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Autore: Toya    30/08/2011    4 recensioni
Mentre dopo la guerra, sembra che tutto vada bene, sembra che nel regno dei morti sia tutt'altra cosa! Una fanfic dedicata ai miei Essini che mi hanno ispirata a ciò! Sero che vi piaccia
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Gellert Grindelwald, I Malandrini, Severus Piton, Voldemort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Dopo il precedente colloquio con Dio/Dumbledore, Snape non potè fare nulla e si ritirò nella sua umile dimora.
-Se tanto ci tengono a buttarmi via di qui, perché non approfittare della situazione?- cercò di essere il più positivo possibile, ma inutilmente. Si avviò lagnosamente verso il suo enorme guardaroba e iniziò a riflettere sugli abiti da portare. -E ora che porto??- chiese l’uomo indeciso, riflettendo tra sé e sé.
-Spero che stai scherzando Mocciosus!!- sbottò incredulo Sirius, osservando il suo guardaroba dove tutti gli abiti erano identici tra di loro. -Esistono dei posti che si chiamano “negozi” dove si comprano i vestiti, se non lo sapessi.-
-Sirius! Che ci fai qui? Non hai letto il divieto nell’ingresso?? I cani non sono ammessi in casa mia!- borbottò l’uomo con l’aria disgustata nel vedere Sirius lì in casa sua.
-Davvero? Allora non dovresti neanche entrare nella tua casa Mocciosus! Che tristezza essere cacciato dappertutto, prima dai tuoi, poi dal cuore di Lily e ora perfino da casa tua! E ho sentito che ti vogliono cacciare anche da qui.. No, no, no, poverino davvero, deve essere davvero dura.- riprese Sirius, scuotendo la testa, dando una pacca di conforto a Snape. 
-COME TI PERMETTI!? Per prima cosa non sono stato cacciato dai miei, me ne sono andato io di mia spontanea volontà!- rispose con aria altezzosa Snape, tenendo un atteggiamento orgoglioso del gesto fatto.
-Già, tutti dicono così. - fece una smorfia Black
-Secondo, come ti permetti di darmi del cane?! Io non sono un cane a differenza di uno, che puzza anche come un cane randagio, di cui non faccio nome..SIRIUS BLACK!- riattaccò, puntando il dito verso l’ospite indesiderato.
-Quante volte te lo devo dire che questo profumo, che tu chiami puzza, fa impazzire le donne?!- rispose Sirius al quanto annoiato, per poi riprendere l’aria da figo. -Non vedi quante stragi faccio? Ma perché pretendo che capisca.. L’unica donna con cui sei stato era tua madre, e poverina, lei solo sa come ha fatto a sopportarti per tutto questo tempo!-
-Come ti permetti?! Non osar nominare il nome di mia madre se no..- non fece in tempo di finire la frase che Sirius rispose. -Elieen? L’ho incontrata qualche giorno fa e abbiamo avuto un’interessante..anzi interessantissimo “colloquio“.- rispose cercando di far cogliere a Severus l’allusione.
-Mi deludi zio Sirius! Pure con le vecchiette??- chiese sconvolta Ninfadora, sfoggiando una chioma tra il verde e l’azzurro, mentre Snape si era messo in angolino cercando di capire a cosa volesse alludere
-Non chiamarmi “zio”!! Rovini la mia reputazione così!- la azzittisce subito Sirius, guardandosi attorno nella speranza che nessuno l’abbia sentita.
-Ma tutti lo sanno che tu capiti mio zi..- ma la ragazza fu interrotta subito dall’uomo - -Sh! Non una parola o..- ma un flash lo sblocco. Sia Sirius, che Ninfadora si voltarono verso la finestra e videro il piccolo Colin scattare una foto a loro.
-Sono riuscito a scattare la foto per la prima pagina di “Delirando in Paradiso”!!- inneggiò vittorioso il ragazzo saltellando su di sé stesso.-L’affascinante Sirius Black alle prese di una birbante ragazzina, nonché sua nipote! Questo sì che è uno scoop da paura.-
-Ehi tu, moscerino! Vieni qui!- urlò Sirius inseguendo il ragazzino con la fotocamera.
