16/09/2011
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Prompt: 1 - Penombra
Genere: Generale, Malinconico
Rating: Verde
Dedicata ad Andrea (che non la leggerà),
perché lui con me è sempre Albus
e io con lui (purtroppo) sono spesso Gellert.
Come fa a vederci ancora così bene?
È il crepuscolo, ormai. La stanza è avvolta nella penombra, eppure Gellert non sembra essersene accorto: i suoi occhi straordinariamente acuti sono ancora fissi sulle piccole lettere scure che macchiano la pagina del libro.
Non avrà bisogno di un po’ di luce?
Senza pensarci su due volte, Albus si alza e va ad accendere una candela; la pone sul tavolo accanto a Gellert e questi sobbalza, deconcentrato dall’improvviso chiarore e dal movimento dell’amico.
- Che diavolo stai facendo? - chiede aspramente, seccato dall’interruzione.
Albus deglutisce, sorpreso dal quel tono.
- Io… Pensavo che… Un po’ di luce…
Gellert sembra sorpreso a sua volta. Si guarda intorno, e pare accorgersi solo allora della penombra che regna nella sua stanza.
Torna a guardare Albus, ma non gli sorride. Sa che dovrebbe ringraziarlo ma non vuole farlo, non dopo che lui l’ha disturbato con quelle sciocche premure degne di zia Bathilda.
- Non ne ho bisogno. Sai che ci vedo benissimo lo stesso - dice, ancora seccato; dopodiché torna a immergere lo sguardo nelle complicate frasi del tomo, non senza averlo impercettibilmente avvicinato alla candela.
Albus rimane ad osservarlo, afflitto, poi torna a sedersi al suo posto.
Però non ha spento la candela… Anzi, se l’è avvicinata ancora di più.
In fondo, non importa se Gellert non lo ha ringraziato; ciò che importa è che Albus ha fatto la cosa migliore per lui, anche se Gellert questo non lo ha capito.
Forse un giorno capirà. Capirà che faccio tutto per il suo bene. Capirà questo ed altro, e forse allora mi ringrazierà.
Forse.