Non ignorarmi
Ferirsi
Non voleva che la
serata finisse cosi…era diventato tutto cosi complicato.
Non provare
niente per nessuno era sempre stata una sua caratteristica, ed era cosi strano ora per lui ammettere di desiderare ardentemente
qualcuno.
Voleva vederla,
sentirla, parlare!
Ma allo stesso
modo voleva reprimere con tutte le sue forze quella sensazione.
Amy per quella sera e per tutto il giorno
successivo non aveva fatto altro che pensare e pensare e pensare senza ricavare
un accidente.
Conosceva Chad, lo conosceva fin troppo bene.
Non era
interessato a lei, no… Lui aveva solo paura di perdere il suo passatempo
preferito, di questo ne era più che certa.
Non c’erano
dubbi che doveva dimenticarlo! Ma come poteva farlo se
ogni volta che ci provava lui appariva dal nulla come se niente fosse?
Quel weekend
trascorse troppo in fretta per i suoi gusti. Non era pronta per rivedere Chad, figuriamoci per tenergli testa.
E poi c’era
Lucas…non l’aveva più richiamata.
Forse aveva capito che lei non era poi cosi speciale
da dover sopportare tutte quelle scenate di Chad.
-che ho fatto di male per conoscerti, Chad?-
si chiese infine la ragazza prendendo il suo cappotto dall’appendiabiti e
chiudendo piano la porta di casa.
Si sorprese nel
vedere un Lucas appoggiato alla sua Ford davanti a casa sua.
Stava forse
avendo delle illusioni? Il freddo poteva giocare brutti scherzi…ma
non era questo il caso.
-..Lucas.. -
Lucas vedendola cosi attonita
le regalò un sorriso che voleva essere rassicurante e si limitò
ad aprirle la portiera.
Una volta che
entrambi furono al riparo dagli assalti gelidi del vento, Lucas
mise in marcia la macchina con decisione.
Era la prima
volta che si trovava in una situazione cosi assurda. Per la prima volta infatti stava corteggiando una ragazza, anche dopo che lei
l’aveva lasciato andare per parlare con un altro.
Era ovvio che si stava rincoglionendo alla grande!
-grazie del
passaggio. Davvero – disse Amy finalmente,
rompendo il silenzio che si era impadronito di quella macchina.
-stai bene?-
domandò Lucas.
Lei esitò.
-tu?-
Lucas esitò a sua volta. Poi la
scrutò e sospirò.
Il tempo fuori
sembrava voler peggiorare, era in arrivo un bel acquazzone e loro guardavano
dritti davanti a sé imbarazzati fino a che lui non parcheggiò.
-ti piace Chad, non è vero?
La domanda fu
inaspettata e tagliente come il fulmine che apparve in quel istante nel cielo.
-…credo che
tu sappia la risposta…
-si, è
vero- sussurrò amaramente- allora dimmi una cosa, pensi che io abbia
qualche possibilità con te?
Amy approfittò del fatto che non
stesse guidando per prendergli la mano e dirgli dolcemente:
-spero che un
giorno mi chiami. Cosi mi chiederai come sto e, dopo aver parlato del
più e del meno, mi chiederai un appuntamento. Allora io ti dirò
che devo studiare e che sono occupata, quindi mi proporrai un altro momento e
io ti dirò che va bene perché avrò appena annullato
qualcosa -
Un lampo
oscurò il cielo ormai diventato nero. Sulla strada il vento soffiava a
raffiche. Sembrava che stesse per arrivare una tempesta.
-questo
però solo se crederai che possa nascere qualcosa di serio- aggiunse Amy abbassando lo sguardo.
Siccome poi
sentì la timidezza appropriarsi di lei fece per scendere dalla Ford ma Lucas prontamente la fermò per una mano.
-come stai?- le
chiese d’un tratto.
Amy alzò gli occhi
stupita.
-..bene…perché?- domandò poi speranzosa.
-perché avrei voluto invitarti per fare qualcosa questo pomeriggio…ma
tu non sei libera, devi studiare, sei una ragazza molto occupata. Forse
potresti vedermi questa sera a cena?-
Amy sorrise.
-per questa sera
avrei un impegno, ma credo di poterlo annullare.
Forse Lucas poteva aiutarla.
Dimenticare Chad infatti non sarebbe stato
facile, soprattutto visto che lui sembrava deciso a continuarla a turbare con
il suo comportamento poco maturo.
Prima di entrare
in classe sperò con tutto il cuore che non ci fosse.
Fu invano.
Lui, Chad, era già li. Seduto vicino alla finestra.
