Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: Neko    09/10/2011    3 recensioni
Una nuova avventura travolge inaspettatamente i Mugiwara partiti per affrontare le sorprese del Nuovo Mondo.
Da una strana isola dove avvengono fenomeni strani, si ritroveranno a che fare con quello che il destino ha in serbo per loro.
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Rufy/Nami
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 20: Prigionieri

 

Nami aveva assistito a tutta la scena, trattenendosi dal fare qualsiasi mossa. Lei era l’unica rimasta libera e tutta la ciurma contava su di lei. Non poteva rischiare di essere catturata, non dopo che Rufy l’aveva messa in salvo riponendo tutta la sua fiducia in lei.

Tirò fuori la mappa della base Shionomizu, che aveva sottratto poco prima che il capitano venisse catturato e la studio attentamente.

Doveva pensare a liberare prima di tutto i suoi nakama, non potendo fare nulla per Rufy, in quanto le sue capacità erano troppo inferiori a quella del vice ammiraglio che lo aveva catturato e portato chissà dove.

Essa aveva osservato il movimento della donna e controllando la cartina, notò che la porta dove essi erano spariti, in realtà risultava essere un muro chiuso, dietro al quale non doveva trovarsi dietro.

Eppure loro erano andati da qualche parte.

Le si formò un groppo alla gola, temendo il peggio, ma avrebbe dovuto preoccuparsene  più avanti. Al momento poteva solo sperare che il suo Rufy stesse bene.

 

“Siamo davvero nei pasticci questa volta!” disse Usopp riprendendo i sensi dalla forte scossa che aveva preso e venendo a conoscenza di quanto accaduto.

Zoro rinfoderò le sue katane, dopo l’ennesimo fallimento di tagliare le sbarre della loro cella “A quanto pare non sono ancora in grado di tagliare qualunque cosa! Se Mihawk potesse vedermi, riderebbe di me!” disse lo spadaccino stringendo i pugni.

“Ti ho già visto tagliare il ferro. Mettici più impegno testa d’alga!” disse Sanji.

“A quanto pare questo non è ferro. Sinceramente non ho mai visto un materiale del genere e se pensi di poter fare meglio, accomodati! Ma dopo non domandarmi di rianimarti se il tuo cuore va in arresto cardiaco per colpa dell’elettricità!” rispose seccato lo spadaccino.

“Calmatevi fratelli, litigando non arriverete da nessuna parte!” disse Franky “Dobbiamo collaborare come abbiamo sempre fatto e riusciremo a uscire da questo postaccio!”

“Detesto ammettere che questa volta non possiamo fare niente. Siamo nelle mani di Nami, sperando che almeno lei, riesca ad eludere la sorveglianza di questo posto!” disse Zoro.

Nami ce la farà, ne sono certo!” disse Chopper.

Robin annuì “In questo momento mi preoccupa di più Rufy!” disse con voce che non riusciva a nascondere la sua preoccupazione “Qualcosa non mi convince un quella donna!”

“La tua intuizione è giusta Robin-san! Vedo che la tua capacità di analizzare anche le minime cose intorno a te sono sempre le stesse, se non migliori!” disse la voce della persona imprigionata nella cella di fronte alla loro.

Gli altri membri dell’equipaggio si erano dimenticati di quell’individuo e, nonostante gli sforzi, non erano riusciti ancora a vedere il suo aspetto, ma Robin comprese chi fosse.

“Anche la tua capacità di cacciarti nei guai non è cambiata!” disse Robin accennando un sorriso “Anche se devo ammettere che sono stupita del fatto che la marina sia riuscita a catturarti!” disse l’archeologa, stupendo i presenti.

“Lo conosci Robin-san?” chiese Brook curioso.

La donna annuì “L’ho conosciuto durante i due anni in cui siamo stati separati. Esso fa parte dell’armata rivoluzionaria di Dragon. È un ragazzo molto abile in combattimento e in strategia, per questo sono stupita di ritrovarlo qui!”

“Vorresti farci credere che costui è un….”cominciò Usopp stupito.

“Rivoluzionario, si!” disse l’individuo.

I mugiwara sgranarono gli occhi in quanto i rivoluzionari erano gente difficile da trovare e ancor di più da catturare.

“Ma non è questo il momento delle presentazioni. Se il mio presentimento è esatto, Rufy si trova in guai seri!” disse, facendo addrizzare le orecchi a tutti suoi compagni.

