Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: shiemi01    10/09/2011    5 recensioni
Allora sono nuova, ho deciso di iniziare a scrivere questa ff è la prima.Narra di una ragazza di nome Ginevra,una piccola e aggraziata ragazza di 15 anni,che appare come dire umana,normale ma in fondo non lo è,è un essere magico e speciale.Una ragazza che secondo alcune leggende non ha un'anima,ma se lei dimostrasse il contrario?Cosa farebbero i produttori dei libri delle leggende?Dovranno riscrivere tutto dall'inizio?
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Buonasera a tutti, mi dispiace di essere riuscita a postare solo ora ,è che sono molto impegnata, il capitolo spero vi piaccia, anche se è scritto di fretta e di furia, se c'è qualche errore fatemelo presente,una critica positiva,negativa è sempre ben accetta!!Mi scuso ancora e per le prossime volte a venire perchè lunedi incomincio la scuola quindi sarà dura essere puntuale!!!Un bacio e un grazie a tutti coloro che leggono,specialmente a chi recensice, spingendomi an andare avanti,mi fate sempre felice!!!Un abbraccio,ora vi lascio al capitolo.

2.Secondo capitolo

Finita la prima ora ne seguirono molte altre, ero decisamente stremata, non ero abituata a quei ritmi di lavoro.
‘’Stò morendo di fame’’ pensai fra me e me, mentre sentivo un certo languorino alla bocca dello stomaco, produceva un rumore strano e molto imbarazzante, non mi erano mai successe queste cose.
-Certo che ne hai di fame eh?-
Mi sentii dire alle mie spalle mentre mi accorsi che specchiandomi nel vetro della mensa  le mie guance si accendevano di un rosso color peperone, più imbarazzante del rumore di prima.
Queste sensazioni che a poco a poco si innescavano in me mi davano la voglia di suicidarmi!
Mi voltai e mi trovai davanti una ragazza che era in classe con me, seduta accanto alla mia fila.
Era piuttosto alta, magra e con lunghi capelli, folti ,rossicci.
Mi porse la mano in segno di saluto.
-Piacere Marylin. Vedo, anzi sento che hai un po’ di fame, no?- disse ridendo.
-Bè si, comunque io sono….-
Fece un segno di pausa e mi interruppe.
-Aspetta lo so, sei Ginevra Wilson vero?- affermò con fare divertito e convinto.
Io rimasi un po’ sorpresa e credo che sul mio volto ci fosse dipinta una smorfia di imbarazzo, non mi era mai piaciuta essere al centro dell’attenzione.
-Bè non dici wow? Mi conosci, e tu come fai a sapere che mi chiamo Ginevra Wilson? Dandoti tutte le arie per essere l’ultima arrivata e già la più conosciuta?-
Riprese fiato e si scostò la frangia, mettendo in mostra i suoi grandi occhi color nocciola, con pagliuzze verdi contornati da un bel ombretto color salvia.
-No a dire il vero no, non sono quel tipo di persona, e al momento so solo che ho bisogno di ingurgitare qualcosa…- dissi ridendo anche io.
-Bè allora vieni con me!- gridò saltellando entusiasta.
Mi prese per mano e mi lasciai trascinare, mi portò fuori dalla scuola e camminammo per circa 10 minuti.
-Senti io ti dico che ho fame e tu mi fai camminare?- dissi urlandogli in faccia.
Mi rivolse uno sguardo da cane bastonato, mi penti subito di quello che avevo appena detto.
-Scusa non volevo…- farneticai, balbettando delle scuse.
Mi dispiaceva per davvero, ma a volte gli umani erano cosi noiosi e prevedibili… veniva la voglia di avvolgerli in un turbine d’acqua, mentre si sgretolavano lentamente…
-Non preoccuparti tanto ormai siamo arrivate.  E comunque non mi hai offesa, anzi mi piaci quando ti arrabbi, il tuo viso diventa tutto rosso!-
Appena fini di parlare iniziò a ridere rumorosamente, io le feci cenno di smettere e lei pose fine a quella risata rumorosa .
