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Autore: Will Turner    16/09/2011    1 recensioni
Cosa succede quando una ragazza scopre la verità che rischia di distruggere la storia d'amore attesa da una vita? Da quando ha incontrato Max, Faith ha imparato a sognare: il suo tormentato passato sembra ormai superato per sempre, ma un tremendo segreto incombe su di lei senza lasciarle alcuna possibilità di fuga e mettendole davanti la scelta più difficile. Un racconto d'amore fatto di romanticismo, passioni, tormenti e lacrime che riuscirà a strappare anche qualche risata.
Aggiornamento periodico mensile.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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R ISPOSTE ALLE RECENSIONI

Ciao a tutti! Bentrovati e bentornati dalle vacanze estive, per chi è andato in vacanza, s'intende (io non sono andato, tengo a precisare!)


Io e la mia personal beta Mozzi84 siamo qui pronti a pubblicare questo nuovo capitolo, che spero sia di vostro gradimento. Lasciatemi tanti commenti, anche cattivi, anche per insultare Faith (che dopo l'ultimo capitolo, pare vada proprio di moda insultarla. Ma io la amo lo stesso, sempre e comunque, malgrado noti benissimo le smorfie della Beta.), insomma, qualsiasi cosa! Io vi risponderò!

Ringrazio come sempre la mia amica Saty che pare abbia inserito uno zoo nella sua ultima recensione, molto divertente davvero! Mi piace come scrive questa lombarda pazzerellona! Anche se non lo vuole ammettere, lei prova un odio profondo verso Faith, e questo mi diverte!
Poi ringrazio anche Chiarascimmia, che recensisce privatamente il capitolo ("Bello il capitolo, anche se mi sta antipatica quella baldracca - si può scrivere? non lo so! - che prima va con Max, poi con Jason, e scommetto che tornerà con Max, mettendogliela nel deretano - si può scrivere? non lo so! - a Jason, che ci rimarrà di BEEEEEP! - questa non si può scrivere! - Povero illuso!") . Si noti la finezza di quest'altra lombarda, sempre invidiabile... :)

La Mozzi84, invece, si limita a tacere, ma il suo silenzio è pericoloso... vedremo in seguito se metterà per iscritto la sua simpatia per Faith...
Detto questo, vi lascio senza ulteriori indugi alla lettura del capitolo e vi comunico che la pubblicazione avverrà una volta al mese, non più una ogni due settimane. La prossima pubblicazione cadrà di venerdi 14 ottobre!

A presto!

