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Autore: telesette    19/09/2011    1 recensioni
Attraverso un varco dimensionale dell'Outworld, Liu Kang giunge misteriosamente a Edenia quasi in fin di vita. Prontamente soccorso da Jade e da Kitana, il monaco recupera velocemente le forze tuttavia sembra aver completamente dimenticato il suo nome e il suo compito. Durante la sua convalescenza, Liu Kang e Kitana riprendono quel loro rapporto interrotto tempo addietro ma, oppressa dal peso del dubbio e dalle rivelazioni di Lord Raiden, la principessa si troverà costretta a prendere una difficile decisione...
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Che razza di sporco trucco è questo, Quan Chi ? - urlò Kitana furiosa.

Lo stregone le rivolse un sorriso beffardo e, invece di rispondere, si limitò a fare segno ai suoi guerrieri di attaccare. I Tarkataan sollevarono le braccia, sfoderando le loro lame retrattili, e si lanciarono all’attacco come un solo nemico. Liu Kang evitò il colpo di uno di loro e si sbarazzò di altri due con altrettanti calci bene assestati; Kitana invece sfoderò rapida i suoi ventagli e ne decapitò un altro con incredibile velocità e precisione. La testa del Tarkata volò in alto con un forte spruzzo di sangue e, prima ancora che cadesse al suolo, Liu Kang spezzò le costole del mostro che lo aveva attaccato con un pugno per poi sfracellargli completamente la mandibola irta di denti aguzzi con un calcio di rovescio. Per un attimo i mostri esitarono, il monaco e la principessa di Edenia erano pur sempre dei combattenti di tutto rispetto, tuttavia si fecero avanti con un urlo selvaggio sventolando le loro armi naturali in una furia tagliente collettiva: Liu Kang deviò un colpo e sferrò un pugno teso in mezzo agli occhi dell’avversario, uccidendolo all’istante; alcune lame gli vennero scagliate contro a distanza ma fortunatamente riuscì a respingerle senza danno, grazie agli speciali rinforzi sugli avambracci e ai suoi riflessi; Kitana girò velocemente su sé stessa, agitando i ventagli in un’elegante danza di morte, e seminò una pioggia di arti recisi di netto nello stesso momento in cui gli orrendi ibridi le si gettarono addosso; un Tarkata si allontanò da lei di qualche passo, nonostante il rosso fiotto pulsante dalla sua gola squarciata, e Liu Kang lo finì definitivamente attraversandogli il torace da parte a parte con una delle lame raccolta da terra. Il corpo senza vita dell’avversario crollò a terra ed entrambi i guerrieri poterono contemplare la carneficina compiuta senza battere ciglio. I corpi di almeno venti guerrieri Tarkataan giacevano a terra, molti dei quali orrendamente mutilati, eppure sia Liu Kang che Kitana non presentavano alcun segno di ferite.

- Complimenti, davvero notevole - commentò lo stregone, battendo le mani in un macabro applauso. - Del resto, non potevo aspettarmi niente di diverso dai seguaci di Raiden…
- E ora a noi, Quan Chi - tagliò corto Kitana, sollevando uno dei ventagli davanti a sé. - Voglio sapere tutto circa il sortilegio che hai architettato questa volta!
- Hm - fece lo stregone con una smorfia. - Non c’è molto da dire: sapevo che Raiden o qualcuno dei suoi avrebbe cercato di restituire i ricordi a questo fastidioso insetto Shaolin… Perciò mi sono preso la briga di preparare un’opportuna difesa!
- Come abbiamo fatto ad arrivare nel Netherrealm, maledetto ?
- E chi ha mai detto che “questo” sia il Netherrealm - sottolineò lo stregone, allargando le braccia con una smorfia. - Per essere una principessa di ben diecimila anni, ti facevo molto più intelligente… Se lo hai dimenticato, qui dentro siamo sempre nella testa del tuo amico Liu Kang!

Ora Kitana sembrava veramente non capirci più nulla.