“Cosa intendi dire, avanti parla!” disse Zoro precipitoso, che per istinto portò una mano all’elsa della sia Wado Ichimoji.

“Che quel vice ammiraglio, disobbedisce alla legge che è in vigore in qualsiasi base della marina, tranne che a Impel Down!” disse.

“Che legge?” chiese Sanji trattenendo quasi il respiro.

“Il divieto di torturare i prigionieri!”

Tutti sgranarono gli occhi a quelle parole.

“Vedete quella porta dove sono spariti quella donna e Rufy? Porta a un’altra ala della base di cui solo pochi sono a conoscenza. Porta appunto nella sezione delle torture, un’area usata in passato per far parlare i pirati che sapevano informazioni che facevano gola alla marina. Durante i cento anni di buio, li dentro si sono compiuti i più terribili massacri ordinati dal governo mondiale, di cui la marina ha cercato di tacere al mondo esterno. Noi rivoluzionari sappiamo cosa accadde in quegli anni ed e per questo che vogliamo far  cadere il governo mondiale e impedire che si ritorni a quel punto, non solo per quello che è stato compiuto qui, ma in tutto il mondo!” disse serio “Tu Robin, sai di che parlo, vero?”

“Non proprio. Dragon era disposto a raccontarmi tutto, ma non ho voluto. Sono un archeologa di Ohara e come tale devo scoprire quel mistero da sola, ma so che una volta scoperto cosa accadde, la marina non ne uscirà pulita!” disse Robin “L’unica cosa di cui mi dispiaccio e che all’interno della marina c’è davvero chi crede nella giustizia e compie le sue azioni credendo in buoni ideali!”

“Già, ma non è il caso di Marena. Quella donna è cattiva di natura, ma ha un motivo in particolare per prendersela con Rufy e potete stare certi che non avrà il buon cuore di risparmiarlo dalle sue innumerevoli torture!”.

“Ha fatto del male anche a te?” chiese Zoro serio.

Il ragazzo sorrise tristemente, nonostante non potesse essere visto. “Non più di tanto. Lei tortura senza pietà solo pochi eletti, solitamente chi ha un potere del frutto del diavolo, in quanto di norma sono più resistenti e quindi più divertenti da torturare!”

Chopper diventò blu dalla fifa “Non oso immaginare cosa possa fare a Rufy!”

Il ragazzo misterioso riprese a parlare “Se avesse già iniziato, sentiremmo le sue urla fino a qui, nonostante la stanza sia piuttosto lontana!”

 

“Che cos’hai brutto cagnaccio? Non hai nemmeno la forza di urlare?” disse Marena.

Rufy gli lanciò uno sguardo di ghiaccio, nonostante non fosse in una posizione comoda. Era in ginocchio con le braccia alzate e incatenate con delle catene fatte in parte di algamatolite. Queste fatte in modo tale da ridurre i poteri dei prigionieri, senza che questi perdessero però i sensi troppo presto.

“Ha già ricevuto cento frustate eppure sembra quasi che tu non abbia risentito nemmeno di un colpo, vediamo se con altre cento, riuscirò a strapparti un gemito!” disse la donna pendendolo per il collo con mani mischiate ad acido, bruciandogli la pelle.

Rufy strinse i denti, non gli avrebbe mai dato la soddisfazione di sentirlo urlare.

“Se poi le frustate non bastano, ho tanti altri giochetti da farti fare!” disse divertita.

“Ancora con la tortura?” disse l’ammiraglio Ryoori, posando su di un sudicio tavolo, alcuni piatti ricolmi di cibo.

“Molla li il pranzo e vattene. Ho un conto in sospeso con questo moccioso!” disse la donna.

“Lo sai che sono contro la tortura, tralasciando il fatto che è stata abolita!” disse l’ammiraglio.

“Allora fermami, cosa aspetti!” disse acida la donna.

“L’avrei già fatto se Akainu non mi avesse detto di lasciar perdere e di farti fare quello che tu vuoi! E purtroppo lui è al di sopra di  me e devo obbedirgli. Lo dimostra il fatto che lui sia a Marineford e io in questa topaia!” disse l’uomo stringendo i pugni.

“Tuo fratello è sempre stato migliore. Lo dico sempre io!” disse la donna divertita.

