarantina uscì da una porta laterale e si avvicinò con un sorriso alle due ragazze:<< Fatemi indovinare; due studentesse di Hogwarts che sono rimaste indietro con i preparativi per il Ballo di Apertura del Torneo della Vittoria! >>, esclamò sorridendo.

Agnes annuì:<< Speravamo che lei potesse fare “il miracolo” >>, ammise calcolando il tempo ristretto che avevano.

<< Per Tosca! Certo che posso! >>, esclamò arrotolando le maniche del lungo vestito arancione che indossava:<< e vedrete che sarò così veloce che troverete anche il tempo per fare un salto ai Tre Manici di Scopa! >>, aggiunse fermando con delle forcine un paio di ciocche scure fuggite alla crocchia che aveva in testa.

Iniziò con Agnes. La trascinò a sedere su una delle poltroncine ammucchiate in un angolo e le sbattè in mano una decina di cataloghi che la bionda iniziò a sfogliare. Di tanto in tanto la donna faceva apparire dal nulla un pezzo di stoffa che faceva toccare prima ad Agnes ed in seguito a Rose, per poi accostarlo al modello che la grifondoro stava osservando.

Alla fine la sarta la prese per un bracciò e la trascinò dietro l'enorme tendone bianco, incantando il metro perchè le prendesse le misure, mentre lei tornava a parlare con Rose per trovare un vestito anche per lei. Proprio in quel momento il campanello tintinnò, facendo entrare James Potter, che in punta di piedi si avvicinò alla ragazza che stava dietro la cassa con aria annoiata. Le bisbigliò qualcosa all'orecchio e le lasciò scivolare qualche galeone tra le mani.

Stava per uscire senza dire nulla, quando Rose lo chiamò. Lui le si avvicinò e bisbigliò frettolosamente:<< Non fare domande e non dire nulla ad Agnes >>, poi lasciò il negozio.

La sarta mandò in fretta anche Rose a prendere le misure, mentre la ragazza che prima era alla cassa faceva accomodare un gruppetto di ragazze di Corvonero, tra cui anche Stephanie Ellis, che salutò le due grifondoro con calore.

Rose lasciò che il metro le prendesse le misure, mentre la sarta ed Agnes confrontavano una stoffa rosso sangue ed una bordeaux, che a dire il vero alla rossa non sembravano poi tanto diverse. Quando ebbero finito la stoffa scomparve con un colpa di bacchetta e la donna si avvicinò a Rose facendo comparire una stoffa nera liscia ed una trapuntata da una miriade di minuscoli brillantini; la ragazza scelse quella a tinta unita, che in un istante seguì quella rossa scomparendo.

Agnes e Rose tornarono a sedersi sulle poltroncine, in attesa dei loro bei vestiti che arrivarono una decina di minuti dopo, profumati e confezionati.

Andarono a pagare e quando fu il turno di Agnes la commessa scosse il capo:<< Non mi devi niente tesoro. Un bel moro è entrato qui mentre tu eri la dietro e mi ha dato sette galeoni per il tuo vestito, dicendo che era sicuro che sarebbe stato bellissimo >>.

La bionda la osservò leggermente imbarazzata, mentre dalla dietro il telo la sarta urlava:<< Per Tosca! Sette galeoni! Quel ragazzo deve amarti davvero! >>.

E finalmente tutti sanno la verità! :D
Cosa ve ne pare la reazione di Scorpius? Un po' troppo menefreghista? Ok, forse ho un po' esagerato, ma mi sembrava di sfociare decisamente nell' OOC se lo avessi fatto rimanere senza parole e con la mascella a terra, non vi pare? Beh, fatemi sapere cosa ne pensate :D
Per il resto nulla di nuovo, se non l'annuncio del Ballo ed i vestiti, che come avrete capito saranno uno rosso e l'altro nero(:
Che altro dire? Vi aspetto con il prossimo capitolo che sarà appunto quello del ballo, sperando di non metterci troppo, e vi invito ad iscrivervi alla mia pagina di Facebook:

http://www.facebook.com/pages/Chanel483-EFP/267132773302174
Un bacio, Franci :D (Che si è appena accorda di aver solo un mese per fare praticamente tutti i compiti D:)

  
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