- Stai dicendo che… tutto questo non è reale ?!?
- Abbastanza corretto - sibilò lo stregone, godendo dell’espressione sul volto dei suoi nemici mentre si guardavano attorno confusi. - Ovviamente non si tratta di un’illusione e nemmeno del luogo concreto del mio dominio… Ciò che state vedendo è una sorta di barriera mentale da me creata per “isolare” i ricordi di Liu Kang da eventuali intrusioni; dopo tutta la fatica che Mileena ha fatto per cancellargli la memoria, sarebbe stato veramente un peccato rendere inutili i suoi sforzi; dovevo accertarmi che questo Shaolin ficcanaso non fosse più in grado di riferire a nessuno ciò che ha scoperto!
- Alludi al piano per riportare in vita Blaze, è così ?
- Vedo che Raiden ti ha informato bene - fece Quan Chi, annuendo col capo. - Non manca molto infatti al completamento del mio rituale: il mio io in carne ed ossa si sta occupando di richiamare l’elementale del fuoco e tra breve potrà dare il via all’Armageddon… Nessuno riuscirà ad impedire l’evento questa volta e le anime di tutti coloro che moriranno finiranno a marcire nel mio Regno degli Inferi, dove potrò divertirmi a farne dei bravi burattini al mio servizio!
- Puoi scordartelo - urlò Kitana. - Prima di poter attuare il tuo folle piano, dovrai riuscire a sconfiggerci, maledetto!
- Uhm, in effetti avevo quasi dimenticato questo piccolo dettaglio - osservò lo stregone, sfregandosi il mento pensieroso. - Oh beh, in fin dei conti non vedo perché debba preoccuparmene… dal momento che non lascerete vivi questo posto!

Così dicendo, ad un semplice schiocco delle sue dita, due guerrieri apparvero improvvisamente alle sue spalle in un guizzo di fiamme giallastre. Kitana riconobbe immediatamente il volto della sua nemica giurata e quello ancora più inquietante di un misterioso guerriero vestito di nero.

- Molto bene, Mileena e Noob Saibot, occupatevi voi dei nostri ospiti per favore!
- Con piacere - risposero entrambi, facendo un rapido balzo in avanti e atterrando di fronte ai rispettivi avversari.

Sia Kitana che Liu Kang erano ancora incerti sul modo in cui sarebbero potuti scappare da quella trappola, tuttavia l’unica cosa che potevano fare adesso era combattere.

- Finalmente, sorellina - fece Mileena, facendo roteare i pugnali nelle mani. - Te lo avevo detto che ci saremmo rincontrate presto!

Kitana strinse gli occhi, i ventagli tracciarono un’elegante arco nell’aria, e si mise in guardia. Anche Liu Kang, malgrado l’espressione incerta e confusa, si preparò ad affrontare il suo nemico dallo strano aspetto. Noob Saibot ricordava ancora il tempo in cui, quando era ancora Sub-Zero, si era già battuto con il monaco; adesso si trattava solo di pareggiare i conti. Per alcuni secondi i quattro guerrieri non mossero un muscolo, impegnati com’erano a guardarsi negli occhi ma, non appena Quan Chi levò le proprie braccia verso l’alto, lo scontro ebbe inizio.

- Cominciate!

Mileena si scagliò su Kitana, con un forte clangore di metallo contro metallo, e quest’ultima dovette impegnarsi a fondo per contenere il suo attacco. Anche Noob Saibot investì Liu Kang con grande impeto, tanto che questi rischiò fin da subito di soccombere alla potenza dei suoi colpi. Si trattava di un doppio duello tra maestri del Mortal Kombat, le possibilità sembravano equilibrate, tuttavia Quan Chi sapeva che i suoi combattenti erano avvantaggiati: Liu Kang non aveva ancora recuperato del tutto la memoria, e ciò lo rendeva molto più vulnerabile, inoltre Kitana non era sufficientemente concentrata per affrontare uno scontro alla pari con Mileena; dopo un avvio incerto infatti, Noob Saibot stava praticamente “martellando” Liu Kang senza alcuna pietà e Kitana, osservando di tanto in tanto il compagno con la coda dell’occhio, rischiò più volte di essere trafitta dai pugnali dell’avversaria.

- Suppongo vi stiate chiedendo “cosa succederà” nel caso non doveste vincere questo incontro, non è così ? - domandò Quan Chi con crudele ironia. - Al momento la vostra energia spirituale è sospesa in un limbo, tra il pensiero di Liu Kang e questa parentesi fittizia che rappresenta il Netherrealm… Ma se entrambi perdete, la vostra anima verrà risucchiata all’istante dal mio incantesimo e voi due mi apparterrete per sempre!
- Infame - gemette Kitana, parando un colpo dell’avversaria con il ventaglio. - Pagherai per questo, Quan Chi…
- Forse - sorrise crudele lo stregone. - Peccato che la vostra chiave per uscire da questa situazione sia proprio nella memoria di Liu Kang e, dal momento che non siete in grado di avere la meglio sui vostri avversari, temo proprio che il vostro destino qui sia segnato!

