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Autore: Ulisse85    28/08/2011    2 recensioni
La Morte... una storia di omicidi inspiegabili. Il sovrannaturale si mischia alle vicende di vita quotidiana di Marco e Ettore... lungo un cammino che li porrà a confronto con se stessi e con qualcosa di molto più grande di loro.
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Martedì 1 febbraio

 

 

Buongiorno Ettore”

Ciao Marco… dimmi vuoi prima la notizia brutta o quella noiosa?”

Che fai... cominci a copiare i modi di dire del direttore?” rispose ironicamente il ragazzo, “comunque prima la brutta…”

La morte di Angeletti è collegata alle altre tre: anche qui la causa di morte è sconosciuta, ha semplicemente smesso di vivere” Ettore aveva calcato volutamente il tono su quel “semplicemente”… e in effetti di semplice non ci vedeva proprio niente.

“ … e la noiosa?” Marco non era sembrato affatto sorpreso nell’apprendere la notizia.

sto aspettando del materiale da Giulio, quindi nelle prossime 2 ore staremo qua ad annoiarci, quindi se vuoi sfruttare per studiare qualcosa.. fai pure.”

purtroppo non ho i libri con me – Marco era irritato, a saperlo, erano due buone ore da sfruttare, così da essere un po’ più libero domenica- vabbè vorrà dire che ascolterò un po’ il nuovo cd che mi hanno portato… se non ti dispiace che mi metto le cuffie nelle orecchie…” aggiunse poi, aprendo l’ultima uscita di Sting.

Fai pure, è un buon modo di rilassarsi, e così non mi devo sentire le tue canzonette …” rispose Ettore provocatorio.

Si divertiva a litigare un po' con Marco e così cominciava a prepararsi in vista delle discussioni inevitabili che avrebbe sostenuto con i propri figli.

Marco ignorò il commento scuotendo la testa con espressa sufficienza…

Ettore rincarò biascicando come fra sé e sé: “.. non ci sono più i cantanti di una volta…”

Per questo sono ‘di una volta’ ” rispose en passant l’aspirante giornalista

Quelle moderne sono tutte canzonette!!” affondò il giornalista

Il tono paternalistico fu decisivo per far scattare Marco: “Ogni epoca ha musiche belle e brutte. E ogni musica è espressione del proprio tempo. Di solito se uno non apprezza la musica di un periodo è perché non è in sintonia con quel periodo. Non ti senti in sintonia con i nostri tempi Ettore? - sorrise un po' maligno Marco - E poi dei secoli - calcò volutamente la durata temporale usata al posto di decenni - precedenti uno si ricorda solo il meglio del meglio, mentre di oggi vede e sente tutto, il meglio e il peggio!”

Anselmi sorrise sornione, “Che relativista...”

Il relativismo anche portato all’estremo è meno dannoso della superbia intellettuale, perché nel momento in cui si afferma che non esiste un assoluto si permette a chiunque di pensarla a proprio modo, e si nega quindi l’imposizione intellettuale che è una delle prime cause di ogni guerra. Pensaci in fondo la massima imposizione intellettuale la si vede nella religione, e i conflitti che questa causa da secoli, da millenni, e ancora oggi sono sotto gli occhi di tutti.”

Ettore era colpito. Nella mente del ragazzo tutto era collegato da linee guida di un pensiero coerente, sensato ma potenzialmente... pericoloso. “Ti rendi conto mio caro sofista che pensandola come te si rischia di arrivare ad un livello di relativizzazione tale da escludere dei criteri certi di bene e di male?!”

Il bene e il male esistono comunque, una persona e un animale possono non sapere cosa sia bene e cosa male, ma entrambi lo sentono, lo percepiscono. E sull’argomento quello che sentono è spesso simile… e il bene e il male è appunto l’insieme di tutte quelle percezioni.”

Marco voleva porre fine alla conversazione, quindi cominciò a posizionarsi le cuffiette nelle orecchie, e vedendo che Ettore abbozzava un mezzo sorriso, come a volergliela dare vinta a questo giro, e si accinse ad avviare la riproduzione del cd, intanto che Anselmi recuperava l'agenda per controllare gli impegni del pomeriggio.

Intanto che la apriva, Ettore, senza nemmeno alzare la testa dalle pagine, aggiunse “..e per esempio una persona che soffre o un colpevole in libertà sono male…”

Ma Marco non rispose, probabilmente aveva già avviato il cd.

Probabilmente” , pensò Ettore.

   
 
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