Trentatreesimo capitolo
Corsero come dei
forsennati per cercare di arrivare il prima possibile
in quella dannata stanza.
Era preoccupata,
sentiva il proprio cuore tamburellare frenetico nel petto.
E aveva paura.
Tanta, troppa
paura.
Il suono dei
violini provenienti dal palco, accompagnavano quei minuti di agonia nel
raggiungere la meta. La voce che cantava quella dannata canzone, triste e
spenta, aumentava la sua angoscia.
-Ci
siamo!-Urlò Law scattando in avanti e aprendo
quella porta. Quasi andò a schiantarsi contro la sua schiena Nami quando
si fermò di colpo.
-Law!-Gridò
portandosi una mano al viso-Ma che ti…-Smise
immediatamente di parlare quando vide la scena all’interno della stanza.
Il tempo smise di
scorrere, lei di respirare…
Non era
possibile…
Crocodile
si ergeva al centro della stanza.
Ace e Kidd erano a terra in un lago di sangue senza apparente
vita…e Zoro…
Le lacrime
scesero dai suoi occhi…le gambe non le ressero a quella vista e lenta,
calò a terra.
Zoro era nella
morsa di Crocodile. Il braccio di quell’uomo
gli trapassava il petto, sollevandolo da terra senza alcuno sforzo.
-MALEDETTO!-Sbraitò
Trafalgar andandogli contro pronto ad utilizzare il suo potere. Gli occhi di Crocodile si posizionarono per qualche momento su di lui e
scuotendo il capo, si mobilitò per scacciarlo via.
La sabbia che era
presente nella stanza si ammassò per aria formando una spada acuminata.
Il Medico
nuovamente, spalancò le mani e un cerchio si creò fino a
investire anche Nami.
-ROOM!-Urlò
e subito, la maggior parte della sabbia che si abbattè
in quel perimetro, cadde a terra.
Si portò
le mani alla bocca Nami non credendo alla scena. Una piccola parte della
sabbia, era comunque riuscita ad entrare e aveva trapassato Law
ad una spalla.
Cadde a terra il
medico, tenendosi la parte lesa.
-è
inutile!-Rise Mr. Zero gettando la testa all’indietro.-Il
mio sogno sta per diventare realtà!-Riassunse un po’ di contegno,
fissando il poliziotto che inerme, pendeva sul suo uncino-Rolonoa,
come sempre-Con la mano libera gli afferrò i
capelli alzandogli così la testa-…mi sorprendi sempre!-
Vivo…ancora
era vivo!
-Na…-Parlò
facendo fermare Crocodile.
-Come dici?!-Il nemico tese un orecchio in ascolto. Lo osservò
sputare del sangue dalla bocca e infine, prendere slancio e compiere un azione disperata.
Sentì un
tonfo accanto a lei e muovendo gli occhi, la rossa trovò vicino una
croce tempestata di gemme preziose…
Era lei!
-PRESTO!-Udì la voce di Zoro
parlarle.-Il…-Si
fermò quando Crocodile lo smosse infuriato.
-COSA HAI FATTO
MALEDETTO!?-
-IL LIBRO!-Gridò con quanto
fiato gli rimaneva in corpo-Lo
met-t…nel libro!-
Nami aveva
compreso le sue intenzioni…
-No…-Le lacrime scesero più copiose che mai…
-NAMI!-La chiamò e allo stremo
delle forze, alzò le braccia e arpionò il braccio di Crocodile, cercando di tenerlo fermo.
Con la mano
tremante, afferrò la croce e fissò il libro che teneva in mano.
Mai
più…
Non lo avrebbe
più rivisto…
-Me…-Parlò
con difficoltà, la vista annebbiata dalle tante lacrime che stava
versando-Me lo avevate promesso!-Volle ricordargli.
Volle ricordargli
la loro promessa…quella di non separarsi, di vivere altri momenti
insieme…di stare assieme!
Un sorriso
increspò le labbra di Zoro e la fece fremere.
-Le promesse alle volte…-Le
sussurrò-Sono fatte per essere spezzate…-
-NON LO FARE!-Crocodile provò a fermarla, ma la croce era
già nel suo incastro. Un vento fortissimo si formò quando il
libro si aprì di scatto, alzandosi al centro della stanza, creando un abbaiante luce.
Sentì
risucchiarsi da questa energia Nami, come la prima volta che era giunta
lì.
I colori attorno
a se sbiadirono, così come le voci e la musica
che triste, continuava la sua nenia.
Aprì gli
occhi Nami, svegliandosi immediatamente. Ansimante si guardò attorno
cercando di capire dove fosse. Il rumore che l’accolse fu quello del
traffico nelle strade, dei vicini rumorosi e del suo telefono che squillava
imperterrito.
