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Autore: Riccardo    14/05/2006    17 recensioni
Benvenuti al liceo Enrico Pazzi di Ropa, un liceo il cui nome è tutto un programma. In questo liceo di pazzi, Roberto, ragazzo sfigato e un po' pervertito, incontra in classe una ragazza che gli dà corda. Sarebbe splendido, se non fosse per il padre un po'(?) troppo protettivo... Dall'autore del mangaprocesso una fanfic comica originale che spero non finirà mai di stupirvi.
Genere: Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CRAZY SCHOOL

 

Di Riccardo

 

Episodio 23: La sfida interscolastica

 

Ropa, casa Sensi, la mattina dello scontro….

 

Nonno: Nipotastro, sveglia!
Roberto: Nonno, oggi non voglio uscire!

Nonno: Non vuoi cucire? Certo che non devi, devi de annà a scuola! E poi è venuta una bella ragazza a farti visita! Che marpione che sei! Degno di tuo nonno!
Roberto: E’ Mary o Isolde?

Nonno: Non so se ha le corde, so solo che  è bona! Moviti!

Ai (entrando in camera): Nihao ai leen!

Roberto: Yuri Ai Ling?!

Ai: Noto che ricordi il mio nome!

Nonno: Vi lascio soli! Mi raccomando la protezione!

Roberto: Ma nonno…

Nonno: Hai sonno?! Con una bella ragazza come questa? (colpendolo con un cornetto acustico) Ma sei scemo! (andandosene, chiudendo la porta) Dacci dentro!

Ai: Ah… è adorabile tuo nonno, che bei ricordi!
Roberto: Perché sei qui?

Ai: Ho saputo della tua piccola sfida di oggi contro Bruto Furioso. Un bel tipo non trovi? Mi pare che sia il capo indiscusso del liceo Pestalozzi, che abbia sconfitto in duello ben dieci capibanda rivali, alcuni dei quali sono ancora in ospedale!

Roberto: …

Ai: Oh certo che è stata una spiacevole situazione quella voce che girava tra gli sgherri di Bruto del fatto che tu lo abbia considerato una donnicciola di fronte a tutti…

Roberto: Ma io non ho…

Ai:… fatto nulla?! Certo che no! Non ne avresti il coraggio! (ridendo) Bè, comodo prendere in prestito i corpi altrui… mi sono, diciamo, immedesimata in quello del braccio destro di Bruto, raccontandogli quello che tu combinavi… poi sono tornata di nuovo in me, eliminando uno spiacevole testimone!
Roberto: L’hai ucciso?

Ai: Ma no… era più utile modificargli i ricordi in modo che pensasse di essere stato sconfitto da Roberto Inguai, il nuovo pretendente al titolo di re dei teppisti!

Roberto: Vile!

Ai: Ma no… sono venuta qui per aiutarti!
Roberto: Eh?
Ai: C’è un modo per far vincere Roberto Inguai…
Roberto: Davvero?! (speranzoso) Quale?

Ai: Quello di darmi un bacio…

Roberto: Vuoi il mio corpo?
Ai: Certamente!
Roberto: Mai!

Ai: Bè… in questo caso, buon combattimento! Mi sarò tolto un pericoloso rivale! Ahahah… sai bene dove trovarmi nel caso cambiassi idea, c’è ancora tutta la giornata di scuola!

 

Ai se ne andò…

Roberto era nei guai: era cascato nella trappola della cinese ancora una volta.

Ma non avrebbe ceduto.

Non avrebbe acconsentito al ricatto. Costi quel che costi.

 

A scuola….

 

Odoacre: Capo, riuscirai a sconfiggerli!

Mary: Roberto, non puoi combattere! Non è con la violenza che si risolvono le cose!

Roberto: Giusto! Dobbiamo parlamentare!
Isolde: Per mostrarci deboli? Frusterei personalmente un codardo di tal genere!
Roberto: Ehm ^^’’

Isolde: Ma non è il tuo caso, amore!

Roberto: Ehm…^^’’ già…

Isolde (sorridendo freddamente): Combatterai, vero?

Roberto: Sì!

Mary (andandosene piangendo): Fai come credi, spero che non ti farai male, ma io non posso vederti combattere…

Roberto: Mary…

Isolde: Che uomo! *_* Fa anche piangere le ragazze!

Roberto: Sì! Ma ci sono dei momenti in cui un uomo deve essere lasciato solo, per pensare alla propria sorte, al proprio destino, ai propri doveri, a chi deve proteggere e al nome che porta!

Isolde: Quanto sei figo, Roberto!

Tolomeo: Bah…

Odoacre: Un esempio da seguire!

Roberto: Ma insomma, mi fate andare in bagno oppure no?

Isolde/Tolomeo/Odoacre: Scusa!

 

In bagno…

 

Roberto: Devo trovare un modo per scamparla senza cedere al ricatto di Ai! Uhm… idea… potrei rivolgermi a suo zio!

 

Poco dopo alla mensa…

 

Roberto: Devo parlare con lei!
Mao: Con me?

Roberto: Ho un problema!

Mao: So bene cosa ha combinato mia nipote, vedrai che ti aiuterò!
Roberto: T__T Oh che brav’uomo!

Mao: Veramente non ti vorrei come nipote! Sei troppo debole!
Roberto: Ah -_-

Mao: Ecco, prendi questa polverina! Se la userai prima della sfida, ti consentirà di vincere! Ti darà una forza spaventosa! Ma mi raccomando poco prima della sfida!
Roberto: Grazie grazie, lei è proprio una cara persona, come posso ringraziarla?

Mao: 50 euro prego!

