Quel
gran burlone di Silente aveva organizzato il Ballo del Ceppo per quella
sera,
quindi Mione uscì dall’infermeria adagiata su una
lettiga portata da Zabini e
Pansy Parkinson (era anche vestita con una tunica di lino, si era
truccata come
Cleopatra e aveva rasato i due portatori come schiavi egizi, giusto per
fare
scena) affinchè non le facesse troppo male il didietro
appena riaggiustato, preceduta
da Tiger e Goyle che suonavano una marcia trionfale con due trombette
da
stadio.
Malfoy
aveva assoldato dieci cecchini dell’FBI che si appostarono
sui letti del
dormitorio di Grifondoro mentre Hermy si cambiava d’abito
indossando una
costosissima e pregiatissima creazione d’alta moda fatta di
carta velina
arancione drappeggiata intorno alla vita e sulla tetta destra, e
calzando un
paio di delicate scarpe alte trentadue centimetri con il tacco a forma
di Luna
Lovegood. Per sicurezza Malfoy aveva tagliato le palle a tutti i
cecchini, così
non si facevano la sua ragazza e in più erano talmente
incazzati che avrebbero
fatto fuori chiunque.
Dopo
che la dolce e troieggiante fanciulla fu pronta, scese leggiadramente
le scale
(anche se
“Sei
stupenda, mia stupenda trombamica. Anche il tuo vestito è
stupendamente
stupendo” disse Malfoy, e Hermy fu talmente inebriata dal suo
profumo che
ignorò la sua evidente povertà di vocabolario e
lo baciò appassionatamente. Poi
i due si presero per la mano e si avviarono verso
La
fulgida coppia varcò le porte del salone e…
nessuno li cagò. Voldy stava
facendo a gara con Rookwood a chi riusciva a versarsi più
birra nelle narici
(vittoria stracciante di zio Voldy perché Bella aveva
tappato il naso a
Rookwood); Silente e
A
quel
punto l’attenzione di tutti venne rivolta ai due baldi
giovani e la folla si
spostò tipo mar Rosso per permettergli di fare la passerella
(partì anche la
musica di Uomini e Donne e Maria De
Filippi tentò di parlare, ma zio Voldy la cruciò
perché lui preferiva Barbara
D’Urso). Silente si inginocchiò ossequiosamente al
loro cospetto e gli porse un
cuscino di velluto su cui era posata una chiave a forma di vibratore
dicendo:
“Questa è la chiave della mia camera da letto
speciale.. Ci andavo con
Grindelwald ma lui è schiattato, è disperso, o
è tornato etero, non so.
Comunque sarei onorato se voi voleste usarla…
C’è il materasso ad acqua”
aggiunse poi strizzando l’occhio a Draco.
Proseguendo
lungo il salone diverse Serpeverde svennero strillando, una si
strappò i
capelli, Pansy Parkinson tentò di lanciare una coppa in
testa ad Hermione ma
venne prontamente freddata dai cecchini, Harry e Ron continuarono a
strafottersi di tutto il resto e George giurò vendetta con
la mano appoggiata
sulla spalla del piangente Fred.
“Bene,
ragazzi, abbiamo avuto il nostro momento di adorazione, sappiamo che
tutti ci
ammireranno e fisseranno per il resto della serata, io sono il dio del
sesso,
Hermione è una baldraccona eccetera, adesso tornate a
ballare!” disse Malfoy
annoiato.
Lucius
prese in consegna la chiave e si recò dai suoi amichetti
Mangiamorte che
stavano sbucciando le pesche per zio Voldy.
“Yu-hu,
caro Lucius!” lo chiamò il Signore Oscuro.
“Ti dispiacerebbe lanciare un
gentile Avada Kedavra a quella stupida Corvonero laggiù? Ha
il vestito uguale
al mio!” concluse strillando.
“Tu
lo
porti meglio, amor mio!” si affrettò a consolarlo
Bellatrix. Stava proprio per
dirgli come la sua pelata rachitica si intonasse al verde della
cintura, ma
Voldy la deluse ancora una volta liquidandola: “Taci,
femmina! Ti ho detto
mille volte che io amo solo quella gran gnoccona di Bathilda
Bath!”
