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Autore: DreamBook    13/09/2011    1 recensioni
[Seguito di "Un'importante richiesta"]
Sono nell'anno dei GUFO in fondo. Devo anche compilare il questionario sulle materie che vorrei seguire l'anno prossimo, ma non so ancora quale potrebbe essere la mia carriera fuori di qui. Finora ho pensato solo a sfruttare l'opportunità offerta dalla scuola per studiare e allargare il più possibile le mie conoscenze magiche.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Minerva McGranitt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
- Questa storia fa parte della serie 'Improbabile amicizia'
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ζ IL LAVORO PER ME ζ



Prendo il libro di Trasfigurazione sotto braccio e mi dirigo verso il luogo dell'appuntamento, arrivando in perfetto orario alla porta della biblioteca. Come sospettavo il mio alunno si fa attendere. Cominciamo già con il piede sbagliato.

Corrugo la fronte facendo comparire una ruga di nervosismo, incrocio le braccia intorno al libro e batto il piede a terra. A intervalli regolari guardo alternativamente a destra e sinistra nel corridoio, poi l'orologio. Cinque minuti. Nessuno. Se non arriva entro i prossimi cinque può scordarsi il mio aiuto. Dieci minuti. L'ho promesso al professor Silente, ma anch'io ho dei compiti da portare avanti.

Sono nell'anno dei GUFO in fondo. Devo anche compilare il questionario sulle materie che vorrei seguire l'anno prossimo, ma non so ancora quale potrebbe essere la mia carriera fuori di qui. Finora ho pensato solo a sfruttare l'opportunità offerta dalla scuola per studiare e allargare il più possibile le mie conoscenze magiche. Sbuffo. Gli concedo altri cinque minuti ma solo perchè non voglio che il professore pensi che mi sono tirata indietro.

Finalmente, con un quarto d'ora di ritardo, il massiccio ragazzo fa capolino nel corridoio con i capelli scomposti (più del solito) e la faccia rossa dalla corsa, gli stivali sporchi e le mani a coppa come se volessero trattenere qualcosa.

La voglia di fargli la ramanzina se ne va mentre lo guardo avvicinarsi sussurrando alla cosa tra le sue mani. Evidentemente lui si è accorto che sto fissando le mani e smette di parlare, imbarazzato.

“Mi dispiace del ritardo” mormora “ma mi sono imbattuto in questa” e schiude i palmi mostrandomi una salamandra nera.

Io indietreggio d'istinto, i rettili non sono proprio la mia passione. Precisando che, per me, i gatti non sono inclusi nella categoria animali, se posso evito contatti con qualunque rappresentante di quel regno. Non mi piace ammetterlo, ma Cura delle Creature magiche è la materia che mi entusiasma di meno.

Hagrid, notato il mio improvviso irrigidimento, si affretta ad aggiungere: “Alcuni ragazzini la stavano prendendo a sassate, giù, vicino alla foresta. Poverina! Probabilmente è scappata dall'allevamento del professore di Pozioni dove diventerebbe materiale da laboratorio. Ma ti giuro che adesso la metto via, aspetta” e da non so che tasca della giacca estrae una piccola gabbia dove mette l'animaletto.

Mi rilasso, poi riprendo il cipiglio severo e lo ammonisco: “Va bene, sei scusato, ma la prossima volta non ti aspetterò!” e mi incammino verso quello che ho ribattezzato il ''mio'' tavolo.

Hagrid si sistema di fronte a me guardandomi mentre estraggo dalla borsa libro, piuma e un quaderno.

Mi schiarisco la voce e comincio: “Bene, partiremo dalla base. Tira fuori il libro di Trasfigurazione, volume uno, a pagina diciannove e leggimi le eccezioni della Legge di Gamp sulla Trasfigurazione degli Elementi”

Vedo che il ragazzo continua a fissarmi stupito, infine mi dice: “Veramente non ho portato il libro”

Massaggio un attimo le tempie per non perdere il controllo di me stessa e chiedo: “Per quale motivo non hai portato il libro?”

