Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: The Plague    12/09/2011    8 recensioni
Questa è una Dramione, Fremione, Severmione... insomma una fic sul pairing Hermione/qualsiasicosarespiri, ambientata ad Hogwarts (ma dai, chi l'avrebbe mai detto?) durante il sesto anno, ma il sesto anno è lì così, dimenticate tutte le cose scritte dalla Row perchè questa è pura demenzialità. Visto che devo scrivere qualcosa sulla trama, dirò che come forse avrete già intuito la nostra Herm si innamorerà in rapida successione di tutta la popolazione maschile di Hogwarts, e non dimentichiamoci di zio Voldy, lui si che è spassoso, gente!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Fred Weasley/Hermione Granger, Hermione/Severus
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Quel gran burlone di Silente aveva organizzato il Ballo del Ceppo per quella sera, quindi Mione uscì dall’infermeria adagiata su una lettiga portata da Zabini e Pansy Parkinson (era anche vestita con una tunica di lino, si era truccata come Cleopatra e aveva rasato i due portatori come schiavi egizi, giusto per fare scena) affinchè non le facesse troppo male il didietro appena riaggiustato, preceduta da Tiger e Goyle che suonavano una marcia trionfale con due trombette da stadio.

Malfoy aveva assoldato dieci cecchini dell’FBI che si appostarono sui letti del dormitorio di Grifondoro mentre Hermy si cambiava d’abito indossando una costosissima e pregiatissima creazione d’alta moda fatta di carta velina arancione drappeggiata intorno alla vita e sulla tetta destra, e calzando un paio di delicate scarpe alte trentadue centimetri con il tacco a forma di Luna Lovegood. Per sicurezza Malfoy aveva tagliato le palle a tutti i cecchini, così non si facevano la sua ragazza e in più erano talmente incazzati che avrebbero fatto fuori chiunque.

Dopo che la dolce e troieggiante fanciulla fu pronta, scese leggiadramente le scale (anche se la Luna Lovegood sul suo tacco sinistro aveva cominciato a urlare che vedeva un Nargillo), e in fondo alla gradinata vide attenderla il suo Draco, che per l’occasione indossava una giacca viola con fiamme rosseggianti e teneva il piede sulla testa di Zabini, che era steso per terra vestito da tappeto di tigre, in segno di sprezzante trionfo.

“Sei stupenda, mia stupenda trombamica. Anche il tuo vestito è stupendamente stupendo” disse Malfoy, e Hermy fu talmente inebriata dal suo profumo che ignorò la sua evidente povertà di vocabolario e lo baciò appassionatamente. Poi i due si presero per la mano e si avviarono verso la Sala Grande, scortati dai parà della Folgore in divisa di gala, dal ministro La Russa su una motocicletta d’epoca dotata di mitra e da Lucius Malfoy che esibiva la sua nuova tinta color biondo-capelli-di-Narcissa-sporchi.

La fulgida coppia varcò le porte del salone e… nessuno li cagò. Voldy stava facendo a gara con Rookwood a chi riusciva a versarsi più birra nelle narici (vittoria stracciante di zio Voldy perché Bella aveva tappato il naso a Rookwood); Silente e la McGranitt si erano scambiati i vestiti anche se la differenza non era poi così grande; Hagrid aveva appena sfondato una vetrata entrando a cavallo di Fierobecco vestito da renna Rudolph, ed il troll del primo anno era stato imbalsamato e mascherato da Dolce Fatina del Natale. Gli studenti, i professori e gli svariati ospiti stavano allegramente ballando/trincando/pomiciando e nessuno si accorse della Dramione finchè La Russa non sparò una scarica di mitra uccidendo la metà dei Tassorosso che erano troppo leali per spostarsi.

A quel punto l’attenzione di tutti venne rivolta ai due baldi giovani e la folla si spostò tipo mar Rosso per permettergli di fare la passerella (partì anche la musica di Uomini e Donne e Maria De Filippi tentò di parlare, ma zio Voldy la cruciò perché lui preferiva Barbara D’Urso). Silente si inginocchiò ossequiosamente al loro cospetto e gli porse un cuscino di velluto su cui era posata una chiave a forma di vibratore dicendo: “Questa è la chiave della mia camera da letto speciale.. Ci andavo con Grindelwald ma lui è schiattato, è disperso, o è tornato etero, non so. Comunque sarei onorato se voi voleste usarla… C’è il materasso ad acqua” aggiunse poi strizzando l’occhio a Draco.

Proseguendo lungo il salone diverse Serpeverde svennero strillando, una si strappò i capelli, Pansy Parkinson tentò di lanciare una coppa in testa ad Hermione ma venne prontamente freddata dai cecchini, Harry e Ron continuarono a strafottersi di tutto il resto e George giurò vendetta con la mano appoggiata sulla spalla del piangente Fred.

“Bene, ragazzi, abbiamo avuto il nostro momento di adorazione, sappiamo che tutti ci ammireranno e fisseranno per il resto della serata, io sono il dio del sesso, Hermione è una baldraccona eccetera, adesso tornate a ballare!” disse Malfoy annoiato.

