Storie originali > Noir
Segui la storia  |       
Autore: Ulisse85    31/08/2011    3 recensioni
La Morte... una storia di omicidi inspiegabili. Il sovrannaturale si mischia alle vicende di vita quotidiana di Marco e Ettore... lungo un cammino che li porrà a confronto con se stessi e con qualcosa di molto più grande di loro.
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Martedì 8 febbraio

 

 

Ariccia. Notte fra il 6 e il 7 febbraio. Uno sconosciuto entra in casa di una tranquilla famiglia borghese. Marito e moglie sono in salotto davanti la tv quando un uomo con il passamontagna li minaccia con una pistola per farsi dire dove tengono i preziosi e i soldi. Questi urlano per avvertire la figlia cosicché questa possa scappare, ma è tardi, la ragazza sentendo dei rumori è già sulle scale, e l’uomo la fa mettere vicino ai genitori.

Insiste per i soldi, questi gli consegnano quello che c’è in casa.

Quello continua a chiedere della cassaforte.

Loro affermano di non averla.

Li minaccia.

C’è una colluttazione.

Vedendo che non cedono minaccia di stuprare la figlia sedicenne.

Loro negano ancora.

Il ladro trascina nell’altra stanza la ragazza e mette in atto la sua minaccia.

1 ora dopo arriva la polizia avvertita dai vicini che hanno sentito dei rumori. Trovano i genitori legati in salotto e la figlia stuprata e svenuta nell’altra stanza.

Ora la ragazza è all’ospedale, in stato di forte shock, non ha ancora detto una parola.

I due coniugi non avevano veramente la cassaforte.

Un muratore della zona, Renato Desino, già in stato di arresto, è al momento il maggior sospettato del crimine.”

 

Marco B……..

 

Gran bell’articolo… l’esordio come solista direi che ha avuto un buon esito, magari un po' troppo letterario nel ritmo ma... troverai il tuo stile” affermò compiaciuto Ettore.

Marco anche era soddisfatto.

Non certo del fatto raccontato, ma del come lo aveva portato a conoscenza del pubblico. Sperava di lì a poco di scrivere la seconda parte di quella vicenda, magari con un lieto fine per la famiglia.

Poi ti meravigli che io sia a favore della pena di morte” Ettore allargò le braccia come se un fenomeno fisico avesse dimostrato in modo lampante tutte le sue teorie. “Gente come l’autore di questi crimini devono essere tolti di mezzo … definitivamente”

E se non fosse stato quel Renato?” rispose il ragazzo, colpito dalla tenacia con la quale il collega si attaccava alla necessità della pena capitale, era preoccupante.

E' ovvio che prima bisogna fare dei controlli, indagini e tutto il servizio completo…. Ma una volta che hai la certezza della colpevolezza… agisci” Ettore sottolineò l’affermazione battendosi con forza il pugno sulla mano aperta.

Purtroppo la certezza razionale della colpevolezza non la raggiungerai mai… e se avessi la certezza ma poi si scoprisse che hai errato? Che fai, ti scusi con la sua lapide? O mi sono perso qualche puntata, e ora è possibile resuscitare la gente?” replicò l’autore del pezzo

Magari una volta su 100 un innocente morirà … ma con i 99 colpevoli che farai fuori avrai salvato la vita a molte altre persone.. ad abbastanza altre da…” Ettore stava cercando le parole migliori per concludere con efficacia la frase, ma Marco lo precedette: “..da compensare la morte di quello innocente?”

La scelta che il ragazzo fece delle parole raggiunse l’obiettivo, quello di far risuonare nel freddo stantio della stanza l’assurdità delle conclusioni a cui portava il ragionamento dell’amico.

Ettore rimase in silenzio.

Marco continuò: “Poi non riesco a concepire una società che abbia diritto di vita e di morte sui suoi membri, è … innaturale. Lo stato non può decidere burocraticamente: guarda sabato 2 ti uccido con un’iniezione letale… facciamo verso le 15, che alle 17 il boia ha da fare dal dentista… è assurdo.”

Nonostante l’argomento il tono dell’ultima frase strappò un sorriso ad Anselmi.

Marco concluse “accetto al massimo la vendetta privata, dettata da razionalità, odio, istinto e vendetta… può essere giusta e … purificatrice”.

Ettore scosse vigorosamente il testone coperto da una lunga capigliatura castano scuro: “Sarebbe una guerriglia totale… e poi che fai vai in giro col fucile? Come li stendi tutti gli stronzi che girano?”

Marco alzò le spalle e sorrise sornione, intanto che faceva ruotare la sedia girevole.

C’era stato un che di inquietante nella risposta del ragazzo.

Ma probabilmente era stata solo un’impressione di Ettore.

In fondo mancava poco alla notte fra il mercoledì e il giovedì, una notte che da un po’ di settimane era sempre un po’ più fredda delle altre.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Noir / Vai alla pagina dell'autore: Ulisse85