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Autore: LittleMonster    27/09/2011    1 recensioni
Questa fiction narra la storia di una ragazza di nome Stefani abbandonata dal ragazzo.
Non vi anticipo niente nella speranza che leggiate e che commentiate...
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Brown Eyes
 



[In your brown eyes, walked away…
And your brown eyes, couldn’t stay…
In your brown eyes, you’ll watch her go…]


Canzone: Brown Eyes (Lady Gaga, Album The Fame).
 
Le lancette dell’orologio segnavano le 17:15.
Lentamente alzò lo sguardo in direzione dell’orizzonte e tirò un lungo e triste sospiro.
Il loro incontro si sarebbe dovuto svolgere esattamente un quarto d’ora prima, cosa che non era accaduta. Ma ormai lei era così abituata ai suoi continui ritardi. Anzi, si sarebbe meravigliata se lo avesse trovato lì, nel posto stabilito come loro luogo di appuntamento, in giusto orario.
Faceva caldo quel pomeriggio d’estate, così lontano da quel giorno in cui come d’abitudine aveva acceso il suo cellulare e aveva trovato quel messaggio che ora l’aveva condotta lì ad aspettarlo e a chiedersi che cosa avesse da dirle di così “tanto importante”, come lui stesso le aveva pre-annunciato.
Ed ora lei si trovava seduta su quella panchina, in quel parco, nel luogo in cui per la prima volta si erano dati quel primo bacio. Chissà, magari ne sarebbe scappato un altro … O forse no.
In lontananza sentì dei passi che si dirigevano verso quella parte. Non si voltò a guardare chi fosse: forse perché se fosse stato lui non voleva che si accorgesse che lo stava aspettando ansiosamente, o forse perché voleva godersi quel momento, quello in cui per la prima volta dopo tanto tempo lo avrebbe rivisto. Voleva sentirlo avvicinare, passo dopo passo, a lei. Voleva sentire i sassi sotto i suoi piedi che mano a mano che si avvicinava facevano più rumore.
Ora avrebbe puntato nuovamente i suoi occhi in quelli marroni e profondi di lui. Avrebbe finalmente rivisto le sue labbra distendersi e formare quel sorriso che tanto amava. Avrebbe, ancora una volta, sentito la sua confortevole e quasi sensuale voce.
“Ciao Stef!”
Stef. Aveva sempre adorato essere chiamata da lui con quel soprannome. Automaticamente, al suono della sua voce, si voltò e i suoi occhi incontrarono immediatamente quelli del suo amato. Un sorriso imbarazzato si dipinse sul volto della ragazza, che nel frattempo aveva avanzato sulla panchina per lasciar sedere anche lui.
“Ciao Tom” rispose lei riabbassando lo sguardo e puntando i propri occhi su una piccola formica che cercava di raggiungere il suo formicaio.
Ci fu un (imbarazzante) momento di silenzio.
Poi il ragazzo cominciò a parlare. “Allora” disse guardandola e sorridendole calorosamente.
“Allora” rispose lei nervosa. Faceva oscillare continuamente le gambe su e giù e non riusciva a tenere le mani ferme.
Fissò nuovamente il suo sguardo sulla formica.
-Non sa assolutamente da dove cominciare- pensò. Era tutto troppo strano. Quei silenzi, quegli sguardi …
“Scusa per il ritardo” continuò lui.
Questa l’ho già sentita, e anche troppe volte. Pensò un po’ demoralizzata. Possibile che non riuscisse a dire nient’altro dopo tutto quel tempo che non si erano visti?
Tuttavia fece finta di niente, come aveva sempre fatto. “Figurati, sono arrivata da poco” mentì sempre sorridendo.
Altro momento di silenzio.
“Penso che tu non mi abbia chiamata per fare il gioco del silenzio” disse lei un po’ scocciata.
“Si, hai perfettamente ragione” si scusò lui.
“Ebbene?” continuò lei vedendo che non si degnava di proseguire il suo discorso.
“Ebbene, ti ho chiamata perché avevo intenzione di farti una proposta” concluse Tom. Si alzò in piedi e venne immediatamente imitato dalla ragazza. I due cominciarono a camminare in direzione di uno scivolo. I loro passi erano lenti e quello scivolo sembrava così distante …
“E quale sarebbe questa proposta?”. Tom la prese per mano. I due si trovarono ora faccia a faccia e Stefani poteva sentire il suo dolce e caldo respiro sfiorarle le spalle, le sue dita a contatto con le sue, e soprattutto poteva immergersi in quei suoi occhi marroni che sembravano non avere fine.
“Il fatto” riprese lui, “è che mi sono reso conto di aver fatto una grande cazzata”.
Stefani sussultò sentendo quella parola. Non era ingenua, solo non aveva capito che stava riferendosi proprio a lei.
“Ieri mi sono svegliato e mi sono detto – Ma perché lo hai fatto?-. Sai una cosa, non ho trovato alcuna risposta”.
“E’ stata una mossa troppo azzardata e credo di essermi pentito abbastanza per poter ricevere il tuo perdono” concluse distogliendo lo sguardo da quello di lei.
Stefani era rimasta senza parole. Persa nei suoi profondi occhi, non si era lasciata scappare nemmeno una sola parola. Aveva ascoltato tutto quello che aveva da dirle con minuziosa attenzione, tuttavia continuava a non capire perché volesse essere perdonato.
“Ved …” tentò di spiegargli, ma fu interrotta dal ragazzo.
“Prima che tu possa prendere qualsiasi decisione troppo azzardata, voglio che tu rifletta bene. Ricordi quando mi dicesti che mi amavi come nessun altra persona vivente?”. Si, ricordava tutto. E lo pensava veramente.
Improvvisamente capì quale fosse la sua proposta. Che ingenua che era stata! Era così evidente …
“Tom, tu non ti rendi conto che così su due piedi …”. Venne nuovamente interrotta dal ragazzo. “Prenditi tutto il tempo che vuoi, non c’è bisogno che mi risponda subito” e, così dicendo, portò le mani della ragazza vicine alle sue labbra lievi e soffici e le baciò.
Stefani rimase di sasso e senza respirare per circa una decina di secondi. Magari era veramente cambiato e le cose ora sarebbero andate in modo diverso. Tuttavia …
“Devo veramente rifletterci prima di risponderti” gli disse senza la minima esitazione. Si scostò da lui e lentamente cominciò ad allontanarsi da Tom.
Il ragazzo rimase lì per un po’, osservandola mentre lentamente si allontanava. Chissà, magari era veramente pentito e sarebbe cambiato.
Ma tutto questo Stefani non lo sapeva. Mentre camminava non si voltò a guardarlo neppure una volta. Non voleva che il suo sguardo in lontananza condizionasse la sua scelta. 



Nota: Sono felice di essere finalmente riuscita a seguire con questa ff. Non avevo molte idee, ma alla fine ce l'ho fatta :)
Come sempre spero in un vostro commento.
Allora alla prossima ^^
Puss Puss
LittleMonster
   
 
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