“Tutte le volte che gli altri sono d’accordo con me,
ho sempre la sensazione di avere torto”
Oscar Wilde
Notte del 4 gennaio
Ma lui che parte avrebbe mai potuto avere in un così grande puzzle?!
Un uomo così poco importante, un uomo avviato sul viale del tramonto, solo un uomo.
La Morte contemplava lo specchio dei suoi pensieri nel momento stesso in questi si formavano, e ne ammirava la sincera umiltà, la cosciente e giustificata piccolezza.
“Uno dei motivi per cui ti ho scelto è la tua consapevolezza di essere insignificante…”
Il vecchio rabbrividì di fronte a tale gelido offensivo complimento.
Ma capì.
Capì cosa intendeva la Morte, anche se ancora non comprendeva quale mai fosse il compito per cui era stato ‘scelto’, quale incarico gli stesse per venire assegnato alla solenne presenza del buio, e di quell’eterno 3.03 della sveglia.
La Grande Falciatrice continuò : “Sei immune dal più grande peccato del tuo millennio, e degli uomini in generale: la superbia”
Fra i tanti la morte aveva indicato proprio quel peccato capitale… perché?
“Perché è radice di ogni altro peccato…. E di tutto ciò che porta a…. a me” c’era della velata ed auto-compiaciuta ironia nella sua voce. “Si vede già dai vostri piccoli diverbi quotidiani, litigate perché ognuno di voi crede di aver la Verità, il metro di giudizio assoluto, il criterio discernente su ogni questione….non vi rendete conto che siete troppo infimi per avvicinarvi anche solo lontanamente a qualcosa che sia più di un semplice punto di vista! Arrivate a sterminarvi per diverse opinioni sulla religioni, sembrate tanti bambini che urlano ‘il mio dio è meglio del tuo!’ … ‘il mio popolo è eletto e il tuo no!’ …. Sareste ridicoli se non foste così pericolosi per voi stessi”