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Autore: Maryangy91    02/09/2011    2 recensioni
Victoria è sempre stata una ragazza responsabile quanto bella. Però alcuni eventi cambiano la sua vita costringendola a crescere più in fretta. Ma nonostante i suoi problemi, la ragazza, cerca di andare avanti con la sua giovane età.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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So che è un capitolo veramente breve, ma mi farò perdonare.

 

 

Dopo la morte di mio padre noi tre eravamo veramente a pezzi. Nelle prime settimane piangevamo solo. Ma dopo un mese, per andare avanti, cercammo di dedicarci alle nostre passioni. Io mi dedicai a Dany, letture di medicina e lavoro. Mia madre trovò anche lei un lavoro, in una pasticceria vicino casa. Così poteva distrarsi con la sua creatività, che aveva sempre avuto, nel creare dolci. Ania si diede con anima e corpo ai libri in quell'ultimo mese di scuola, per concludere il quarto anno di liceo senza debiti. Marianne invece aveva un chiodo fisso nella mente. Da quando aveva scoperto il dispetto che le aveva fatto Federico voleva affrontarlo. Mia sorella preferiva risolvere le questioni in breve tempo, ma a causa della la morte di mio padre avvenuta subito dopo la sua scoperta, lei come tutti noi, non era in condizioni di affrontare una questione come quella. Ma anche lei dopo un mese raccolse le sue forze e cercò di essere la Marianne Berlzerri sveglia e combattiva di sempre. Quella che non temeva niente e nessuno. Almeno agli occhi di Federico.

Chiamò il suo ex ragazzo chiedendogli di incontrarsi perché doveva dirgli qualcosa di molto importante. Il giorno dopo andò nel luogo e all'ora stabiliti e, con sua grande sorpresa, lo vide. Non si sarebbe mai immaginata che lui veramente sarebbe venuto.

"Ciao ragazzina, come va?"

"Non scherzare Federico, ho scoperto tutto"

"Tutto cosa?" continuava lui con tono ironico

"Tu non sei malato altrimenti mi avresti contagiata ed io sono sana come un pesce"

"Si lo so"

"Tu immagini che momenti mi hai fatto vivere?"

"Volevo farti assaggiare il gusto di essere solo usata"

"Se ti riferisci a quella famosa pillola la presi solo perché ero spaventata e tu sei solo un psicopatico"

"Spaventata di avere un figlio da me. Ecco la verità"

"Federico tu non sai tante cose. Quindi taci"

"Dimmele allora"

"Perché dovrei?"

"Non credi che io abbia diritto ad una spiegazione?"

"Tanto non capiresti"

"Tu prova a spiegare"

"Mio padre è morto circa un mese fa. Era malato da tre anni" disse mia sorella con le lacrime agli occhi

"Capisco"

"No,non capisci. Non puoi. L'anno scorso presi quella pillola perché aveva paura di una gravidanza, può essere anche da sciocchi ma avevo già mio padre che stava male, io e mia sorella Victoria dovevamo lavorare per poter permettere alla nostra famiglia il lusso di mangiare e a mio padre la possibilità di curarsi. Sai cosa sarebbe significato un bambino per me? Lo sai? Come l'avrei mantenuto? Economicamente potevi anche esserci tu ma la mia famiglia non poteva occuparsi anche di me e di lui" spigò mia sorella piangendo e con tutta la rabbia e il dolore che aveva dentro.

"Saresti venuta a casa mia"

"E i soldi a casa, ogni mese, chi li portava? Credi che avrebbero potuto vivere solo con quelli che guadagnava mia sorella?"

"Mi dispiace, non potevo sapere. Mi dispiace credimi. Tu non me ne hai mai parlato"

"E mi avresti capita? Tu che sperperi i soldi per corrompere un medico e far spaventare una tua ex"

"Hai ragione, scusami ancora. Mi sento in colpa, cosa posso fare per farmi perdonare?" chiese lui serio

"Sparire dalla mia vita!" rispose Marianne fredda e arrabbiata

"Una come te non l'ho mai trovata"

"E non la dovrai mai trovare. Questa è la mia soddisfazione. Dovrai stare male come lo sono stata io per te e per la bugia che mi avevo detto"

"Queste sono le parole di una ragazza ancora innamorata"

"E' vero. Io sono ancora maledettamente innamorata di te, purtroppo" confessò lei.

"Anche io di te" disse lei afferrandole un braccio avvicinandosi al suo voto per cercare di baciarla.

"Lasciami" disse lei allontanandosi da lui e cercando di allentare la presa della sua mano sul suo braccio.

"Ma non hai affermato di essere ancora innamorata di me?"

"Si, ma ciò non vuol dire che io voglia rimettermi con te"

"Perché?"

"Sto soffrendo per te, ma preferisco soffrire e poi dimenticarti più che stare con un immaturo" dopo aver detto queste parole si allontanò, poi si voltò e disse: "E' l'ultima volta che ti ho cercato, da oggi tu non esisti più per me" detto questo andò a casa triste ma soddisfatta di essere stata lei a rifiutare un ragazzo che l'aveva fatta tanto soffrire.

   
 
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