-Spero per lui che sia per un buon motivo…-
borbotta Connie, camminando a fatica fino al vialetto
d’ingresso della casa.
Sbuffa spazientita, ripensando a quel laconico
biglietto.
Mandarglielo con un gufo, poi! Che cosa diavolo gli
era saltato in mente? Ragiona, ricordando le ferite sulle mani di Dave causate dal volatile mentre l’uomo cercava di
recuperare il messaggio.
Erano usciti da Grimmauld Place un anno prima e da esattamente trecentosessantacinque
giorni non avevano notizie da nessuno di quei maghi.
Constance si asciuga la fronte imperlata di sudore,
accarezzandosi poi la pancia di sei mesi con tenerezza.
Perché Piton le avesse
intimato di presentarsi a casa sua quel giorno, a quell’ora, fingendosi un
postino, proprio non riusciva a capirlo.
Shacklebolt fortunatamente aveva impedito che venisse loro cancellata la memoria, facendo a tutti e
quattro un incantesimo che impedisse loro di rivelare dove fosse Grimmauld Place.
E la vita aveva ripreso.
Le indagini con Chaz, le
ricerche con Erick, i pranzi con Mercy,
le cene in famiglia con Eugene, le chiacchierate con Emily che le aveva
confidato di trovare l’agente Miller “molto interessante” mentre Erick aveva chiesto consigli a Dave
su “dove portare una ragazza con cui si hanno intenzioni serie”.
E Eugene, sfruttando tutte le sue conoscenze, era
riuscito a creare una task-force specializzata in crimini apparentemente
irrisolvibili, permettendo così alla coppia di non separarsi non applicando per
loro il solito regolamento e lasciandoli investigare su omicidi legati alla Magia,
fin troppo frequenti in quei mesi.
E infine la vita con Dave.
In un’adorabile villetta, vicina alla casa di Chester, dove Connie
non vedeva l’ora di far crescere la loro piccola Grace.
Tutto normale.
Fino a quella mattina quando quel dannatissimo gufo
aveva insistentemente beccato contro la finestra della loro camera
da letto, obbligando David ad alzarsi per farlo entrare e a lottare per
conquistare quel laconico messaggio.
Con impazienza bussa alla porta, urlando un
violento “Postaaa!”.
Un rumore di passi concitati anticipa lo
scricchiolare lento della porta.
-Sì?- domanda un uomo basso, tarchiato, con pochi
capelli, l’aria viscida e gli occhi piccoli.
-Ho una raccomandata per il signor Piton- recita la ragazza, come da copione.
-Piton!- grida l’uomo, rientrando veloce in casa.
Severus Piton compare dal fondo
del piccolo corridoio, il solito mantello dall’aspetto tetro e la solita aria
truce.
Adesso gliele canta.
Far muovere una signora, nelle sue condizioni poi,
in piena estate e sotto il sole… Ah! Che uomo terribile!
-Sparisci, Minus-.1
Connie spalanca gli occhi.
-Dove devo firmare?- domanda con perfetta
inclinazione di voce Severus, afferrando in malo modo
la cartelletta che Constance tiene in mano.
-Qui…- pigola, mentre le
lacrime le rigano le guance.
Finalmente.
Finalmente lo ha visto.
Quel bastardo…
-Ecco- mormora Severus,
ridandole in mano, con poca grazia, la cartellina. –Si è forse addormentata?-
sibila maligno, strappandole di mano anche la busta, vuota ma necessaria per
non destare sospetti.
-Se ne vada, adesso- la ammonisce, voltandosi per
rientrare in casa. –E non si faccia più vedere-.
Connie si pulisce gli occhi sulle maniche della camicia,
senza però fermare le lacrime.
-Grazie- si sforza
di dire, con un singulto strozzato e profondamente riconoscente.
Piton abbozza un sorriso, chiudendo la porta.
_______________________________________________________________
Note:
1.
“Sì, ovviamente. Beh, Minus
è qui, ma non stiamo contando anche il parassita, no?” da Harry Potter e il Principe Mezzosangue
Ebbene, eccoci qui.
La fine.
Sigh.
Come avrete capito è incentrata tutta su quello che voleva Connie (dal capitolo sesto: “voglio guardare negli occhi quell’assassino!”)
Personalmente sono soddisfatta della storia e della sua conclusione. Come al solito prediligo i protagonisti che non arrivano a un bel niente.
Sì, non sono normale! XD
Beh, Constance ha finalmente scoperto la verità ma nulla alla fine è cambiato. Tutti pensano ancora alla fuga di gas, Minus è vivo e non la pagherà (almeno non fino al settimo libro e per una causa del tutto estranea alla Strage), i protagonisti tornano alle loro “noiose” questioni d’ufficio e continuano a vivere tranquilli.
Se siete stati attenti il finale mi lascia lo spazio per un futuro seguito (non temete, non ho ancora scritto nulla e ho solo poche idee) ma questa squadra di babbani che si collegano per le indagini agli Auror mi stuzzica non poco.
Vedremo se mi viene in mente qualcosa, intanto credo che potrebbe finire anche così.
Ovviamente Snape non poteva mancare nel gran finale e fare la sua bella figura, spero sufficientemente IC. Insomma, è sempre un buono che non vuol far vedere di essere tale!
Commenti, critiche, insulti e verdure marce sono sempre ben accetti, ora più che mai visto che è la fine di questo breve racconto.
Sono contenta di essere riuscita a scrivere questa fanfic, sinceramente. Mi sembra ben aderente al mondo potteriano (almeno nei suoi aspetti salienti), i personaggi caratterizzati (chi più chi meno) e la trama, come’era mio intento originario, si potrebbe tranquillamente inserire nel contesto originario senza sconvolgere le avventure del protagonista.
Sì, sono soddisfatta, nonostante lo scarso successo avuto, questa storia mi piace (sono sincera).
E i commenti ricevuti rispondono benissimo alla definizione di “pochi ma buoni” visto che mi hanno permesso di instaurare utili e divertenti chiacchierate con persone veramente gentili, disponibili e simpatiche.
Quindi:
ringrazio prima di tutto 8in ordine alfabetico):
- Abulafia
- Dragoon
- Femke
- GMP
- Iurin
- Satomi
Per aver commentato
- Abulafia
- Femke
- Frenci_
- Iurin
- Lily1013
- RF09
Per aver messo la storia fra le preferite
- AvrilPiton
Per aver messo la storia fra le ricordate
- Abulafia
- Cccc
- FelpataMalandrina94
- Femke
- Phoebhe76
- Satomi
- VSRB
- _anda
Per aver messo la storia fra le seguite.
Infine, ringrazio anche le (per il momento) 377 persone che hanno deciso di leggere la storia.
Un ringraziamento speciale va, come sempre, ad Avalon9 che mi ha aiutata, nonostante gli evidenti problemi di comprensione (XD), nella redazione del testo e nella sua correzione.
Bene, credo di aver finito.
In sintesi: un GRAZIE di cuore a tutti quelli che si sono presi anche solo la briga di leggiucchiare di nascosto la storia o che, più o meno, hanno deciso di interagire con me con consigli incoraggiamenti e critiche costruttive.
GRAZIE.
Lete