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Autore: Strega_Mogana    15/05/2006    1 recensioni
Due anime che si incontrano dopo la fine della guerra. Due anime sole e ferite che cercheranno di alleviare il proprio dolore.. magari iniziando anche ad innamorarsi.
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Mi sta baciando.
Non mi sono neppure accorto che si fosse avvicinata, mi sono solo ritrovato le sue labbra morbide sulle mie.
Dovrei scansarla, dovrei solo dirle che stiamo facendo un errore.
Sì, un madornale, imperdonabile errore.
Ordino alle mie braccia di allontanarla, invece quelle maledette la stringono di più avvicinandola al mio corpo.
E’ così piccola rispetto a me, fragile come porcellana, sta tremando e non capisco se per il freddo o per il bacio.
Mi impedisco di rispondere al bacio.
Ma la mia bocca fa da sola iniziando ad assaporare lentamente queste labbra dal sapore del miele. Sono morbide e calde a differenza del suo corpo congelato per la neve.
Mi da il permesso di approfondire il bacio ma non voglio!
Anzi non posso farlo!
Eppure la mia lingua inizia ad accarezzare lentamente la sua. Con meticolosità e dolcezza per un bacio che non vorrei avesse mai fine.
Ordino ai miei occhi di restare aperti, di vedere con lucidità tutta questa questione assurda.
Invece loro si chiudono e questa voce fastidiosa, che mi impedisce d’amare, diventa lontana e debole.
Non la sento più, se sta urlando quanto questo sia una pazzia lo sta facendo ad un uomo che ha deciso di lasciar perdere la ragione, ma di ascoltare solo il suo cuore.
Perché so quello che lui sta cercando di dirmi da diversi giorni, mi dice che in Hermione posso trovare la compagna perfetta, mi grida che é lei che può aiutarmi a rivivere, mi urla a squarciagola che é lei la ragazza che può portare un raggio di sole nel mio tetro tunnel di dolore e angoscia.
Mi perdo in questo oceano di emozioni, sento il mio cuore battere forte, il mio calore si insinua nel suo corpo scaldandola, le mie mani le accarezzano la schiena mentre le sue dita si intrecciano nei miei capelli.
Sì, Hermione, c’é un motivo se siamo vivi, se neppure la Morte non ci ha voluto.
Siamo vivi perché dobbiamo sostenerci, dobbiamo aiutarci a vicenda a sopravvivere in questo caos che molti chiamano vita.
Come io aiuto te ad uscire dal dolore, tu aiuti me a tornare ad essere uomo e non più solo un pupazzo inanimato.
Hermione... la piccola, saccente ed irritante Hermione Granger che é riuscita a svegliare il Severus Piton puro ed ingenuo, un Severus Piton che credevo morto da decenni
Forse Hermione, tutto il dolore che abbiamo patito era necessario per arrivare fino a qui.
Mi rendo conto che i miei polmoni richiedono ossigeno, la sciolgo dall’abbraccio e la guardo. Ha gli occhi chiusi, teme una mia parola offensiva o denigratoria, attende in silenzio... attende la mia reazione.
Sorrido accarezzandole le gote rosse, calde ed umide dalle lacrime che ha versato fino a poco fa, poi appoggio la mia fronte sulla sua e sospiro.
- I tuoi vestiti sono zuppi e congelati.. vai a cambiarti prima di prenderti una polmonite. – la mia voce é roca, un po’ emozionata, quasi irriconoscibile.
Ride debolmente, apre gli occhi, sono lucidi, pieni di vita, anche i suoi occhi sorridono in questo momento.
- Va bene. – risponde accarezzandomi di nuovo i capelli – Nel frattempo tu non metterti in testa che é stato un errore.
- Non credo che accadrà Hermione... forse non é mai accaduto.
Sorride di più e mi sfiora appena le labbra.
- Torno subito... tu prepari della cioccolata?