Hermy
e Malfoy ballavano lentamente in pista abbracciandosi in modo languido
e poco
casto, mentre Colin Canon faceva il paparazzo (ma era stato autorizzato
da
Lucius come fotografo ufficiale di Novella
2000, altrimenti sarebbe stato freddato) scattando
panoramiche agli
elementi salienti della serata, come ad esempio tette di Mione, pacco
di
Drachino, culo di Mione appena restaurato.
Tutto
sembrava procedere alla perfezione: Ron si ingozzava di tartine, Harry
salvava
il mondo magico, Percy teneva un discorso sulle
responsabilità dei Centauri
nelle leggi sui calderoni… Ad un tratto si
avvertì un rumore come di tuono e
nella sala irruppe Fred Weasley a cavallo di un fenicottero
geneticamente
modificato che eruttava fiamme, gridando “Hermione! Io ti
amo!” e lanciando
petali di rosa sulla platea stupefatta.
Le
reazioni furono molto diverse ma tutte frenetiche: zio Voldy
effettuò una
perfetta riproduzione dell’Urlo di
Munch, si avvolse nel suo mantello e si mise in un angolo a chiamare
soccorso
con il suo iPhone (non prima di aver controllato Farmville); i
Mangiamorte
scapparono da tutte le parti come conigli, tranne Mulciber che si mise
addosso
un cartello con scritto “Pentitevi, la fine è
vicina” e cominciò a predicare
per i corridoi; Piton cercò di sconfiggere colui che osava
attentare alla vita
della sua amata con lo spingardino a sale, ma fallì
miseramente perché il
fenicottero lo incenerì da capo a piedi; Silente
fuggì facendosi scudo con il
corpo della Umbridge recuperato dall’ufficio di Sevvy, che
per la verità
cominciava anche a puzzare (e Dolores era già un aborto di
per sé); fra gli
studenti qualcuno svenne, qualcuno invocò
l’Anticristo, altri si proclamarono
Highlander e corsero a prendere il loro drago per combattere, altri
ancora si
inginocchiarono e chiamarono il Maestro Yoda in loro soccorso.
I
cecchini fecero quadrato attorno alla stupenda coppia per proteggerli;
i parà
della Folgore andarono a prendere
Fred
scese dal suo fenicottero con mossa elegante, scosse la fulva chioma e
tirò
fuori (di nuovo) la spada, ma questa volta non invano; la
puntò infatti alla
gola di Malfoy (era una spada allungabile che superò tutti
gli attoniti
cecchini) e gridò: “Marrano, rendimi la mia
pulzella!”. Blaise Zabini dal
pubblico urlò: “Ma parla come mangi!”
Drachettino
per tutta risposta sputò in faccia al suo avversario (anche
quello era uno
sputo allungabile), il quale divenne paonazzo dalla rabbia,
trasformò la spada
in un retino per farfalle e con abile mossa acchiappò
l’urlante Mione, la
trascinò con sé sul fenicottero e la
portò via, sotto gli sguardi inebetiti dei
presenti. Uno dei parà provò a gambizzare il
fenicottero, ma il suo proiettile
fu deviato da zio Voldy, il quale non era riuscito a farsi soccorrere
quindi si
era alleato con Fred (e poi era un ecologista convinto, lui). Il
Signore Oscuro
provò a evocare anche lui una cavalcatura mistica, poi
vedendo che non ci
riusciva ordinò ai Mangiamorte di mettersi sotto i suoi
piedi e rotolare così
sembrava che lui fluttuasse. Prima di andarsene gridò:
“Passate al Lato Oscuro:
abbiamo i biscottini!” e svanì fuori dal portone.
Malfoy
era nero di rabbia: la sua trombamica era stata appena portata via da
una
serata dove era previsto che lui se la facesse! Affronto! Oltraggio!
Vilipendio!
“La
salverò” sentenziò eroicamente.
Angolo
dell’autrice
Ecco
il quarto
capitolo! Non ho avuto tempo di aggiornare perché la mia
connessione è come un
vecchio col Viagra, poi perché oggi è cominciata
la scuola (TRAUMA, sono al
quarto anno ma ogni mattina è un TRAUMA), e infine
perché ho una norvegese
dentro casa mia che ci resterà per tre mesi,
urrà! Spero che vi piaccia, e
fatevelo bastare almeno per un paio di giorni perché non ho
idea di come
continuare T.T ovviamente sono ben accetti consigli! :D