Non fece in tempo a finire la frase che Kitana fu spinta violentemente all’indietro e uno dei pugnali di Mileena la ferì profondamente al braccio. Il dolore e il sangue che scorreva lungo la spalla sembravano dannatamente reali, tuttavia la principessa si rifiutò di crollare e mantenne gli occhi fissi in quelli dell’altra con uno sguardo di sfida. Anche Liu Kang sembrava conciato male, la violenza dei colpi di Noob Saibot lo aveva ridotto praticamente uno straccio, il volto era gonfio e tumefatto mentre il torace era cosparso ovunque da grossi lividi… Ad un tratto il monaco fu scaraventato via da un possente calcio frontale e atterrò pericolosamente vicino all’orlo di un cratere sotto il quale ribolliva sangue mischiato a lava incandescente.

- Liu Kang, No!

Preoccupata per il monaco, Kitana fece per muoversi verso di lui ma la sua distrazione le fu fatale: Mileena la attaccò alle spalle con un calcio dall’alto e, mentre era ancora barcollante, utilizzò la sua mossa segreta per rotolarle addosso; mentre era a terra, Kitana cercò di sollevare il ventaglio ma, prima ancora che potesse tentare una reazione, un lungo pugnale affilato le trafisse il polso facendole cadere di mano l’arma.
Ora entrambi erano praticamente sconfitti. Liu Kang giaceva agonizzante con Noob Saibot che incombeva sopra di lui, col piede sopra il suo collo pronto a schiacciarlo come un insetto, mentre Kitana si sentì afferrare alla gola e sollevare da terra senza poter reagire. Mileena si scoprì il volto, assaporando il sangue dell’avversaria con la punta della lingua, e la guardò con occhi famelici.

- E’ ora di morire, sorellina!

Kitana si sentì mancare il fiato, le dita di Mileena strinsero sempre più forte la presa fino a soffocarla e, quasi senza che se ne accorgesse, scivolò inevitabilmente nel buio dell’incoscienza.
Dalla sua precaria posizione, anche Liu Kang sentiva la fine ormai vicina. Noob Saibot aspettava solo un segnale da parte di Quan Chi per porre fine alle sue sofferenze, tuttavia lo stregone gli fece cenno di aspettare.

- Che devo fare, maestro Quan Chi ?
- Fai in modo che lo Shaolin veda morire prima la sua compagna… e poi finiscilo!

Malgrado lo stordimento, Liu Kang riaprì gli occhi appena in tempo per vedere Kitana ferita e inerte nelle mani della mostruosa donna con la bocca irta di denti acuminati. Costei stava per azzannarla alla gola e, nel momento in cui il monaco realizzò ciò che stava realmente vedendo, accadde qualcosa che lo stesso Quan Chi non aveva previsto.
La proiezione mentale del Netherrealm era una specie di paravento per i pensieri più profondi di Liu Kang ciononostante, vedendo Kitana in pericolo di vita, le emozioni e i sentimenti di quest’ultimo ebbero il potere di scuotere fino alle fondamenta i pilastri che sorreggevano quello scenario. Sia Mileena che Noob Saibot esitarono, vedendo che tutto cominciava a crollare attorno a loro, e fu così che Liu Kang recuperò all’istante tutte le proprie forze. Dopo aver incassato in pieno una violenta gomitata al volto, Noob sentì il mento incrinarsi sotto la maschera; gocce di sangue scuro cominciarono a colargli dalla ferita mentre, girando velocemente su sé stesso, Liu Kang lo investì con una raffica di pugni micidiali al petto e allo stomaco; il ninja provò istintivamente una timida reazione ma, con un urlo rabbioso, lo Shaolin concentrò tutta la propria energia nel pugno e fece esplodere la sua testa con una pioggia impressionante di ossa e pezzi di cervello. Sbalordita per la morte del suo compagno, Mileena si dimenticò completamente di Kitana e cercò subito di mettersi in salvo. Purtroppo però la situazione era cambiata completamente: ora che la forza e la volontà di Liu Kang stavano risvegliando il suo spirito guerriero addormentato, nemmeno le arti oscure di Quan Chi potevano contenere la sua furia. Liu Kang eseguì un calcio volante per raggiungere Mileena e sbarrarle così la strada; la donna provò a trafiggerlo con i pugnali ma, non appena il monaco le ebbe afferrato i polsi, spalancò gli occhi per il terrore; la pressione esercitata dall’avversario le strappò via entrambe le braccia, facendole emettere un urlo straziante, e un attimo dopo Liu Kang la spedì proprio in mezzo alle fiamme sottostanti.

- Non è possibile - esalò appena Quan Chi, a bocca aperta per lo stupore. - Tu non puoi… è assurdo!

