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Autore: Angelo Osaki    07/10/2011    1 recensioni
Questa storia avevo già cominciato a pubblicarla(con il titolo The Witch Cronicles-The Witch of Darkness) ma per un errore è stata cancellata (purtroppo ho perso anche le recensioni)
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Esiste un mondo chiamato Varden'Die,governato dagli dei.
Ma una strega molto potente è riuscita a sconfiggere gli dei e a conquistare sei dei dieci regni del Varden'Die, diffondendo il male ovunque.
E' qui che comincia la storia di Deneb,Sirio e Schedar...
Buona lettura
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DAL PROLOGO
La foresta era avvolta nel silenzio, come se gli animali che la popolavano fossero spariti, la quiete della notte era interrotta solo dai tuoni che annunciavano l’inizio di un temporale.
L’uomo e la donna correvano veloci, scappavano dalla morte, pur sapendo che non ci sarebbe stato scampo: la morte li avrebbe raggiunti ovunque fossero andati.
Un fulmine colpì un albero. L’uomo si fermò. I bambini iniziarono a piangere.
-Adhil, scappa! Porta i bambini con te … stanno arrivando!- gridò l’uomo alla moglie con voce soffocata. Era rassegnato. Il suo corpo, che aveva subito torture, non era più agile come un tempo.
La donna gli si avvicinò e lo bacio.
-Ti amo- sussurrò. -Li salverò, te lo prometto. Loro avranno pace-
Lasciò il marito, afferrò i bambini e cominciò a correre.
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MOMENTANEAMENTE SOSPESA!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2
La Nube Nera


 