-Uno scoop che farà calare per sempre la tua reputazione da latin lover!- ridacchiò fra sé e sé Severus, mentre Ninfadora rideva compiaciuta della scena. -Sì, ora le uniche donne che si avvicineranno a lui saranno solo delle vecchiette!-
-Cosa hai detto?!?- trasalì Sirius lasciando perdere il ragazzo e prendendo di mira la ragazza. -Se non fossi la figlia di mia cugina, io..-
-Sono pure la moglie di uno dei tuoi migliori amici! Non mi trattare così se no chiamo subito Remus!-
-Che cosa vuoi che faccia Remus? Vuoi che sfoggi il suo lato “mannaro” contro di me?- ridacchiò Sirius
-REMUUUUS! TESOROOO!- urlò Ninfadora chiamando suo marito.
-Oh no, un altro del gruppo dei svitati..- borbottò Severus, sedendosi in un angolo, godendosi lo spettacolo in silenzio.
All’improvviso, un uomo in grembiule rosa da cucina entrò nella stanza allarmato. -Mogliettina!! Mi hai chiamato?! Che cosa è successo??- chiese preoccupato Remus verso la moglie, mentre si puliva il volto dalle macchie di farina.
-Neanche i lupi sono ammessi a casa mia! Non sapete leggere i divieti?!- Inveì Severus, ma nessuno lo calcolò.
-Il tuo amico- intonò Ninfadora adirata, indicando Sirius -Mi tratta male..tratta male la figlia della sua cugina, nonché tua moglie! Difendimi!-
Remus guardò l’amico per qualche secondo in cerca di intesa chiedendo perdono per la moglie, e poi si voltò verso la sua adorata mogliettina. -Non lo farà più, cara mia mogliettina cara, ora non riscaldarti che ti sto facendo i biscottini che tanto adori!- rispose cercando di placare la rabbia della moglie.
-Cosa?!? Così mi difendi?! Conta più lui che io?! Va bene, mi sa che devo fare le valigie!- 
-Come? Ma no cara, che dici?! E poi sei ancora così giovane, dove te ne andrai?! Oggigiorno neanche il paradiso è un posto sicuro!- chiese preoccupato Remus, cercando di placare l’ira della moglie.
-COSA!?- sbraitò la donna -Io non faccio le mie valigie, FACCIO LE TUE VALIGIE!-
-Ma..ma..ma..ma..ma cara!- mormorò l’uomo con la cicatrice disperato, cadendo nei piedi della donna.
-REMUS! Dimostrati uomo per una volta!- disse Sirius, osservando la scena adirato.
Remus si voltò di colpo, osservando l’amico come se infuriato. -Cosa hai detto?!- ringhiò egli, osservando animalescamente l’amico. -Ora subirai per bene la mia ira, mio caro Sirius! Per quello che mi hai detto e soprattutto..per come ti sei comportato con la mia adorata moglie!- ringhiò ancora più forte l’uomo, mentre dall’altra parte Ninfadora applaudiva per il suo uomo. -Ah, non è romantico?!-
-Ti sei fregato da solo, caro mio cagnaccio!- ridacchiò Snape compiaciuto dello spettacolo, sorseggiando del buon vino.
-A cuccia bello, a cuccia, stavo solo scherzando!- intonò Sirius allarmato dal cambiamento del “docile” Remus. -E tu non ridere e vieni ad aiutarmi!- urlò contro Severus che continuava a sorseggiare tranquillamente il dolce nettare della vendetta..
-Scusa non sento quello che dici!- urlò ridendo Severus, facendo segno con le mani di non sentire.
All’improvviso si sentì un fracasso. Dalla parete opposta a Severus, un’enorme basilisco senza un dente, apparse, fermandosi di fronte a Severus che in quell’instante aveva tenuto forte il cuore mormorando -Oh Salazar, salvami tu!-
All’improvviso la testa del basilisco si abbassò, lasciando intravedere Fred. 
-Ehilà! Non sapete che figata cavalcare un basilisco!!- esultò il ragazzo divertito.