Era tutto
bagnato. I suoi capelli arruffati facevano ancora colare qualche goccia sul suo
viso. La maglietta aderiva perfettamente ai suoi muscoli. Non tremava nemmeno.
Era cosi terribilmente bello da guardare che Amy pensò di commettere peccato osando tanto.
Si portò
una mano al cuore, quasi cercando di sentire se battesse ancora.
Chad, sorridendo, aveva incrociato le braccia
appoggiandosi allo schienale della sua sedia.
-ecco la nuova
ragazza del giorno di Lucas!- la sbeffeggiò
lui squadrandola da capo a piedi.
-sono sicuro che
ama te, e non le tue gambe, il suo seno o il tuo corpo- aggiunse
poi malignamente.
Voleva ferirla.
L’aveva
vista scendere dall’auto di quel idiota nonostante lui le avesse detto di
non uscire con quello li.
Li aveva visti mentre si erano tenuti per mano…e questo
l’aveva fatto sentire qualcosa di pesante nel petto, proprio dove si
trovava il cuore.
-smettila, Chad- fu l’unica cosa che poté dire Amy andando a prendere posto lontano da lui.
-di certo pensi
che tu sarai diversa da tutte le altre ragazze con cui è stato…non
è vero?
-per favore,
basta.
-scommetto che ti
ha invitata a cena…un consiglio. Metti della biancheria sexy, che questa
notte sarai sua. E sarai sua finché lui non si stuferà, il che
significa che durerai solo una o due settimane…
Amy si morse il labbro inferiore.
-…credevo
fossi diversa, ma mi sbagliavo…
Amy strinse i pugni e gli occhi.
-evidentemente ti
avevo sopravvalutata, non sei intelligente come pensavo. Anche tu sei solo una
misera puttana come le altre.
Uno schiaffo.
Ecco cosa
sentì Chad subito dopo.
Appoggiò
la sua mano sulla guancia arrossata e ardente.
Nonostante la sua
figura sottile Amy gli aveva sistemato uno schiaffo
davvero potente.
La vide davanti a
lui mentre si massaggiava la mano dolorante.
-la verità
fa male, Amy?- chiese arrogante.
-si, Chad. Fa male. E’ vero che mi hai sopravvalutata, ma
non per quello che hai detto tu...ma perché se fossi
stata cosi intelligente come pensavi, non mi sarei innamorata di te
quattro anni fa…
Ecco.
L’aveva
detto.
Prese la sua roba
e fece per andarsene. Non era in grado di seguire le lezioni quel giorno. Era
troppo stanca.
Stava per andarsene ma Chad le si impose
davanti impedendole di andare oltre.
Le sollevò
dolcemente il mento con la punta di un dito e si immerse nei suoi occhi color
caramello. Erano cosi tristi e insieme cosi sorpresi. Per lui erano una
calamita troppo potente per resistervi.
Con l’altra
mano le accarezzò delicatamente il viso.
Era da un
po’ di tempo che moriva dalla voglia di farlo.
Di sfiorarla, di
guardarla, di rendere le sue labbra e il suo corpo il suo sacro tempio.
Si
avvicinò al suo viso lentamente.
-…non
farlo…ti prego…non farlo- fu tutto ciò che riuscì a
mormorare Amy paralizzata dal suo tocco.
Non c’era
niente da fare. Sarebbe sempre stata il suo burattino. Ora più che mai
ne era consapevole.
Non sarebbe mai
riuscita a liberarsi da quelle catene che sentiva ogni volta che lui la
accarezzava.
Chiuse gli occhi
e sentì un continuo pulsare dal profondo del suo cuore che rimbombava
fino alle tempie.
Si aspettava che
da un momento all’altro lui la baciasse. Ma aspettò invano.
Non arrivò
niente…percepì come Chad smetteva di
sfiorarla prima di aprire gli occhi per poi vederlo andare fuori.
L’aveva abbandonata
li, senza dire niente, come faceva sempre…e come sempre lei ci era caduta
come una mera idiota.
Basta. Non poteva
andare avanti cosi.
Aveva deciso.
Chad sarebbe dovuto uscire dalla sua vita...
Peccato però
che Chad ne avrebbe ancora fatto parte per un bel po’…
Angolino
autrice:
Come
sempre voglio ringraziare tutti voi che seguite questa
fic, siete davvero in tanti!!!ma specialmente voglio
ringraziare chi recensisce perché spreca due minuti del suo tempo per
sostenere una povera ragazza che senza i vostri commenti non va avanti!!!
Voglio
solo avvertire che vado in montagna fino a mercoledì quindi non
aggiornerò prestissimo!!a meno che non ci siano
tante richieste ecco!hahahaha ci vediamo ragazze!!
A
presto!!!!