Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: AmeliaWitch    18/09/2011    7 recensioni
Sequel di “Credendoci davvero”
Quando un brutto scherzo del destino fa incrociare le vite di due persone così lontane e diverse, possono succedere cose inaspettate.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton, Un po' tutti | Coppie: Hermione/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Metodi babbani
Doveva ammettere che Ginny aveva fatto davvero un gran bel lavoro ...
Pensò Hermione specchiandosi nella vetrina del Ghirigoro.
I capelli le ricadevano in morbide onde. Indossava un vestitino blu con delle ballerine abbinate. Mentre un leggero trucco le dava luce al volto.
Era un look perfetto per un primo appuntamento e le avrebbe permesso di lavorare con le pozioni nella massima comodità.
Distogliendo lo sguardo la suo riflesso, si guardò intorno in cerca di Bruce.
Come sempre era arrivata in anticipo all’appuntamento.
Al quel pensiero le tornò in mente la sfuriata di Piton della settimana passata e le tornò in mente anche la sua disavventura.
Rabbrividì.
“Herm sei già arrivata?!” il moro spuntò dalla libreria. “Accidenti … ehm … sei stupenda! Spero che tutto questo splendore sia per me!”
La ragazza sentì le guance bruciare. “In realtà , vorrei attirare l’attenzione del giovane autore che presenta il libro … sai gli scrittori hanno un certo fascino!” scherzò la ragazza.
“Mah. Se lo dici tu!” rispose Bruce , fingendosi offeso.
Dopo di che le prese la mano e la portò all’interno del locale.
Mentre seguiva il ragazzo, Hermione non fu capace di togliergli gli occhi di dosso.
Era ,se possibile, ancora più bello, con la camicia bianca , leggermente sbottonata e i jeans scuri.
Cercò di distrarsi dai pensieri poco casti appena fatti, guardando il locale.
Per l’occasione la libreria era stata sgombrata e dove solitamente spuntavano espositori di libri c’erano parecchie file di sedie davanti ad un palco.
“Ho pensato di prendere posto , visto che ero in anticipo. Sai è una mia brutta abitudine.”
Bruce le indicò due posti in terza fila.
Hermione sorrise. Sentiva quel ragazzo veramente simile a lei e questo non poteva altro che renderla ancora più felice della sua compagnia.

*

La presentazione passò in fretta. I ragazzi fecero una passeggiata per le colorate via di Diagon Alley e mangiarono qualcosa ,perché più tardi, Hermione non ne avrebbe avuto il tempo. La riccia confidò al moro , quale fosse il suo impegno, raccontandogli anche di come Plump l’aveva messa alle strette e il suo professore si era ,quasi spontaneamente, offerto di darle il suo aiuto.
Bruce l’ascoltò con interesse e ammise di aver sempre sospettato che Plump avesse quel genere di idee, soprattutto per i comportamenti riservati a dei suoi colleghi , che avevano rapporti di parentela con babbani.
Hermione non poteva essere più contenta della piega presa della loro uscita. Si sentiva libera ed euforica, come non lo era da tempo, quando però controllò l’orologio tutta la sua serenità si incrinò.
Mancava meno di un quarto d’ora alle otto.  Doveva smaterializzarsi a Spinner’s End.
“Bruce. Devo andare … il professor Piton mi aspetta.” Si scusò la ragazza.
“Vorrei accompagnarti , se non ti dispiace.” Rispose immediatamente il moro.
Hermione lo guardò sorpresa.
“Mi hai detto che la zona in cui non devi andare non è delle migliori, perciò vorrei essere sicuro di farti arrivare sana e salva alla tua lezione.” Spiegò il giovane , per poi aggiungere “Scusa non considerarmi invadente …”
“No , no anzi, sei veramente molto carino … e mi farebbe piacere se tu mi accompagnassi.”mormorò la ragazza.