Che fosse stato
tutto un sogno!?
Cercando di
tirarsi su, urtò un libro. La vista le si annebbiò nuovamente
quando capì di quale libro si trattasse.
Lo afferrò
con entrambe le mani e andò all’ultima pagina.
“Un potente vento e una luce accecante,
risucchiarono la ragazza e come era venuta, svanì”
Quelle erano le
ultime parole. Il libro aveva finito le pagine e non c’era scritto
nient’altro.
Poggiò il
libro accanto a se e portandosi le gambe al petto, scoppiò in un pianto.
-Ah! Nami!-Il suo
capo, il signor Iceburg la fissava infuriato
all’entrata della biblioteca.-Hai idea di che
ore siano!?-Con il capo chino, lei scosse il capo.-è tardissimo!-Sbuffò
portandosi una mano alla fronte-Santi numi!-Imprecò rientrando e lei,
senza apparente vitalità, lo seguì.
Percorsero
l’enorme entrata fino a giungere al bancone dove solitamente, prendeva
lei posto.
-Questi ci sono
arrivati stamattina!-Li afferrò e li depositò tra le braccia di
Nami. –Li ho gia etichettati!-La informò-Portali nel reparto “narrativa”
forza!- Annuì in modo impercettibile la rossa, per poi muoversi e
partire. –Nami!-Nuovamente venne chiamata-Stamani è arrivato il
nuovo collega!-L’avvisò-Ha detto che
ieri ti ha chiamato ma non è riuscito a richiamarti…-Si
avvicinò a lei-è venuto con dei giorni
d’anticipo…ma cos’hai?-Notò infine che non sembrava
molto in forma.-Stai male?-
-No-Negò
regalandogli un finto sorriso-Ho capito…-Sospirò poco dopo-Ora
vado a mettere i libri.-
-Bene-Iceburg si
avviò verso il suo ufficio.
-Narrativa…-Mormorò
con voce spenta-Narrativa…-Saettava con gli occhi tra gli scaffali,
cercando di ricordarsi dove si trovava…
Era tutto
così assurdo…allora lei era andata veramente in quel libro…
Lei aveva
realmente vissuto ogni cosa! Nel mondo reale pareva essere passata solo una
notte…ma per lei erano passati mesi…
Più ci
pensava e più stava male. Tutti le mancavano…chissà come e
cosa era successo.
-Attenta!-
-Eh?-
La pila enorme di
libri che reggeva in mano cadde a terra non appena cozzò addosso a
qualcuno.
Se c’era
una cosa che il suo capo odiava, erano i libri spiegazzati e mal
ridotti…specialmente quelli nuovi.
-Scusa!-Si
affrettò a dire chinandosi a raccoglierli.
-No, perdonami,
sono io che dovevo stare attento.-Alzò lo sguardo Nami per vedere contro
chi era andata a sbattere e il suo cuore mancò qualche battito…
-Zo…-Rimase
a bocca aperta-Zo-Zoro!?-Il
ragazzo si girò non appena sentì pronunciare il suo nome.
-Ci conosciamo?-Domandò
stupito inclinando la testa da un lato. Dopo aver raccolto tutti i libri,
compresi quelli di Nami, glieli consegnò e rimase a fissarla.
-Non…-Si
assestò con un dito gli occhiali-Non credo di averti mai vista…-
Era lui, non
c’erano dubbi…capelli verdi, stessi occhi…inoltre si chiama
così no!?
-Zoro
Roronoa-Pronunciò il suo nome per intero e lo
osservò sorridere.
-Accidenti-Borbottò
meravigliato. Notò poi il cartellino che Nami portava al petto recante
il suo nome e il suo viso si illuminò.-AH! Capisco!-Rise.
-Cosa!?-Si inalberò Nami arrossendo.
-Ci siamo sentiti
ieri per telefono, ma non pensavo mi avessi riconosciuto-Rimase in silenzio a
cercare di capire il significato di quella frase…
Si erano sentiti
ieri…
A telefono.
Un flash la colse
facendola sobbalzare.
-Sei il mio nuovo
collega!?-Stentò a crederci, ma quando lo vide
annuire e allungarle una mano, si sentì confusa.-Non …non
può essere…-Cercò di rimanere in piedi ma sentendo il
pavimento girare sotto ai piedi si mise a sedere su un divanetto.
-Hey
tutto bene?-L’aiutò lui a sedersi-Non hai una bella cera.-
Lì…eccolo
lì. Afferrò uno dei libri che stava trasportando e glielo
mostrò.
