Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Lena Mason    07/09/2011    6 recensioni
Sasuke ha compiuto la sua vendetta uccidendo Itachi.
Ora sa che suo fratello era innocente.
Si è alleato con Akatsuki per distruggere Konoha, colpevole di aver obbligato suo fratello a eliminare tutto il clan Uchiha..
Ma una nuova missione affidatagli da Madara in persona, cambierà radilcamente la sua vita....
Avviso: spoiler per chi non segue le scans e gli episodi sub ita!!
Genere: Azione, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAP 26- IL SEGRETO DI MADARA.

 

 

 

 


La corvina aveva informato l’Hokage della sua supposizione.

 

La donna inviò alcuni shinobi a controllare ciò che la ragazza aveva detto, mentre Sasuke e Naruto tenevano a bada Madara e il resto dei ninja si occupava degli altri nemici.


Misaki era distrutta. Il chakra era completamente sparito dal suo corpo. Sentiva che veniva assorbito dal suo piccolo bambino, ma era preoccupata: come mai un feto così piccolo assorbiva così tanto chakra?

 

Tsunade aveva capito che qualcosa non andava nella gravidanza di Misaki, ma non aveva tempo per controllarla. Doveva sopportare e restare fuori dalla battaglia.

 

Il gruppo di ninja mandati in esplorazione tornò, anche se decimato: infatti erano partiti in venti ed erano tornati in cinque, feriti.

 

«La ragazza ha ragione» dissero all’Hokage prima di correre verso le tende mediche per curarsi.

 

«Sasuke! Naruto» urlò la donna, attirando su di sè l’attenzione dei due combattenti «non consumate altro chakra. Non risolverete nulla» disse loro.

 

**

Misaki era distrutta. Sentiva i sensi abbandonarla lentamente. Si stava dirigendo verso la tenda medica, ma sapeva che non l’avrebbe raggiunta. Furono due mani forti ad afferrarla prima che cadesse.

 

«Misaki-san» davanti a lei c’era Neji Hyuuga, di ritorno dalla tenda per una medicazione «lasciati andare. Ti porto io» le disse, prendendola in  braccio.

 

«Arigatou, Neji»disse prima di addormentarsi.

 

Sasuke la stava cercando ovunque preoccupato: non riusciva a trovarla. Aveva lasciato Madara a Naruto ed era corso alla ricerca della ragazza.

Nella sua corsa incontrò Neji che spiegò cosa fosse successo alla ragazza: purtroppo dovevano aspettare che Tsunade sconfigesse il suo avversario, per avere una diagnosi. Il resto del team medico non era in grado di dire cosa non andasse nella gravidanza della corvina, dato che, a parte il chakra totalmente sparito, il resto dei valori era perfetto.

 

«Sakura è ancora incosciente, altrimenti lei poteva aiutare, credo»

 

«Sakura ha fatto abbastanza, lasciamola riposare» disse Sasuke «Hyuuga, ti chiedo di proteggere Misaki, fino al mio ritorno. Ora devo sistemare Madara una volta per tutte»

 

Il ragazzo dagli occhi perlacei annuì, accettando la missione dell’Uchiha.

L’uchiha  e l’Uzumaki correvano verso il luogo indicato dai ninja andati in avanscoperta: il segreto di Madara era talmente palese che si sentivano due idioti a non averlo capito subito.

 

«Sono un imbecille» disse Naruto «dovevo essere io il primo a capire cosa nascondesse Madara!»

 

«Non darti colpe inutili, dobe. Concentrati sullo scontro. Sento una fonte di chakra potente vicino al luogo dove si trova Madara, oltre a quella del vecchio»

 

«Lo sento anche io. E so anche di chi è, purtroppo»

 

Quando i due si trovarono al luogo dove sarebbe iniziato lo scontro con Madara, trovarono come guardia Jiraya, ex sensei di Naruto e Sannin leggendario.

 

«Sapevo che ti avrei incontrato, Naruto. Mi dispiace essere qui, come nemico» disse Jiraya.