*

In un attimo i due giovani si smaterializzarono in Spinner’s End.
Hermione notò come quel posto fosse ancora più squallido della settimana precedente.
Involontariamente si strinse a Bruce, che le circondò le spalle con un braccio.
Velocemente giunsero davanti alla casa del professore, l’unica ad avere davanti un lampione acceso.
La riccia sospettò che fosse opera della magia, visto che il resto delle luci della strada si erano definitivamente fulminate.
“Bene. Sono arrivata.” Disse Hermione, riluttante nell’abbandonare il caldo abbraccio del curatore.
“Sono stato veramente bene con te.” Le disse il ragazzo in sussurro, ma senza staccare gli occhi da quelli di lei.
“Bruce … anche io. Grazie per avermi invitata”.
D’istinto la ragazza si avvicinò al volto del ragazzo per lasciarci un lieve bacio sulla guancia, ma ,prima di allontanarsi , si sentì stringere.
Imbarazzata, alzò gli occhi verso quelli cristallini di Bruce. Vi lesse il suo stesso desiderio, ma anche la paura di fare una sciocchezza.
Il respiro del giovane era caldo sulle sua labbra.
Lenta si accostò un po’ di più al volto del moro, già terribilmente vicino al suo. Voleva fargli capire che lei lo voleva quanto lui.
Fu un attimo. Bruce intrecciò le dite con i suoi capelli e riempì la minima distanza che li separava.
Si baciarono con desiderio, illuminati dalla fioca luce di quel solitario lampione.
Si allontanarono senza fiato e con gli occhi languidi.
Bruce ruppe il silenzio.
“Ti prego Hermione. Se devi andare , va’ ora. E sii veloce , perché potrei decidere di rapirti sul serio.”le disse il giovane  in un sussurro, appoggiando la fronte su quella di lei.
“Si. Si. Vado.” Balbettò Hermione.
Avrebbe dato di tutto per non doversi allontanare.
Con un enorme sforzo e dopo un altro rapido bacio, la riccia riuscì ad arrivare alla porta della villetta, stranamente aperta.
“Ci vediamo domani.” Salutò. Ricevendo un piccolo bacio dal curatore che la guardava da lontano.