Furono le ultime parole che costui riuscì a pronunciare. Non appena Liu Kang ebbe tracciato dei gesti in aria con le braccia, un globo fiammeggiante scaturì fuori dalle sue mani per poi puntare inesorabile contro di lui. Quan Chi esplose in una miriade di frammenti incandescenti e, nello stesso istante, ciò che restava della sua trappola scomparve assieme a lui.
Liu Kang corse verso Kitana, priva di sensi ma ancora viva, e sorreggendole la testa cercò di svegliarla.

- Kitana, rispondimi ti prego!

Un lieve movimento delle sopracciglia e la principessa aprì faticosamente gli occhi.

- Liu Kang - mormorò.

Il monaco sorrise sollevato.

- E’ tutto finito - la rassicurò. - Ora finalmente posso vedere con chiarezza dentro ai miei ricordi, non c’è niente che possa più impedirmelo!

Kitana vide il volto del monaco illuminarsi con un’espressione diversa, molto simile a quella che già aveva visto in passato, e non ebbe più alcun dubbio che fosse tornato quello di una volta.

- Dammi la mano, Kitana - esclamò lui, tendendole la propria.

Non appena strinse le sue dita, Kitana avverti una forte energia spirituale e in quel momento comprese che lo Shaolin stava facendo riaffiorare a sé tutti i propri ricordi. Per alcuni istanti la luce dei suoi pensieri lo attraversò da parte a parte sotto forma di fasci luminosi che si fusero assieme a lui, alla fine Liu Kang parve del tutto rinvigorito e il suo sguardo non era più confuso ma vivo e lucido come sempre.

- Come ti senti adesso, Liu Kang ? - domandò Kitana, anche se era evidente che conosceva già la risposta.
- Come se mi fossi svegliato da un lungo sonno!
- E’ ora di tornare, adesso!

Il monaco annuì. Non appena l’ebbe lasciata andare, Kitana interruppe il flusso grazie al quale si era avvicinata al suo spirito ed entrambi riaprirono gli occhi davanti alle Rovine Edenian, come se nulla fosse accaduto. Ogni danno riportato in combattimento era avvenuto su un piano diverso da quello materiale per cui, anche se a livello fisico i loro corpi non presentavano ferite di sorta, le loro menti avvertivano chiaramente il dolore e il senso di spossatezza. Ancora una volta erano riusciti a scampare alla morte ma si era trattato solo di un assaggio della battaglia vera e propria che ben presto avrebbero dovuto affrontare. 
Per un tempo che ai due sembrò interminabile, nessuno riuscì a dire niente. Entrambi si guardarono negli occhi, temendo quasi di dar voce ai propri pensieri ma, quando Liu Kang fece per parlare, Kitana gli pose un dito sulle labbra. Attraverso il suo sguardo triste, il monaco comprese il perché del suo gesto: ora che aveva recuperato la memoria, non poteva più trattenersi oltre e questo significava che dovevano separarsi ancora una volta… Proprio nello stesso momento, col fragore improvviso di un fulmine a ciel sereno, apparve dunque Raiden.

- E’ tempo di andare - esclamò il Dio, rivolgendosi a Liu Kang. - Strada facendo mi spiegherai ciò che hai scoperto circa i piani di Quan Chi e l’esatta portata di quello che dobbiamo affrontare!
- Sì, Mastro Raiden - rispose l’altro.
- Ho dato ordine agli altri di attraversare il portale e di aspettarci nell’Earthrealm, lì ci prepareremo per la battaglia finale!

Così dicendo, Raiden tracciò nell’aria una scia di elettricità che aprì un varco luminoso di colore azzurro. Liu Kang capì che ormai non poteva più indugiare oltre, ciononostante non riusciva a muovere un solo passo. Il ricordo delle parole di Kitana e il pensiero di quanto lei aveva fatto per aiutarlo rendevano tutto ancora più difficile. Ancora una volta la principessa di Edenia aveva preso la decisione più saggia, mettendo da parte i suoi desideri per salvare miliardi di vite umane, ed era giusto così. Liu Kang la guardò, quasi volesse scolpirsi nella mente l’immagine dei suoi occhi per portarla via con sé, e si costrinse ad accettare quella triste quanto necessaria realtà.

- Kitana, io…
- Devi andare, Liu Kang - lo interruppe lei, con un amaro sorriso dipinto sul volto. - Il Regno della Terra attende il ritorno del suo campione!

Lo Shaolin chinò leggermente il capo in cenno di assenso e, dopo averle rivolto un’ultima occhiata, scomparve attraverso il varco dimensionale assieme a Raiden. Ciò che attendeva entrambi dall’altra parte avrebbe decretato il futuro dell’ultimo Mortal Kombat, la battaglia finale era appena cominciata!

FINE ?

   
 
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