Siamo nel salotto, seduti sul divano davanti ad uno dei tanti camini accesi.
Beviamo in silenzio la nostra cioccolata... non ci diciamo nulla, le nostre occhiate valgono più di mille parole messe assieme.
Da quando é scesa Hermione é taciturna e il suo sorriso sempre quasi sparito, non le brillano più gli occhi, non mi parla, mi guarda appena.
Io, invece, seguo i movimenti che fa la sua mano, le sue labbra che devono la cioccolata, la sua lingua che pulisce via i resti della bevanda dalla bocca.
Resto incantato da tale visione, deve essersene accorta perché è arrossita in maniera deliziosa, continuando a fissare la sua tazza.
- Scusa. – mormoro spostando il mio sguardo sulle fiamme del camino – So che non è educato fissare le persone.
- Non importa…- mi risponde con un filo di voce, scuotendo appena il capo – mi fa piacere quando mi guardi… è una strana sensazione.
Sì, è strana… una sensazione travolgente, mi sento spiazzato per la prima volta in vita mia, non so come gestire questa situazione e so che anche tu provi le stesse cose.
La nostra mente razionale si rifiuta ancora di metabolizzare quello che stiamo facendo.
Già... noi cosa stiamo facendo?
- Severus?
Appoggio la mia tazza su un tavolino di cristallo rotondo accanto al divano e la guardo, ha appoggiato la sua tazza accanto alla mia e si é alzata andando verso il camino acceso.
- Minerva ci ha mandato un invito per la festa di Natale a Hogwarts... che ne dici se ci andiamo?
E’ una domanda che non mi aspettavo... credevo che volesse parlare di noi, di quello che ci stava succedendo invece sta tentando di portare i nostri pensieri altrove.
Mi ha detto di non cambiare idea, invece sembrerebbe che sia lei ad avere dei dubbi.
- Hermione...- mi alzo dal divanetto e mi sistemo davanti a lei – va tutto bene?
Annuisce vigorosamente, si sta torcendo le mani, tiene a stento le lacrime... no, non va tutto bene.
- Hermione...- l’afferro per le spalle e la fisso negl’occhi – cos’hai?
- Non ci riesco...- mi dice con un esile sussurro, chinando il capo evitando il mio sguardo.
Mi sento uno sciocco... sì, uno stupido, enorme sciocco.
La lascio andare, vuole fare tanto la dura ma é, in fondo, é ancora una ragazzina ingenua. Le sistemo un ciuffo di capelli dietro l’orecchio e annuisco piano.
- Capisco... hai ragione... meglio andare con calma. E’ questo quello che vuoi?
- No. – risponde lei decisa.
Sono ancora più confuso di prima... ah le donne così complicate e così meravigliose creature!
- Non ti capisco.
- Vorrei solo lasciarmi andare... vorrei solo non avere questa paura fottuta ogni volta che ti vedo, vorrei solo gustarmi il momento senza la voce fastidiosa di Ron che mi dice che tu sei Severus Piton, il mio ex professore, un ex Mangiamorte, vorrei solo...- si tappa le orecchie con le mani come se non volesse ascoltare mille voci che le sussurrano all’orecchio – mi sento così sola Severus...
L’abbraccio alle spalle, la strada é lunga ed é tutta in salita, credevo che bastasse risvegliare il cuore di Hermione per porre fine al suo dolore invece tutto é peggiorato. Il dolore si fa sentire più forte... ma devo esser forte anch’io altrimenti si sentirà del tutto abbandonata.
- Stai tranquilla. - le mormoro all’orecchio cercando di darle un po’ di conforto che pure io faccio fatica a trovare.
- Mi dispiace... sono una sciocca.
- No, non sei sciocca. Sei solo spaventata.
- Sono stanca della paura, sono stanca di questa nuova Hermione... rivoglio quella vecchia.
Sospiro stringendola ancora un po’ perché so che quello che sto per dirle la farà soffrire.
- La vecchia Hermione aveva sempre bisogno dei suoi amici, non riusciva a stare da sola per una giornata intera. Ora i tuoi amici non ci sono più... le tue ancore di salvezza sono affondate per sempre Hermione, e, la piccola ragazzina spaurita che non sapeva affrontare il mondo, é morta assieme a loro. La vecchia te stessa non tornerà più Hermione, abituati a questa idea... ma non rintanarti nell’odio come facevi prima, devi ritornare a vivere.
- E’ così difficile...
- Si cresce Hermione, e la vita diventa difficile. A volte lo si capisce nel modo peggiore.




   
 
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