La terra aveva smesso di tremare, il terremoto era finito.
Però c’era qualcosa che non andava: La scossa tellurica sembrava solo un avvertimento.
Fuori la città regnava la confusione, la gente correva da tutte le parti urlando terrorizzata.
Alcune guardie cercavano di richiamare l’attenzione chiedendo di entrare dentro la città, dove i maghi e le ninfe gli avrebbero protetti.
“Normalmente durante un sisma si dovrebbe stare in spazi aperti, lontano dalle abitazioni” pensò Schedar.
Le ninfe e i maghi sapevano che sarebbe accaduto qualcos’altro e cercavano di proteggere le persone, concluse.
Finalmente le richieste delle guardie furono accolte e i Naschiresiani, dopo essersi calmati, cominciarono a varcare rapidamente l’arco che si apriva tra le mura, fungendo da porta.
-Solo io penso che ci sia qualcosa di strano?- chiese Schedar ai due fratelli.
Deneb scosse la testa.
- No, non sei l’unico a pensarla così. Succederà qualcos’altro-
- E non credo che sia un evento naturale…- affermò Sirio.
I ragazzi si fissarono, c’era una sola persona che poteva fare una cosa del genere: Vativah.
Sirio rabbrividì.
-Non so voi, ma io vorrei affrettarmi ad entrare -
Gli altri due annuirono e insieme  si avviarono verso l’imponente arco che si apriva sulle mura della città, proprio di fronte alla strada principale che finiva nel cuore dell’agglomerato urbano al cui centro vi era il palazzo reale.
Mentre camminavano alzarono gli occhi al cielo e un’espressione sorpresa attraversò i loro lineamenti giovani e delicati.
Il cielo stava subendo un cambiamento: il suo azzurro scuro del pomeriggio stava lasciando il posto ad un violetto, rossiccio in qualche tratto, mentre una nuvola nera si stava via via espandendo. Il vento cominciò a soffiare debole, scuotendo leggermente la chioma degli alberi.
Stava cominciando a fare freddo.
I tre amici si guardarono e affrettarono il passo verso l’entrata della città, dove i cittadini, che si erano anch’essi accorti del cambiamento in atto, si affrettavano ad entrare, spaventati e sorpresi al tempo stesso.
“ Vativah è venuta a distruggere la pace che regnava  nella città” pensò Deneb “Speriamo che le ninfe e i maghi riescano a proteggerci tutti”.
Qualcuno urlò.
La folla, come se fosse una sola persona, alzò gli occhi al cielo.
Dall’enorme nuvola nera, che si era espansa nel cielo viola, comparve un fulmine blu elettrico che si andò a schiantare sopra le case di Naschira.
Fuoco, macerie e urla di terrore si diffusero nello spazio circostante.
Altri fulmini si riversarono sulla città e nella foresta, distruggendo abitazioni e bruciando gli alberi.
Una ninfa si fece largo tra le persone impaurite e ordinò a tutti di entrare dentro, dove le altre ninfe e i maghi li avrebbero protetti.
I Naschiresiani non esitarono un attimo e, spintonando e correndo, cominciarono a riversarsi per le strade della capitale.
Deneb, Sirio e Schedar sgattaiolarono velocemente attraverso la folla.
La ninfa si diresse verso le compagne che, insieme ai maghi, si erano presi per mano e  avvicinati alle mura.
Quando le guardie costatarono che fuori non vi era più nessuno chiusero l’enorme portone di ferro che sigillava la città.
Intanto i fulmini continuavano ad abbattersi sulla foresta ma, quando provavano a colpire le abitazioni, incontravano resistenza.
Le ninfe e i maghi cominciarono a cantare una litania incomprensibile e da sotto terra un fascio di luce rossa cominciò a salire verso il cielo. 
La luce andò via via espandendosi fino a ricoprire tutta la circonferenza della città impedendo ai fulmini di penetrarla.
Una cupola di luce rossa intensa, attraversata a intervalli regolari da delle scosse gialle, si stagliava alta nel cielo proteggendo la capitale dalla furia distruttrice dei fulmini.
I maghi e le ninfe aumentarono d’intensità la litania e le scosse gialle che attraversavano la barriera si fecero sempre più frequenti, finché il giallo e il rosso si fusero dando vita a un’arancione accecante.
La cupola generava dei lampi che andavano a colpire la nube nera che lampeggiava e generava altri fulmini che, però, svanivano una volta arrivati a pochi centimetri dalla barriera.
Andò avanti così per qualche minuto finché la nube, attaccata continuamente dai lampi scaturiti dalla cupola, esplose generando un grande quantità di fulmini che andarono a colpire la barriera facendola lampeggiare e indietreggiare di qualche centimetro.  Ma essa resistette e i fulmini si dissolsero provocando una corrente d’aria molto forte che travolse le ninfe e i maghi sbalzandoli per terra.
La corrente d’aria perse potenza e, quando si riversò sui cittadini, non era altro che vento gelido.
La barriera si frantumò in miriadi di schegge arancione che, appena toccarono il suolo, mutarono in polvere.
Sirio, Deneb e Schedar, insieme a tutti i Naschiresiani, erano rimasti immobili con gli occhi spalancati intenti a osservare lo spettacolo spaventoso e al tempo stesso spettacolare che si trovavano davanti.
Tra i cittadini scoppiarono urla di gioia e cominciarono a urlare ringraziamenti ai loro salvatori.
I maghi e le ninfe si alzarono e andarono ad impartire ordini alle guardie.
Il Re e la Regina, nascosti tra la folla, rassicurarono i cittadini e gli consigliarono di andare nelle proprie case. Mentre quelli  rimasti senza un’abitazione sarebbero stati ospitati al palazzo reale, nell’ala riservata agli ospiti.
Il Re rassicurò i propri sudditi dicendo che, se ci fosse stato un altro attacco, sarebbero stati protetti.
Ognuno si avviò verso la propria casa, anche se in pochi sarebbero riusciti a dormire.
-Ragazzi-
Deneb,Sirio e Schedar si  voltarono verso la voce che li aveva chiamati.
Zaniah  era ferma davanti a loro, sembrava sfinita. La luminosità tipica delle ninfe era sparita e delle piaghe di stanchezza le apparivano sul volto.
-Stanotte dormirete al palazzo. Io e Talita abbiamo da fare insieme agli altri, le nostre case sono inutilizzabili-
-È stata Vativah ad attaccarci?- la interruppe Sirio.
La ninfa non si scompose. – Sì, chi altro poteva essere? Adesso andate a dormire, vi sarà assegnata una stanza a palazzo. Vi accompagnerà Sadak-
Zaniah salutò i ragazzi e si diresse verso le altre ninfe che stavano discutendo tra di loro.
Sadak si affiancò ai ragazzi.
-Forza andiamo-
I tre amici lo seguirono senza parlare per tutto il tragitto fino al palazzo.
Erano assorti nei loro pensieri. Vativah aveva mandato quella nube, era chiaro che la pace stava per finire. Quello di oggi non era che un piccolo assaggio della forza distruttrice dell’Oscura Imperatrice.
Sadak li accompagnò attraverso i corridoi bianchi pieni di quadri,arazzi e tappeti del palazzo reale. Infine arrivarono nell’ala riservata alle stanze per gli ospiti.
Le guardie sorvegliavano tutti le entrate: i Naschiresiani erano tutti nelle proprie stanze.
Deneb,Sirio e Schedar furono portati in una stanza con tre letti e un bagno, le pareti erano addobbate con dei quadri di pittori famosi, mentre ai lati vi erano un armadio e una scrivania.
Sadak prima di salutarli li informò della presenza di due guardie dietro la porta che li sorvegliavano per evitare che se ne andassero in giro, dopodiché uscì augurandogli la buona notte.
I tra amici si lavarono e andarono a dormire, addormentandosi quasi subito. 




Personaggi Principali:

La ninfa che va ad incontrare la strega nella foresta    

  Deneb

                                                  Sirio           
 
Schedar
                                               


Spazio Autore.
Salve a tutti, e grazie a darllenwr per le sue recensioni. 
Allora, in questo capitolo c'è un po' d'azione e si comincia ad entrare nel vivo della storia. Vi chiederete perchè non ho descritto il Re e la Regina, dovevo dedicargli più di due righe mi sa, ma Don't Worry nel prossimo capitolo i due sovrani appariranno meglio. 
   
 
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