MM



38. U N REGALO SPECIALE

    Nelle settimane che seguirono la partenza di Jason, Faith notò dei peggioramenti dello stato di salute di zia Becky e, sapendo bene che non mancava più tanto tempo, la tristezza aveva ormai trovato una dimora fissa nel suo cuore.
    Il tempo dei sonnellini pomeridiani della zia era aumentato gradualmente con il passare dei giorni, e la mattina faticava ad alzarsi. Aveva anche cominciato a zoppicare ed ogni volta che Faith la osservava camminare insicura le pareva di sentire il cuore stringersi in una morsa che tratteneva dentro le lacrime.
    Naturalmente non aveva raccontato nulla di tutto questo a Jason, che era riuscito a telefonarle soltanto un paio di volte da quando aveva lasciato la città. Da come le aveva descritto le cose, sembrava davvero entusiasta di quel viaggio, e non c'era da stupirsi. Viaggiare era sempre stato il suo sogno e lei non intendeva certo guastarglielo parlandogli dei problemi sempre più gravi di sua zia. Ogni volta che le chiedeva come stava, la ragazza vagheggiava senza soffermarsi troppo o sottolineare cose delle quali il solo pronunciarle le faceva male. Avrebbe preferito che Jason fosse rimasto a Santa Monica, ma poi aveva concluso che in fondo non c'entrava nulla con zia Becky, anche se era certa che lui l'avrebbe aiutata incondizionatamente in quel periodo difficile.
    Faith non usciva di casa, se non per svolgere le commissioni più urgenti, come passare al supermercato per fare un po' di spesa oppure fermarsi in banca per pagare le bollette. Non aveva rivisto nemmeno Holly, nonostante l'amica le avesse telefonato numerose volte chiedendole di accompagnarla in un tal posto o di aiutarla a fare un determinato lavoro in casa, perché teneva a passare più tempo che poteva con la zia. Ormai aveva inteso benissimo che Holly si inventava qualsiasi cosa pur di farla uscire perché si distraesse un poco, ma lei continuava a declinare gli inviti con garbo, senza inventarsi bugie, replicando che doveva fare compagnia a zia Becky.
    Agosto arrivò in un batter d'occhio e il suo compleanno era alle porte. Con la situazione in cui si trovava, la ragazza non era dell'umore adatto per festeggiare. Fu la zia il pomeriggio del giorno precedente a convincerla di organizzare una semplice cena con Holly.
- Potreste prenotare una pizza e un film in cassetta.- Aveva proposto, e Faith, non sentendosi in diritto di  provare egoismo, finì per accettare l'idea, più per sua zia che per sé stessa. Non voleva deluderla o negarle le semplici cose proprio ora. In fondo non chiedeva un party faraonico alla Holly Andrews, pensò, e la compagnia dei suoi amici le avrebbe sicuramente giovato.
    Anche Jason, che le aveva telefonato per farle gli auguri, era del suo stesso parere.  
    Così chiamo l'amica e convinse pure Chris a partecipare alla serata, per essere sicura che la loro amicizia non fosse finita quel pomeriggio lungo la spiaggia, quando lui le aveva raccontato dell'alterco di Max con sua madre.
    Entrambi accettarono di buon grado, presentandosi puntuali alle otto con la scatola di una pizza enorme tra le mani e un pacco avvolto in una carta colorata e un nastro giallo pieno di riccioli.
- Holly, Chris... Non dovevate....- Sorrise Faith piegando la testa.
- Vorrà dire che lo terrò io.- Affermò Holly piena di convinzione - Non sai quanto mi costa darlo a te. Sappi, signorina, che ho fatto la corte a questo oggetto qui dentro per un bel po' di tempo.-
- Beh, perché non l'hai tenuto tu, allora?- Scherzò Faith.
- So che potrebbe piacere di più a te.- Rispose con un vago gesto della mano, fingendo che non le interessasse più.
    I tre ragazzi risero allegramente sulla porta.
- Tanti auguri, Faith.- Mentre Holly l'abbracciava teneramente, a Faith venne in mente tutto quello che avevano passato nell'ultimo periodo e si commosse.
- Grazie.- Le disse piano all'orecchio.
    Anche Chris si fece avanti per abbracciarla e Faith, mostrandosi inizialmente un po' titubante, decise di mettere da parte i ricordi e si strinse nel suo petto per alcuni attimi cercando di immaginarsi in quale modo il ragazzo la vedeva ora.
- Ti voglio bene.- Le sussurrò.
    Lei alzò la testa asciugandosi una lacrima con il dorso della mano e lo guardò.
- Buon compleanno, Faith.- Le augurò con il suo sorriso da mascalzone, e lei sorrise a sua volta.
- Ho contribuito anch'io al regalo di Holly. Spero davvero che ti piaccia, perché mi ci è andato il mio primo stipendio da ristoratore.-
-Chris!- Lo richiamò gravemente Holly - Non mi sembra il caso di parlare di soldi proprio adesso!-