Mi fece cenno di sedermi ad un tavolo attrezzato di ombrellone che si affacciava su un campo da tennis, dove alcuni ragazzi giocavano animatamente.
Mi sedetti su una sedia di ferro battuto, sul verde, munita di un cuscino su cui sedersi ,impreziosito da perline e disegni.
Ci infilammo nel tavolo all’angolo del bar, e guardandomi intorno notai che c’erano molto clienti.
Dietro il bancone ,la cameriera stava servendo ad un cliente seduto di fronte alla cassa un piatto di Lime pie una torta originaria della Florida, più precisamente delle isole Keys dove crescono i Key lime. Ricordo che la provai il primo giorno arrivata qui in Florida, una torta deliziosa di solito guarnita  con meringa o panna montata, ma comunque molto originale e gustosa.
Dopo oltre dieci minuti, la cameriera si avvicinò al tavolo.
Mi senti toccare una mano da Marylin.
-Senti vado un attimo in bagno, per me prendi quello che prendi tu, ok?-
Le rivolsi un sorriso e risposi con un cenno del capo.
-Bellezza, che ordiniamo oggi?- esclamò la cameriera un pò paffutella, con grandi labbra carnose contornate da un rossetto rosso sbavato.
-Stò aspettando la ragazza che è andata in bagno, potrei avere due tazze di caffè con panna e un piatto di biscotti?- dissi dopo aver dato un occhiata velocemente al menù.
-Ma certo, cara.- rispose allontanandosi in fretta.
La cameriera rivolse uno sguardo al ragazzo, anzi alla ragazza ora riuscivo a vederla meglio, implorandola di servire lei, perché lei doveva controllare una consegna.
-Certo, mamma.- rispose con un sonoro sbuffo la ragazza.
-Oh, tesoro, grazie mille Shirley.- esclamò la donna entusiasta.
Lentamente, Shirley si alzò dal suo sgabello, prese fra le piccole mani un grande vassoio munito di due tazze di caffè fumanti, il piattino e il bricco per la panna e venne al nostro tavolo.
Marylin usci proprio in quel momento dal bagno e prese dalle mani della ragazza il vassoio, lo poggiò sul nostro tavolo e la strinse forte a se.
-Ehi, che fine avevi fatto? E’ da questa mattina che ti cerco e non ti trovo…- esclamò con aria offesa Marylin.
-Bè sai com’è, oggi ho dovuto aiutare mamma nel locale, domani vengo.- disse sbuffando ancora la giovane.
-Dai su per questa volta ti perdono, vieni ti presento un’amica, lei è Ginevra, è nuova, appena arrivata, è strana ma molto simpatica.-
Sorrisi alla ragazza, trattenendo un risolino nervoso e lanciando un’occhiataccia a Marylin, per la presentazione meravigliosa che mi aveva fatto…
-Non farci caso, lei è sempre cosi…- disse l’amica di Marylin indicandola con l’indice.
-Comunque io sono Shirley, piacere di conoscerti Ginevra, sono molto felice di aver trovato una nuova amica. Posso sedermi? Ho una fame!- chiese ridendo.
-Certo, serviti pure.-
Iniziammo a mangiare e a ridere, le guardai attentamente, Marylin alta, con capelli rossi e occhi color nocciola tendenti al verde, Shirley bionda come il grano e con due grandi occhi neri apparentemente simili a dei grossi bottoni, bassa e esile. Il mio popolo voleva che io trovassi l’amore, bè per ora aveva trovato l’amicizia, mi bastava e mi avanzava, anche se non le conoscevo benissimo, anzi per niente, si erano solo dimostrate molto cordiali il mio primo giorno di scuola, sentivo che in qualche modo potevo fidarmi di loro, in me alleggiavano la pace e la felicità, anche se la mia natura mi spingeva ad uccidere, sentivo il suono della loro anima, avrei voluto risucchiarlo con la mia soave voce, ma tenni a bada i miei istinti.
Mi risvegliai dai miei pensieri le riguardai e rivolsi loro una domanda.
-Che sapete dirmi di Julian Green?-
Notai che si guardavano fra di loro più volte, sorprese e con una punta di paura..

 
 
 
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: shiemi01