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Autore: MedusaNoir    14/09/2011    2 recensioni
Un ragazzo dai capelli rossi, appoggiato a un lampione spento, la guardò raggiante, irradiando felicità da ogni angolo del suo volto lentigginoso.
[Minilong di cinque capitoli su Narcissa/Fabian]
Quarta classificata al primo turno del "The drinking sentimental's contest!" di TheBlackQueen_.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Narcissa Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Inizio


Ogni storia ha un suo inizio, anche quelle d'amore.

L'inizio, in questo caso, è rappresentato da un freddo pomeriggio di marzo.


Fabian Prewett era di due anni più grande di Narcissa Black, ma si conoscevano anche senza essersi mai incontrati a lezione.

Ciascuno di loro sapeva chi era l’altro, ma non si erano mai parlati… almeno civilmente. Di solito i gemelli Grifondoro si limitavano a lanciare frecciatine alla Serpeverde e ai suoi amici, perfino quando si ritrovavano faccia a faccia con Bellatrix: la secondogenita dell’illustre famiglia Black riusciva a tenere a bada chiunque con un semplice sguardo, ma anche per lei era un’impresa tappare la bocca a Fabian e Gideon Prewett senza rischiare di mandarli al San Mungo.

Quel sabato Fabian era solo, dal momento che il fratello era riuscito, dopo lunghe peripezie, ad ottenere un appuntamento con una bella Corvonero, Meryl Dunst; così Fabian si era recato ad Hogsmeade per fare rifornimento di scherzi da Zonko, progettando di tornare ad Hogwarts molto presto.

Non era stato, però, l’unico a scendere al villaggio senza un amico: Bellatrix si era rifiutata di andare ad Hogsmeade, affermando che si trattava solo di un’inutile perdita di tempo, e si era chiusa in biblioteca a sfogliare libri “per diventare una grande strega”; così anche Narcissa aveva dovuto incamminarsi, ben stretta nel suo cappotto, senza compagni. Non aveva nemmeno voluto chiedere alle sue amiche di venire con lei: avevano cambiato atteggiamento da quando “era successo”, ma evitavano di dire apertamente cosa pensavano dei Black per non incorrere nell’ira di Bellatrix.

Narcissa sospirò mentre si allontanava dal castello. La sua vita aveva cominciato a cambiare alcuni mesi prima, quando sua sorella Andromeda era stata diseredata e cancellata dall’arazzo della famiglia Black. Le voci giravano e ben presto i suoi compagni Serpeverde avevano saputo la sconcertante notizia: Andromeda Black aveva sposato un Nato Babbano. Narcissa aveva dovuto dire addio alla sorella maggiore, ma non sapeva dire se la stretta che le attanagliava ormai costantemente lo stomaco fosse dovuta a tristezza per l’assenza di Andromeda nella sua vita o all’umiliazione per ciò che aveva fatto, per come li aveva traditi.

Sussultò e corse a nascondersi dietro un albero non appena notò un gruppo di Serpeverde venire dalla sua parte. Come aveva immaginato, tra loro c’era Lucius Malfoy, il ragazzo a cui era stata promessa in moglie appena pochi giorni dopo la nascita. Non che le stesse antipatico; al contrario, lo trovava molto simile a lei, bello e orgoglioso. Tuttavia…

Era stufa di vedere gli altri decidere per lei: non doveva più considerare Andromeda sua sorella per volere dei genitori, doveva sposare Lucius per volere dei genitori, doveva stare sempre al fianco di Bellatrix per volere dei genitori. Si rese conto in quel momento di avere appena compiuto un atto di ribellione: non era con Bellatrix, aveva scelto di andare in giro per Hogsmeade senza di lei. Aveva scelto forse per la prima volta nella sua vita.

Fu in quel momento che Fabian la vide. Era appena uscito da Zonko e teneva in mano alcuni pacchetti, quando notò la ragazza nascondersi da un gruppo di compagni di Casa; inarcò un sopracciglio, divertito, e decise di avvicinarsi.

- Buongiorno, serpe!

Narcissa sussultò di nuovo, si voltò per scoprire chi fosse e subito gli rivolse uno sguardo disgustato.

- Che vuoi, Prewett?

- Solo stuzzicarti un po’. Come mai ti nascondi dai tuoi amici?

Narcissa avvampò, imbarazzata, e Fabian sorrise guardando il volto pallido della ragazza chiazzarsi di rosso: nonostante fosse una Serpeverde, era la più carina della scuola e Fabian aveva sempre pensato che dovesse esserci altro sotto quella scorza da donna orgogliosa delle proprie origini.

- Non sono affari che ti riguardano - lo liquidò Narcissa rivolgendogli un’espressione altera. – E ora, se permetti, avrei da fare…

- E cosa, di preciso?

Già, cosa?

Narcissa si guardò intorno, cercando una meta, ma era la prima volta che usciva senza Bellatrix: si era sempre lasciata guidare dalla sorella, non aveva mai deciso lei quali negozi visitare.

Improvvisamente si sentì posare una mano sulla spalla.

- Conduco io? – propose Fabian. – Volevo andare a prendere qualcosa a… a… facciamo alla Testa di Porco? Ho paura che ti giocheresti la reputazione facendoti vedere ai Tre Manici di Scopa con un traditore del proprio sangue

La ragazza non disse niente; si lasciò semplicemente guidare da Fabian, senza preoccuparsi di dove l’avesse portata. La Testa di Porco, i Tre Manici di Scopa, perfino Madama Piediburro sarebbe andata bene: l’importante era, per un giorno, non essere se stessa.


Poco dopo, seduti a uno dei tavoli meno sporchi della Testa di Porco, Fabian le aveva afferrato la mano per cercare di farla parlare, visto che era stata in silenzio da quando erano entrati nel locale; in quel momento lei lo aveva guardato ed era stato così che Fabian aveva deciso di provare a buttarsi in quella storia impossibile: credeva di avere letto amore nei suoi occhi. In realtà, Narcissa aveva visto in Fabian la persona che l’avrebbe aiutata a fuggire per un po’ dalla realtà, e non si era tirata indietro quando, uscendo dal pub, lui l’aveva stretta a sé per proteggerla dal freddo.

- Sei bella, sai? - aveva sussurrato.

Un istante dopo le loro labbra era incollate in un caldo bacio; Narcissa si era aggrappata con tutta la forza che sentiva in corpo ai capelli rossi di Fabian e lui l’aveva sollevata da terra, facendola volteggiare senza interrompere nemmeno per un attimo quell’inaspettato bacio.

   
 
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