    Ma Faith non fece caso all'amica, trovando più interessante il discorso di Chris.
- Lavori in un ristorante?- Gli chiese sbalordita, ma contenta.
- Allo Spago, quel ristorante sulla Canon Drive. Lo conosci, vero?-
    Faith asserì.
- È un posto di lusso. Complimenti, Chris!-
- Il mio bravo capo mi ha permesso di essere qui stasera nonostante lavori lì da poco. Ma sai, gli ho parlato così bene di te che non ha potuto negarmi il permesso.-
    Faith gli picchiò piano una mano sulla spalla.
- Sei furbo, tu.- Lo apostrofò strizzandogli un occhio.
- Si fa quel che si può.- Posò le braccia sulle spalle delle ragazze come un corteggiatore vissuto - Coraggio, entriamo. Ho una fame!- Ridacchiò.
    Mangiarono la pizza con zia Becky poi si spostarono tutti sotto il portico e Faith affettò la torta di pere e cioccolato che aveva comprato nel pomeriggio in una pasticceria fuori città.
La serata era calda, allietata dal gradevole canto dei grilli  e dal frinire delle cicale. Non c'era traccia della luna in cielo, ma le stelle baluginavano ritmicamente come piccoli frammenti di diamante.
    Zia Becky aveva chiesto a Faith di mettere il suo disco preferito sul vecchio grammofono del salotto, e dalla finestra aperta giungeva la calda voce di Cole Porter, che amalgamava tutto quanto c'era di buono nella serata. L'atmosfera che si respirava era rilassante e i problemi di quei giorni sembravano lontanissimi e privi di valore.
    La lanterna di ferro battuto che pendeva dal centro della veranda dondolava impercettibilmente al vento tiepido, nella sua delicata luce ambrata. In cucina Holly si era procurata alcune piccole candele e, dopo averle accese, le aveva poggiate sul parapetto per tenere lontane le zanzare attirate dalla luce e dai profumi.
- È l'ora di aprire il regalo.- Annunciò con entusiasmo smorzando con un soffio il fiammifero che aveva utilizzato.
    Faith si vide costretta a lasciare la sua fetta di dolce a metà, in quanto l'amica era davvero su di giri e più impaziente di lei. Afferrò la scatola che aveva vicino e sospirò.
- Davvero... Non dovevate.-
- Ancora una parola e me lo porto via io!- Esclamò Holly sbuffando bonariamente.
- Ok, ok, lo apro.- Replicò arrendevole Faith prendendo a scartare la scatola.
    Non era leggera, ma neanche eccessivamente pesante. Di certo era qualcosa da indossare, questo l'aveva intuito già dalla foggia del rivestimento con cui era stato incartato. Tolse il coperchio e ne estrasse un abito rosa reggendolo per le spalline di raso.
    Lo guardò un attimo riconoscendolo all'istante e poi sbarrò gli occhi in direzione di Holly e Chris.
- Ma questo è un Ralph Lauren!- Tornò ad ammirare il vestito, estasiata - È semplicemente... favoloso!- Si alzò in piedi per ringraziare i ragazzi con un bacio.
- Non trovi che sia favoloso, zia?- Ripeté voltandosi verso zia Becky, che si stava cullando lentamente sulla sedia a dondolo e sorrideva, felice di rivedere la nipote contenta come non la vedeva da tempo.
- È fantastico, Faith! I tuoi amici hanno buon gusto.- Affermò con persuasione.
- Grazie... Lo desideravo tanto! Ora non posso dirvi le belle parole che ho pensato stamattina perché pensereste che lo faccia soltanto perché mi avete regalato questo splendido abito, ma...- Sorrise, abbassando la testa e, quando la rialzò, gli occhi le si erano fatti lucidi - Siete gli amici migliori che una persona possa desiderare, e sono fortunata ad avervi. Malgrado non mi sia comportata proprio bene con voi e continui tuttora a dispiacermi per ciò che ho detto e fatto, sappiate che vi voglio bene e non smetterò mai di volervene. E voglio anche aggiungere che ci sarò sempre per voi, come voi state facendo con me in questo momento. Questa serata ha per me un chiaro significato. L'amicizia, quando è vera, non si perde tra i bivi delle strade della vita, ma continua ad esistere e combatte contro la lontananza, i diverbi. E si fa ogni volta più forte e più inattaccabile. Non voglio più rinunciare ad una forma di piacere così vera, intensa e d inimitabile  per il semplice fatto che mi sentirei persa. E so per certo che con voi non lo sono.-
    Holly si commosse e Chris tirò su con il naso.
- È una lacrima quella?- Osservò Holly divertita indicando una piccola goccia argentata che rigava la guancia del ragazzo.
- No!- Esclamò subito lui asciugandosi velocemente. Guardò fuori - È rugiada.-
    Le ragazze scoppiarono a ridere insieme alla zia.
- Grazie.- Concluse Faith con la voce carica di sincerità.