-QUESTO!-Lo
additò con insistenza sbandierandoglielo sotto agli occhi.-QUESTO LIBRO! Tu, sei lui!-Lo osservò prenderlo tra
le mani e sorridere.
-Hai letto
questo?-Annuì con il capo anche se la
definizione “leggere” non era esatta.
-Avete…lo
stesso nome…-
-Ci credo-Se lo
buttò alle spalle-L’autore del libro si
chiama Brook-La informò-Sai,
è un mio amico-Sgranò gli occhi Nami a quella rivelazione.-Come puoi ben capire, ha preso a modello me per il ruolo di
protagonista-Incrociò le braccia al petto-Quello zuccone che non
è altro…-
Adesso era
chiaro…
Tutto
quadrava… ecco perché era identico a lui. Perché Zoro era
lui!
Sentì per
l’ennesima volta le lacrime uscirle. Velocemente, se le asciugò
con il dorso della mano e volle chiedere un ulteriore conferma.
-E…Ace?-Alzò
il volto e lo fissò-Kidd…Tashigi…?-Chiese speranzosa-Esistono?-
-Cavolo se esistono-Si portò una mano tra i capelli.-Ace è realmente mio cugino…-Contrasse le sopracciglia-Ed è veramente un idiota, Kidd è un nostro amico e Tashigi
non è la mia sorellastra.-Nami trattenne il
respiro…-è mia sorella.-Accavallò
le gambe-Quello scemo di Kidd ci prova sempre con
lei…-
Erano
reali…tutti! E tutti stavano bene.
-Nami
stai bene?-Si preoccupò nuovamente quando la trovò piegata su se stessa-Nami?-
Non appena si
alzò in piedi per andarle vicino, si ritrovò due braccia
arpionargli il collo.
-Sei
vivo-Urlò in preda alle lacrime e con la voce incrinata-Sei
reale…-
-So…-Rimase
di sasso-Sono vivo si…-Cercò di respirare-Però non lo
sarò più se non prendo aria!-
-Santi numi!-Alle
loro spalle fece il suo ingresso Iceburg.-Cosa sono
queste molestie sul luogo di lavoro?-
-Mo-molestie!?-Ripeterono in coro e si
staccarono subito.
-Avanti!-Battè le mani-Forza! Voglio che sia tutto perfetto
per la mia partenza a Water Seven-Quando nuovamente
rimasero soli, fu Zoro a rompere il silenzio.
-Io…-Si
portò una mano dietro la testa-Io vado…-Arrossì-Però…se…se posso
fare qualcosa per te…chiedi pure!-
Sorrise di cuore
Nami e prendendo i libri tra le braccia tornò a lavoro. Con lui accanto,
tutto andava veramente bene.
…2 anni dopo…
-Che
cos’è!?-Domandò Zoro estraendo un
libro dallo scatolone.
-Oh-Nami si
avvicinò a lui e sorrise ricordandoselo.-Cross Book!-
-Cross che?-Il
verde se lo rigirò tra le mani-Ma che razza di
libro è!?-Lo aprì e sobbalzò.
–Umh…-Mugugnò grattandosi la
testa.
-Cosa
c’è?-Si portò le mani sui fianchi lei, stanca di quelle
continue interruzioni. Se dovevano finire di traslocare, che lo facessero
seriamente.
-è uno
scherzo?-Aprì il libro e glielo mostrò. Lo prese tra le mani
Nami…le pagine erano diventate bianche…Le toccò con le dita,
lisciando quei fogli ormai vuoti.
-Tesoro?-La chiamò
vedendola imbambolata.-Ti sei incantata?-La
osservò chiudere dopo poco il libro e sbatterglielo sulla testa.
-AHIA!-Gridò
dolorante mentre lei, tornava a disfare altre scatole.-Quanto
sei manesca! Sei sicura di essere una femmina!?-
-COME!?-Urlò adirata mostrandogli il pugno.
-Nulla!-Borbottò
mettendo infine il libro nella libreria…-Mi chiedo perché ti abbia
sposato!-
Ridacchiò
Nami sentendolo borbottare…era felice finalmente e capiva appieno il
significato del libro.
Toccava a lei
scrivere la sua storia ora…
Fine
Ringrazio te,
o lettore,
che hai saputo sopportarmi,
avere la calma e la pazienza,
di essere arrivato sin qua!
Ringrazio chi ha letto questa fic, commentato e messo nei preferiti e seguite!
Vi ringrazio davvero calorosamente.
Ho deciso di postare almeno il finale qua su efp ma per le altre fiction, mi troverete solo al mio portfolio!
Ho gia aggiornato molte fiction e spero che vogliate facci un salto ^^
Grazie di cuore!