Lucius prese in consegna la chiave e si recò dai suoi amichetti Mangiamorte che stavano sbucciando le pesche per zio Voldy.

“Yu-hu, caro Lucius!” lo chiamò il Signore Oscuro. “Ti dispiacerebbe lanciare un gentile Avada Kedavra a quella stupida Corvonero laggiù? Ha il vestito uguale al mio!” concluse strillando.

“Tu lo porti meglio, amor mio!” si affrettò a consolarlo Bellatrix. Stava proprio per dirgli come la sua pelata rachitica si intonasse al verde della cintura, ma Voldy la deluse ancora una volta liquidandola: “Taci, femmina! Ti ho detto mille volte che io amo solo quella gran gnoccona di Bathilda Bath!”

Hermy e Malfoy ballavano lentamente in pista abbracciandosi in modo languido e poco casto, mentre Colin Canon faceva il paparazzo (ma era stato autorizzato da Lucius come fotografo ufficiale di Novella 2000, altrimenti sarebbe stato freddato) scattando panoramiche agli elementi salienti della serata, come ad esempio tette di Mione, pacco di Drachino, culo di Mione appena restaurato.

Tutto sembrava procedere alla perfezione: Ron si ingozzava di tartine, Harry salvava il mondo magico, Percy teneva un discorso sulle responsabilità dei Centauri nelle leggi sui calderoni… Ad un tratto si avvertì un rumore come di tuono e nella sala irruppe Fred Weasley a cavallo di un fenicottero geneticamente modificato che eruttava fiamme, gridando “Hermione! Io ti amo!” e lanciando petali di rosa sulla platea stupefatta.

Le reazioni furono molto diverse ma tutte frenetiche: zio Voldy effettuò una perfetta riproduzione dell’Urlo di Munch, si avvolse nel suo mantello e si mise in un angolo a chiamare soccorso con il suo iPhone (non prima di aver controllato Farmville); i Mangiamorte scapparono da tutte le parti come conigli, tranne Mulciber che si mise addosso un cartello con scritto “Pentitevi, la fine è vicina” e cominciò a predicare per i corridoi; Piton cercò di sconfiggere colui che osava attentare alla vita della sua amata con lo spingardino a sale, ma fallì miseramente perché il fenicottero lo incenerì da capo a piedi; Silente fuggì facendosi scudo con il corpo della Umbridge recuperato dall’ufficio di Sevvy, che per la verità cominciava anche a puzzare (e Dolores era già un aborto di per sé); fra gli studenti qualcuno svenne, qualcuno invocò l’Anticristo, altri si proclamarono Highlander e corsero a prendere il loro drago per combattere, altri ancora si inginocchiarono e chiamarono il Maestro Yoda in loro soccorso.

I cecchini fecero quadrato attorno alla stupenda coppia per proteggerli; i parà della Folgore andarono a prendere La Russa che stava spiegando il bunga bunga a Neville e lo misero su una carriola per portarlo a fare il suo dovere; e Malfoy strinse a sé Hermione che gridava: “Stalker! Stalker! Portatelo via!”.

Fred scese dal suo fenicottero con mossa elegante, scosse la fulva chioma e tirò fuori (di nuovo) la spada, ma questa volta non invano; la puntò infatti alla gola di Malfoy (era una spada allungabile che superò tutti gli attoniti cecchini) e gridò: “Marrano, rendimi la mia pulzella!”. Blaise Zabini dal pubblico urlò: “Ma parla come mangi!”

Drachettino per tutta risposta sputò in faccia al suo avversario (anche quello era uno sputo allungabile), il quale divenne paonazzo dalla rabbia, trasformò la spada in un retino per farfalle e con abile mossa acchiappò l’urlante Mione, la trascinò con sé sul fenicottero e la portò via, sotto gli sguardi inebetiti dei presenti. Uno dei parà provò a gambizzare il fenicottero, ma il suo proiettile fu deviato da zio Voldy, il quale non era riuscito a farsi soccorrere quindi si era alleato con Fred (e poi era un ecologista convinto, lui). Il Signore Oscuro provò a evocare anche lui una cavalcatura mistica, poi vedendo che non ci riusciva ordinò ai Mangiamorte di mettersi sotto i suoi piedi e rotolare così sembrava che lui fluttuasse. Prima di andarsene gridò: “Passate al Lato Oscuro: abbiamo i biscottini!” e svanì fuori dal portone.

Malfoy era nero di rabbia: la sua trombamica era stata appena portata via da una serata dove era previsto che lui se la facesse! Affronto! Oltraggio! Vilipendio!

“La salverò” sentenziò eroicamente.

 

 

 

 

 

Angolo dell’autrice

Ecco il quarto capitolo! Non ho avuto tempo di aggiornare perché la mia connessione è come un vecchio col Viagra, poi perché oggi è cominciata la scuola (TRAUMA, sono al quarto anno ma ogni mattina è un TRAUMA), e infine perché ho una norvegese dentro casa mia che ci resterà per tre mesi, urrà! Spero che vi piaccia, e fatevelo bastare almeno per un paio di giorni perché non ho idea di come continuare T.T ovviamente sono ben accetti consigli! :D

  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: The Plague