 

«Ero-sennin. So che non è colpa tua» rispose Naruto, ricoprendosi del chakra della volpe «ma devo sconfiggerti.Il villaggio della Foglia ha bisogno di pace» rispose il ragazzo, scagliandosi contro il suo sensei.

 

Il combattimento che ne seguì fu epico. Jiraya mantenne intatto il suo nome di Sannin Leggendario, riuscendo a tener testa persino a Naruto con il chakra della volpe.

 

I colpi erano micidiali e Sasuke riusciva a sentirli persino sotto terra, dove si trovava alla ricerca del chakra di Madara.

 

«Naruto, sta’ attento entro in modalità eremitica» urlò Jiraya, cercando di aiutare il suo allievo.

 

«D’accordo. Ti seguo» rispose Naruto, entrando nello stato eremitico.

 

«Kuchiyose no Jutsu» gridarono all’unisono evocando Gamabunta e Gamakichi.

 

I due rospi si fissarono e Gamabunta disse: «Siamo arrivati a questo punto, hai visto? Speriamo che il ragazzo dai capelli ad anatra sconfigga Madara e metta fine a tutto questo»

 

I due rospi, ubbidendo agli ordini degli evocatori si scontrarono utilizzando le loro armi aumentando ancora i rumori percepiti da Sasuke che si trovava ora davanti a Madara.

 

«Vedo che sei arrivato all’ovvia conclusione, Sasuke, anche se è per merito della compagna che Itachi aveva scelto per sé» gli disse, ghignando, Madara, seduto su un trono di pietra, simile a quello dove si era fatto trovare Itachi.

 

«Sei venuto ad eliminarmi, Sasuke? Sei sicuro di riuscirci? Sei certo di voler dare la tua vita per la foglia, causa della morte del tuo clan?»

 

«Primo: io non morirò per mano tua. Secondo: anche se fosse, io non morirei per la foglia, ma per Misaki e ciò che di mio porta con sè» rispose Sasuke attivando lo Sharingan «Ora smettila di parlare e combatti, vecchio»

 

Lo chiamava così perchè il Madara reale era davvero anziano: aveva i lunghi capelli, una volta neri come la pece, bianco candidi e molte rughe segnavano il volto dell’Uchiha una volta affascinante.

 

«Che trucco infame, Madara. Usare la tecnica di Nagato per governare corpi di altre persone. Quello di Shisui potevi lascirarlo riposare in pace»

 

«Non giudicare. Io devo vincere questa guerra e prendermi quella dannata ragazzina che mi è sfuggita per troppo tempo!»

 

«Non ti lascerò toccare Misaki nemmeno con un dito»

 

I due si scagliarono ad una velocità incredibile l’uno contro l’altro inziando un violento corpo a corpo senza esclusione di colpi: pugni e calci si susseguivano senza sosta riempendo entrambi i contendenti di contusioni e tagli.

Sasuke sentiva che Madara non era da sottovalutare, ma doveva vincere: per Misaki, per se stesso e per quel figlio che la ragazza portava in grembo.

 

 «Kuchiyose No jutsu» disse Sasuke, dopo aver compiuto i sigilli ad una velocità incredibile.

 

Un enorme serpente apparve all’interno della grotta.

 

«Vedo che utilizzi ancora gli amici di Orochimaru» gli disse Madara.

Sasuke non rispose, ma lanciò il serpente addosso a Madara, il quale lo schivò agilmente, nonostante la veneranda età.

 

«Non mi batterai Sasuke!» gridò il vecchio Uchiha, scagliando addosso al ragazzo una pioggia di fuoco.

 

All’esterno intanto Naruto stava avendo la meglio su Jiraya.

 

«Sei incredibile, Naruto! La tua forza è immensa, ma nonostante tutto riesci a mantenere intatta la tua personalità! Bravo allievo»

 

«L’ho imparato da te, Ero-sennin. Perdonami se dovrò eliminarti!»

 

«Naruto, io sono già morto! Agisci per il bene della Foglia! Coraggio, eliminami!» gli gridò Jiraya pronto a prendere il colpo di grazia.

 

Il momento era proprizio dato che Tsunade aveva, nella radura dove tutto era iniziato, colpito duramente Kabuto, allentando quindi il controllo di questi sulle numerose marionette che governava con l’edo tensei.