Roberto: Sì effettivamente è proprio una cara persona! -__-

 

Finalmente giunsero le 13…

Al parco…

 

Bruto: Non vedo ancora quella mammoletta! Avrà paura di me?

Roberto: Io non ho paura di nessuno!

Bruto: Eccoti finalmente! Sei stato davvero coraggioso a venire ad affrontarmi!

Roberto: Figurati! (Con la polverina non ho paura di nulla!)

Bruto (lanciando la giacca): Allora combattiamo! Chi vincerà sarà il re di Ropa!

 

Fermi voi!

 

Bruto: Chi siete voi?

Teppista: Io sono il capo del liceo A.T. Tasso, anch’io sono stato mortalmente offeso da Roberto Inguai!

Adalgiso (Ve lo ricordate? Era nel capitolo 10!): Io essere capo Unghie Incarnite! Roberto Inguai avere rimorchiato mia sorellina e avere dopo abbandonata!
Altro Teppista: Ed io sono il leader dei Menatori di Satana! Come osate vendicarvi di Roberto Inguai prima di me?

Roberto: Ma quanti rivali mi ha trovato Ai… spero solo questi!

100 altri teppisti (appena arrivati): Anche noi! Anche noi vogliamo uccidere Roberto Inguai!

Isolde: Che uomo il mio Roberto! Solo un uomo di valore può avere tanti nemici!

 

Roberto era fermo sulle sue posizioni.

 

Odoacre: E che figura… che portamento! Guardate guardate come sta immobile davanti ai rivali!

Isolde: Sicuramente per lui sono delle nullità!

Ai: Sì, Roberto! (ridendo) Facci vedere!

 

Roberto era immobile con i capelli mossi dal vento come una figura leggendaria.

 

Ragazze: Che uomo! LOVE LOVE

Isolde (lanciandole via con la frusta): Andatevene via, ochette!

 

I teppisti nel frattempo litigavano fra di loro…

 

Come osi uccidere Roberto Inguai prima di me?
Tu come osi?
C’ero prima io!

Ragazzi, giochiamo alla morra per vedere chi lo stermina prima!

Zitto tu! (menando l’ultimo che aveva parlato) Come ti permetti di disturbarci?
Volete la guerra eh?

E guerra sia!

 

Era una scena pazzesca: i teppisti si accalcavano gli uni sugli altri, dandosele di santa ragione; c’era chi usava i coltelli, chi usava le mazze, chi sradicava alberi lanciandoli contro i rivali, chi spaccava panchine contro la testa del contendente.

Il polverone non faceva capire chi ci si trovava di fronte, tanto che nessuno di essi si accorse che Roberto era ancora fisso lì, come un Dio greco e, incurante della battaglia, si ergeva come paladino della giustizia…

 

Ercole (con la lente di ingrandimento): (Veramente se l’è fatta sotto!)

 

… finché uno dei teppisti riuscì ad uscire da quella bolgia di calci e pugni, lasciando dietro di sé una massa informe di corpi esanimi…

 

Bruto: Tu combatti con me!

Roberto (animandosi): Sì!

 

Roberto estrasse la bustina dalla tasca, ma, per il nervosismo, gli cadde.

Si chinò per prenderla quando vide Bruto avvicinarsi.

Egli, stanco, non aveva previsto la mossa dell’avversario e così, sbilanciato dal suo stesso impeto, finì contro l’albero che si trovava di fronte…

 

Bruto: Non hai ancora vinto!

 

Bruto perse i sensi.

 

Roberto:  Ho vinto io! (facendo il segno della vittoria) Tiè! (Non mi è servita nemmeno la polverina!)

 

Roberto rientrò a scuola con tutti gli onori della scolaresca…

 

Roberto: Compagni, studenti, amici, temevate per la mia vita?

Studenti: Noooooo…

Roberto: Temevate per il mio onore?

Studenti: Noooooo…

Roberto: Io sono il più forte! Nessuno può mai sconfiggermi! Ed ora festeggiamo!
Studenti: Evviva! W Roberto! Sei il nostro eroe!

Roberto (aggiustandosi i capelli con aria figa): Ehe!

Isolde: Caro, scusa se non posso restare, ma dovevo fare delle cose a casa! (dandogli un bacio) Sei stato magnifico!
Roberto: Ehe!

Ai: Sgrunt!

Isolde (andandosene): A presto!
Roberto (mettendosi una mano in tasca): Ciao! (Sono curioso di sapere gli effetti di questa polverina! Ora la provo!)

 

Andata via Isolde, Roberto aprì la bustina…

 

Nooooooo…

 

Era Mao che cercava di fermare Roberto prima che inghiottisse la polverina. Troppo tardi, il ragazzo l’aveva già fatto…

 

Mao: Nooo… per sbaglio ti ho dato la polverina…

 

Alla vista di una formica minuscola, che passava lì per caso, Roberto scappò a gambe levate.

 

Mao:… della codardia! -_-

 

Gli studenti del liceo Pazzi rimasero sbigottiti.

 

Tolomeo: E noi…

Odoacre: … avremmo come capo…

Lucrezia:… un codardo…

Narciso:… simile?!

 

Da quel giorno Roberto venne trattato esattamente per quello che era e tutto tornò alla normalità

 

FINE EPISODIO

 

 

E così Roberto è tornato ad essere il ragazzo (poco) rispettato di prima.

Cosa mai riserverà il futuro?

Bruto rinuncerà a vendicarsi dell’oltraggio di Roberto?
Scopritelo nel prossimo episodio di Crazy School: “ Peace and Love”!

Buon divertimento!

   
 
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