“Pensavo che usavamo solamente la bacchetta”

“Dunque saresti in grado di citarmi le eccezioni a memoria? E anche la Legge di Lavoisier sulla conservazione della massa? E dirmi cosa succede quando cerco di trasfigurare un uomo in un animale?” concludo con tono un po' troppo saccente.

Hagrid si gratta i capelli crespi, mi guarda, infine abbassa gli occhi e farfuglia quella che dovrebbe essere la prima delle cinque eccezioni.

“No, Hagrid, non ci siamo. Ecco, leggi da qui”

Il ragazzo prende il libro con le manone e senza guardarmi inizia a leggere: “<< Tutto può essere trasformato in tutto. Tuttavia esistono cinque principali esagerazioni... >>”

“Eccezioni” lo correggo.

“<<...eccezioni a questa legge, che sono: il cibo, questo non può essere infatti creato e nessun altro corpo può essere trasformato in esso; l'oro: assieme ai metalli gre...grezzi, è impossibile da creare o da ottenere tramite una Trasfigurazione>>”

“Grezzi? Preziosi. Tutti i metalli preziosi.” lo correggo di nuovo. C'è qualcosa che non va. Mi posiziono dietro di lui e lo osservo mentre legge. Mette l'indice per tenere il segno ma vedo che a volte si blocca e aggrotta la fronte come per capire che parola forma quell'unione di lettere.

E' dislessico. Gli metto una mano sulla spalla e lo fermo.

“Basta così Hagrid. Cambiamo metodo, io leggo e tu ripeti, d'accordo?”

Egli rilassa le spalle, sollevato di non doversi più umiliare nel tentativo, e accenna di sì con la testa.

Il tempo passa velocemente e sono già le sette.

Ho la crocchia spettinata e mi sono alzata le maniche della camicia per l'impeto messo nelle spiegazioni, ma mi sembra di non aver ottenuto risultati. Gli ho ripetuto almeno dieci volte le eccezioni di Gamp e dieci volte me le ha ridette sbagliate. Abbiamo anche provato magie semplici: trasfigurare un fiammifero in un ago, una gomma in un sasso, evanescere una piuma, ma niente. Se riuscivano era per metà.

“Per oggi ci fermiamo qui” dico con un tono un po' deluso.

“No, aspetta, sono sicuro che stavolta ce la farò”

“Non sforzarti Hagrid, ritentiamo domani”

Mi fissa con determinazione e mi ripete: “Un'ultima volta, perfavore” e puntando la bacchetta contro la matita davanti a sé esclama “Evanesco!

Non riesco ancora a crederci ma questo tentativo va a segno. Lo guardo orgogliosa: “Ce l'hai fatta!”

“Ce l'ho fatta!”

Gli brillano gli occhi per la felicità e istintivamente si alza, mi prende per la vita e comincia a girare su sé stesso.

“Ce l'ho fatta, ce l'ho fatta!” continua a intonare.

“Hagrid mettimi giù! Mi gira la testa!” gli urlo mentre arrossisco per il contatto ravvicinato.

Le poche teste rimaste sono voltate verso di noi e Madame Noisette, la bibliotecaria, ci intima di fare meno rumore se non vogliamo essere sbattuti fuori.

Hagrid mi lascia andare e si scusa con lei e con me, ma non smette di sorridere. Anch'io mio malgrado sto sorridendo.

Continua a ringraziarmi mentre raccoglie le sue cose e se ne va verso la sala grande per la cena. Mentre lo guardo andarsene penso che la sua soddisfazione è anche la mia. Estraggo dalla borsa il foglio che dovrei consegnare, intingo la piuma nel calamaio e scrivo sul tratteggio accanto alla frase ''Carriera scelta:'' Insegnante


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Spazio Autrice


Ci ho messo un bel po' ma questo è esattamente ciò che volevo scrivere. Questo è un seguito del seguito. Spero che piaccia sia a chi ha letto le altre due sia a chi non l'ha fatto :)

Grazie :)


~ Patty ~






  
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