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Autore: eDwARdmorrIsOn    01/10/2011    0 recensioni
Riusciranno i protagonisti di questo racconto a scoprire cosa si cela oltre il cielo? Un segreto che cambierà per sempre la storia dell'uomo.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Secret Reality
(La Realtà Segreta)

 

Canzone consigliata: http://www.youtube.com/watch?v=PXY2EmuMLDg

Buona lettura!

 

 

Secondo Capitolo

 

 

La corsa di Edward è frenetica, sbatte contro i passanti, il suo unico obiettivo è raggiungere Alison. Forse Lei potrà aiutarlo, forse lei può dare un senso a quelle parole.

«Permesso! Fate passare!» Urla Edward ai passanti.
«Okay, okay… Ci siamo. Alison dovrebbe essere proprio in quell’edificio».

Edward attraversa l’ultimo incrocio, ma all’improvviso, alle sue spalle…
«… Cosa sta succedend … » Edward crolla a terra.

Ore dopo…

«Edward, Edward.. sono io.. » Alison prova a far svegliare il suo amico.
«Alison… »
«Sì, Edward, sono proprio io!»
«Dove siamo?» Risponde Edward stordito.
«A casa tua Edward. Sei sdraiato nel tuo letto». Alison accarezza i capelli dell’amico.
«Cosa è successo Alison?»
«Qualcuno ti ha investito. Purtroppo nessuno ha visto chi è stato. Io sono corsa subito fuori dall’università appena ho sentito i soccorsi!»

«Che bella botta!» Risponde un dolorante Edward, toccandosi la testa con le mani.
«Già! Ma tu non dovevi andare a lavorare?»
«Giusto! Devo andare a lavorare». Edward prova ad alzarsi dal letto.
«Non muoverti, devi riposare. Ho avvertito il tuo capo. Riposo forzato per una settimana.» Alison aiuta l’amico a sdraiarsi nuovamente.
«Riposo forzato? Mi piace.» Edward sorride.
«Edward, non mi hai ancora risposto. Perché ti trovavi a quell’incrocio? Perché non sei andato a lavorare?»
«Giusto. Perché?» Il volto di Edward è perso nel vuoto. E’ confuso.
«Sarà stato il colpo alla testa. Tranquillo ricorderai pian piano tutto.» Alison prova a tranquillizzare l’amico.

Pochi attimi dopo, Edward salta dal letto.

«Ora ricordo!»
«Cosa Edward?» Risponde una spaventata Alison.
«Io stavo correndo da te. Devi assolutamente ascoltare un dialogo che ho registrato»
«Edward, non dirmi che hai rischiato la vita, per colpa del tuo software?»
«Alison, sono riuscito ad intercettare qualcosa di strano, aiutami a capire.»

Edward, accende il suo notebook. Non sembra aver subito nessun danno.

«Forza, accenditi. Veloce… veloce». Edward è impaziente.
«Ok. Ci siamo Alison!»
«Edward, mi auguro sia qualcosa d’interessante, dopo quello che hai rischiato»

Edward spalanca gli occhi. Il suo software è sparito. Tutto è stato cancellato.

«Non è possibile!» Grida Edward.
«Cosa c’è ora?» Alison è confusa.
«Il mio software è sparito, cancellato. Tutto è stato cancellato.» Edward abbassa la testa.
«Com’è possibile questo? Forse si è danneggiato quando è caduto a terra.»
«E’ impossibile Alison. I programmi non si cancellano facendo cadere un computer a terra.»
«Forse si è danneggiato l’hardisk. Insomma Edward, non credo sia un caso irrisolvibile. » Alison fa un smorfia ed accenna un sorriso.
«Quel dialogo Alison, volevo farti ascoltare quel dialogo.» Edward continua a tenere la testa bassa, seduto di fronte al notebook.
«Cosa hai sentito?»
«Due persone. Si scambiavano informazioni, o meglio dei comandi.»
«Cosa hai sentito Edward?» Ripete Alison.
«Parlavano di una “schermata cielo”, di un programma “cielo stellato” da attivare alle nove e mezza di sera»
«Sei proprio sicuro? Forse hai intercettato qualche linea della polizia. Insomma un dialogo in codice.»
«No Alison, la linea intercettata è utilizzata dalla NASA, non dalla polizia.»
«Amico mio, riposati. Forse è stato solo un sogno. Oppure un banale dialogo. Insomma non riesco a trovare un senso. Forse un esercitazione.» Alison ride.
«Certo. Ho rischiato la vita per niente. Che ore sono?» Domanda Edward.
«Le nove e quaranta.» Alison controlla l’orologio.
«E’ bellissimo. Guarda che cielo stellato. Sarà una coincidenza?» Edward sposta la tenda della finestra per ammirare il cielo.
«Edward, è normale che di sera ci siano le stelle.»
«Si forse hai ragione.  Era solo un dialogo banale.» Risponde un rassegnato Edward.
«Riposati amico mio. Ci vediamo domani.» Alison saluta Edward.
«A domani.. »