    Più tardi, mentre Faith si apprestava ad andare a letto, zia Becky bussò alla porta della sua stanza.
- Sono contenta di trovarti ancora sveglia. Disturbo?- Disse entrando zoppicando nella stanza.
- No, entra pure. Non mi disturbi mai, lo sai.-
    Notò poco dopo che la donna teneva tra le mani una scatola simile a quella di un paio di scarpe, ma più piatta e quadrata, con in cima un fiocco blu intrecciato a fiori secchi azzurri e gialli.
- Volevo darti il mio regalo.- Glielo porse con la mano tremante e le parve che la nipote non volesse accettarlo - Per te.- Affermò annuendo con la testa.
    Faith ripose la spazzola nel cassetto della specchiera e prese il regalo, stupita e curiosa.
- Ma... Come hai fatto a comprarlo?-
- Sarò pure vecchia e malata, ma ammetti che riesco ancora a stupirti.- Affermò la zia con un sorriso.
    Faith assunse un'espressione austera perché la sua malattia non era uno scherzo e le fece male al cuore vedere che la zia tentava in tutti i modi di sottovalutarla.
    Per distrarsi, si concentrò sul regalo chiedendosi come se lo fosse procurato. Non era difficile che ci fosse stato lo zampino di Holly.
    Zia Becky si sedette sul letto al suo fianco e guardò la ragazza aprire la scatola sfilando semplicemente il fiocco. Una leggera velina bianca ricopriva qualcosa che sembrava fragile. Faith la sollevo attentamente e con molta delicatezza, e si fermò ad osservare il contenuto. C'era un biglietto di carta ruvida ed ondulata scritto in grafia non troppo bella, ma comunque comprensibile. La grafia di sua zia.
    Lo lesse a mente e immediatamente capì il motivo per cui non le aveva dato il regalo durante la cena. Zia Becky sapeva colpirla al cuore, come aveva sempre saputo fare. Era in grado di pizzicare le sottili corde della sua anima e tracciare con sicurezza le linee che delimitavano i confini del suo cuore abbattendo ogni barriera ed ogni forza creata per proteggere la sua vulnerabilità.
    Si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e si passò un dito sotto gli occhi, guardando sua zia attraverso un velo lucido.
- Non... Non so che dire, zia...- Mormorò piano, e nella sua voce affiorò una punta di felicità mista a disperazione. La disperazione per ciò che presto sarebbe successo.
- Non c'è bisogno di dire niente, bambina mia.- La rassicurò carezzandole una guancia - La tua espressione ha già detto tutto. Sono contenta che il regalo ti piaccia.-
    La baciò sulla fronte e si alzò in piedi.
- Felice compleanno.- Le sussurrò allegramente.
    Faith curvò un angolo delle labbra.
- Grazie di cuore, zia. Buonanotte.- La salutò mentre si richiudeva la porta alle spalle lasciandola attonita sul letto, con il regalo tra le mani.
    Lo guardò ancora per qualche attimo, piangendoci sopra, mentre i ricordi le distruggevano il cuore in mille pezzi per poi ricostruirlo e distruggerlo nuovamente, come il frantumarsi di tanti bicchieri di cristallo, uno dopo l'altro.
    Estrasse la cornice d'argento finemente lavorata e la pose sul comodino vicino al suo letto. Conteneva una fotografia in bianco e nero di lei e zia Becky ritratte abbracciate vicino all'albero di Natale che avevano addobbato in salotto qualche anno prima.
    Si distese sul letto continuando ad ammirare l'immagine, quasi a studiare se nel momento dello scatto la zia manifestasse già qualche sintomo della malattia. Non ne trovò. In quegli anni non c'era alcun male che minacciasse di portarla via.
    Rilesse il biglietto di auguri facendo scorrere un dito sull'inchiostro e riflettendo su ciò che diceva.
    “Buon 25° Compleanno, Faith. Mi auguro che il tuo futuro possa essere pieno di ricordi come questo. Ti voglio bene.”
  
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