Infatti anche in altre parti i resuscitati si arresero, facendosi eliminare.

Naruto lanciò il suo Rasengan, ma prima di veder Jiraya scomparire questi gli disse, sorridendo sereno: «Salutami Tsunade, e dille che mi dispiace averla lasciata sola».

 

Sasuke ansimava pesantemente: la pioggia di fuoco di Madara era stata potentissima e aveva avuto qualche problema a ripararsi. Era stato obbligato ad evocare un falco per farsi portare all’esterno il più velocemente possibile.

Una volta fuori, vide che Naruto aveva eliminato colui che in vita era Jiraya e si stava avvicinando per aiutarlo.

 

«Naruto, lascialo a me. Vai da Tsunade ed elimina quel viscido di Kabuto. Lei è l’unica in grado di aiutare Misaki, ma se combatte non riuscirà a visitarla»

 

Naruto fece per protestare, ma Sasuke lo inchiodò con il suo Sharingan: «Se arriva troppo tardi, Misaki potrebbe morire, capisci? Và Naruto, ci penso io al vecchio».

 

Il vecchio in questione, dopo aver rilasciato tutti i cadaveri che controllava tramite la tecnica di Nagato, si presentò di fronte a Sasuke, pronto allo scontro finale.

 

Sasuke chiuse gli occhi e quando li riaprì scagliò l’amaterasu sul nemico, il quale riuscì a fermarlo usando il potente Rinnegan di Nagato.

 

«Facile combattere con le abilità degli altri, vero Madara? Senza l’occhio di Shisui e quello di Nagato saresti un semplice vecchio senza possibilità di vittoria»

 

«Non mi importa dei tuoi pensieri su di me Sasuke. Io ti eliminerò, prenderò Misaki e crescerò tuo figlio secondo il mio credo ninja. Ovviamente dopo aver messo in atto il mio piano originario»

 

I due ricominciarono a battersi, mentre Naruto correva come un dannato verso la radura, trovando Tsunade, sostenuta da Kakashi e Yamato, ancora impegnata a combattere Kabuto, il quale si proteggeva usando i corpi di coloro che aveva richiamato dall’aldilà.

Il ragazzo della volpe si piazzò davanti alla donna che si preparava a parare l’ennesimo colpo, allontanandolo al posto suo.

 

«Tsunade Baa-chan. Và da Misaki»

 

«Naruto non dire idiozie. Sono l’Hokage e in quanto tale devo rimanere sul campo di battaglia»

 

Naruto si voltò guardandola con i suoi grandi occhi azzurri e le disse: «Se Misaki morisse, lo direbbe lei a quello psicopatico di Sasuke?»

 

La bionda Hokage sbuffò, spaventata dalla possibile reazione del possessore di uno degli Sharingan più potenti esistiti, e si congedò, raccomandando massima attenzione al ragazzo.

 

«Baa-chan. Jiraya ti saluta e dice che gli dispiace averti lasciata sola»

 

La donna rimase bloccata da quelle parole, prima di sorridere e dirigersi di gran carriera dalla sofferente Misaki.

 

La corvina dormiva nella tenda medica. Era sfinita e Tsunade capì subito il perchè: il feto era in parte Uchiha e, come già successo altre volte nelle gravidanze di quel clan, nelle prime settimane assorbiva una quantità esagerata di chakra: era per quel motivo che le donne del clan avevano un chakra spropositato. Era una fortuna che anche Misaki l’avesse in abbondanza, altrimenti sarebbe morta in fretta.

 

La bionda Hokage sorrise ai medici, preoccupati per la salute della ragazza e disse: «State tranquilli, andrà tutto bene»

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo so sono in ritardo mostruoso, ma l'ispirazione per questa fic manca. Sul serio. Per mia fortuna dovrei concluderla con un altro capitolo, al massimo due. Quindi preparatevi perchè la fine delle avventure dell'Uchiha psicopatico e della povera Misaki che lo sopporta stanno giungendo al termine.
Alla prossima, cari!
Elena


   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Lena Mason