-WEASLEY!! HAI ROTTO LA PARETE DELLA MIA POVERA CASA! 1000 PUNTI IN MENO A GRIFONDORO!- urlò Severus contro il ragazzo, per poi lagnarsi della sua povera parete.
-A quel uomo gli devono mancare qualche rotella, crede ancora che siamo ad Hogwarts.- sussurrò Fred a Colin. -Comunque, ho sentito che a qualcuno non sente bene!- riprese Fred, frugando qualcosa dalla sacca che portava alle spalle, per poi mostrare un cofanetto rosso a Snape. -Ecco, in edizione limitata, creata appositamente per lei, un orecchio autentico dei Weasley, appartenuto ad uno degli uomini più affascinanti, più belli, più divertenti..ovviamente ha preso da me, più intriganti, più..- continuò il ragazzo la lunga lista fino a quando Severus, che portava ormai i capelli bianchi dall’attesa,lo interruppe. -WEASLEY! Questo è l’orecchio di tuo fratello George!-
-Lo so! Per questo le farò uno sconticino sul prezzo, solo perché è lei! Uhm vediamo50000 galeoni??- rispose il ragazzo, avvicinando ancora di più l’orecchio all’uomo che lo osservava con aria disgustata.
-WEASLEY! Le ricordo che sono stato io personalmente ha staccare l’orecchio dalla testa vuota di suo fratello, se non vuole che faccia lo stesso con lei, sparisca dalla mia vista!- minacciò Snape
-Neanche per 25000??- insistette Fred ma si bloccò nel vedere l’uomo posare la sua mano verso la sua bacchetta. -Ok, ritornerò quando sarà più calmetto!-
-EHI VOI! VOLETE CHE VI PORTI DEL Tè E DEI BISCOTTINI?! Non vedete che qui abbiamo un caso disperato?!- urlò Sirius, ancora con l’arduo compito di placare Remus che si stava pian piano trasformando in lupo.
-E dire che pensavo che il caso disperato fosse Mocciosus!- intonò calmo James, osservando divertito la scena.
-Come ti permetti Potter? E poi quante volte devo ripetere: LEGGETE I DIVIETI IN CASA MIA! I Potter non sono ammessi in casa mia!- sbraitò l’uomo infuriato
-Sì sì sì, come no, hai ragione..- disse James azzittendo l’uomo per poi rivolgersi a Sirius. -Amico, che hai combinato?-
-Ma niente, gli ho solo detto di comportarsi da uomo e..- ma Sirius non riuscì a finire il discorso che Remus lo interruppe. -HAI RIDETTO DI NUOVO CHE NON MI COMPORTO DA UOMO?! NESSUNO TI SALVERà ORA- Sbraitò Remus e con rabbia, strappò di dosso il suo grembiule, finendo per strappare anche i suoi pantaloni e rimanendo nudo.
-Oddio. Visione non adatta ai minori- Intonò disgustato Fred, coprendo gli occhi di Colin che era pronto per immortalare il momento con la sua fotocamera, mentre un coro di “bleah” si levò dalla platea. 
-Oh caspiterina!- mormorò Ninfadora, quasi svenendo, mentre Remus tutto rosso, si rimise il grembiulino e non perdendo tempo, iniziò nell’inseguimento di Sirius.
-CHI SCOMMETTE? CHI SCOMMETTE? FORZA SCOMMETTETE! FATEVI AVANTI, NON SIATE TIMIDI, 2 GIOVANOTTI, ANZI UNO E MEZZO! SI FANNO A BOTTE IN 2, MA TORNANO IN PIEDI IN 2??- iniziò a urlare Fred, raccogliendo le scommesse dei presenti.
-Ah mi sa che devo usare la mia tecnica segreta!- mormorò fra sé e sé Sirius, mentre cercava di non farsi prendere da Remus.