Edward si sdraia nel letto. E’ confuso. Alison non è stata di aiuto.

«Dove ho messo quel CD...» Edward cerca una copia del software, cancellatosi dal suo notebook misteriosamente.
«Eccolo!»

Edward, si affretta ad installare nuovamente il software.

«Ok. Installato! Tutto funziona di nuovo!»

“In arrivo un nuovo messaggio..”

Edward visualizza l’e-mail appena ricevuta.

“A: (mittente sconosciuto)
Oggetto: (vuoto)
Messaggio:
Cancella il software. La prossima volta non sarai cosi fortunato. Questo è il nostro primo ed ultimo avvertimento.”

Poche parole. Il concetto è chiaro.

«Quindi non è stato un’incidente. Chi mi ha mandato questa e-mail? Come  fanno a sapere che ho installato il software?» Il volto di Edward è teso, spaventato.

Beep! Beep!

«Un’altra intercettazione. Al diavolo quell’e-mail.» Edward non ci pensa due volte. Chiude quell’e-mail ed ascolta la nuova intercettazione.

“«… il ragazzo è stato avvertito. Tutto sotto controllo.»
«Perfetto. Procediamo con i comandi. Disattivare lo scudo.»
«Fatto.»
«Campo cielo spaziale libero.»
«Confermo.»
«Attivare la schermata pioggia.»

Un lampo illumina tutto il cielo.

«Un’altra coincidenza?» Edward intravede delle gocce di pioggia sul vetro della finestra.

Il dialogo intercettato prosegue.
«Passaggio cielo spaziale avvenuto.»
«Ottimo lavoro. Procedere con la schermata cielo sereno alle 6.30am»
«Un momento. La linea risulta violata. Mandare subito qualcuno a controllare.»
«Che sia di nuovo quel  rag… »
«Controllare immediatamente!»
«Ricevuto.»

Il dialogo si interrompe.
Edward si affretta a scollegare il notebook.

«Okay, okay… chiuso!» Edward scollega la spina del computer dalla corrente.
«Forse sono riuscito a fregarli.»

“Tuuum Tuuum”

Qualcuno bussa alla porta di casa.

«Chi sarà a quest’ora...» Edward spalanca gli occhi.
«Chi è?» Domanda da dietro la porta.

Nessuna risposta.
Edward apre lentamente la porta.

«Buh!!! Quando ti deciderai ad aggiustare il campanello?» Alison fa un salto verso Edward.
«Alison? Ma cosa ci fai qui? Non sei andata a casa?» Urla spaventato Edward.
«Si, ma dopo aver mangiato qualcosina qui vicino, ho pensato di tornare qui da te. Per controllarti… »
«Capisco, per controllarmi…. » Edward fa entrare Alison e chiude la porta di casa.
«Vado in bagno Edward.»
«Fai pure Alison»

Edward si siede su una sedia. E’ sempre più confuso.

« Chi ha inviato quell’e-mail? Di cosa stavano parlando quelle persone? E soprattutto..  cosa devono  controllare?» Edward a bassa voce si ripete quelle domande più volte, senza però trovare delle risposte.

 

 

  
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