*

Inaccettabile. Quella ragazza aveva superato ogni limite. Venire a fornicare davanti a casa sua!
Severus si spostò irrequieto sulla poltrona.
E lui che si era addirittura preoccupato che le fosse capitato di nuovo qualcosa. Stava per andare a cercarla quando cosa vede dalla finestra? Quella scema avvinghiata a un bamboccione impomatato!
L’uomo si massaggiò  distrattamente lo stomaco.
Aveva iniziato a fargli male. Probabilmente perché non aveva mangiato …
Il rumore della porta chiusa lo riscosse.
Con un sorrise ebete , Hermione fece il suo ingresso nella stanza. Severus assottigliò gli occhi.
Quella ragazzina traballava addirittura. Nemmeno avesse ricevuto un bacio da un dissennatore!
“Ben arrivata Granger.” La salutò l’uomo , riservandole il suo miglior tono mellifluo.
“Buona sera professore.”
“E’ in ritardo.”
Aveva tutta l’intenzione di togliergli quella fastidiosissima espressione beata.
“Professore sono le otto in punto ora.” Protestò la ragazza, lasciando distrattamente la borsa sul polveroso divano nero.
“Il mio orologio fa le otto e un minuto. Tu sei in ritardo.” Concluse Severus, ancora comodamente seduto sulla sua poltrona preferita. “Comunque  ti trovo meglio dell’altra volta. Mi auguro che questa mise non sia in mio onore.” Disse l ‘uomo , squadrando la figura esile della ragazza.
Hermione abbassò gli occhi, arrossendo.
Sperava che il suo abitino passasse inosservato … ma forse Ginny aveva fatto un lavoro troppo appariscente.
Improvvisamente le tornò in mente la battuta della rossa sul sedurre Piton, facendola arrossire ancora di più.
“No, professore, non si preoccupi. Avevo un impegno oggi pom…” cercò di spiegare la ragazza.
“Si , si. Non mi interessano i fatti tuoi. Dobbiamo iniziare a lavorare.” La interruppe l’uomo, prima di alzarsi e andarsi a sistemare alla sua scrivania.
Hermione lo guardò confusa.
“Da quale pozione , pensa che dovrei iniziare?” chiese , cercando di attirare l’attenzione del professore , occupato a compilare dei fogli.
Severus , intanto, stava prendendo tempo.
Voleva escogitare qualcosa per far indispettire la giovane. Le lezioni di pozioni avrebbero potuto aspettare. Era infatti più che convinto che Hermione non avesse bisogno di alcuna ripetizione. Perciò , dovendola sopportare per sei mesi, aveva deciso che quella sera ci avrebbe giocato un po’.
Le rivolse una sguardo annoiato, senza parlare.
Quella se ne stava lì, in mezzo al salotto di casa sua, con la sua espressione seria e professionale e il suo vestitino troppo corto …
L’idea gli venne di colpo, facendolo ghignare.
“Granger stasera avrai un compito particolare. Entra nella stanza alle tue spalle. Lì troverai tutto quello che ti serve per il lavoro di stasera.”
Come si aspettava  la ragazza , sempre troppo zelante, si precipitò nella stanza. Vederla uscire con secchio , straccio , scopa e un’espressione offesa sul volto fu un piacere immenso.
“Scusi , ma qui c’è solo questa roba!”
“Beh, cosa ci tieni nello sgabuzzino delle scope? Ah già, il tuo amico Potter ci ha dormito per parecchio … ma non è il mio caso. Io ho una camera tutta mia, fortunatamente.” Ghignò l’uomo.
Il viso della ragazza si fece più scuro.
“Primo, non si permetta di prendere in giro Harry! Secondo, io cosa dovrei farci con questi?”
Severus giurò che stesse quasi sibilando.
“Pulire. Ovviamente senza magia!”
“Non è per questo che sono qui!”
Hermione non poteva credere alle sue orecchie.
“Già. Sei qui  perché io ,tra sei mesi, possa firmare un foglio in cui attesto che puoi conseguire la laurea di medi magia … quindi se non fai quello che ti dico ,mi vedrò costretto a dire che non hai le attitudini adatte.”
“Questo è un ricatto!” lo aggredì la riccia.
“Vedila come vuoi. Sei sempre libera di andartene se non ti va di fare quello che ti chiedo. ” rispose l’uomo , prima di riprendere a scrivere.
Hermione era ammutolita.
Quella serpe bastarda la prendeva in giro? E per di più aveva iniziato pure a darle del tu …
Per un po’ rimase in mobile, sperando che l’uomo gli dicesse che era tutto uno scherzo, ma non accadde.
Era in un vicolo cieco. Doveva fare quello che le chiedeva.
Stringendo convulsamente la scopa, iniziò a spazzare il salotto.
Gliel’avrebbe fatta pagare in un modo o nell’altro. La stava facendo sgobbare solo per il gusto di farlo ,mentre lui se ne stava tranquillamente seduto alla sua scrivania …
“Professore posso usare  tutti i metodi babbani per pulire?” domandò candida,mentre nella sua mente pianificava già la sua vendetta.
“Granger non mi far ripetere le cose. Ho detto senza magia , perciò i metodi babbani , sono gli unici che hai a disposizione” sbuffò l’uomo, per poi ridare attenzione alla sue carte.
L’uomo intinse distrattamente la piuma d’oca nel calamaio, ma la sua mano tremò per la sorpresa, versando l’intera boccetta sui documenti.
Un rumore infernale stava scuotendo tutta la casa, ma soprattutto le sue orecchie.
Alzò gli occhi da tavolo spaventato.
Hermione stava maneggiando un gigantesco arnese giallo e verde, che ruggiva, urlava o soffiava , non sapeva dirlo. Era certo solo che da lì provenisse quel baccano.
“Granger! Granger! Granger per Merlino!” urlò ,tentando di sovrastare il rumore.
“Si professore?” domandò con finta ingenuità la riccia.
“Cosa diamine è quella cosa?!” chiese Severus, con voce un po’ stridula.
“Oh professore questa è un aspirapolvere! E’ una specie di scopa che i babbani usano per pulire meglio!”
“Ed è normale che faccia tutto questo chiasso?!”
“Beh si …” rispose la ragazza, con un alzata di spalle.
“Sei sicura che sia un arnese babbano?” chiese scettico l’uomo.
“Certo! L’ho forse spaventata?” lo incalzò Hermione, sicura di aver fatto centro.
“Assolutamente no. Continua pure.” Tagliò corto Severus.
Non avrebbe mai ammesso davanti a quella ragazzina che quella cosa gli metteva i brividi.
La serata continuò fino a che Severus decise di congedare Hermione , prima dell’orario previsto.
Non avrebbe resistito un minuto di più.
Mentre prendeva le sue cose , Hermione decise di mettere definitivamente in riga l’uomo. Lo aveva più volte beccato , mentre lanciava sguardi truci all’aspirapolvere.
“Professore, la prossima settimana dovrò continuare a fare le pulizie?”
La giovane lesse negli occhi dell’uomo un’evidente preoccupazione.
“Non credo Granger. Inizieremo il ripasso delle pozioni. Arrivederci.”
 “Arrivederci.”
Uscita dalla casa , Hermione scoppiò a ridere.
Avrebbe dovuto raccontare ad Harry , come aveva messo in riga il terribile professor Piton con un aspirapolvere.

Note dell'autrice:
Buona sera mie amate lettrici! Come promesso, vi ho lasciato un capitolo...decisamente più corposo dell'altro. Cominciano a muoversi dei fili... anche se , probabilmente, non sono quelli che piacerebbero a voi XD ( ci vuole pazienza ^^ !) .
Ho voluto dare ad Hermione la soddisfazione di torturare un po' il nostro amato prof ... la ragazza comincerà a farsi rispettare dal nostro tenebroso Severus, anche se lui è un osso duro!
Insomma , spero che non vi "schifi" troppo questo capitolo ... e che non odiate troppo me perchè l' ho scritto!
Fatemi sapere cosa ne pensate ... accetterò anche critiche e minacce! ahahah
Grazie per tutti quelli che seguono e recensiscono la mia storia! Siete stupendi!

Amelia
   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: AmeliaWitch