Tutti osservarono curiosi la tecnica segreta dell’uomo, immaginandosi chissà cosa, quando all’improvviso Sirius si fermò e guardò l’uomo-lupo negli occhi. -Ora vediamo che fai..CIOCCOLATINO?!- 
Tutti caddero a terra (stile anime) sconvolti dalla “tecnica segreta” dell’uomo. Sirius iniziò a giocherellare con il cioccolatino assieme a Remus che intanto aveva preso la forma da umano.
-Ma siamo seri?!- chiese sconvolto Severus, mentre apriva e chiudeva gli occhi incredulo.
-Bravo lupetto, sapevo che saresti tornato da me!- disse Sirius, coccolando Remus come se fosse un cucciolo.
-Oddio non mi avevate mai detto di essere gay.- intonò perplesso James, cercando di abituarsi all’idea.
-COSA? MIO MARITO è GAY?!- urlò sconvolta Ninfadora, per poi svenire.
-COSA? Non sono gay! Dovresti saperlo cara!- rispose, cercando di far rinvenire la moglie.
-Ecco spiegato perché giravate sempre così vicini e uniti. I Malandrini sono tutti gay!- iniziò a ridere a crepapelle Severus.
-COSA? Mio marito è gay??- intonò sconvolta Lily, sbattendo la porta d’entrata. -Ecco spiegate tante cose! Le vostre riunioni segrete che duravano fino a notte inoltrata, le chiamate nel bel mezzo della notte, le..- ma non riuscì a terminare la lunga lista che James la bloccò. 
-Cara mia Lily, che ci fai qui?-chiese balbettando, cercando di sembrare il più normale possibile. 
-Ci sono finita qui da quando sono morta con te!- borbottò la donna facendo il broncio.
-Oh Lily, anche tu qui? - chiese allietato Severus, sorridendo come mai aveva fatto.
-Oh Severus, ho letto il divieto che i Potter non sono ammessi.. Per caso vuoi che me ne vada?- chiese la donna, facendo gli occhi dolci.
-Ma no che dici! Tu sei sempre la benvenuta qui!- intonò soavemente Severus, facendo sedere la donna sulla sua adorata poltrona. 
-Grazie Severino!- rispose dolcemente Lily, dandogli un pizzicotto sulla guancia.
-”Severino”?? Cos’è questa storia? Da quando Mocciosus è diventato Severino?- chiese alterato James, osservando la moglie con sguardo severo.
-Non sono affari tuoi James! Come io non interferisco nei tuoi incontri intimi con i tuoi “amici”- rispose Lily, imitando le virgolette. -Anche tu non devi immischiarti su ciò che dico o non dico con Severino!-
-Ancora con questo “Severino”?!- richiese infuriato James -Tu e il Mocciosus state insieme dietro le mie spalle? Tu mi tradisci con quell’essere indefinito? Potevo aspettarmi con Sirius, ma proprio con quello sgorbio??-
-Quell’essere, che tu chiami indefinito e sgorbio, può essere paranoico, fuori moda, insulso, viscido..- disse Lily continuando a elencare ogni difetto.
-Ehi tranquilli, io sono ancora qui, non mi offendo!- borbottò Severus attendendo il fatidico “ma”.
-Ma almeno ci tiene a me!Mi tratta sempre bene e con rispetto e non mi trascura come fai tu!- rispose infuriata Lily, affiancandosi a Snape che intanto si sentiva beato.
-Ehi amico.. Sei sicuro che Harry sia tuo figlio?- chiese Sirius, appoggiandosi a James in stile “Hey che succede amico?”. James lo guardò un attimo, pronto a rispondere di sì ma qualcosa lo blocca. 
-Ok sì lo ammetto che io stesso ho affermato che Harry era identico a te, ma è una cosa che si dice a tutti i bambini tanto per, come quando si fa credere a loro che Babbo Natale esiste.- cercò di dare spiegazioni Sirius, mentre James era rimasto paralizzato dall’idea.
-C-cosa?? Babbo Natale non esiste?!- chiese sconvolto Colin per poi mettersi a piangere. -Nooo, non è giusto!! Babbo Natale non esiste, Mhuaaa- 
-Vuol dire che nessuno mi porterà il prossimo anno il mio Ron-Ron??- chiese sotto-shock Lavander che alla notizia che Babbo Natale non esisteva, era corsa in casa Snape.
