Prologo
Era caldo sulla Sunny...le ragazze non riuscivano a dormire e nonostante fossero quasi le 3 di notte parlavano ancora tra di loro, distese nei comodi letti.
I ragazzi invece dormivano distrattamente qua e là. C'era chi russava sul pavimento, chi come Zoro riposava tranquillo e beato con tanto di bolla al naso, chi come Usop e Chopper che masticavano parole incomprensibili nel sonno e chi come il capitano che non aveva per niente sonno.
Sentiva quell'afa appicicarglisi lungo tutto il corpo e gli dava parecchio fastidio così decise di alzarsi dal suo giaciglio e dirigersi verso la polena a godersi la poca brezza marina che aleggiava sulla nave.
Rufy non riusciva a dormire non solo perchè era caldo ma perchè il ricordo di suo fratello lo stava assilando moltissimo in questa settimana.
"Ace..fratellone mi manchi tanto...perchè tutto ciò è dovuto accadere proprio a te?Lo so bene che se il figlio del Re dei Pirati ma allora è questa la vera giustizia?No..mi rifiuto di crederlo!!"
Cappello di Paglia chiuse gli occhi e i momenti più gioiosi della sua infanzia insieme a quella degli inseparabili fratelli riaffiorò nella sua mente....
-Oi Sabo!Dai sbrigati, dobbiamo fare un colpo grosso giù in città oggi!- lo chiamava Ace.
-Eccomi!- gli gridava di rimando il suo collega d'affari.
-Posso venire anch'io??- chiedeva sempre Rufy con gli occhi da cucciolo indifeso.
Ace e Sabo non volevano portarlo e non perchè non gli volevano bene ma perchè preferivano proteggerlo dai pericoli e dai malviventi che si aggiravano per il Monte Corbo.
-Non puoi venire con noi Pulce, ci saresti solo d'impiccio!-
-Ace non trattarlo così....Dai Rufy aspettaci qui, noi facciamo subito!-
-NO!Non voglio!!-
-E va bene!Quanto sei noioso!!-
Alla fine Ace si arrendeva sempre, non sopportava vederlo piangere, e dire che Rufy a quel tempo versava lacrime da coccodrillo praticamente per qualsiasi cosa gli veniva negata. Sabo invece era sempre quello più paziente e tranquillo, si arrabbiava in rare occasioni.
Dopo le loro consuete scorribande i piccoli non rientravano mai a casa a mani vuote. Ace era davvero forte pur essendo un bambino. Era capace di mandare al tappeto un adulto con un solo pugno e a volte per fare la lotta si procurava ferite e lividi ovunque ma a lui non importava. Aveva un sogno da realizzare e per farlo doveva diventare ogni giorno più forte. Anche Sabo non era da meno mentre Rufy restava sempre il più debole nonostante avesse già i poteri del frutto del diavolo dalla sua.
-Ragazzi....-
-Che vuoi Rufy?-
-Io ho fame!Cosa mangiamo per cena?-
Il più piccolo si comportava spessissimo così e mentre Sabo rideva compiaciuto, Ace aveva voglia di schiaffeggiarlo.
-Perchè non hai rubato niente!?Ce n'è di gente al villaggio e poi oggi era pure il giorno del mercato!-
-Ma non ce la faccio!Non riesco a mentire come fate voi, siete troppo in gamba!-
-Tsk....allora vattene da Dadan e chiedi del cibo a lei!-
-Mh...d'accordo.- e Rufy se ne andava a malincuore sapendo già cosa lo aspettava.
-Potevamo dargli almeno un pezzetto di pane, no?- rifletteva Sabo mentre morsicava l'alimento.
-Deve imparare a cavarsela da solo!-
-Non è che sei geloso Ace?-
-Io!?Di quel nanerottolo??-
-Sì....-
-AIUTOOOOOOOO!!ACE!SABO!DADAN VUOLE PICCHIARMI!!!- urlava Rufy di ritorno a tutto spiano.
-Che avrà combinato stavolta?-
-Non lo so...ma è meglio filare con quella pazza in giro!Corri Rufy!!-
Purtroppo non riusciva mai a stare al passo con i fratelloni, era ancora troppo piccolo per correre veloce come loro e quindi toccava sempre ad Ace prenderselo sulle spalle intanto che Sabo li guidava sicuro di sè all'interno del fitto bosco.
-Brutti mocciosi, mi farete impazzire un giorno o l'altro!- sospirava Dadan. Non le andava di inseguirli fin lì e così sbuffando e ansimando preferiva rientrare nel suo covo.
-Quella donna è fuori di testa!- commentava Rufy una volta al sicuro.
C'era un luogo infatti che i tre bambini amavano più di ogni altro posto: il loro rifugio segreto, la loro piccola, confortevole casa sull'albero. Non era tanto grande e nemmeno ben costruita però la adoravano ugualmente. Dentro vi si trovavano delle coperte e una bacinella con della fresca acqua di sorgente oltre che ai risparmi guadagnati grazie ai furti compiuti da Sabo e da Ace.
La notte ormai era calata e le stelle illuminavano il cielo scuro. Era arrivata l'ora di dormire.
Sabo prendeva posizione a sinistra, Ace a destra e Rufy si coricava in mezzo a loro. Si sentiva protetto da tutto e da tutti in quel modo e non poteva fare a meno di stringersi gli altri due accanto a sè.
-Notte Ace!Notte Sabo!-
-Notte anche a te Rufy e vedi di non russare!- lo avvertiva abitualmente Sabo.
-Notte!Ora però dormite...yawn....domani vedremo cosa fare e come organizzarci!- rispondeva sbadigliando Ace mentre un dolce sorriso compariva sui volti di tutti e tre, e il sonno li assopiva lentamente.
Chissà che avrebbero combinato il giorno successivo?
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Note dell'autrice: Dato che non riesco a dormire mi è venuto in mente di scrivere questa storia. Come inizio non è molto lungo ma spero che vi possa piacere ugualmente e vi sarei grata se aveste il tempo per lasciare un commento.
Grazie mille,
robin_chan07