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Autore: Ulisse85    01/09/2011    3 recensioni
La Morte... una storia di omicidi inspiegabili. Il sovrannaturale si mischia alle vicende di vita quotidiana di Marco e Ettore... lungo un cammino che li porrà a confronto con se stessi e con qualcosa di molto più grande di loro.
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Giovedì 10 febbraio

 

 

Marco quella mattina al risveglio, che da anni avveniva sistematicamente 1 minuto prima dell’orario impostato sulla sveglia, era stato folgorato da uno strano e inquietante pensiero. In quei pochi secondi in cui aprì gli occhi e si stirò questo andò in frammenti staccati tra di loro….

 

 

Ettore ci teneva ad occuparsi di quei casi…

 

I discorsi sulla pena di morte

 

Il giornale aveva già trattato tutti i casi

 

 

Ma non ricordava a cosa fosse giunta la sua mente percorrendo questa inquietante strada.

E comunque era solo una coincidenza che gli ultimi due casi fossero stati già trattati dal giornale…. Ettore era una brava persona… era meglio andare a farsi una bella doccia, che era giovedì.

 

Marco ed Ettore si incontrarono un'ora dopo davanti la Casa Bianca e allo spoglio ciliegio.

Entrarono.

Impietosamente il Direttore era lì ad aspettarli.

Non c’era bisogno di parole.

Tutto uguale ad ogni altro giovedì, un’altra volta un nome in più per il necrologio e di nuovo un enigmatico testamento. Ma almeno stavolta non erano comparsi strani articoli sul L’Orizzonte.

E questo per il direttore significava già tanto, glielo si leggeva in faccia mentre passava il foglio con il testamento ai due appena arrivati, questi senza nemmeno levarsi il cappotto presero il foglio e insieme lessero quelle poche righe.

 

E' disumano dare a chi non la desidera la morte , ma ancora più disumano è negarla a chi da tempo la agogna. Dopo averla lungamente cercata è stata infine la Morte che ha deciso di venire finalmente a trovarmi.

 

Sergio Vigini”

Naturalmente scriverete voi l’articolo sul decesso” non era un ordine, ma una constatazione da parte del direttore.

Ettore e Marco si diressero in ufficio, passando salutarono qualche altro giornalista, e tutti guardandoli capirono che la striscia di “giovedì della morte” – come alcuni pseudo giornalisti avevano ribattezzato inutilmente la situazione- non era finita.

Marco era perplesso dalle prime righe del breve testamento, così mentre si sistemavano in ufficio, chiese delucidazioni.

Vigini era un imprenditore, aveva una squadra di calcio di serie C, per cercare di farla salire di categoria si era impegnato anche casa oltre che tutto il patrimonio… solo che non bastava, allora aveva anche cercato ulteriori spinte con tecniche amministrative e gestionali, diciamo così, poco pulite, e insomma ha comprato partite e commesso vari illeciti…. Ed ora la squadra è stata costretta al fallimento, si è ritrovato con montagne di debiti e un discreto numero di imputazioni anche gravi per illecito…” Ettore fece una pausa, e vedendo che Marco aveva ancora un’espressione che esprimeva bene il suo “e quindi?” , continuò: “--- Vigini distrutto dalla situazione ha tentato il suicidio, ma le banche coinvolte da lui nei giri illegali, sospettando conti e beni nascosti, lo hanno ‘salvato’ e lo facevano sorvegliare, perché… gli serviva vivo.”

D’altronde non era nemmeno giusto che dopo tutto quello che ha fatto sfuggisse col suicidio alle conseguenze, anche se è un uomo distrutto da quello che ho capito..” sentenziò il ragazzo

..già… “

Ma tu come fai ad essere così informato in merito alle vicende di questo imprenditore?”

In passato il nostro giornale si è già occupato di lui…..” rispose Ettore.

   
 
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