-Oh no, pure questa scellerata a casa mia?! Perché casa mia è inondata di Grifondoro?!?- Chiese turbato Severus, nascondendosi nel suo angoletto, dove nessuno poteva infettare l’unico Serpeverde in circolazione.
-Ammettiamolo, ti sarebbe piaciuto essere un Grifondoro come noi!- disse contono vittorioso Fred, mettendo un braccio sul collo del suo ex-professore.
-Mai! Solo quando l'inferno si congelerà, proverò una simpatia per quella casa di palloni gonfiati!- borbottò Snape con il broncio.
-EHI! Ma è così difficile inventarsi una propria battuta?!? Smettetela di copiare le mie!- sbraitò da sotto il Paradiso Longbottom, ormai stufo di essere plagiato.
-LONGBOTTOM SMETTILA SE NO MI VEDI COSTRETTO A SCENDERE SOLO PER DARTI UNA REGOLATA!- urlò Snape, sbattendo i piedi sul pavimento.
- BASTA CALMATEVI! Harry è figlio di James, punto e basta!- urlò Lily, sbattendo i pugni su un tavolinetto mentre sul volto di James si celò un sorriso impagabile. -Almeno credo..- intonò sottovoce Lily, mentre suo marito l’abbracciava stretta stretta.
 
Intanto.
-Uffaaa, perché non vuoi che esca?!?- piagnuccolò Bellatrix, cercando di liberarsi dalla fune che la legava.
-Sei l’unica mia seguace qui! Come posso lasciarti andare??- rispose furioso Voldemort, mentre provava davanti allo specchio vari esempi di “nasi”.
-Ma siamo in paradiso! Ora non abbiamo nessun compito da eseguire nei suoi confronti..e io voglio passare del tempo col mio Severuccio!! Quella lurida mezzosangue di recente non fa che stargli attaccata come una sanguisuga..- borbottò la donna facendo il broncio, quando le venne un’idea. -Sanguisughe, eh?? Se le versassi delle sanguisughe lei potr..- ma fu interrotta dal Signore Oscuro.
-BASTA SCLERARE BELLATRIX! Vuoi un compito da eseguire?! Bene vai a chiedere a Dio di darmi un benedetto naso che mi stia! Questi esemplari di nasi non vanno bene per niente!- borbottò l’uomo buttando via i nasi.
-Il naso da elefante le stava benissimo però mio padrone, le donava molto!- si complimentò la donna pur di scappare via da lì.
-Non voglio un naso d’animale! Voglio un naso umano! Non è una cosa difficile da trovare!!- iniziò a piagnuccolare Voldemort, rotolandosi sul tappeto.
-Ah, e ci risiamo..- sospirò Bellatrix, ormai stufa di vedere il suo padrone comportarsi come un bambino
-Apposto di sospirare, vai a parlare con Dio! Volevi un lavoro no? Vallo a svolgere!-
- Ma non se l’è mangiato Nagini un po’ di tempo fa? Vuole che gli faccia un cesario e che..- ma come al solito fu interrotta da Voldemort.
-Smettila con queste baggianate! Pare che il Dio che abbiamo ucciso non sia il nostro Dio, ma sia un altro Dio, perché ora tutti si rivolgono ad un Dio che non è più quel Dio che abbiamo ucciso, e se non è lui il Dio che abbiamo ucciso, vuol dire che con il Dio vivo avremmo più possibilità di ottenere un nuovo naso, sempre sperando che non sia il Dio morto quello vivente, se no ..-
-BASTA! SLEGAMI DI QUI E FARò QUALSIASI COSA TU MI CHIEDA, PUR DI NON SENTIRLA! LA PREGO!- chiese supplicante Bellatrix, non riuscendo più a sopportare quel tormento.
-Eccellente..- rispose il Signore Oscuro soddisfatto
 
 
[to be continued]




 
Dedicato (come al solito) ai miei Essini che mi ispirano ogni giorno e a coloro che piace questa mia fanfic! ;)
 
  
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