L’uomo si alzò infastidito “Sei una donna sgradevole. Se non fossi stato eletto ammiraglio, solo per breve tempo, ti avrei già licenziato, in quanto tu disonori la reputazione della marina! Noi catturiamo i pirati e li spediamo a Impel Down, non li uccidiamo direttamente noi. Quante volte ancora dovremo coprire i tuoi crimini per difendere la nostra reputazione?”

Disse l’uomo facendo una smorfia, all’ennesima frustata che tagliava prima l’aria e poi le carni della schiena di Rufy, già in pessime condizioni.

“Io non uccido nessuno. Io torturo e basta, se poi questi schifosi pirati muoiono, colpa loro. Hanno solo da imparare ad avere maggiore resistenza!” disse la donna, per poi scoppiare a ridere.

L’uomo andò via, sbattendo la porta dietro di sé.  Marena prese a mangiare di gusto il suo pranzo, sedendosi davanti a Rufy, che la fissava con disprezzo, appena sentiva il dolore alla schiena scemare.

“Basta voi due, non riesco a mangiare con sto cane che mi guarda! Continueremo dopo!” disse la donna, ordinando ai suoi due fidati sottoposti, di slegarlo e sbatterlo nella cella che vi era in un’altra stanza.

 

Rufy gemette leggermente quando la sua schiena toccò il freddo pavimento della prigione. Provò a tirarsi su, ma era troppo stremato per riuscirci e decise di concedersi un attimo di riposo.

Esso però appena chiuso gli occhi, si sentì sfiorare le ferite da un tocco leggero e spaventato si ritrasse. Si voltò a guardare con uno sguardo arrabbiato chiunque ci fosse in cella con lui, ma il suo sguardo si calmò, quando vide una ragazza dagli occhi azzurri chiarissimi e i capelli  lilla lunghi e lisci, sporchi a causa della sua condizione di prigioniera.

Rufy rimase sorpreso di vedere una ragazza, apparentemente gracile e indifesa, rinchiusa in una prigione della marina.

C-chi sei tu?” chiese con voce debole.

“Scusa, non volevo farti del male. Volevo in qualche modo curarti, per quanto mi sia possibile!” disse con una voce lieve la ragazza.

N-non hai risposto alla mia domanda!” disse Rufy.

“Non ricordo più il mio nome. Sono qui dentro da talmente tanto tempo che…” Sospirò “C’è un nome che mi risuona in testa..Tadako!” disse rattristandosi.

“Forse è il tuo nome!” disse Rufy, sollevandosi e appoggiandosi alla parete con la spalla, in modo tale che la schiena non entrasse a contatto con niente.

“No, è il nome di mia sorella!” disse per poi riprendere “Mi dispiace. È colpa mia  se ora sei ridotto così!” disse la ragazza chiudendo gli occhi.

Rufy non comprese e le domando cosa significassero le sue parole.

“Sono stata io ad animare quelle alghe rosse in modo tale che esse vi annientassero o che vi spingessero in questo luogo!”

Rufy sgranò gli occhi.

“Mi dispiace, ma ho dovuto! Tadako è i mia sorella minore. È in mano a queste persone e minacciano di ucciderla se solo disobbedisco. Non posso fare altrimenti. Tadako è solo una bambina…credo, ormai non so nemmeno da quanti anni siamo qui dentro. Da parecchio credo. Il mio corpo non era così quando mi hanno rinchiuso qui dentro e non ero nemmeno così alta. Ero poco più di una bambina anche io!” disse la ragazza piangendo.

Rufy strinse i pugni. Non riusciva a sopportare che della gente venisse trattata in quel modo. Poteva accettare che venisse fatto del male a lui, ma non gli altri,  soprattutto che venisse fatto del male a persone che non potevano difendersi.

Ehm…ragazza, cercherò di fare di tutto per salvare te e tua sorella. Ti porterò via da questo posto. Te lo prometto!” disse Rufy accennando un sorriso, il quale però si spense vedendo che Marena e i suoi scagnozzi tornavano a riprenderlo pronti per il secondo round di torture.

 

 

Salve,

chiedo scusa a chi di voi ha atteso invano il capitolo ieri sera.

Non ho avuto ispirazione di mettermi a scrivere. Sorry.

Comunque oggi eccomi qua, forse in ritardo, ma ci sono.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che vi incuriosisca.

Fatemi sapere

Alla prossima

Neko =^_^=

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Neko